Ex stabilimenti militari: discussione della Delibera, ODG e emendamento approvati 21-22 novembre
Autore : Redazione
Nel dibattito e nella votazione per la adozione della Proposta di delibera sugli ex stabilimenti militari del Flaminio, un fronte PD/M5S ha recepito il succo delle richieste che le Associazioni del Tavolo partecipato per il quartiere della città della Scienza aveva avanzato: la contemporaneità della realizzazione delle opere pubbliche (Comparto “B”/città della scienza – Servizi locali /biblioteca/casa del quartiere) e private; l’individuazione e la precisazione della destinazione del comparto B, la conservazione dei capannoni del comparto B, il lavoro del tavolo partecipato per i servizi locali messo alla base dell’istituendo concorso. Si tratta di una considerevole vittoria, anche se bisogna ricordare che gli ODG sono “un impegno per la Sindaca e la Giunta”, quindi sono una richiesta non vincolante, al contrario degli emendamenti che modificano il testo della Delibera. Un emendamento tuttavia è stato approvato, che rafforza l’intenzione di procedere celermente anche per varare la principale opera pubblica della trasformazione urbana, e ampie rassicurazioni sono giunte durante il dibattito sia dalla Presidente della Commissione Urbanistica Iorio, sia dallo stesso Assessore Montuori (vedi sottostante trascrizione degli interventi prima dell’approvazione della Delibera), rispetto al lavoro svolto dai cittadini con il II Municipio e rispetto all’avvio dell’iter per le opere pubbliche entro il termine dell’approvazione defintiva della variante (che dovrebbe avvenire entro pochi mesi). Resta aperto il tema della trasparenza e della partecipazione civica: ci attendiamo una accessibile e comprensibile pubblicazione del progetto, e non solo di una massa di elaborati per addetti ai lavori – come è avvenuto per la variante urbanistica per lo Stadio della Roma – e anche l’avvio di un dibattito pubblico che non può limitarsi al lavoro di un “Tavolo tecnico”, introdotto da un altro ODG, che prevede di “porre alla base delle procedure concorsuali per la progettazione del servizio pubblico urbano (comparto B) le risultanze del lavoro” “contenente la definizione delle principali funzioni e del relativo fabbisogno” svolto da un “Tavolo tecnico” che, secondo la delibera istitutiva, è ” costituito da rappresentanti delle situazioni e enti del consolidato culturale capitolino especificamente composto da: Azienda speciale Pala Expo, Associazione Teatro di Roma, Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, Fondazione Roma Europa arte e cultura, Fondazione Musica per Roma, FondazioneAccademia Nazionale di Santa Cecilia, Fondazione Cinema per Roma, e da Istituzione Sistema Bbiblioteche e centri culturali operante secondo gli indirizzi dell’Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale e con il coordinamento tecnico del Dipartimento attività culturali”. Forse pensare di coinvolgere nel dibattito anche la cittadinanza, sarebbe il “minimo sindacale” (AMBM)
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
Il video della diretta dell’Assemblea del 21 novembre
(inizio dibattito su proposta di delibera ex stabilimenti militari a 2h 43′ 30″, con presentazione dell’assessore all’urbanistica Montuori a 2 h 44’15’)
Il video della diretta dell’Assemblea del 22 novembre
inizio dibattito 1h 22’40”
Approvati il 21 novembre 2019 tre ODG condivisi da consiglieri M5S e PD
il primo ODG, n.12, riguarda la conservazione della struttura esistente nel comparto “B” : chiede che si preveda, per il “comparto B” (area che verrà ceduta da CDP al Comune per la realizzaizone della Cittò della Scienza o di altra destinazione culurale di livello cittadino) “il recupero delle strutture esistenti – limitando gli interventi di sostituzione delizia tramite demolizione e ricostruzione“, in quanto ” esempi di archeologia industriale e testimonianza della storia della città e del quartiere”
il secondo ODG,n. 13, riguarda la precisazione della destinazione del comparto B: ricordando che nella Delibera di Marino/Caudo del 2014, il comparto B era da destinare “indicativamente a Città della scienza“, chiede che, “per delineare compiutamente le funzioni di destinazione del comparto B” sia “coinvolto attivamente il “Tavolo tecnico permanente della produzione culturale contemporanea” istituito nel luglio 2019 (*), ” in raccordo con dipartimenti attività culturali ed urbanistica e istituzioni scientifiche di Roma ” e che le risultanze del lavoro del Tavolo” contenente la definizione delle principali funzioni e del relativo fabbisogno” siano poste alla base “delle procedure concorsuali per la progettazione del servizio pubblico urbano (comparto B) dopo averle sottoposte alle commissioni cultura e urbanistica.
