Housing sociale a Santa Palomba: Propaganda Live
Autore : Redazione
Il 14 maggio è stato presentato in conferenza stampa dalla Sindaca di Roma Virginia Raggi, dall’assessore all’Urbanistica Luca Montuori e dal Direttore generale di Cdp Investimenti SGR Marco Sangiorgio, il progetto “Santa Palomba Città Dinamica” che riguarda un quartiere del IX Municipio, all’estrema periferia Sud di Roma, tra Albano Laziale e Pomezia. Come riporta Roma Today (1), “il progetto prevede la realizzazione di abitazioni destinate all’housing sociale sostenuta da Cassa depositi e Prestiti (Cdp) e in accordo con il Comune di Roma. Quasi mille appartamenti destinati ad essere affittati a prezzi ribassati, anche ‘a riscatto’ o in vendita convenzionata. Ci potranno andare a vivere famiglie monoparentali o monoreddito, anziani, disabili, studenti fuori sede e giovani coppie, accomunati da redditi non abbastanza ‘poveri’ per l’accesso ad una casa popolare ma nemmeno abbastanza abbienti per il libero mercato“. E la nota congiunta di Sindaca e CDP spiega che si tratta addirittura di “Un nuovo modello di abitare che ruota intorno al cosiddetto welfare di comunità, cioè un sistema di servizi all’abitare“. “Spazi comuni, come coworking, laboratori, scuole, una messa in rete con smart house e smart living“. Ma al di là delle probabili migliorie introdotte dall’attuale Giunta Raggi, il progetto sembra in tutto e per tutto quello ereditato dalla precedente Giunta Marino, che nell’aprile del 2015 era stato presentato in una analoga conferenza stampa nella Sala delle bandiere, dove il Sindaco Marino, il Presidente di Cassa Depositi e Prestiti Bassanini, l’assessore all’urbanistica Giovanni Caudo, avevano illustrato i “primi risultati e gli obiettivi della collaborazione avviata fra l’Amministrazione capitolina e la Sgr di Cassa depositi e prestiti sulle politiche abitative” e diffuso un comunicato, ancora presente sul sito di CDP SGR, che è quasi la fotocopia di quello dei giorni scorsi: nel nuovo insediamento di Santa Palomba l’intervento prevedeva “quasi 1000 alloggi” destinati a housing sociale e servizi, mentre quello illustrato da Raggi Montuori ne prevede “oltre 950“. Anche il resto è quasi uguale (2). Ma se da un lato anche l’attuale Amministrazione continua – come tutte le Amministrazioni di qualunque colore – a evitare di citare le eredità precedenti e a guardarsi bene dal riconoscerne gli eventuali meriti (mentre le citazioni abbondano sui demeriti), dall’altro c’è chi commmette lo stesso errore in negativo, continuando ad attribuire alla Giunta Raggi decisioni cementificatrici che risalgono a ben prima del suo mandato, in questo caso quando la attuale Sindaca non era neanche consigliera comunale, oppure, come il Tavolo della Libera urbanistica, criticandone il mancato stop all’operazione.
Il Print di Santa Palomba fu approvato durante la consiliatura di Alemanno (3), con una Delibera di Giunta dell’agosto del 2012, tra l’altro in attuazione del Piano Regolatore di Veltroni.
Un’operazione che avrebbe dovuto apparire assai discutibile già allora, leggendo alcuni passaggi della Delibera in cui si specifica “Che l’area del PRINT n. 3 [di Santa Palomba] risulta prevalentemente inedificata, ad eccezione di una porzione di territorio, posta nella parte Nord, nella quale è rilevabile un tessuto parzialmente edificato” e che quindi “non presenta, nello specifico, particolari fattori di degrado ma richiede un adeguato intervento urbanistico per riuscire a trasformarsi in ambito di quartiere a destinazione d’uso composita, dotato di servizi pubblici ed infrastrutture; in particolare, manca una rete stradale locale interna che colleghi in modo adeguato la Via della Stazione di Pavona con la Via Cancelliera e un adeguato sistema di sottoservizi”. In pratica per dotare di strade, fognature e qualche servizio “un tessuto parzialmente edificato (…) con destinazioni d’uso residenziali a bassa densità abitativa“, si è deciso di costruire un intero quartiere con “una superficie complessiva di 75mila metri quadri” con alloggi per migliaia di persone, nell’Agro romano, oltre il GRA.
