Elezioni 2018, le scelte dei romani
Autore : Redazione
In molte circostanze i numeri dicono più delle parole. Noi abbiamo preso quelli dei voti. Non percentuali, calcoli sui seggi. Persone. Perchè dietro a ogni voto c’è una testa pensante che fa una scelta, e che con quella scelta dice come giudica quello che è stato fatto, quello che viene proposto, e quello che si aspetta.
E a leggere i numeri si fanno delle curiose scoperte, come quella che il centro sinistra alle elezioni regionali ha vinto grazie alla promozione – seppure non a “pieni voti” come 5 anni fa – del Presidente Zingaretti, ma che le liste che lo sostengono hanno preso meno voti di quelle del centrodestra. E che anche il MoVimento 5 Stelle ha pagato pegno, con una crescita piuttosto limitata rispetto al trend nazionale, affatto paragonabile al salto delle comunali del 2016 (rispetto ad allora perde circa 170.000 voti). Salto che però invece si conferma, con un risultato pressochè identico, alle elezioni politiche che si sono svolte nello stesso giorno. In linea con il voto nazionale anche il ritorno del centrodestra, con l’exploit della Lega di Salvini, che in meno di due anni è passata, nella Capitale, dai 33000 ai 100.000 fans che hanno votato le sue liste alla Regione, ai 130.000 che l’hanno scelta alla Camera.
E occorrono i numeri per districarsi nella solita propaganda. In questo caso “da manuale”. Il centrosinistra sventola i voti raccolti alle regionali a Roma, parlando di una “vittoria” e di un “miracolo” per la riconferma – di misura – di Zingaretti, e di un PD tornato primo partito della Capitale, come se il risultato delle politiche non continuasse ad attestare un M5S che raccoglie 420.732 voti, contro i 309.703 del PD. E basterebbe guardare i dati dello stillicidio dell’elettorato regionale del centrosinistra dal 2005 a oggi, per capire che il trend negativo è cominciato da tempo non si è fermato (1). Dal canto suo il MoVimento, per voce della Sindaca su Facebook (2), con lo stesso escamotage propagandistico, cita le percentuali del risultato elettorale M5S delle politiche del 2013 e del 2018, notevolmente cresciute, ma omette che dei voti delle elezioni comunali da lei raccolti nel 2016, alle regionali 2018, ne ha persi un bel po’, visto che a Roma mancano all’appello quasi 14 punti percentuali…
A Roma hanno votato il 72% degli aventi diritto alla Camera e al Senato, contro il 63,50% alle regionali. Un dato in calo anche rispetto ai votanti alle regionali del 2013, 71,95%* .
Riconfermato per la prima volta un Presidente uscente, Nicola Zingaretti, che continuerà a governare la Regione con una coalizione di centrosinistra, seppure in formato ridotto dal punto di vista dei seggi- si parla di 25 a 25 con il solo seggio in più del Presidente – quindi con una maggioranza piuttosto risicata. Infatti Zingaretti ha perso più di 300.000 voti rispetto alla tornata precedente, così come le sue liste a sostegno, che allora si aggiudicarono 1.167.000 voti contro gli attuali 867.369 (tuttavia, visto il risultato nazionale, è senz’altro un risultato più che positivo). I voti della sua coalizione, allargata anche a Liberi e Uguali, sono stati superati da quelli della coalizione di centrodestra, che ne raccoglie 922.606, ma che non vince grazie allo scarto di preferenze del candidato Stefano Parisi. Distanziata la pentastellata Lombardi, sia come voti ottenuti come candidata Presidente, 834.969, sia come lista M5S, 559.739. MoVimento che, se avanza rispetto al 2013 – allora la lista ottenne 467.000 preferenze – non ripete la performance delle comunali 2016 che portarono Virginia Raggi in Campidoglio e Presidenti pentastellati in 13 Municipi su 15. Da allora però qualcosa è cambiato, un anno e mezzo di governo M5S, due Municipi persi e commissariati, altri in crisi, hanno sicuramente influito sul risultato regionale. Infatti nella Capitale la lista M5S regionale si ferma a 253.319 voti, il 21,99 %, quando nel 2016, al primo turno comunale aveva raccolto 420.435 voti, il 35,32%. Il risultato delle elezioni per il Lazio è comunque diverso dall’esito delle politiche concomitanti, che si attesta su un numero di voti poco superiore al 2016, 420.732 voti, quasi il doppio di quelli regionali. Segnale che se un calo di entusiamo si registra nella Capitale, riguarda gli amministratori locali, mentre il MoVimento si conferma un riferimento per molti romani**. In calce un grafico con i risultati nei collegi del proporzionale di Roma per la Camera, che mostra un M5S primo partito nella maggioranza dei collegi (bisogna tenere presente però che i collegi sono 11, e hanno una sddivisione diversa dai XV municipi(*), con l’esclusione dei due collegi che corrispondono più o meno ai Municipi centrali, e nei due collegi 8 “Ardeatino” e 10 Gianicolense (***), dove il Partito Democratico guadagna terreno e quasi raggiunge il M5S. Persiste tuttavia la dicotomia centro benestante/quartieri a corona fino e oltre il raccordo anulare che caratterizza la mappa della Capitale.