Il terzo ODG, n.14, riguarda i servizi locali, le opere pubbliche al servizio del quartiere, e chiede che sia attivato il relativo concorso per la progettazione “non appena adottata la variante urbanistica del programma integrato di intervento” [cioè subito NDR] e eche le operazioni di tale concorso dovranno concludersi entro l’approvazione della medesima variante, al fine di evitare la monetizzazione dei relativi oneri come previsto nell’atto d’obbligo (…); l’ODG inoltre prevede che al “disciplinare” del concorso di progettazione per i servizi locali sia allegato alil Documento di partecipazione” “al fine di valorizzare la volontà i fabbisogni del territorio espressi nel corso del processo partecipativo”.
Ai tre ODg si aggiunge un emendamento, anch’esso condiviso da M5S e PD, approvato il 22 novembre, che quindi modifica il testo della Proposta di Delibera, che cancella la parte della Proposta di Delibera dove il masterplan vincitore del concorso internazionale veniva considerato un “documento di indirizzo”, inserendo al suo posto un maggiore abbinamento tra il concorso di progettazione per la parte pubblica locale (per il quale l’amministrazione impegnerà 100.000 euro) e quello per il comparto B destinato a servizio pubblico urbano (città della scienza)
Ordine del Giorno 12 (a firma consilgieri M5S e PD)
(…)Impegna la Sindaca e gli assessori competenti: a indirizzare i competenti uffici finché siano previsti per la realizzazione del “comparto B” attualmente destinato in delibera servizio pubblico urbano attrezzatura culturale città della scienza prevalentemente interventi edilizi volte al recupero delle strutture esistenti limitando gli interventi di sostituzione delizia tramite demolizione e ricostruzione
Ordine del Giorno 13 (a firma consiglieri M5S e PD)
(…)Impegna la Sindaca e gli assessori competenti:
– Ad avviare un percorso da concludersi entro l’approvazione del Programma integrato di intervento che coinvolge attivamente il “Tavolo tecnico permanente della produzione culturale contemporanea” di cui delibera di Giunta capitolina n. 146 /2019 (*) in raccordo con dipartimenti attività culturali ed urbanistica e istituzioni scientifiche di Roma che miri a delineare compiutamente le funzioni di destinazione del comparto B attualmente destinato in delibera a “servizio pubblico urbano” (attrezzatura culturale città della scienza)
– A sottoporre alle commissioni consiliari Cultura e urbanistica gli esiti del lavoro del succitato tavolo
– A porre alla base delle procedure concorsuali per la progettazione del servizio pubblico urbano (comparto B) le risultanze del lavoro svolto dal suddetto Tavolo contenente la definizione delle principali funzioni e del relativo fabbisogno
– Ad individuare ulteriori interventi di riqualificazione urbana da realizzare con il contributo straordinario di urbanizzazione stimato in euro 36.129.000
(*)
146
26/07/2019
DIPARTIMENTO ATTIVITA’ CULTURALI
Approvazione dello schema di Convenzione tra Roma Capitale e gli organismi del consolidato culturale capitolino per la promozione di una sinergia collaborativa finalizzata alla valorizzazione dell’offerta culturale e per l’istituzione di un ” Tavolo tecnico permanente della produzione culturale contemporanea .” (Protocollo N. 18850 del 19/06/2019) scaricaDelib Giunta Capitolina n. 146 del 26 luglio 2019 tavolo tecnico produz culturale
