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Luoghi di socializzazione e scambio nelle città metropolitane: Roma

(da Forum disuguaglianze diversità 10 febbraio 2018) Luoghi di socializzazione e scambio nelle città metropolitane: Roma

La disponibilità di luoghi di socializzazione e scambio nella città metropolitana di Roma è caratterizzata da forti differenze fra un nucleo di aree centrali con un’offerta variegata di servizi e beni “relazionali” e un insieme di aree eterogenee, dove le opportunità di interazione e partecipazione per i cittadini rimangono modeste.

Il benessere delle persone, cui fa riferimento la nostra Costituzione, è un concetto multidimensionale che dipende non solo dalla ricchezza e dalle risorse economiche disponibili, ma anche dalle diverse componenti della vita umana, quali la salute e la possibilità di curarsi, la qualità delle abitazioni, l’accesso e la qualità della scuola, lo stato dell’ambiente, la partecipazione autonoma ai processi produttivi, le opportunità di interazione e relazione fra cittadini. Tali aspetti sono legati agli specifici contesti territoriali.

Prendiamo ad esempio Roma Capitale ed esaminiamo la disponibilità di luoghi di socializzazione e scambio all’interno della città metropolitana. Facciamo riferimento alla presenza nei diversi quartieri di quei servizi collettivi (biblioteche, teatri, cinema, asili nido, scuole, centri per anziani) e privati (sportelli bancari, uffici postali, centri di assistenza fiscale, bar, ristoranti, commercio al dettaglio e di prossimità) e dei luoghi (le piazze) che promuovono occasioni di incontro e interazione – requisito base delle moderne forme di democrazia deliberativa – e migliorano la qualità della vita dei cittadini.

FIG.1: Disponibilità di luoghi di socializzazione e scambio – Città Metropolitana di Roma Capitale

Fonte:  Per la metodologia di costruzione dell’indice composito e le fonti dei  dati si veda Luoghi Ideali

Dalla mappa emergono forti differenze tra un nucleo di aree centrali con un’offerta variegata di servizi e beni “relazionali” (Centro Storico, XX Settembre, Prati, Eur, Esquilino, Testaccio, Trastevere, S. Lorenzo), rispetto a un insieme di aree eterogenee, dove le opportunità di interazione e partecipazione per i cittadini rimangono modeste e che accumuna sia i quartieri residenziali a bassa densità (Palocco, Infernetto), sia diverse aree della periferia all’esterno o a ridosso del Grande Raccordo Anulare (S. Cornelia, Acquatraversa, Porta Medaglia, Barcaccia, Decima, S. Maria di Galeria, Tor Cervara, Borghesiana, Torre Angela).  La scarsità di luoghi di socializzazione risulta a macchia di leopardo sul territorio comunale, ma rimangono elevate le diseguaglianze tra i quartieri storici, dove le relazioni interpersonali sono forti e le possibilità di partecipazione più numerose, e le aree più periferiche nelle quali i servizi pubblici e gli spazi collettivi sono poco accessibili ed emergono povertà relazionale e sensazione di chiusura.

Foto di apertura di Patrizia Luongo

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