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Delibera PUP: Assessora Meleo, non si prendono in giro i cittadini.

mosaico meleo Carteinegola pup
L’Assessora Meleo corregge, giustamente, alcuni titoli giornalistici che le attribuiscono di aver mandato al voto dell’Assemblea Capitolina una delibera con nuovi parcheggi. Anche noi avevamo subito puntualizzato che si tratta di interventi che vengono da lontano e che protestiamo perchè non vengono stralciati, non perchè vengono approvati. Ma ci sembra grave che l’Assessora continui a rimandare il “momento della verità” sugli interventi del Piano Urbano Parcheggi (P.U.P. del 2008, di cui dal 2012 l’ANAC sollecita la chiusura*), e su cui da anni chiediamo alle varie ammministrazioni di fare chiarezza e prendere decisioni. Eravamo a buon punto nel luglio 2015, siamo ancora in alto mare oggi, a più di 2 anni, e dopo un anno e mezzo di Amministrazione pentastellata della Capitale, che aveva promesso sfracelli nel campo del rispetto della legalità e delle regole. E vorremmo che l’Assessora Meleo, anzichè annunciare per l’ennesima volta provvedimenti per l'”anno che verrà”, portasse al più presto in Assemblea tutte le delibere per chiudere il vecchio Piano (che ha sul tavolo da un bel pezzo): interventi da espungere per i pareri negativi degli uffici (tutti!), interventi da espungere per il fallimento (da un bel pezzo!) delle ditte proponenti, interventi non convenzionati da sottoporre a gara pubblica. E se per le procedure da seguire per questi ultimi ci fossero ancora dei dubbi, vorremmo che – come chiesto da un anno alla Sindaca Raggi e all’Assessora stessa – non esitasse a rivolgersi all’ANAC per un parere dirimente e definitivo. Sono 7 anni che ci battiamo per un Piano Urbano Parcheggi dalla parte dei cittadini. Adesso basta prenderci in giro.

“...per i 75 interventi [non convenzionati NDR] per i quali sono state riscontrate carenze progettuali, si ritiene necessario, in ottemperanza a quanto indicato dall’ANAC con delibera n. 57/2012 e con nota del 24 aprile 2015 prot. 50376, che prescrive tempi ridottissimi per la conclusione del piano, adottare tutti i provvedimenti tesi a definire in modo ultimativo la fattibilità dell’intervento, procedendo alla acquisizione ed istruttoria delle integrazioni documentali e/o progettuali, sulla base delle quali individuare gli eventuali ulteriori interventi non procedibili da espungere;

[dalla Bozza di Delibera dell’Assessore Guido Improta, 20 luglio 2015]