Ordine del Giorno 14 (a firma consiglieri M5S e PD)
(…)Impegna la Sindaca e gli assessori competenti:
– Ad attivare il concorso per la progettazione ai sensi dell’articolo 5 del protocollo d’intesa stipulato tra Roma Capitale e Cassa Depositi e Prestiti Investimenti SGR (…), per le opere di urbanizzazione secondaria a scomputo non appena adottata la variante urbanistica del programma integrato di intervento le cui operazioni dovranno concludersi entro l’approvazione della medesima variante, al fine di evitare la monetizzazione dei relativi oneri come previsto nell’atto d’obbligo (…)
– A dare indirizzo agli uffici competenti di allegare al “disciplinare” del concorso di progettazione per le opere di urbanizzazione secondaria a scomputo il Documento di partecipazione (di cui protocollo ecc. del 31 7 2017) al fine di valorizzare la volontà i fabbisogni del territorio espressi nel corso del processo partecipativo.
(resoconto di massima, possono esservi discrepanze con la trascrizione letterale)
Emendamento numero 8 con Parere favorevole della Giunta. Lo Presenta Donatella Iorio, Presidente Commissione Urbanistica:
L’amministrazione dovrà fare due successivi atti uno per espletare le procedure di evidenza pubblica per rispettare sia la procedura concorsuale che sulle aree che saranno cedute all’amministrazione da Cassa Depositi e Prestiti… Inseriamo nel dispositivo della delibera l’impegno che l’amministrazione una volta approvata adozione della variante dovrà determinarsi con due successivi atti separati per espletare le procedure di evidenza concorsuale sulle aree che saranno cedute all’amministrazione del CDP, sia la procedura riferita ai servizi pubblici locali, sia riferita al “comparto B”. Con un successivo procedimento l’amministrazione capitolina dovrà impegnare la somma di 100.000 € per la progettazione preliminare dell’opera pubblica locale; è già individuato il capitolo di costo (ecc) per arrivare all’approvazione del programma già con una proposta progettuale selezionata; nelle prossime settimane approveremo il bilancio di previsione saranno stanziati 100.000 € per consentire di partire nei tempi più rapidi.
(intervento De PriamoDe Priamo – FdI)
(intervento Bugarini- PD) PD ha sottoscritto emendamento, si esprime la volontà dell’assemblea di rimettere in sincronia i due interventi sottolineando la centralità del servizio pubblico di livello urbanoi e anche di livello locale.
1 h 50
Donatella Iorio dichiarazione di voto:
Noi riteniamo che questo fosse il momento giusto e opportuno per fare una dichiarazione di volontà di questo tipo: senza l’adozione del programma integrato di intervento, senza una delibera che manifestasse la volontà dell’amministrazione, era inopportuno impegnare l’amministrazione in attività gestionali o con l’impegno di risorse di spesa per concorsi su aree che non sono ancora nella disponibilità dell’amministrazione e che quindi verranno cedute nel momento in cui sarà stipulata la convenzione urbanistica.
Queste operazioni siano compiute il più presto prima dell’approvazione della delibera .