E anche se oggi appare con ancora maggiore evidenza che il Piano Regolatore del 2008 era decisamente sovradimensionato (e in molti casi “sbilanciato”), bisogna ricordare che ogni Amministrazione deve fare i conti con le decisoni ereditate dalle Giunte precedenti, e che, se il privato è legittimato a eseguire gli interventi, come in questo caso, l’Amministrazione subentrante può al massimo cercare di migliorare i progetti, strappando più servizi e più qualità (e soprattutto garantire che i patti siano rispettati).
Quindi se è vero che la scelta di continuare a costruire in luoghi lontani dalla città urbanizzata, con tutte le problematiche che ne derivano, a partire dall’ inevitabile rischio “ghettizzazione”, si è dimostrata devastante e andrebbe fermata, è anche vero quando si tratta di interventi legittimi, in conformità con il Piano Regolatore (e che non prevedono ulteriore consumo di suolo rispetto al PRG), approvati da anni, appare difficile – e anche demagogico – pretendere che la Giunta Raggi – come prima la Giunta Marino – possa cancellarli con un colpo di spugna.
Anche se su un punto si può essere d’accordo con il Tavolo della Libera Urbanistica, quando osserva che i toni trionfalistici, in quello sprofondo, sono un po’ fuori luogo (4).
Ci auguriamo che l’Assessore Montuori porti avanti rapidamente quella revisione del PRG che con una recente Memoria di Giunta sul tema della Legge regionale per la Rigenerazione urbana (5) ha commissionato agli uffici. E che, possibilmente, la revisione e il PRG diventino oggetto di un dibattito pubblico e trasparente.
Ma purtroppo bisogna dire che del lavoro dell’Assessorato all’Urbanistica e degli uffici, da tempo i cittadini vengono informati assai poco, o per nulla. A parte i comunicati “Propaganda live”…
Anna Maria Bianchi Missaglia
Post scriptum: resta aperto il problema di chi andrà in questi appartamenti, come verranno selezionati gli inquilini della quota di alloggi sociali che dovrebbe essere gestita da CDP/Fondazione housing sociale. Un punto da chiarire e da regolamentare. Anche perchè il relativo regolamento della Regione presenta numerose criticità.
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
La popolazione del IX Municipio nel 2016. Santa Paolmba è il fazzoletto giallino in basso a sinistra (1533 abitanti)
______________________________________________________________________________
(1) vedi nella cronologia sottostante “ERA RAGGI”14 maggio 2018 Roma Today Mille abitazioni ‘sociali’ a Santa Palomba, Raggi: “Sarà un nuovo modo di abitare”Presentato il programma di housing sociale di Cassa depositi e prestiti di Ylenia Sina(2) vedi nella cronologia “ERA MARINO”27 aprile 2015 Comunicato cassa Depositi e Prestiti SGR Presentazione dei primi risultati dell’attuazione del protocollo d’intesa tra Roma Capitale e Cassa depositi e prestiti Investimenti SGR(3) vedi nella cronologia “ERA ALEMANNO”(4) In seguito a un post su facebook del Tavolo della Libera urbanistica fondato da un gruppo di pentastellati divenuti dissidenti,”La vergogna della distruzione dell’agro romano”, in cui si attribuiva alla Sindaca di aver “ripescato un vecchio progetto di PRINT”, Affari italiani ha pubblicato il seguente articolo, a cui Francesco Sanvitto ha risposto precisando di non rappresentare la “base” del m5s e di non essersi mai iscritto al “blog delle stelle” e che il “tavolo della libera urbanistica” è una associazione aperta a chiunque voglia iscriversi.
Affari italiani 17 maggio 2018 Virginia Raggi costruttore. A S. Palomba il tradimento dell’urbanistica M5S La base dell’M5S contro il progetto Generazione urbana: “Una speculazione con soldi pubblici e nel nulla”
(5) vedi 26 febbraio 2018 Memoria di Giunta di Roma Capitale : Legge Regionale n.7 del 18.07.2017. Disposizioni per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio. Scarica la Memoria della Giunta Capitolina n.14 del 26 febbraio 2018 (>vai al nostro articolo “cancellate l’art.6″)
PRINT DI SANTA PALOMBA – MATERIALI
ERA ALEMANNO
8 agosto 2012 Delibera di Giunta Capitolina n. 250 del 8.08.2012 (f.to Pdf – Kb 687) scarica dgc-250-2012 santa palomba
7 dicembre 2012 Avviso. Programma Integrato “Santa Palomba”. Pubblicazione del bando di sollecitazione per la presentazione di contributi partecipativi e proposte d’intervento
Approvazione del Programma di Assetto Urbanistico Preliminare del Programma Integrato “Santa Palomba”.