Ha ragione l’Assessora Meleo, quando precisa, in un comunicato diffuso il 14 novembre, che “Nella delibera approvata in Assemblea non vi è alcuna menzione a nuovi parcheggi, né vi è alcuna conferma di portarne a termine altri (1). Infatti, a parte che la Delibera non è ancora stata approvata – la discussione e il voto sono stati rinviati a giovedì – siamo stati noi i primi a stupirci (2) quando abbiamo visto che molti titoli facevano intendere che gli interventi da noi contestati perchè non stralciati del vecchio Piano fossero addirittura “new entries” della Giunta pentastellata. Per questo abbiamo pubblicato immediatamente delle precisazioni ancora più chiare. Soprattutto sulla “paternità” (Veltroni/Alemanno) di quei parcheggi privati su suolo pubblico – pieni di controindicazioni – che ci saremmo aspettati che la Delibera di cui parliamo tagliasse dal Piano Parcheggi una volta per tutte (3).
Però, nel comunicato con cui annunciavamo il nostro presidio in Campidoglio, sapendo come vanno a finire queste cose, avevamo messo le mani avanti in un chiarissimo post scriptum (4). Infatti, ecco, puntuale, l’annuncio dell’Assessora: “Al momento i nostri uffici sono al lavoro su tutto l’impianto e a oggi si sta facendo una mappatura dei parcheggi della Capitale per analizzare tutte le situazioni in essere. Il nuovo piano urbano parcheggi è allo studio ed è obiettivo del Documento Unico di Programmazione del 2018″. Appunto, il 2018. Davvero molto in là, per un’Assessora che si è insediata nel luglio 2016. Molto in là per il rischio risarcimenti che – ne abbiamo avuto conferma ancora recentemente (5) – è sempre più dietro l’angolo, non per il merito degli interventi, ma proprio per la mancanza di decisioni chiare e tempestive da parte dell’Amministrazione. E anche troppo in là l’esito della mappatura, dato che una ricognizione della situazione – in verità assai poco cambiata – ci risulta essere già stata fatta dall’Assessore Improta (Giunta Marino) nel maggio 2015 (6), in seguito alla richiesta dell’ANAC (Associazione Nazionale Anti Corruzione), che sollecitava, a distanza di due anni e mezzo dalla fine del regime commissariale dell’emergenza traffico, il riepilogo e la chiusura di tutti gli interventi in sospeso (7). Cosa che Improta aveva fatto, mettendo a punto, sulla base di quella mappatura, la Delibera di cui la Delibera Meleo ha preso ampi stralci, seppure – per questo da noi criticato – continuando a rimandare la decisione riguardo gli interventi che non avevano mai raggiunto la stipula della Convenzione con il Comune . Però, almeno, la bozza della Delibera Improta prevedeva l’espunzione di tutte le localizzazioni “per le quali sono stati presentati progetti che hanno ricevuto parere negativo, vincolante e obbligatorio, acquisito in fase istruttoria e/o in sede di conferenza di servizi o non sono stati presentati progetti (8), mentre nella Delibera Meleo ne mancano 8 all’appello. Ma soprattutto la bozza Improta metteva delle stringenti scadenze per 75 interventi che se non fossero stati perfezionati entro 90 giorni sarebbero stati anch’essi espunti (9)
E la colpevole immobilità sul PUP, di questa come delle amministrazioni precedenti, emerge platealmente se si ripercorrre la sequenza delle date:
  • 31 dicembre 2012 – Finisce il regime commissariale dell’emergenza traffico e mobilità, il Comune di Roma dovrebbe procedere in pochi mesi alla chiusura del Piano emergenziale e rimodulare un nuovo Piano parcheggi adeguato alle normative vigenti (a oggi, apprendiamo, ancora in alto mare)
  • luglio 2015 – la bozza di delibera Improta è una risposta a un nuovo sollecito dell’ANAC, ma prevede l’espunzione dei soli interventi dichiarati improcedibili dagli uffici (o per i quali non sono mai stati presentati progetti etc), mentre concede (concederebbe, visto che non è mai stata approvata) 90 giorni di tempo ai proponenti di ben 75 interventi “solo programmati” che “non sono giunti alla approvazione per accertati motivi di non fattibilità tecnico-amministrativa del progetto presentato” , per appianare le problematiche sorte nel corso dell’ istruttoria (8)
  • settembre 2016 – alla Commissione Mobilità l’allora Direttore dell’Ufficio Parcheggi annuncia di aver predisposto due delibere, una con l’espunzione degli interventi dichiarati improcedibili dagli uffici e degli interventi che non hanno raggiunto al stipula della Convenzione, un’altra con l’espunzione degli interventi le cui ditte proponenti – Sile e Plauto – sono da tempo fallite.
  • aprile 2017 – La Giunta approva la Delibera (Decisione 24/2017) che riporta interi brani della bozza Improta, con però notevoli sforbiciamenti: l’espunzione degli interventi su suolo pubblico esclude 4 interventi interventi dichiarati improcedibili dagli uffici (e altri 4 con problemi burocratici). E soprattutto la Delibera Meleo omette completamente il destino dei 75 interventi “solo programmati”, a cui la bozza Improta intendeva mettere una scadenza certa, che se non rispettata, avrebbe comportato le definitiva espunzione dal Piano
  • 12 maggio 2017 Alla Commissione Mobilità con ODG delibera 24/2017 l’allora direttore dell’Ufficio Parcheggi conferma di aver predisposto la delibera con l’espunzione anche dei Pup non convenzionati, ma comunica che successivamente il Segretariato generale avrebbe ridimensionato il numero degli interventi in elenco, escludendo dalla delibera la maggior parte degli interventi non convenzionati e anche alcuni parcheggi bocciati dagli uffici che avevano raccolto osservazioni dei proponenti, per timore del contenzioso.
  • 14 novembre 2017 Arriva in Aula la delibera dell’aprile 2017, senza che si sia ancora presa una decisione sugli 8 interventi “sospesi”, nè su altri 9 delle ditte fallite, nè sui 75 interventi solo programmati, che continuano a incombere sulla città senza che nessuno abbia finora fissato un criterio trasparente, o almeno un termine certo. E tutto è ancora una volta rimandato. “Al 2018″.