Voto approvato emendamento 8
Assessore Montuori 1 h 52′ circa
Replica ai punti sollevati ieri, vuole fugare i timori sulla realizzazione di tram che spacca in due il quartiere, ricorda le polemiche sul tram 8, voluto da Teodoro Buontempo (polemiche da destra)
Riprende Montuori: Vengo a un’altra strana strana cosa che si è discussa ieri: ci si oppone al fatto che l’amministrazione voglia bandire un concorso per i servizi pubblici locali; abbiamo una storia in questa città di servizi pubblici locali fatti con materiali scadenti che guardavano al massimo profitto; noi pensiamo che sia dovere dell’amministratore riappropriarsi di un ruolo, che scegliere di progettare e definire lo standard delle opere pubbliche; voglio rassicurare i cittadini che hanno paura che le loro richieste non siano accolte; ricordo che in un tavolo precedente nel documento della partecipazione gli stessi cittadini avevano chiesto che fossero realizzati un centro sanitario e un centro dedicato alla musica; poi successivamente una biblioteca; il documento sarà allegato al concorso di progettazione e alle richieste che verranno fatte ai progettisti per la realizzazione; l’amministrazione ha attentamente ascoltato i bisogni dei cittadini, sia nella prima che nella seconda fase, noi garantiamo la contestualità perché negli impegni reciproci Cassa depositi e prestiti realizzerà sulla base delle prescrizioni fatte di concerto con i cittadini
Per ultimo il Science Center: ieri ho sentito addirittura la proposta di farne una Casa dell’architettura, chegià c’è, o un museo dello sport, di cui c’è un’ottima proposta del CONI di farlo nella Casa della scherma, opera più importante dell’ex edificio industriale di cui parliamo.
Per quanto riguarda questa parte, non è mai stato in dubbio che venisse realizzata da Cassa Depositi e Prestiti contestualmente all’intervento: fin dall’inizio dalla precedente delibera era chiaro che gli oneri erano una parte di quella necessaria per realizzare il museo della scienza, costruzione, arredi… gestione, i fondi per realizzarlo fino a 27.000 mq del museo della scienza…laddove il MAXXI 21.000 e il MACRO circa 10.000… stiamo parlando di un museo che è tre volte l’ho di palazzo delle Esposizioni, per cui sicuramente non bastano i 36 milioni di contributo straordinario .
Oggi, nel momento in cui decidiamo che il Science Center, deve continuare a esserlo secondo le caratteristiche di cui abbiamo già cominciato a discutere, se l’Aula decide che si debba andare in quella direzione, si comincerà avviare una definizione e una progettazione dei contenuti commisurata anche alle risorse. Adesso non ci sono nel bilancio 150 milioni per realizzare un Science Center.
Quindi pensiamo ai bisogni, alle necessità e alle risorse e anche alle forme di gestione che questo polo dovrà avere, che non è mai stato in dubbio che dovesse essere realizzato da Cassa depositi e prestiti, non era all’interno del programma.
Per quanto riguarda la qualità degli interventi evocata ieri, nel quartiere Flaminio ci sono molti esempi di architetture importanti: ricordo Libera Vitellozzi Luigi Moretti Vittorio Caffiero (…) esempi stilistici diversi, come si può pensare che una delibera fissi gli aspetti sStilistici dell’architettura…l’architettura è parte di una cultura, di un dibattito e noi pensiamo di aver garantito con questo dispositivo la massima discussione e apertura al dibattito attraverso l’istituzione di nuovi concorsi progettuali che garantiscano a questo luogo la miglior qualità e il miglio modo per essere realizzato
Giulio Pelonzi (capogruppo PD) 2 h 16’
Quadrante dedicato alla cultura alle arti e alle scienze, richiede programmazione di interventi strategici per mettere in rete e collegare le strutture come MAXXI Auditorium Stadio Flaminio e la costruzione del Ponte della musica per completare le costruzione della rete culturale scientifica esistente; operazione importante, richiede il concetto di continuità amministrativa per non lasciare incomplete le soluzioni pensate dall’amministrazione nel succedersi nei vari anni; il partito democratico siamo favorevoli a questo intervento, abbiamo però appuntato e voluto dare un’allerta sulla delibera perché la procedura che si è messa in campo per la sua natura urbanistica presentava alcune difficoltà per tenere fermi dei concetti a noi cari, che sono quelli della contemporaneità delle opere pubbliche rispetto alla costruzione delle opere private e della partecipazione attiva del municipio, dei cittadini e delle associazionismo di quartiere nelle realizzazione delle opere realizzate sul loro territorio e quello della convenienza dell’ente pubblico nel momento in cui consente la valorizzazione di un bene privato; da questo punto di vista la delibera nella nuova versione era carente e la destinazione funzionale dell’opera pubblica di livello cittadino maggiore per cubatura, è funzionale all’indentificazione nella delibera di Marino e Caudo del Museo della scienza; si era inserito nel dispositivo il meccanismo di un nuovo bando ritenendo l’indicazione precedente del masterplan puramente indicativa: secondo la nostra opinione l’amministrazione doveva identificare con precisione la funzione dell’opera pubblica principale, solo la funzionalità può giustificare la valorizzazione di beni privati, anche se Cassa Depositi e Prestiti non è un’impresa privata, risulta come un soggetto di diritto privato.
