Scrive sulla sua pagina Facebook* il Presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito che oggi 12 gennaio 2020 in Aula si voterà una mozione a sua prima firma che, dopo gli ODG approvati in parlamento (**), tratta “della riforma dei poteri, delle risorse e delle funzioni di Roma Capitale” e parla di una “proposta della sindaca Raggi di aprire un tavolo strategico sulla riforma dei poteri e delle risorse di Roma” che “rappresenta una sfida importante che la nostra Capitale dovrà condividere con tutte le forze sociali e politiche della città“. Il proposito potrebbe essere condivisibile, soprattutto se si parla di “condivisione delle forze sociali e politiche“. Tuttavia bisogna capire cosa si intende per “riforma dei poteri, delle risorse e delle funzioni“. Da tempo Carteinregola si batte per una riforma della governance, con il passaggio di molte competenze – con relative risorse economiche e umane – ai Municipi, per tutte quelle funzioni che devono soddisfare esigenze di prossimità, e il passaggio di altre competenze – quelle di area vasta come la mobilità – alla città metropolitana. Purtroppo quest’utlima è un fantasma che si aggira da anni e che non è mai stato realizzato, mentre si è continuato a mantenere in vita il simulacro della ex provincia. E un maggiore decentramento per migliorare la gestione amministrativa dei territori sarebbe già realizzabile subito, se solo la Sindaca Raggi e la maggioranza pentastellata volessero. Purtroppo nessuna intenzione in questo senso è stata mai manifestata, neanche nel programma elettorale del M5S, in verità. E parlare di poteri per il Comune di Roma, così com’è attualmente, vuol dire parlare da un ente che è ormai anacronostico. E’ quasi banale dire che Roma è troppo grande – i Municipi hanno estensioni e residenti da cittadine – e contemporaneamente troppo piccola – la Capitale raccoglie un bacino di residenti ben oltre i confini della provincia ed è necessario allargare anche i confini della pianificazione.
Ci auguriamo quindi che questo “tavolo” entri nel merito, non solo della funzione della Capitale, ma anche delle forme istituzionali e amministrative. E soprattutto che non rievochi lo spettro dei poteri “speciali” che aggirano regole e trasparenza (abbiamo visto quelli chiesti da Veltroni perl’emergenza traffico e mobilità, che consentivano deroghe alle norme anche per realizzare i box privati del Piano Urbano Parcheggi) . Anche perchè il senso dell’essere Capitale, che è fondamentale ritrovare, non si ottiene con i soldi e con i poteri di deroga, ma ricostruendo l’anima della città, insieme ai cittadini, allargando e non accentrando.
(Post scriptum1: anche la Regione Lazio, dal canto suo, dovrebbe cedere parte delle prerogative e delle competenze alla Capitale metropolitana, in cui vive l’80% della popolazione regionale)
(Post scriptum2: Nello Statuto di Roma Città Metropolitana, approvato nel 2014***, è prevista l’elezione diretta del Sindaco Metropolitano. Invece nelle elezioni del 2016, e probabilmente nelle prossime del 2021, continuerà ancora una volta tutto come prima, visto che non sono ancora stati approvati – da anni – gli ultimi passaggi legislativi in Parlamento)
Post scriptum3: dopo la pubblicazione del post, il Presidente De Vito ci ha fatto sapere di condividere al necessità di una riforma della governance con la redistribuzione delle competenze che da tempo proponiamo.