Avviso di pubblicazione del bando di sollecitazione per la presentazione di contributi partecipativi e proposte d’intervento.
La Giunta Capitolina con Deliberazione n. 250 dell’8 agosto 2012 ha approvato il programma di assetto urbanistico preliminare del Programma Integrato n. 3 “Santa Palomba” – tessuto prevalentemente residenziale – nel Municipio Roma XII, nella Città da ristrutturare.
Contestualmente, con lo stesso provvedimento, è stato adottato il bando pubblico per sollecitare:
a) contributi partecipativi, da parte di Associazioni, Comitati o Enti, portatori di interessi diffusi, Amministrazioni pubbliche aventi competenza o interesse, proprietari degli immobili;
b) proposte d’intervento, da parte dei soggetti titolari del diritto di proprietà sugli immobili oggetto della proposta d’intervento e/o dei promissari acquirenti delle aree proposte, divenuti tali in forza di atti preliminari di compravendita;
c) proposte miste, di cui alle lettere precedenti.
Il bando pubblico per i contributi partecipativi e le proposte d’intervento, nonché la Deliberazione della Giunta Capitolina 8 agosto 2012, n. 250 (completa degli elaborati grafici che costituiscono parte integrante del provvedimento) sono consultabili anche presso la U.O. Tecnica Municipale, in Viale Ignazio Silone, 100, il martedì dalle 8.30 alle 13.30 e il giovedì dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17.00.
Entro 30 (trenta) giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso possono essere presentati i contributi partecipativi; per la presentazione delle proposte d’intervento la scadenza è invece fissata entro 60 (sessanta) giorni dalla medesima data.
La presentazione dei contributi partecipativi e delle proposte d’intervento dovrà essere effettuata presso l’Ufficio Protocollo della U.O. Programmi Complessi e Sistema Insediativo del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica di Roma Capitale, via del Turismo, 30, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.30.
Roma, 7 dicembre 2012
Il Dirigente
Arch. Maurizio Geusa
Documenti scaricabili
– Relazione tecnica, elaborati grafici, allegati (f.to Pdf – Mb 88,88)
– All. 1 – Ricerca storica (f.to Pdf – Mb 1,55)
– Delibera di Giunta Capitolina n. 250 del 8.08.2012 (f.to Pdf – Kb 687)
– Bando di sollecitazione dei contributi partecipativi e delle proposte d’intervento (f.to Pdf – Kb 68)
– Tavola 1/b Schema di assetto (f.to Pdf – Mb 8,90)
– Tavola 2/b Localizzazione delle opere pubbliche nel Pr. Int. (f.to Pdf – Mb 7,96)
– Tavola 3/b Localizzazione delle opere pubbliche interne ed esterne (f.to Pdf – Mb 8,63)
Dal sito del Dipartimento Urbanistica Percorso partecipativo – gennaio 2013 Programma Integrato “Santa Palomba”
In data 9 gennaio 2013 l’Assessorato all’Urbanistica e il Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica – U.O. Programmi Complessi e Sistema Insediativo hanno comunicato l’avvio della prima fase del processo partecipativo riguardante il Programma di Assetto Urbanistico Preliminare del Programma Integrato n. 3 “Santa Palomba” – tessuto prevalentemente residenziale – nel Municipio Roma XII, nella Città da ristrutturare.
L’avvio del processo partecipativo è avvenuto secondo quanto previsto dal “Regolamento di partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana” (f.to Pdf – Kb 60), Allegato A alla Delibera C.C. n. 57 del 02.03.2006(f.to Pdf – Kb 232).