Abbiamo fatto un lavoro in commissione segnalando queste nostre osservazioni e abbiamo fatto un lavoro di confronto con il Municipio con Presidente Del Bello e assessore Giovannelli e tutti consiglieri municipali; il municipio ha anche scritto delle osservazioni alla delibera che sono state controdedotte e accolte e due e le osservazioni del municipio insistevano anche sulla definizione funzionale dell’opera principale, ma avevano grande attenzione sulle opere pubbliche dell’opera di livello locale, la biblioteca; il municipio chiedeva con forza di far parte del tavolo tecnico che potesse monitorare e indicare ulteriori opere da realizzare. Siamo partiti da un concetto: per noi recupero urbano è il tema centrale, se si ragiona sul patrimonio edilizio e urbanistico delle grandi città, è la grande sfida di oggi non è il nuovo consumo di suolo ma il recupero urbano. Ricordo che la regione Lazio ha varato una legge della rigenerazione urbana che la prima Regione d’Italia a uscire dal bPiano casa e realizzare una legge di rigenerazione urbana, sostituendolo con una legge ordinaria, che è una legge che va in questo senso, quando si configurano le premialità della valorizzazione dei beni privati abbiamo il punto del no al consumo di suolo per lo sviluppo della città secondo il Partito democratico, come anche il punto della pianificazione, che va aggiornata e rivista rispetto a quella che è stata secondo me una grande conquista, il Piano regolatore generale, una conquista civile che impediva finalmente la città di espandersi senza un controllo e senza un indirizzo, ma il piano regolatore approvato nel 2008, ma che risale ai primi 2000, a vent’anni di distanza dal suo concepimento va aggiornato, per il tema e anche per l’ ammodernamento ecologico del nostro patrimonio edilizio. È l’urbanistica contrattata, dare delle cubature senza uno scopo preciso di necessità della città. È un tema che non ci appartiene e quando sentiamo parlare di monetizzazione di opere di ciò che ha la necessità per un quartiere noi siamo contrari e per questo anche che nell’atto si parla, rispetto al contributo straordinario dell’attività del tavolo tra Municipio e dipartimento, non per monetizzare, ma per stabilire nuove opere di livello di interesse del quartiere , se non si può arrivare alla realizzazione di ciò che è stato previsto.