A questo punto ci si chiede, visto che la situazione è stata mappata e approfondita dagli uffici da almeno due anni, e da più di un anno è sul tavolo dell’Assessora, del Segretariato, e di tutti gli uffici competenti, compresa l’Avvocatura, cosa si sta aspettando? Quali motivi possono sussistere per non dare seguito ai pareri negativi? E’ davvero sufficiente l’opposizione di un privato per impedire al Comune di cancellare interventi (mai convenzionati) dichiarati improcedibili? Perchè nella Delibera, al contrario della bozza Improta, non sono più previsti termini stringenti per i 75 interventi “per i quali sono state riscontrate carenze progettuali” lasciando tutto come prima?

A questo punto qualcuno può dire ai cittadini almeno da chi dipende la decisione? Dalla Sindaca? Dall’Assessora? Dagli Uffici? Dal Segretariato?

E vogliamo essere molto chiari: noi non chiediamo di “migliorare” la delibera, o di inserire nell’elenco delle espunzioni questo o quell’intervento con emendamenti d’Aula o con ODG di esortazione all’Assessora. Chiediamo un’Amministrazione che dimostri di sapere il fatto suo, senza eterni rinvii e senza nascondersi dietro presunti e generici “rischi contenzioso”.
Vogliamo un’Amministrazione che agisca con chiarezza e trasparenza, rispettando le regole e mettendo al primo posto l’interesse pubblico.
E’ così difficile?
Carteinregola e Coordinamento Comitati NO PUP
(a breve pubblicheremo delle schede su alcuni PUP non espunti di cui si è parlato in questi giorni)
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

Vedi PUP – riepilogo proposta delibera 21 aprile 2017 con espunzioni del 14 maggio 2017 (Il Presidente della Commissione Mobilità Stefàno il 10 novembre scorso non ci ha dato il testo, dicendo che la Delibera è la stessa di aprile)

Vedi anche

* VEDI PUP: ecco cosa dice l’ANAC sottoponendo a gara pubblica l’assegnazione degli interventi e adottando tutte le prescrizioni del Codice degli appalti. (> vai all’articolo del 7 giugno 2017)