Il gruppo dei consiglieri “Il Piano di Roma” ci ha invece inviato il proprio docuemnto programmatico sul tema, che pubblichiamo in calce (****)
5h 49′ ca Intevervento Consigliera Svetlana Celli (Roma torna Roma Giachetti Sindaco)
5h 56′ ca Intevervento Consigliera Cristina Grancio (Gruppo misto)
6h 02′ Intervento Consigliere Pacetti (M5S)
6h 4’15” Intervento Consigliera Maria Agnese Catini (M5S)
6h 12’30” ca fine
NOTE
(*) Dalla pagina FB del Presidente De Vito
DOMANI DISCUSSIONE IN AULA SUI POTERI DI ROMA CAPITALE, ANCHE LA SINDACA RAGGI INTERVERRA’ SU MOZIONE PRESIDENTE DE VITOInterverrà anche la sindaca Raggi domani in Assemblea Capitolina quando, nell’ultima parte del Consiglio, l’Aula tratterà la mozione ex art. 58 sulla riforma dei poteri, delle risorse e delle funzioni di Roma Capitale.Una mozione che ho fortemente voluto per sollecitare l’avvio di un percorso necessario su temi che la nostra città sarà chiamata ad affrontare a medio e lungo termine: Recovery Fund, Giubileo 2025, Expo 2030. Roma non potrà farsi trovare impreparata. E’ dunque necessario che la Capitale sia posta nelle condizioni di attuare politiche in grado di renderla competitiva a livello internazionale favorendo investimenti per la realizzazione di una città capace di offrire servizi, infrastrutture, semplificazione amministrativa e sviluppo di nuove imprese.La proposta della sindaca Raggi di aprire un tavolo strategico sulla riforma dei poteri e delle risorse di Roma rappresenta dunque una sfida importante che la nostra Capitale dovrà condividere con tutte le forze sociali e politiche della città, che ringrazio fin da adesso. Saranno infatti gli spunti e le riflessioni di un lavoro in sinergia ad individuare strategie e linee d’azione capaci di garantire alla nostra città un’importante ripartenza, permettendole in questo modo di porsi al livello delle altre Capitali
*** 2014 22 dicembre, la Conferenza metropolitana della Città metropolitana di Roma Capitale approva, a larga maggioranza, la proposta di Statuto della Città Metropolitana di Roma Capitale, già approvata dal Consiglio metropolitano .
(****) IL PIANO DI ROMA (DA FB) Roma Città-Stato.
La nostra proposta di Riforma di Roma Capitale
Per i 150 anni di Roma e nel rispetto del percorso che stiamo portando avanti, presentiamo pubblicamente e in modo trasparente i tre punti principali della nostra proposta di riforma normativa dell’ordinamento di Roma Capitale, che stiamo depositando in queste ore alla Camera dei Deputati, in armonia con quanto previsto dall’articolo 50 della Costituzione. Come sempre la nostra azione parte dai temi.
Roma Città – Stato: trasformare Roma Capitale in una città – Stato, ente territoriale con potestà legislativa e regolamentare per determinate materie e funzioni, con forme e condizioni particolari di autonomia, anche finanziaria, secondo uno statuto speciale adottato con legge costituzionale, disciplinando forme di raccordo con la Regione Lazio e lo Stato.
Sindaco eletto dall’Assemblea Capitolina. Forma di governo parlamentare: un ulteriore punto prevede la modifica della forma di governo della città – da presidenziale a parlamentare – riservando, alla pari di altre capitali europee, l’elezione del Sindaco all’organo assembleare democraticamente eletto dal popolo tenendo conto che già oggi moltissime delle principali deliberazioni e decisioni che riguardano la città sono di competenza dell’Assemblea Capitolina, organo di governo di indirizzo e controllo di Roma.
Il doppio livello di governance Roma/Municipi e il decentramento della città: costituisce un punto essenziale di questa riforma promuovere il più ampio decentramento amministrativo, finanziario e contabile dei Municipi, attraverso interventi legislativi. L’obiettivo è realizzare due livelli di governance differenti per mission, funzione e territorio, con una città amministrata secondo un modello istituzionale decentrato. Abbiamo deciso di presentare questa proposta al fine di garantire l’avvio di un ampio dibattito, anche parlamentare, con tutte le altre forze politiche e civiche della città e degli altri livelli istituzionali poiché Roma deve essere una città aperta al mondo. Risulta agli atti dell’Assemblea Capitolina, ma non ancora calendarizzata, una nostra proposta di Mozione n. 335/2020, sulla trasformazione di Roma in una città-Stato. In ogni caso, nelle prossime settimane proseguiremo a far conoscere con maggior dettaglio tutti i punti della riforma qui illustrati e chiederemo alla Commissione parlamentare competente della Camera dei Deputati di poter essere auditi per l’illustrazione della nostra proposta di riforma dell’ordinamento di Roma Capitale. Angelo Sturni Enrico StefànoMarco Terranova Donatella IorioAlessandra Agnello