L’iter del processo partecipativo è proseguito con la convocazione, avvenuta il 14 gennaio 2013, dell’incontro pubblico aperto alla cittadinanza per il giorno 31 gennaio 2013, alle ore 17:00, presso la Sala Consiliare del Municipio Roma XII, in Via I. Silone, primo ponte. Nel corso dell’incontro è stato illustrato alla cittadinanza il programma urbanistico e sono stati raccolti i contributi partecipativi. Gli interventi e i contributi partecipativi presentati saranno recepiti nel Documento della Partecipazione, che accompagnerà la proposta di delibera in tutto l’iter procedurale.> Vai alla pagina http://www.urbanistica.comune.roma.it/partec-print-santapalomba.html
_______________________________________________________________________________ERA (2) ERA MARINO
27 aprile 2015 Comunicato cassa Depositi e Prestiti SGR Presentazione dei primi risultati dell’attuazione del protocollo d’intesa tra Roma Capitale e Cassa depositi e prestiti Investimenti SGR
Lunedi 27 aprile alle 15 il sindaco di Roma Ignazio Marino, il presidente di Cassa Depositi e Prestiti Franco Bassanini, l’assessore alla trasformazione urbana, Giovanni Caudo, Marco Sangiorgio e Vladimiro Ceci, rispettivamente direttore generale e presidente di Cdp Investimenti Sgr e il direttore Social Housing Paola Delmonte, illustreranno, presso la Sala delle Bandiere in Campidoglio, i primi risultati e gli obiettivi della collaborazione avviata fra l’Amministrazione capitolina e la Sgr di Cassa depositi e prestiti sulle politiche abitative, con la quale Roma aderisce al programma del Fondo Investimenti per l’Abitare dedicato al social housing.
A sette mesi dalla firma del protocollo d’intesa fra Roma e Cdp Investimenti Sgr, entra nella fase operativa il programma di alloggi sociali destinato a quei ceti che proprio il problema della casa mette in difficoltà e a rischio di impoverimento. Impiegati e giovani coppie, anziani soli, famiglie all’interno delle quali vi sono persone non autosufficienti, studenti e lavoratori che cercano un alloggio per il periodo di studio o di lavoro, separati e divorziati, mamme sole con bambini. Si tratta di quelle persone e famiglie troppo ricche per le graduatorie delle case popolari ma troppo povere per trovare sul libero mercato soluzione al problema abitativo.
Il Fondo Investimenti per l’Abitare gestito da Cdp Investimenti Sgr è operativo dal 2010 con il compito di investire due miliardi di euro in progetti di social housing, di cui un miliardo e mezzo già allocato su iniziative distribuite su tutto il territorio nazionale. Finalmente, anche Roma e gli operatori privati del settore sono in grado di accedere a questo programma innovativo.
Per Roma sono già stati deliberati da Cdp Investimenti Sgr interventi per un ammontare di 65 milioni di euro e altri investimenti sono in fase istruttoria, con l’obiettivo di allocare entro l’anno circa 190 milioni di euro per quasi 2.000 alloggi distribuiti in diversi Municipi della città. Gli interventi più significativi, deliberati o in fase di analisi, proposti da privati o dall’Amministrazione Capitolina, riguardano la Collina della Muratella promosso dal Gruppo Toti (350 alloggi), una serie di interventi sviluppati da cooperative aderenti a Legacoop Abitanti, il nuovo insediamento di Santa Palomba (l’intervento quantitativamente più importante con quasi 1000 alloggi), alcune nuove centralità (quale per esempio quella della Massimina).
Gli alloggi saranno offerti prevalentemente in locazione a canoni calmierati e, ma in percentuale minore, in vendita convenzionata.
Le nuove costruzioni saranno realizzate tutte nell’ambito del PRG, senza ulteriore consumo di suolo.
Gli interventi saranno caratterizzati da programmi di gestione sociale innovativi. Ai cittadini che hanno i requisiti per accedere al programma di social housing verrà chiesto di partecipare alla definizione e alla manutenzione dei servizi di cui dotare gli insediamenti, dalla gestione degli spazi comuni alle lavanderie, a spazi di co-working, al car sharing, alle attrezzature di gioco per bambini negli spazi verdi.
Nell’ambito dello stesso protocollo, Roma Capitale e Cdp Investimenti Sgr stanno portando avanti anche il programma delle case per studenti e delle residenze temporanee per giovani e lavoratori non residenti. Sono in fase di valutazione i siti, alcuni individuati anche in collaborazione con le università pubbliche romane.
Si completa così la terza linea di intervento dell’assessorato alla trasformazione urbana a sostegno delle politiche abitative (già oggetto di una comunicazione programmatica nell’ottobre del 2013), quella che prevede di finanziare con attese di rendimento calmierato l’incremento dell’offerta di alloggi in affitto e in proprietà a costi accessibili. L’intervento illustrato oggi, in collaborazione con Cassa depositi e prestiti, si affianca e si integra, infatti, alle altre due iniziative già in corso, e che riguardano l’applicazione della legge regionale sul Piano casa, con cantieri già aperti per 150 alloggi e che nel corso del 2015 porterà all’apertura di altri cantieri per circa 800 alloggi (sono gli interventi approvati con delibera dell’Assemblea capitolina dello scorso 9 luglio 2014). Infine, la terza iniziativa riguarda l’edilizia agevolata all’interno dei piani di zona della cosiddetta manovra di chiusura, che risale alla giunta Veltroni, le cui aree furono individuate nel 2006. Con l’approvazione dei nuovi schemi di convenzione in Assemblea capitolina nel settembre scorso, è ora possibile avviare i cantieri per i primi 15 piani, su 26. Tre partiranno nei prossimi mesi per 297 alloggi e gli altri, per 3.699 alloggi, a seguire, con la quota maggiore prevista nel biennio 2016-17 (la velocità di attuazione di alcuni piani dipenderà anche dall’erogazione del contributo regionale).