Siamo contenti del lavoro fatto in commissione del lavoro unitario che ha portato alla realizzazione di ordini del giorno e di un emendamento, sappiamo però che questa vicenda si svolgerà in due fasi: oggi la fase di adozione, per arrivare all’approvazione della variante che darà lo start al percorso; siccome è un percorso in due tappe il partito democratico, nonostante manifesti contentezza per le le proposte recepite da tutta la maggioranza e dalla giunta, soprattutto perché è stata identificata l’opera pubblica principale, Science Center, e su questo faccio un commento positivo che c’è una visione più dinamica di quella che doveva essere il museo della scienza, in chiave interattiva e non solo passiva com’era un museo, ringrazio l’assessore Bergamo, per aver fatto orari notturni; ritorno al percorso e due tappe: noi ci asterremo, un’astensione costruttiva che vuole tendere a un voto positivo in sede di variante se gli impegni presi con gli ordini del giorno verificheremo che saranno mantenuti, il nostro voto sarà positivo se ciò che c’è scritto negli ordini del giorno che abbiamo votato si tradurrà in realtà nella fase successiva, il tema dello stringere la realizzazione opere pubbliche e private, avviare il bando di progettazione dell’opera pubblica principale del Science Center, la costituzione del tavolo insieme al Municipio; noi vigileremo insieme a tutti gli altri affinché vengano realmente messe in campo e questa astensione possa diventare un voto positivo; se non verranno messi in campo prima dlela variante il partito democratico accenderà i riflettori perché questa è una delle più grandi trasformazioni urbane della la città e noi vogliamo che sia fatta bene.
2 ore e 28′ parla la Presidente Iorio:
i temi ormai sono chiari a tutti, dalla discussione è emersa una sostanziale unanimità di intenti sugli obiettivi che dobbiamo raggiungere, anche se le opposizioni ovviamente facendo la loro parte non si sentono in questa sede di esprimere voto favorevole, anche da quello che è stato detto in aula mi smebra ci sia il convincimento che questa è una delibera importante, e che è una opportunità per la città. In molte circostanze, soprattutto negli ambiti urbanistici, ci troviamo a gestire programmi che vengono da lontano e mai come amministrazione ci siamo posti nella posizione di voler soltanto demolire, abbiamo cercato di migliorarli e di farli nostri; capisco che le opposizioni non si sentano di esprimere un voto favorevole perché sarebbe un voto favorevole a questa amministrazione. Non vogliono esprimere la loro fiducia su quello che abbiamo portato in aula con gli atti, ma noi spetta il governo di questa città; esprimeremo voto favorevole e ci impegneremo nel lavoro che comincerà già da domani e che ci siamo impegnati a fare; abbiamo impegnato la la giunta a fare dei passaggi ma il mio appello non è soltanto all giunta; nell’ordine del giorno abbiamo parlato anche del coinvolgimento delle commissioni, sta quindi anche noi consiglieri, in particolare la commissione cultura, prendere in mano questo progetto e seguire il dibattito, che sarà un dibattito ampio, a livello di scala urbana, a cui parteciperanno istituzioni enti di ricerca, fondazioni, associazioni, comitati cittadini: faremo nostro questo dibattito per arrivare all’approvazione avendo centrato tutti gli obiettivi, quindi accettiamo la sfida delle opposizioni voteremo favorevoli perché siamo convinti che faremo tutto quello di cui ci siamo impegnati ; ci rivediamo alla prossima puntata e saremo tutti pronti a votare favorevolmente perché i passaggi che abbiamo individuato saranno portati a termine:…. il lavoro che c’è da fare è ancora molto, ne siamo coscienti. L’intenzione, non solo su Via Guido Reni ma su molte altre vicende urbanistiche, noi faremo quello che ci siamo prefissati, perché a volte si è parlato del punto di vista urbanistico è tutto fermo, non è tutto fermo stiamo cercando di fare un cambio di passo reale, perché quello che spesso voi dite, di non accettare l’urbanistica contrattata fatta di compensazioni e monetizzazione ce la siamo trovata; non vogliamo dare colpe a nessuno, ma stiamo cercando di gestire quello che abbiamo trovato così dalle amministrazioni che ci hanno preceduto; mi auguro che si arrivi all’approvazione in tempi rapidissimi, sappiamo che i tempi per l’approvazione dei programmi urbanistici non dipendono solo da noi, ma anche da altri enti, speriamo di poter tornare presto in aula a votare l’approvazione del programma integrato di via Guido Reni