facebook Linda meleo Schermata 2017-11-14 alle 22.34.18(1) (dal profilo dacebook di Linda Meleo)Altre bugie sul Piano urbano parcheggi. Nella delibera approvata in Assemblea non vi è alcuna menzione a nuovi parcheggi, né vi è alcuna conferma di portarne a termine altri. La delibera di oggi prescrive solo l’eliminazione di una prima parte di parcheggi. Finalmente dopo anni di inerzia stiamo rimettendo mano a una situazione incancrenita nel tempo. Al momento i nostri uffici sono a lavoro su tutto l’impianto e a oggi si sta facendo una mappatura dei parcheggi della Capitale per analizzare tutte le situazioni in essere. Il nuovo piano urbano parcheggi è allo studio ed è obiettivo del Documento Unico di Programmazione del 2018. Il DUP prevedrà proprio il riordino e la definizione del nuovo piano. Quando sarà pronta la bozza sarà nostra premura condividerla con la cittadinanza e come sempre saremo aperti a suggerimenti e integrazioni. Invitiamo pertanto a evitare critiche sterili e strumentali e chiediamo rispetto per il lavoro che stiamo portando avanti. I cittadini hanno bisogno di certezze, non di falsità”.
(2) Infatti il nostro comunicato di lunedì 13 novembre ci sembra assai chiaro : vedi PRESIDIO! Carteinregola di nuovo in Campidoglio contro la Delibera sui PUP
facebook post su articolo RepubblicaSchermata 2017-11-14 alle 22.32.02(3) Questo il testo pubblicato sul sito e sui social la mattina stessa (14 novembre alle 9) e inviato a tutti i consiglieri capitolini e anche all’Assessora Meleo:
Ringraziamo La Repubblica (e le altre testate e agenzie)* per l’ampio spazio dato al nostro presidio in Campidoglio(oggi 14 novembre alle 14 ) contro la delibera sul PUP (Piano Urbano Parcheggi).
Ma sono necessarie alcune precisazioni.
Intanto che la Delibera non approva alcun parcheggio né Piano, ma al contrario ne cancella alcuni. Noi protestiamo perché ne vengono “espunti” ben pochi, e nemmeno tutti quelli che hanno avuto da anni il parere negativo degli uffici comunali preposti, nè sono mai stati oggetto di Convenzione con il Comune, come quelli citati dall’articolo. E protestiamo perché nel maggio scorso il Presidente della Commissione Mobilità Enrico Stefàno (e poi anche l’assessora Meleo, in un incontro inspiegabilmente voluto riservato) ci aveva assicurato che quegli interventi e molti altri di cui da anni segnaliamo le criticità, sarebbero stati oggetti di approfondimenti a cui Carteinregola e i Comitati NO PUP avrebbero potuto dare un contributo.
Invece niente di tutto questo.
Ma un’altra precisazione è doverosa: dei 4 parcheggi citati, solo uno, Via Crispi (con villa romana), è farina del sacco del centro destra; gli altri tre (Quirinale/Traforo, Castel Sant’Angelo, Tenuta della Chiavichetta), come la stragrande maggioranza degli interventi privati del PUP, sono stati inseriti nel Piano dall’allora Sindaco Commissario Straordinario per l’emergenza traffico Walter Veltroni, a partire dal 2006 fino all’ OC 98 del 13 febbraio 2008).
Ci auguriamo che i consiglieri della maggioranza vogliano mantenere le promesse fatte ai cittadini e riportare in Commissione la delibera, per approfondire rapidamente tutte le criticità da noi da anni segnalate, e poter chiudere finalmente, una volta per tutte, il capitolo del Piano parcheggi nato dalle deroghe normative concesse dai poteri speciali (cessati nel 2012!) e ripartire con un nuovo Piano all’insegna della legalità della trsparenza e della partecipazione dei cittadini.
Ci auguriamo che i consiglieri di opposizione sappiano guardare al PUP alla luce di questi 9 anni trascorsi, avendo il coraggio di mettere in discussione scelte che, a maggior ragione oggi, ben poco rispondono all’ interesse pubblico.
* Alcune  testate hanno lanciato dei titoli (che  non sono farina del sacco dei giornalisti che scrivono gli articoli)  che potevano indurre nell’errore di pensare che gli interventi fossero oggetto di un’approvazione, e da parte dell’attuale maggioranza, mentre poi nel testo degli articoli era correttamente riportato quanto abbiamo scritto  nel comunicato.
Repubblica 14 novembre 2017 Quirinale, Barberini e Castel Sant’Angelo: ok a 2000 box auto. “Fermate quel piano” Protesta in Campidoglio dei comitati cittadini nel giorno del sì alla delibera che riprende un progetto dell’era Alemanno di GIOVANNA VITALE

(4) POST SCRIPTUM 13 novembre: se qualcuno intendesse ancora continuare ad assicurare che altre delibere che “sistemeranno tutto” sono in preparazione, facciamo presente che il Presidente della Commissione Mobilità, il 10 novembre scorso, non è stato in grado di rispondere ai cittadini dei nostri comitati su quanto l’Amministrazione pentastellata stia portando avanti rispetto al Piano Urbano Parcheggi nè se siano in elaborazione nuove delibere integrative. Inoltre, come abbiamo già sottolineato , oltre al prendere decisioni, è importante che vengano prese tempestivamente. Anche una non scelta o una scelta tardiva, diventa una scelta. Dopo 5 anni dalla fine del Piano urbano parcheggi emergenziale e dopo un anno e mezzo di Giunta Raggi, le chiacchiere stanno a zero.

(5) A settembre una sentenza del TAR ha condannato il Comune a risacire una ditta per non aver dato risposte dirimenti in tempi ragionevoli. Sul tema – sistemazione superficiale del PUP di Via Como – stiamo finendo di metter a punto un approfondimento.