Nel 2015, le tre linee di azione riguardano interventi per circa 2.200 alloggi, mentre complessivamente, tra progetti avviati, deliberati e programmati, nel prossimo triennio, l’offerta potenziale arriva a circa 8.000 alloggi in affitto o in vendita a prezzi agevolati.
Comunicato stampa 27 04 2015 SH Roma
_______________________________________________________________________________
(3) ERA RAGGI
Comunicato dal sito del Comune di Roma 14 maggio 2018
Arriva a Roma il social housing, nuovo modello di edilizia privata agevolata (affitto calmierato, affitto a riscatto, vendita convenzionata) per chi non può avere una casa popolare ma non può permettersi i prezzi di mercato: single, famiglie monoreddito, anziani, disabili, studenti fuori sede, giovani coppie. Il progetto, voluto da Roma Capitale e da CDP (Cassa Depositi e Prestiti), prevede oltre 950 nuovi appartamenti in zona Santa Palomba (Municipio IX).
L’area, nel quadrante sud-est del territorio capitolino, è prossima alle stazioni ferroviarie di Pavona e Cancelliera, non lontana da quella di Pomezia. Gli alloggi saranno realizzati su una superficie complessiva di 75mila metri quadri. Delle nuove case oltre la metà sarà data in affitto calmierato per 15 anni, il 15% in locazione con riscatto e il 30% in vendita convenzionata.
Gli alloggi saranno assegnati, da uno o più “gestori sociali”, mediante bandi rivolti ai possessori di determinati requisiti di reddito, stabiliti in una convenzione. L’intervento sarà realizzato da un fondo appositamente costituito, il Fondo Santa Palomba Social Housing.
CDP sostiene l’housing sociale in Italia con il relativo programma nazionale. Investito finora, insieme ad altri operatori nazionali e locali, uno dei tre miliardi di euro necessari a realizzare oltre 20.000 alloggi e 8.500 posti letto in residenze universitarie: è il terzo programma al mondo di investimenti in questo settore (fonte: Global Impact Investors Network).
Il social housing – dunque il progetto Santa Palomba – ruota intorno al cosiddetto “welfare di comunità”: un sistema di servizi all’abitare, spazi comuni e relazioni umane che trasformano un agglomerato di case in una comunità locale.
In occasione della conferenza stampa di presentazione del programma edilizio è stata inaugurata la mostra NUB: New Urban Body – Esperienze di generazione urbana, che racconta le più interessanti esperienze di housing a livello internazionale. La mostra è aperta fino al 10 giugno al Palazzo degli Esami (Trastevere, via Girolamo Induno), con il patrocinio di Roma Capitale e la collaborazione di CDP Investimenti SGR, Fondazione Housing Sociale e Fondo Roma Santa Palomba SH, gestito da DeA Capital Real Estate SGR.
14 maggio 2018 Roma Today Mille abitazioni ‘sociali’ a Santa Palomba, Raggi: “Sarà un nuovo modo di abitare”Presentato il programma di housing sociale di Cassa depositi e prestiti di Ylenia Sina
Approda a Santa Palomba, quartiere all’estrema periferia Sud di Roma, a metà strada tra Albano Laziale e Pomezia, l’housing sociale sostenuto da Cassa depositi e prestiti (Cdp) e in accordo con il Comune di Roma. Quasi mille abitazioni destinate ad essere affittate a prezzi ribassati, anche ‘a riscatto’ o in vendita convenzionata. Ci potranno andare a vivere famiglie monoparentali o monoreddito, anziani, disabili, studenti fuori sede e giovani coppie, accomunati da redditi non abbastanza ‘poveri’ per l’accesso ad una casa popolare ma nemmeno abbastanza abbienti per il libero mercato.
