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il 26 luglio è stato il giorno in cui l’umanità ha esaurito le risorse a disposizione per tutto l’anno.

Country-Overshoot-Day (da kyotoclub 26 luglio  2020) Earth Overshoot Day mai così presto: quest’anno cade il 29 luglio

Il 29 luglio cade l’Earth Overshoot Day, il giorno in cui l’umanità avrà esaurito le risorse a disposizione per tutto l’anno. Ma in Europa e Italia questo limite è già stato superato a metà maggio. Lo rende noto il Global Footprint Network, l’organizzazione internazionale che ha introdotto il concetto di “impronta ecologica”.

Il 29 luglio l’umanità avrà utilizzato le risorse del Pianeta a disposizione per tutto l’anno, secondo Global Footprint Network, l’organizzazione internazionale che ha aperto la strada all’impronta ecologica. La giornata, conosciuta anche come Earth Overshoot Day, si svolge molto anticipatamente rispetto agli anni precedenti, e mai prima d’ora era caduta nel mese di luglio: l’anno scorso ha avuto luogo il 1 agosto, nel 2010 il 9 agosto, nel 2000 il 23 settembre, nel 1971 il 21 dicembre.

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Il giorno di Earth Overshoot che cade il 29 luglio significa che l’umanità sta attualmente utilizzando le risorse a disposizione 1,75 volte più velocemente rispetto a quanto gli ecosistemi del nostro pianeta possano rigenerare. Il superamento è possibile perché stiamo esaurendo il nostro capitale naturale – che compromette la sicurezza delle risorse future dell’umanità. I costi di questa spesa ecologica globale stanno diventando sempre più evidenti sotto forma di deforestazione, erosione del suolo, perdita di biodiversità o accumulo di anidride carbonica nell’atmosfera. Quest’ultimo porta al cambiamento climatico e ad eventi meteorologici estremi più frequenti.

L’organizzazione calcola anche quando si verifica l’esaurimento delle risorse in ogni singolo Paese: se nei in quelli in via di sviluppo avviene molto tardi – in Indonesia è il 18 dicembre, in Niger cade a Natale – le Nazioni industrializzate superano il record mondiale già in primavera: gli Stati Uniti il 15 marzo, l’Ue il 10 maggio. In Italia il 15 maggio abbiamo già esaurito le risorse a disposizione per tutto l’anno: secondo i ricercatori dell’organizzazione questo significa che, se tutto il Pianeta avesse un fabbisogno di risorse simile al nostro, servirebbero circa 4,6 pianeti Terra per soddisfarlo.

“Abbiamo solo una Terra: questo è il contesto che definisce in definitiva l’esistenza umana. Non possiamo usare 1,75 senza conseguenze distruttive “, ha affermato Mathis Wackernagel, co-inventore della contabilità dell’Impronta ecologica e fondatore della Global Footprint Network. Il suo libro appena pubblicato, “Ecological Footprint: Managing Our Biocapacity Budget”, dimostra che il superamento può essere solo temporaneo. L’umanità alla fine dovrà operare nel rispetto delle risorse ecologiche della Terra, sia che l’equilibrio sia ripristinato dal disastro che dalla progettazione. “Le aziende e i paesi che comprendono e gestiscono la realtà dell’operare in un contesto planetario sono in una posizione molto migliore per affrontare le sfide del 21° secolo”, scrive Wackernagel.

Spostare la data del Earth Overshoot Day di 5 giorni all’anno consentirebbe all’umanità di raggiungere l’equilibrio con le risorse prodotte annualmente dal nostro pianeta prima del 2050. Soluzioni che sono disponibili e finanziariamente vantaggiose ( #MoveTheDate). Opportunità significative si trovano in cinque settori chiave: città, energia, cibo, popolazione e pianeta. Ad esempio, ridurre del 50% le emissioni di CO2 derivanti dalla combustione di combustibili fossili significherebbe #MoveTheDate di 93 giorni.
Christiana Figueres, ex segretario esecutivo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), Bertrand Piccard, fondatore della Fondazione Solar Impulse e Sandrine Dixson-Declѐve, co-presidente del Club di Roma, sono tra coloro che nelle ultime settimane, tramite Twitter, hanno fatto appelli per #MoveTheDate nelle loro dichiarazioni video.

Pochi giorni prima dell’Earth Overshoot Day, il Global Footprint Network ha lanciato la versione beta della #MoveTheDate Solutions Map dove le persone sono invitate a sostenere le soluzioni esistenti. Gli utenti possono anche connettersi tra loro sulla base della loro posizione geografica e del focus di interesse, accelerando l’implementazione di nuovi progetti nel mondo reale. Sviluppata con la startup Mapotic, la piattaforma social offre anche soluzioni identificate dai partner, a partire dai vincitori del premio Buckminster Fuller Institute.

La mappa delle soluzioni #MoveTheDate è progettata per integrare il calcolatore dell’impronta. Quest’ultimo, che consente alle persone di calcolare la propria impronta ecologica e il proprio Earth Overshoot Day personale, viene utilizzato da più di 2,5 milioni di utenti all’anno ed è ora disponibile in otto lingue, con la recente aggiunta del cinese e del portoghese.

L’importanza della “compatibilità con le risorse di un unico pianeta” per le strategie aziendali di successo è esplorata in un Libro Bianco prodotto da Schneider Electric e dal Global Footprint Network, pubblicato ieri.

Precedenti ricerche condotte da entrambe le organizzazioni mostrano che se il 100% degli edifici esistenti e delle infrastrutture industriali fossero equipaggiati con l’efficienza energetica disponibile e le tecnologie di energia rinnovabile di Schneider Electric e dei partner, la data del Earth Overshoot Day dovrebbe tornare indietro di almeno 21 giorni.

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