Raffaele Cantone: i poteri commissariali per Genova possono aggirare Codice antimafia e norme sicurezza sul lavoro
Autore : Redazione
Il Presidente dell’Anti Corruzione alla Camera: il decreto Genova è lacunoso e a rischio infiltrazioni mafiose.«Ho perplessità sulla disposizione che prevede la deroga a tutte le norme dell’ordinamento italiano ad esclusione di quelle penali. Un fatto senza precedenti che consente al commissario di muoversi con assoluta e totale libertà, imponendogli solo i principi inderogabili dell’Unione europea ed ovviamente i principi costituzionali». Cantone parla come se si trattasse di una “disattenzione”, data “la sensibilità di questo Governo su questa materia”, ma per i cittadini anche quest’ipotesi non è affatto rassicurante… (il video dell’audizione in calce)
09 ottobre 2018 ore 9.30. E’ appena terminata l’audizione alle Commissioni riunite* della Camera di Presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) Raffaele Cantone, che fa presente come nel “decreto Genova”* per la ricostruzione del ponte Morandi sia prevista «la deroga a tutte le norme extrapenali» con tutti i rischi che comporta. A partire dalla deroga al Codice antimafia, con il rischio di infiltrazioni mafiose. «Non ritengo – ha detto Cantone – di dover sottolineare i rischi insiti in tale omissione, soprattutto perché vi sono molte attività connesse alla ricostruzione (dal movimento terra allo smaltimento dei rifiuti, ad esempio) in cui le imprese mafiose detengono purtroppo un indiscutibile know how»*** Ma i rischi riguardano anche la deroga alle norme sulla sicurezza sul lavoro e altre “Deroga a tutte le norme extrapenali, senza nessuna distinzione, vuol dire che al commissario si applicano solo le direttive comunitarie e i principi costituzionali. Nessuna normativa in materia di rifiuti e persino di sicurezza sul lavoro, nessuna norma dal 1865 a oggi non sarà applicabile. E’ una scelta chiara ma il rischio vero è capire quale normativa sarà applicabile, le scelte del commissario rischiano di non avere copertura. Non può fare tutto quello che vuole ma il contrario, dovrà individuare ogni volta le norme a cui far riferimento con una deroga così ampia. Visto che non è detto ci sia interesse solo degli operatori nazionali, per il carattere internazionale la questione potrebbe finire davanti alla corte europea»****. Infatti, fa notare Cantone, il Commissario straordinario per il ponte di Genova dovrà occuparsi non solo dell’affidamento dell’opera ma anche di numerosi altri aspetti, «in primis il conferimento in discarica dei materiali di risulta», agendo nell’ambito delle direttive comunitarie, che sarà «tenuto ad applicare senza alcuna mediazione della normativa nazionale». Dunque si sta «affidando al Commissario una disciplina alquanto complessa, non solo sugli appalti ma anche sui rifiuti» e in questo modo «si rischia di moltiplicare il contenzioso proprio perché il quadro normativo si caratterizzerà per estrema incertezza».**** “Quello che è accaduto a Genova è una tragedia di proporzioni enormi – ha detto Cantone – e lo Stato non può certamente stare a guardare, ma deve utilizzare qualunque strumento affinché il Ponte sia ricostruito al più presto ed al meglio. È un dovere verso la Città ma anche verso le vittime”; “il modo migliore per far sì che un appalto sia espletato in tempi rapidi, e che soprattutto i lavori vengano eseguiti in modo egualmente spedito ma anche a regola d’arte, è che la stazione appaltante abbia un quadro di regole chiaro e certo***”.
(il video è in diretta, quindi fino alla fine dell’audizione di Toti non sarà disponibile il video della rgeistrazione di entrambi gli interventi) (dal sito della Camera) Disposizioni urgenti per Genova, audizione di Cantone e Toti – Mercoledì dalle 8,30 diretta webtv
Mercoledì 10 ottobre, le Commissioni riunite Ambiente e Trasporti, presso l’Aula della Commissione Trasporti, nell’ambito dell’esame del DL 109/2018: Disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze, svolgono le seguenti audizioni: ore 8.30 presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), Raffaele Cantone; o
* VIII Ambiente Territorio e Lavori pubblici e IX Trasporti e Telecomunicazioni