Approvazione della Porposta di Delibera 125/2019 voto nel testo emendato con l’approvazione dell’emendamento 8
2 ore 35′, voto Votanti 33 maggioranza 17 ; favorevoli 24; contrari nessuno; astenui 9; l’assemblea approva; votazione della immediata esecutività della delibera: Votanti 24 favorevole 24 contrari nessuno astenuti nessuno la delibera non è immediatamente esecutiva
PROGETTO FLAMINIO/EX STABILIMENTI MILITARI DI VIA GUIDO RENI
CREDENZE DA SFATARE (in costruzione )
Il Comune ha ceduto a privati l’area degli ex stabilimenti? Gli ex stabilimenti non sono e non sono mai stati di proprietà comunale: sono passati direttamente dal Demanio (statale) a Cassa Depositi e Prestiti Investimenti SGR nel 2013 e non sono mai entrati nella disponibilità di Roma Capitale. La parte pubblica – piazza, “comparto B” e servizi per il quartiere – saranno ceduti al Comune da CDP sgr dopo la stipula della Convenzione, dopo la conclusione del percorso di approvazione della variante
Quanto al “Museo”, sia nella citata delibera, sia nel corso degli incontri pubblici tenuti dalla precedente amminsitrazione, è stato sempre sottolineato che non si sarebbe trattato di un solo centro museale, ma che nella struttura si sarebbero ricavati spazi dedicati a centri studi, laboratori a disposizione del CNR e dell’università, startup e quant’altro: gli stessi citati dalla nuova delibera e che sono stati descritti dall’assessore Montuori come una “novità” nell’llustrazione del “science center“, nel corso dell’Assemblea capitolina del 21 novembre 2019.
Cassa Depositi e Prestiti avrebbe dovuto occuparsi anche della progettazione o della realizzazione della Città della scienza (comparto B)? No, CDP, come da protocollo sottoscritto e successivo atto d’obbligo, si sarebbe fatta carico della progettazione e della realizzazione, oltre che della parte privata, delle opere di urbanizzazione primaria (piazza, strade, illuminazione ecc). CDP aveva affidato – senza oneri per il Comune- ai vincitori del concorso per il masterplan anche la progettazione dell’urbanizzazione secondaria , cioè i servizi locali (biblioteca casa del quartiere), ma Roma Capitale ,nella Delibera approvata il 21 novembre 2019, ha stabilito di affidare la progettazione attraverso un concorso, accantonando nel bilancio comunale 100.000 euro.
Perchè si parla di “monetizzazione degli oneri” nel caso che il Comune ritardi l’iter della progettazione della parte dei servizi locali? Perchè nel’atto d’obbligo CDP ha inserito la clausola che, se all’atto dell’approvazione definitiva della variante urbanistica Roma Capitale non avesse individuato il soggetto e il progetto per la realizzazione dei servizi pubblici, CDP anzichè occuparsi direttamente della realizzazione dei lavori – a suo carico – come stazione appaltante, avrebbe dato al Comune i fondi corrispondenti, lasciando al Comune il compito di istruire le gare d’appalto per la realizzazione. Una possibilità che, se si verificasse, rallenterebbe inevitabilmente l’iter realizzativo della parte pubblica, possibilità che però non ha a che fare con la “monetizzazione” di cui normalmente si parla quando un privato anzichè fornire i previsti standard urbanistici (verde, parcheggi ecc) dà al Comune una somma che ne compensa la mancanza. Un ordine del giorno e un emendamento approvati in Assemblea capitolina il 21/22 novembre hanno cercato di mettere dei termini temporali per l’espletamento da parte del Comune dei passi necessari a impedire che tale ipotesi si verifichi (ODG che però sono un ” atto politico” e quindi non sono vincolanti)
La Delibera prevede che la destinazione dei fondi del contributo straordinario (si parla di 36 milioni circa) sarà individuata dal Comune, con la possibilità di investimento in altri municipi o quartieri della città? No, fin dall’inizio la Delibera approvata prevedeva esplicitamente che i fondi ricavati dal “contributo straordinario di urbanizzazione stimato in euro 36.129.000” (importo definitivo da stabilire in seguito) “...sarà obbligatoriamente utilizzato per finalità di riqualificazione urbana nello stesso ambito in cui ricade l’intervento, di intesa con il competente municipio da formalizzarsi con successivo provvedimento” ; nella delibera è anche indicato un “contributo straordinario volontario di euro 6.871.000 da incamerare in denaro, di cui quota parte sarà corrisposto quale obbligazione sostitutiva mediante realizzazione delle opere di sistemazione di via Guido Reni nel tratto prospiciente l’intervento, la cui progettazione sarà inviata successivamente all’adozione del Programma“.
