Casal Bertone (zona urbanistica 5a) sorge su una zona un tempo di carattere collinare, i Colli di Portonaccio, un territorio agricolo tipico dell’Agro Romano.
Quattro casali testimoniano questa vocazione, due dei quali certamente scomparsi (l’Antica Vaccheria e il Casale del Borghetto Malabarba) e due esistenti: uno in via della Pietralatella, oggi privato e con data sul portoncino 1801, e uno in via Giuseppe Mirri, dove oggi c’è il circolo Arci il Monk.
Dell’antica toponomastica rimane via degli Orti di Malabarba (un tempo via di Malabarba), una strada di epoca medioevale ricostruita sopra e nei pressi di quello che rimaneva della via Collatia, ossia l’antica via Collatina.
Come vediamo da un’antica mappa la strada partiva da Porta San Lorenzo, percorreva trasversalmente l’attuale quartiere di San Lorenzo, costeggiava il luogo in cui sorge il cimitero del Verano e, passando nel tracciato interrotto dalla ferrovia, arrivava all’attuale Casal Bertone per poi raggiungere la Tenuta di Pietralata. Lungo la strada sorgeva l’Oratorio di S. Barbara provvisto di una mola da cui nasce il nome della via (con il tempo prima Mola di S. Barbara, poi Malabarba e infine via degli Orti di Malabarba). Una strada parallela a questa è via di Vigna Bertone, ulteriore testimonianza del carattere agricolo della zona.
Il nome di Casal Bertone nasce da un casale (indicato da molti nell’Antica Vaccheria che sorgeva in via Ettore Fieramosca fino ai lavori Tav, da altri nel casale che sorgeva in via degli Orti di Malabarba) e dal tipo di cavalli che vi si allevavano, detti Bertone, sicuramente una modifica dei cavalli Bretoni di origine francese utilizzati nei lavori agricoli.
Il luogo dove ci troviamo era però molto conosciuto durante la Roma Antica.
La via Prenestina, l’antica via Gabina che conduceva alla città di Gabii (i cui resti si trovano appena fuori il GRA), collegava Roma a Palestrina, un tempo chiamata Prenestae, e lungo il suo tracciato, come su altre strade consolari, si costruirono mausolei sepolcrali e colombari. Una di queste tombe è il cosiddetto Torrione Prenestino sito all’angolo tra la via Prenestina e via Ettore Fieramosca, un mausoleo sepolcrale a tumulo dell’ultimo quarto del I secolo a.C. composto da un tamburo circolare in calcestruzzo romano e dalla cella sepolcrale in travertino nel suo centro.
Numerosi i ritrovamenti archeologici nel quartiere, soprattutto in occasione dei lavori Tav iniziati nel 1997, quando nella zona del vecchio Borghetto Malabarba fu rinvenuta una villa che poggiava su un versante della collina e, nella stessa area, una zona destinata a mercato, i resti di una basilica e alcune statue, una acefala di satiro in marmo di circa un metro, una figura femminile di circa mezzo metro e una testa di Niobe in marmo.