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Decreto semplificazioni: poche luci e molti lati oscuri

cop good lobby dl semplificazione 10 9 2020 E’ stato definitivamente approvato dalla Camera il 10 settembre il DL  Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale, che mette mano al Codice degli Appalti introducendo deroghe e commissari con poteri speciali e attenuando controlli e tutele. Un film che abbiamo già visto tante volte, qualunque sia la maggioranza al Governo…

Ci siamo occupati del Decreto semplificazioni a proposito di due emendamenti all’ Articolo Semplificazioni e altre misure in materia edilizia introdotti in Senato (1): il primo, che introduce l’obbligo, per gli interventi di demolizione e ricostruzione nei centri storici, che siano inseriti all’interno di un piano di recupero e di riqualificazione gestito  dalle amministrazioni comunali” (2) ; il secondo, di segno opposto, che smantella  i vincoli storico-artistici sugli impianti sportivie apre la strada a speculazioni private permettendo di abbattere e ricostruire gli impianti storici trasformandoli in mega centri commerciali (3). Parliamo ora di Semplificazione in materia di contratti pubblici, con deroghe al codice dei contratti, le correlate disposizioni in materia di verifiche antimafia e il nuovo regime di responsabilità, penale e erariale, dei funzionari pubblici, con la soppressione temporanea della responsabilità erariale per “colpa grave” e nuova formulazione del delitto di abuso d’ufficio ​ex​ art. 323, codice penale.

Pubblichiamo un sintetico dossier di Good Lobby (4) che svela alcuni rischi  delle nuove norme, già paventati recentemente dall’ANAC (5). Scrive Good Lobby : “In nome di una emergenza che rischia di compromettere seriamente gli equilibri economici del nostro Paese, la cui oggettiva gravità è sotto gli occhi di tutti, è stato infatti strutturato un ​vero e proprio sistema alternativo di aggiudicazione dei contratti pubblici, con scadenza 31 dicembre 2021​, in cui molto, se non tutto, sembrerebbe essere concesso, snellendo, o meglio superando, la disciplina ordinaria e derogatoria già previste dal Codice degli appalti (d. lgs. 18/4/2016, n. 50(6). Si pensi, a titolo esemplificativo, all’art. 2, comma 4, del decreto Semplificazioni (aggiudicazione contratti pubblici sopra soglia) che consente, in buona sostanza, alla pubblica amministrazione, di affidare una serie rilevante di attività di progettazione e di esecuzione di lavori, servizi e forniture ​“​in deroga ad ogni disposizione di legge diversa da quella penale” ​(fatto salvo il rispetto di alcune disposizioni tra cui quelle del codice antimafia e dei vincoli inderogabili dell’UE), oppure all’art. 9, comma 2 (misure di accelerazione degli interventi infrastrutturali) che abilita – attribuendo loro poteri amplissimi – i ​Commissari straordinari ad assumere direttamente le funzioni di “stazione appaltante”​ ed operare, fatte salve alcune eccezioni, “…in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici​”, con l’evidente ​obiettivo di replicare ed estendere, su scala nazionale, il c.d. “Modello Genova”​.

Una simile impostazione, fortemente incentrata su un vero e proprio ​meccanismo derogatorio​ di varie disposizioni di legge vigenti, in particolare del Codice degli appalti, porta a ​due inevitabili e pericolose conseguenze​: da una parte, al depotenziamento del fondamentale sistema dei controlli​, in particolare delle c.d. “verifiche antimafia”, finalizzati proprio a far emergere eventuali patologie di aggiudicazione degli appalti pubblici; dall’altra, a una sensibile deresponsabilizzazione dei funzionari pubblic​i, la cui ampia operatività potrebbe essere, in taluni casi, più facilmente inquadrabile (e, dunque, trovare giustificazione) nella categoria della ​discrezionalità​. In più semplici parole, la “semplificazione” declinata in tal modo, unita all’indebolimento dei controlli e alla deresponsabilizzazione dei pubblici funzionari, induce a pensare che il Governo abbia voluto mandare, alla stessa pubblica amministrazione, un messaggio del tipo “​agisci pure, in deroga a tutto, tanto non ne rispondi​”.

Invitiamo a scaricare il Dossier e leggerlo attentamente TGL-DL-Semplificazioni-dossier goodlobby

(AMBM)
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
11 settembre 2020
NOTE

(1) DECRETO-LEGGE 16 luglio 2020, n. 76Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale. (20G00096) (GU Serie Generale n.178 del 16-07-2020 – Suppl. Ordinario n. 24) note: Entrata in vigore del provvedimento: 17/07/2020 https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/07/16/20G00096/sg

(2) Proposta di modifica n. 10.3 (testo 2) al DDL n. 1883 De Petris, Nugnes, La Mura, Errani, Grasso, Laforgia, Ruotolo, Montevecchi, Vanin DECRETO-LEGGE 16 luglio 2020, n. 76 SCARICA IL DOC con modifiche evidenziate DL-semplificazioni-art.-10-emendamenti-Senato-De-Petris-e-altri-3-9-2020- vedi  Rigenerazione urbana: giù la maschera 4 settembre 2020

(3) Vedi Emendamento “sblocca stadi” o “sblocca centri commerciali” ? (sicuramente “blocca tutele culturali”) 6 settembre 2020

(4) Il Dossier è a cura di Avv.ti Nicola Pietrantoni, Giulia Mari e Matteo Pozzi Studio Isolabella di Milano vedi anche Good Lobby chi siamo https://www.thegoodlobby.it/chi-siamo/

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