I capannoni degli ex stabilimenti militari saranno tutti abbattuti? Nel progetto è previsto che siano abbatutti i capannoni del “comparto A” (la parte privata), ristrutturando solo un capannone e mezzo sul lato di Vile del Vignola per ricavarne gli spazi per la Biblioteca/casa del quartiere. Su richiesta del Tavolo delle associazioni è stato approvato un ordine del giorno dell’Assemblea capitolina che impegna la Sindaca, per il “comparto B” , “al recupero delle strutture esistenti – limitando gli interventi di sostituzione delizia tramite demolizione e ricostruzione“, in quanto “esempi di archeologia industriale e testimonianza della storia della città e del quartiere“. Tuttavia nella delibera sono indicate varie fasi, con sostituzione edilizia tramite demolizione e ricostruzione dei capannoni del comparto B (e l’ODG, coem abbaimo visto, non è vincolante)
Come mai nel tavolo partecipato per le linee guida del masterplan le associazioni avevano indicato per i servizi per il quartiere strutture sanitarie e/o spazi culturali musicali, e il successivo tavolo ha avanzato nuove proposte? Il processo partecipativo per il masterplan del 2014 aveva affrontato il tema con uno sguardo più generale, rimandando a un successivo approfondimento le destinazioni per i servizi del quartiere. Infatti, nel corso degli incontri della primavera 2017 è stato fatto uno studio delle caratteristiche sociali, anagrafiche ecc del quartiere, approfondendo anche con altri enti le possibilità inizialmente ventilate: in primis con la ASL, si è verificata la disponibilità di insediare un polo sanitario (ricevendone risposta negativa) , ma verificando che anche le strutture al servizio dell’infanzia non erano proponibili, dato che nel quartiere le strutture esistenti erano sottoutilizzate. Invece è stato avviato un dialogo con bliblioteche di Roma che ha stimolato la proposta poi avanzata.
Cosa prevede la proposta del tavolo partecipato organizzato dal Municipio per i servizi locali? Il tavolo delle associazioni ha individuato la necessità di uno spazio culturale e sociale al servizio di diverse fasce di età, proponendo lo spostamento nella nuova struttura della Biblioteca Flaminia, oggi ospitata dalla scuola Guido Alessi, per poter ampliare gli spazi di incontro (sala convegni ecc), aggiungere spazi per laboratori giovanili dedicati alla musica e alle arti audiovisive, e nello stesso tempo creare degli ambiti di socializzazione per le fasce più anziane, con spazi di condivisione dei pasti, eventi ecc.
Il progetto degli ex stabilimenti militari prevede anche la realizzazione di un tram che dal Ponte della Musica percorre via Guido Reni verso i Parioli? Il progetto del tram risale al Piano Regolatore Generale adottato nel 2003 e approvato nel 2008 dalla consiliatura Veltroni. Il Ponte è stato costruito in seguito alla previsione della realizzazione della linea tranviaria, che dai Musei vaticani dovrebbe raggiungere l’Auditorium e oltre. Negli anni delle successive amministrazioni il progetto è rimasto, anche se ci risulta che non abbia mai fatto progressi procedurali. In ogni caso il Progetto dell Città della Scienza è di molto successivo e non è collegato al tram, pur facendo parte dell’area del Progetto urbano Flaminio.