Il progetto si chiama Santa Palomba Città Dinamica ed è stato presentato questa mattina in conferenza stampa dalla sindaca di Roma Virginia Raggi, dall’assessore all’Urbanistica Luca Montuori e dal direttore generale di Cdp Investimenti SGR Marco Sangiorgio, affiancato dal direttore della Fondazione Housing Sociale Giordana Ferri, in occasione dell’inaugurazione della mostra ‘NUB: New Urban Body – Esperienze di generazione urbana’ visitabile fino al 10 giugno presso il Palazzo degli Esami.
“Un nuovo modello di abitare” si spiegano in una nota congiunta “che ruota intorno al cosiddetto welfare di comunità, cioè un sistema di servizi all’abitare”. Spazi comuni, come coworking, laboratori, scuole, una messa in rete con smart house e smart living. “Tra i punti centrali del progetto, ha sottolineato l’assessore Montuori, “la forte integrazione di servizi e abitazione: avremo una serie di spazi e servizi integrati con le abitazioni, questo anche per favorire il vivere temporaneamente in un luogo”.
In quanto ai trasporti l’area è ubicata nel IX municipio, in prossimità delle stazioni ferroviarie di Pavona e Cancelliera e non lontano dalla stazione ferroviaria di Pomezia. A disposizione degli abitanti, si prevede anche la presenza di studenti fuorisede, delle navette che collegheranno il quartiere con le stazioni vicine. “E’ vero che Santa Palomba è lontana ma noi dobbiamo iniziare a ragionare sulla città come area metropolitana” ha spiegato l’assessore Montuori. “E l’aver previsto delle navette che collegano all’area ferroviaria è un valore aggiunto perchè noi dobbiamo limitare gli spostamenti con auto private”.
L’intervento sarà realizzato dal fondo Santa Palomba Social Housing. Verranno costruiti oltre 950 alloggi, su una superficie complessiva di 75 mila metri quadrati, di cui circa 30 mila metri quadrati di proprietà di Roma Capitale e quindi oggetto di una convezione con l’amministrazione capitolina. “Abbiamo discusso in maniera importante con i proponenti su diverse migliorie, come la revisione dei canoni di locazione e la convenzione sociale quindi la gestione di queste case” ha spiegato Montuori. Più della metà degli alloggi verrà affittato in locazione calmierata per 15 anni, il 15% in locazione con riscatto e il 30% in vendita convenzionata.
Potranno adare a vivere solo persone o famiglie in possesso di determinati requisiti di reddito, stabiliti da un’apposita convenzione sociale. Per questo, gli alloggi saranno assegnati da uno o da più gestori sociali ad esito di bandi riservati. I gestori non sono ancora stati selezionati. “E’ interesse dell’amministrazione” ha aggiunto Montuori “definire un regolamento sull’accesso all’housing sociale e non utilizzare vecchi schemi, essendo questa una tipologia che si sta sviluppando anche in altri programmi su Roma”. I primi passi sono già stati fatti dalla commissione capitolina Patrimonio presieduta da Valentina Vivarelli.
“Il Social housing” ha spiegato il dg di Cdp Investimenti “è edilizia privata, un sistema per integrare le politiche abitative tramite apposite convenzioni con i comuni”. Il programma “ruota attorno a un fondo, il Fia, messo a disposizione da Cdp, Mit e da enti privati. Dei 3 miliardi di euro complessivi, 1 miliardo è prodotto da Cdp” ha spiegato Sangiorgio. In particolare Cdp metterà 1 miliardo, i gruppi bancari 500 milioni, i gruppi assicurativi 220 milioni, le Casse di previdenza 168 milioni e il Mit 140 milioni, per un totale di oltre 2 miliardi. A Roma l’area sarà quella di Santa Palomba. L’investimento sarà di 126 milioni di euro, con 20 milioni di euro in opere di urbanizzazione. “Si tratta di un’iniziativa con una serie di opere che trasferiscono Santa Palomba al centro della città (smart house, smart living e navette, ndr)”.
“Siamo in un mondo in cui i modelli cambiano, i giovani non puntano più ad avere una casa di proprietà così come l’auto” ha spiegato la sindaca Raggi. “Noi invece a Roma abbiamo trovato una città basata su modelli antichi, abbiamo trovato oltre 200mila case tra sfitte e invendute, un patrimonio comunale completamente abbandonato, ci siamo trovati davanti a una selva da riorganizzare e ripensare a partire dalla tipologia dei beni che abbiamo trovato. In questo il social housing è di estrema importanza perchè riesce a captare i nuovi orientamenti: la possibilità di abitare in un luogo per poi spostarsi. Progetti come questo sono importanti per