(6) Eccola: scarica riepilogo piano_parcheggi_giugno2015

A una nostra richiesta di accesso civico all’Ufficio parcheggi sulle modifiche intercorse il

Naturalmente possono esserci ulteriori aggiornamenti – anche legali o istruttori – che non conosciamo, ma rtroviamo piuttosto inspeigabile che, partendo da una simile base, gli aggiornamenti possano richiedere anni…

(7) Infatti al Delibera si intitolava ” Piano Parcheggi. Espunzione interventi improcedibili. Ricognizione interventi attivi. Procedure attuative”

(8) Vedi PUP – riepilogo proposta delibera 21 aprile 2017 con espunzioni del 14 maggio 2017 con il confronto tra le due delibere.

La Bozza di delibera Improta del luglio 2015 prevedeva l’ espunzione di 37 interventi su suolo pubblico, la Proposta Delibera Meleo dell’aprile 2017 prevede l’espunzione 29.

Queste le tipologie di localizzazioni degli interventi espunti dal Piano Parcheggi:

  • Elenco localizzazioni per le quali non sono stati presentati progetti
  • Elenco localizzazioni per le quali sono stati presentati progetti che hanno ricevuto parere negativo, vincolante e obbligatorio, acquisito in fase istruttoria e/o in sede di conferenza di servizi
  • Elenco localizzazioni per le quali sono stati presentati progetti ai sensi dell’articolo 9 comma 4 della legge 122/1989, ma manca il requisito di proprietà comunale dell’area
  • Elenco localizzazioni per le quali sono stati presentati progetti, ma sono state verificate interferenze con sottoservizi, il cui superamento comporta opere non compatibili con le caratteristiche dell’intervento previsto nel Piano, o con altri interventi programmati caratterizzati da un interesse pubblico prevalente

(9) (dalla bozza Improta del 20 luglio 2015)

LA GIUNTA CAPITOLINA DELIBERA

(…)

  1. di stabilire che relativamente agli elaborati progettuali acquisiti dal Dipartimento Mobilità e Trasporti per gli interventi di cui agli artt. 9 comma 4 e 6 della legge 122/89 i quali non sono risultati conformi a quanto richiesto dalla O.C. n. 129/2008 secondo l’elencazione tassativa di cui all’”Allegato Tecnico”, e per gli interventi di cui all’art. 9 comma 1 della legge 122/89, i quali non sono risultati conformi a quanto richiesto dalla O.C. n. 95 del 12 febbraio 2008, dalla data di esecutività del presente provvedimento sarà assegnato, con comunicazione formale, il termine perentorio di 90 giorni per l’adeguamento degli elaborati tecnici e progettuali. Nella ipotesi in cui il detto termine non venga rispettato si produrrà automaticamente la decadenza dal diritto di proseguire l’iter istruttorio, con conseguente esclusione dal Piano Parcheggi divenendo ipso jure Roma Capitale proprietario degli elaborati progettuali presentati fino a quella fase senza alcun onere a suo carico;

di stabilire che relativamente ai progetti presentati ai sensi dell’art. 9 co. 4, dell’art. 9 co. 1 e dell’art. 6 della legge 122/89 per i quali sono state comunicate richieste di integrazione in esito alla Conferenza dei Servizi, rimaste senza alcun seguito o viceversa con risposta degli operatori che hanno presentato gli aggiornamenti richiesti in maniera incompleta, si applicherà la stessa procedura prevista al punto 2 del dispositivo;

di stabilire relativamente ai progetti di cui all’art. 9 co. 4, dell’art. 9 co. 1 e dell’art. 6 della legge 122/89 rispetto ai quali i presentatori alla data di esecutività del presente provvedimento hanno prodotto gli aggiornamenti richiesti, che, dall’esame da parte della Conferenza dei Servizi sono risultati progettualmente insoddisfacenti per il prosieguo dell’iter, si produrrà automaticamente la decadenza dal diritto di realizzare l’intervento, con conseguente esclusione dal Piano Parcheggi divenendo ipso jure il Comune proprietario degli elaborati progettuali presentati fino a quella fase senza alcun onere a suo carico;

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