Stadio a carte scoperte: il calcolo economico di cubature private/opere pubbliche
Autore : Redazione
La presentazione del progetto dello Stadio dell’allora Assessore Caudo all’Assemblea nel 2014 e dell’attuale Assessore Montuori in Commissione urbanistica il 1 giugno 2017
Pubblichiamo un post dell’ex Assessore all’urbanistica Giovanni Caudo, che ieri ha partecipato a una conferenza stampa in Campidoglio indetta dal Partito Democratico capitolino, per denunciare i rischi, da lui già anticipati in una lettera al Presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito, della Delibera che conferisce l’interesse pubblico al nuovo progetto dello Stadio. Consapevole di trovarsi fianco a fianco con quel PD che ha mandato a casa lui e il suo Sindaco (alla conferenza erano presenti 3 consigliere e 2 consiglieri che hanno firmato dal notaio), ha deciso di intervenire per segnalare i rischi economici che la nuova delibera comporterebbe. Il gruppo del PD ha fatto propri tutti i rilievi dell’ex assessore, difendendo nel merito il contenuto della delibera della giunta Marino, che del resto aveva già votato nel dicembre 2014. Il tema è quello del taglio di alcune infrastrutture pubbliche per eliminare le tre Torri e diminuire quindi le cubature direzionali e commerciali che ne fornivano le risorse economiche. Ma soprattutto, secondo Caudo, i conti non tornano: infatti il surplus che ricaverà il privato dalle previste palazzine (sempre cubature per pagare infrastrutture), in proporzione è assai più alto di quello che avrebbe ricavato dalle Torri, perchè ” il costo di costruzione di un grattacielo è cosa diversa (maggiore costo di fondazioni, strutture e tecnologia) di quello di palazzi di 7/8 piani, tipologia standard e piuttosto consueta a Roma” . Intanto il PD capitolino ha depositato un nuovo ODG che sarà votato in Assemblea (AMBM)
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Vai alla presentazione Power Point della Delibera di pubblico interesse a cura dell’Assessorato alla Trasformazione Urbana del 16 dicembre 2014
Vai a Stadio della Roma cronologia materiali
Vai all’ODG del Partito Demcoratico del 12 giugno 2017 (scarica ODG PELONZI seduta 12.06.2017 STADIO
L’evaporazione del pubblico interesse.
di Giovanni Caudo
(dalla sua pagina Facebook)
Il gruppo consiliare del PD ha fatto proprie tutte i rilievi che ho espresso con la mia lettera al Presidente De Vito, e li ha tradotti in emendamenti. Anche altri emendamenti presentati dagli altri gruppi consiliari di minoranza insistono sugli stessi punti. Oggi in una conferenza stampa con il gruppo consiliare del PD ho spiegato che il mancato ricalcolo del valore equivalente, che serve a determinare l’ammontare delle cubature a fronte del valore delle opere pubbliche di interesse generale poste a carico del privato, determina un minore valore per Roma Capitale, per tutti noi, di circa 30 milioni di euro. Danno economico per la città che si somma a tutti gli altri rilevi che configurano l’evaporazione del pubblico interesse. L’assessore [Montuori NDR] in Aula ha detto che il valore è stato invece ricalcolato e verificato. Strano, perché dopo la verifica è risultato identico al precedente al centesimo, 805,5 euro a mq. Il progetto invece è sostanzialmente diverso, e il costo di costruzione di un grattacielo è cosa diversa (maggiore costo di fondazioni, strutture e tecnologia) di quello di palazzi di 7/8 piani, tipologia standard e piuttosto consueta a Roma.
Ricalcolando questo dato come da regolamento del Comune, si ottiene un valore di circa 1.100 euro a mq. Vuol dire che a fronte dei 100 mila mq di edificabilità aggiuntiva (di quella prevista dal PRG) concessa [dall’attuale amministrazione NDR] dovevano essere poste a carico del privato opere di interesse generale per 110 milioni di euro e non per 80,6 milioni. Ne mancano quasi 30 milioni, mancano a tutti noi, sono soldi che invece restano al proponente.
Il capogruppo Ferrara si è stupito che un ex assessore tecnico e indipendente (non ho nessuna tessera, mai avute) metta la difesa dell’interesse generale prima del fatto personale. Non dimentico neanche uno spiffero di vento di quanto è accaduto, e di cosa è successo e di chi ha fatto cosa. Ma oggi il gruppo del PD ha sostenuto le stesse battaglie che sostengo da sempre, ha difeso nel merito il contenuto della delibera della giunta Marino, contro invece quella di una giunta pentastellata che arrivata in campidoglio lancia in resta contro i palazzinari, per la moratoria al cemento contro i regali ai soliti noti, dopo neanche un anno, numeri alla mano e dati che al momento nessuno ha smentito, restituisce al privato il massimo di profitto. Toglie al pubblico soldi e opere e autorizza un’altro intervento urbanistico come Porta di Roma, o Ponte di Nona o di tanti altri quartieri realizzati con la prassi romana: privatizzazione dei profitti e pubblicizzazione dei debiti.
Fossi nel capogruppo di cinquestelle spiegherei questo ai romani, proverei a trovare una storia che sia appena credibile. Per il resto capisco. ho visto che di interesse generale non se ne intende, non sa cosa sia.
La conferenza stampa del PD del 13 giugno 2017 con l’ex assessore Caudo
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