In ripresa, rispetto alla flessione del 2016, il Partito Democratico, che passa dai 204.637 voti ricevuti dai romani nel 2016 ai 259.161 di queste regionali, che sono comunque inferiori ai 309.703 ottenuti per la Camera nella stessa giornata. Per il centro destra, si registra una notevole ripresa di Forza Italia rispetto al crollo delle comunali del 2016- 50.842 voti – con i 140.768 alle Regionali, e i 153.050 alla Camera, che tuttavia, nel confronto tra le regionali del 2013 – 595.212 voti – e quelle del 2018 – 371.123 – confermano il ribaltamento dei rapporti con i voti della Lega di Salvini, che dalle comunali del 2016 con 32.175 voti raggiunge 97.985 voti alla Regione e 129.162 alla Camera. Poco valutabile l’andamento di Liberi e Uguali, visti i ripetuti cambiamenti avvenuti nell’area, anche in Regione. Dai 46.774 voti a Sinistra Italiana del 2016, la nuova formazione che si allea con Zingaretti e il PD raccoglie 69.447 voti, mentre alla Camera dove corre da sola si attesta sui 63.104 voti.
Una Capitale segnata da fronti contrapposti e molte contraddizioni, significativo frattale della situazione nazionale, che adesso, liberata dal peso della propaganda elettorale, potrebbe prendere l’iniziativa per diventare un laboratorio del cambiamento aperto, partecipato e democratico.
Potrebbe.
Anna Maria Bianchi Missaglia
(Roma, 7 marzo 2018 ore 13)
> Vai al sito di Roma capitale con le preferenze dei candidati di Roma
Vedi anche
Per osservazioni e precisazioni:laboratoriocarteinregola@gmail.com
Nota: i grafici sono stati realizzati con i dati ricavati dalla piattaforma Eligenda del Ministero dell’Interno (elezioni regionali), dal sito del Comune di Roma (collegi Camera 2018) e da La Repubblica per le elezioni regionali 2013 Primo turno 5 giugno 2016 elezioni comunali Roma
vedi anche: Elezioni regionali Lazio: Zingaretti di nuovo Presidente – i numeri e i confronti con il dettaglio delle elezioni egionali 2018 e il confronto con comunali 2016 e regionali 2013
*(dal sito di Roma Capitale*) i dati dell’affluenza a Roma (2600 seggi su 2600).
- Per la Camera ha votato il 71,89% (1.499.948 su 2.086.430 aventi diritto)
- Per il Senato il 72,01% (1.390.066 su 1.930.272)
- Per le Regionali il 63,50% (1.497.928 su 2.358.890)
**Per la Camera dei Deputati, i collegi uninominali sono 11 e risultano così suddivisi:
- Trionfale: Centro Storico, Esquilino, Testaccio, Trastevere, Flaminio, Della Vittoria;
- Montesacro: Parioli, Salario, Trieste, Nomentano, Tor di Quinto, Pinciano;
- Castel Giubileo: Settecamini, La Storta, Labaro, Prima Porta, Cesano, Tomba di Nerone, La Giustiniana, Isola Farnese, Grottarossa, Polline-Martignano, Ottavia, Suburbio Della Vittoria;
- Collatino: San Basilio, Pietralata, Ponte Mammolo, Lunghezza, Tor Cervara, Tor Sapienza, Acqua Vergine, San Vittorino;
- Torre Angela: Tiburtino, Prenestino-Labicano, Borghesiana, Centocelle, Alessandrino, Torre Spaccata;
- Tuscolano: Appio-Claudio, Don Bosco, Torre Maura
- Pomezia: Capannelle, Cecchignola, Ciampino, Torrenova, Torre Gaia, Casal Morena, Torricola, Castel di Leva, Vallerano, Tor dè Cenci, Fonte Ostiense, Castel di Decima;
- Ardeatino: Appio-Latino, Ostiense, Torrino, Mezzocammino, Giuliano Dalmata, Europa
- Fiumicino: Lido di Ostia, Casal Palocco, Acilia, Ponte Galeria, Castel Fusano, Castel Porziano, Castel di Guido;
- Gianicolense: Portuense, Aurelio, Magliana Vecchia, Gianicolense, Tor di Valle;
- Primavalle: Casalotti, La Pisana, Trionfale.
* Nota del sito del Comune:
I dati non sono ufficiali, in quanto a cura dall’Ufficio Centrale Circoscrizionale. Essi hanno valore puramente indicativo e chiunque ne faccia uso per fini diversi da quelli unicamente informativi cui sono destinati è direttamente responsabile. I voti riportati sono relativi alle sezioni elettorali di RC e costituiscono un dato parziale rispetto ai voti complessivi del collegio Lazio 1 che costituiscono oggetto di comunicazione a cura del Ministero dell”Interno.
(1)
2005
- Voti Piero Marrazzo 1.631. 501 50,69 %
- Voti coalizione 1.342.618
2010
- Voti Emma Bonino 1.331.375 48,32% (- 300.126)
- Voti coalizione 1.206.953 (- 135.666)
2013
- Voti Nicola Zingaretti 1.330.398 40,65% (- 982)
- Voti coalizione 1.168.909 (-38.044)
2018
- Voti Nicola Zingaretti 1.018.523 33% (- 298.802)
- Voti coalizione 867.393 (- 301.516)
(scarica il doc. con il dettaglio Elezioni regionali 2005-2018 centrosix))
(2)