Forti e caserme dallo Stato al Comune, ecco com’è andata
Autore : Redazione
dalla presentazione sul sito del Comune il Forte Trionfale oggi progetto dicembre 2014
Dopo le recenti affermazioni della Sindaca Raggi sull’uso delle caserme e dei forti per fronteggiare l’emergenza abitativa (ma l’attualità del tema è sorta dopo lo sgombero di Via Curtatone, presto trasformato in un mero problema di penuria di case e di priorità nel reperimento di soluzioni per chi è in condizione di fragilità, mentre per i rifugiati bisognerebbe parlare di accoglienza, “a prescindere”), interviene nel dibattito l’ex Assessore di Ignazio Marino Giovanni Caudo, che spiega, dati (e atti) alla mano, come si sia interrotto, dopo la prematura e forzata fine della consiliatura, un processo virtuoso che prevedeva il riutilizzo del patrimonio nazionale che doveva essere ceduto al Comune, per dare una risposta alle tante necessità del Comune stesso, dei territori e dei cittadini, a partire da quelli in emergenza abitativa.
Carteinregola si è ampiamente occupata della vicenda di Forte Trionfale che riassume assai bene l’atteggiamento dell’attuale amministrazione rispetto a un progetto avviato insieme ai cittadini, lasciato decadere e probabilmente ormai sfumato. Ha infatti suscitato forti perplessità sulle scelte di una Giunta pentastellata che ha messo l’acceleratore al controverso progetto privato del nuovo Stadio della Roma lasciando invece da parte progetti di grande interesse (e risparmio) pubblico come quelli avviati per forti e caserme. (AMBM)
vai a Forte Trionfale -cronologia materiali http://www.carteinregola.it/index.php/fortetrionfale/
(siamo a disposizione per pubblicare eventuali e correzioni che ci fossero inviate dall’attuale Amministrazione)
Caserme: 430 giorni di Marino vanificati da 1037 giorni (Tronca e Raggi) di inadempienze e omissioni volute
di Giovanni Caudo
Si legge sui giornali di oggi (più o meno su tutti alla stessa maniera) che “il Protocollo di intesa siglato ad agosto 2014 dall’amministrazione di Ignazio Marino con il Ministro della Difesa Roberta Pinotti, per la dismissione e valorizzazione di sei ex caserme inutilizzate, non è stato mai attuato dal Comune, ed ora è in attesa di essere rinnovato.”
La verità è l’esatto contrario: dopo la caduta improvvisa della Giunta Marino nessun adempimento è più stato fatto dall’attuale Giunta (né dal Commissario Tronca) vanificando tutto il lavoro fatto. Il tentativo di scaricare le colpe sulla Giunta Marino nasconde inadempienze amministrative, omissioni e precise responsabilità politiche dell’attuale amministrazione. Penso in particolare alla Caserma Ulivelli (Forte Trionfale) per il recupero della quale è stato fatto scadere, nel maggio 2017, il tempo per l’attuazione del piano di recupero che noi avevamo predisposto.
Il protocollo riguardava la valorizzazione di quattro caserme, per la sua attuazione fu insediato presso l’assessorato all’Urbanistica un tavolo di lavoro composto dalla Task Force della Difesa, guidata dal Generale Caporotundo, dall’Agenzia del Demanio e dal Comune di Roma, che definì le priorità e che tra settembre 2014 e ottobre 2015 si riunì due volte al mese (poi il sindaco è stato dimissionato) portando a compimento atti e delibere con un lavoro di squadra e di piena e fattiva collaborazione tra istituzioni.
Qui di seguito date e atti.
1. Caserma Ulivelli. Novembre 2014 – Delibera di giunta per la valorizzazione urbanistica e la definizione del Piano di recupero. Realizzazione del Parco, recupero dei manufatti storici, trasformazione dell’edificio Missana nella sede del Municipio XIV e realizzazione di alloggi. Approvazione in Assemblea Capitolina della perimetrazione del Piano di Recupero e della Variante urbanistica DAC n. 27 del 28 Maggio 2015. Entro due anni approvazione definitiva in Assemblea Capitolina del Piano di Recupero e avvio dei lavori (Maggio 2017 il tempo è stato fatto scadere, il progetto ha perso efficacia, si dovrà ricominciare da capo).
2. Caserma Donato (Trullo). Attuazione della valorizzazione in coerenza con Il PRG vigente, redazione del Programma integrato per la realizzazione di due edifici pubblici (Caserma dei Carabinieri, sede dell’Archivio del MIBACT), spazi per attività artigianali e produttive e quota residenziale. Delibera di Giunta predisposta firmata e pronta per l’approvazione, lasciata al Prefetto Tronca nell’ottobre 2015. (Punto 3 delle proposte di deliberazione predisposte, firmate e trasmesse al segretariato di cui alla lettera al prefetto Tronca, prot. 177121 del 30 ottobre 2015).
3. Caserma Ruffo (Tiburtina). Definizione dei contenuti urbanistici per la trasformazione, mantenimento dell’attuale Palazzina Comando da destinare a uffici per ridurre i fitti passivi della pubblica amministrazione, utilizzazione dell’area del forte per attrezzature pubbliche a servizio del quartiere e intervento residenziale di circa 25 mila mq, di cui la metà pubblici. Predisposizione del bando per la manifestazione di interesse da parte di soggetti privati per la trasformazione urbanistica.
4. Caserma di Viale Angelico. Fu lasciata in coda nelle priorità per volontà della Difesa in attesa di risolvere gli usi residenziali che ancora insistono sull’area da parte di militari o di loro eredi cosiddetti “sine titulo”.
Il protocollo inoltre dava il possesso anticipato di:
– Forte Boccea per il quale l’unica destinazione compatibile è l’uso a Parco pubblico, mentre per le aree esterne fu predisposto un progetto, di intesa con il Municipio, da parte dell’ufficio Commercio per spostare il mercato rionale nell’area esterna e antistante il Forte.
– Ex Magazzino dell’Aeronautica in via del Porto Fluviale, stabile occupato che doveva essere oggetto di intervento nell’ambito della delibera della Regione Lazio sull’emergenza abitativa del dicembre 2014 il cui stanziamento di risorse è però avvenuto dopo la caduta del sindaco Marino.
[per la Caserma Ruffo – Recupero e trasformazione delle aree militari
Accordo tra Assessorato alla Trasformazione Urbana e InArch – Istituto Nazionale di Architettura – Laboratorio Roma 2014 -2015 Responsabile Arch. Luca Zevi – Coordinamento: arch. Maria Luisa Palumbo (l’immagine è tratta da: Laboratorio Roma – Amministrazione Impresa e Progetto per la rigenerazione urbana a cura di Maria Luisa Palumbo, Aracne Roma, 2016 pp.142-143)]