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Quel convento dato alla “Roma Capitale Investments Foundation”…

ex convento Roma Capitale Investments Foundationaggiornamento 22 ottobre 2021: Ogni tanto un lieto fine: torna al Comune un immobile che il Sindaco Alemanno aveva dato a una Fondazione

PRECISAZIONE 19 aprile. Il gruppo capitolino Cinquestelle ci scrive che la segnalazione  dell’ex convento di proprietà del Comune dato in comodato d’uso alla Roma Capitale Investments Foundation  e la proposta  di trasferirvi gli uffici comunali  in affitto in Via delle Vergini è partita da un’interrogazione dei propri consiglieri, poi fatta propria dalla Giunta (vedi articolo Roma Today 31 marzo)

Roma, 17 aprile 2014 Dopo la diffusione, da parte del vicesindaco Nieri, della notizia che  la Giunta ha revocato il comodato d’uso gratuito del prestigioso immobile con affaccio Piazza del Popolo, le reazioni della Roma Capitale Investments Foundation beneficiaria della concessione avuta dall’ex Sindaco Gianni Alemanno, a cui era andata anche la carica di Presidente onorario, non si sono fatte attendere. Il Presidente della Fondazione Heller ha diramato e pubblicato sul sito un comunicato che si conclude con la  minaccia di ricorrere ad azioni legali per ottenere un risarcimento dei soldi già spesi per la ristrutturazione dell’immobile e anche per l’immagine “gravemente danneggiata”.

Ma a noi cittadini, che da tempo sollecitiamo l’amministrazione a operare una verifica dei vantaggi per l’interesse pubblico di tutti i beni e gli immobili di Roma Capitale dati in concessione e in comodato d’uso a privati, sorgono spontanee alcune domande che vorremmo che la Fondazione precisasse:

Quali progetti e attività ha svolto la Fondazione, dato che sul sito ne sono citati solo 5, di cui solo due con la relativa documentazione, con una qualità di presentazione peraltro piuttosto lontana dal livello che ci si aspetterebbe  dal vantato  “prestigio internazionale”?

E quali risultati concreti per la città sono stati prodotti in questo anno abbondante di uso gratuito dell’immobile?

Come è possibile che una Fondazione con progetti e  contatti di respiro  internazionale, nata per “rivitalizzare la nostra città” e “lavorare con privati, enti pubblici e di beneficenza per promuovere, organizzare, creare e realizzare progetti strategici che avranno un impatto duraturo su Roma, la regione, in Italia e nel mondo” avesse come  esponente dell’ufficio di presidenza un podologo, con evidente scarsa esperienza nel settore, tra l’altro  successivamente indagato per corruzione dalla procura di Roma (per fatti precedenti all’stituzione della Fondazione)  insieme ad altre quattro persone (secondo le fonti giornalistiche anch’essi  entrati nella Roma Capitale Investments Foundation) ?

E vorremmo sapere da Roma Capitale se prima di dare in comodato gratuito l’immobile siano state fatte le necessarie verifiche tecniche sullo stato dell’edificio e sull’ammontare dei lavori necessari a ristrutturarlo, dato che ci risulta che non stesse affatto cadendo a pezzi.  In ogni caso le  suore Angeliche di San Paolo che gestivano la casa famiglia e che occupavano lo stabile,   non erano  in grado di provvedere alla ristrutturazione, e   nonostante la mobilitazione spontanea di un gruppo di cittadini per trovare i fondi necessari, hanno preferito   comunicare  al Comune  l’intenzione  di lasciare spontaneamente la struttura prima della scadenza prevista, nel 2016…

city oasi 1

Un’illustrazione del progetto City Oasi della Roma Capitale Investments Foundation

La giunta comunale ha revocato una delibera con la quale Alemanno aveva assegnato nel luglio 2012  in comodato d’uso per sei anni un ex convento di oltre 1.000 metri quadrati che si affaccia su piazza del Popolo, dal lato di via del Babuino, gratuitamente, alla “Roma Capitale Investments Foundation” . L’immobile era stato concesso alla Fondazione con questa motivazione: “i locali risultano non necessari all’Amministrazione capitolina per altri propri fini istituzionali” (scarica la Delibera DGCDelib._N_216_del_25.07.2012 Fondazione heller. Invece servono eccome. Roma Capitale spende, ad esempio, circa 5 milioni di euro l’anno per l’affitto passivo degli uffici di via delle Vergini. La Fondazione adesso ci riconsegnerà il bene, dove verranno trasferiti uffici pubblici per risparmiare sugli affitti dai privati.

Quanto alla Fondazione, sul relativo sito si legge “Roma Capitale Investments Foundation è un soggetto giuridico di diritto privato partecipato da aziende pubbliche e private. Lo scopo della nostra fondazione è la rivitalizzazione della nostra città. Il nostro ruolo è quello di lavorare con privati, enti pubblici e di beneficenza per promuovere, organizzare, creare e realizzare progetti strategici che avranno un impatto duraturo su Roma, la regione, in Italia e nel mondo. Sono stati sottoscritti protocolli d’intesa con i grandi partner strategici, tra cui Roma Capitale, ENEA, l’Università di Roma, Agenzia Spaziale Italiana, Poste Italiane, ATAC Spa, e molti altri. Roma Capitale Investments Foundation è lo strumento per ideare promuovere e realizzare i grandi progetti della città eterna oltre a divenire un interlocutore per la internazionalizzazione delle Imprese Italiane.Tutti gli organi della Fondazione sono attivi nella valutazione dei progetti, nella preparazione della documentazione necessaria per la presentazione di essi ai grandi investitori internazionali e nel supporto a quest’ultimi in tutte le attività autorizzative volte ad giungere alla realizzazione dei progetti. Da statuto, la Fondazione, può creare soggetti giuridici terzi, come ad esempio società di scopo pubblico/private e/o in partnership con i Fondi di Investimento interessati“. E se la sede italiana è stata concessa a titolo gratuito dal Comune, non sappiamo quanto siano costate e chi abbia pagato le sedi negli Stati Uniti
(120 Riverside Blvd.  Suite 8L New York, NY 10069) e in Cina (Room 1001, Sino Plaza, 255-257 Gloucester Road, Causeway Bay, HONG KONG – China, Rooms 406-410, Tower 3, Chang’ an Mansion, No. 7. Jianguomennei Avenue, BEIJING , 100005 ).Ma quali sono questi “grandi  progetti”?  Questi quelli riportati dal sito (esistono documenti scaricabili solo per i progetti Arrow Bio e City Oasi)

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La copertina del progetto City Oasis

  • ARROW BIO Sistema trattamento e separazione dei rifiuti
  • CITY OASIS Bus Elettrici Infrastruttura urbana al servizio della mobilità Elettrica scarica PDF
  • INFOMOBILITA’  Mobilità Urbana multimodale in un contesto sostenibile e consapevole.
  • MUSEO DI ROMA Polo Tecnologico museale di Roma
  • SMART CITYCittà Sicura – Servizi di Sicurezza, Video Knowledge ManagementInfrastruttura a supporto e Servizi di Sicurezza.Infrastruttura – Nuovo Data Center Cloud Computing
La testata del sito di riferimento nel progetto  "Arrow Bio"

La testata del sito di riferimento nel progetto “Arrow Bio”

“En passant”: secondo l’articolo di Repubblica, ATAC, che di problemi economici ne ha e ne aveva parecchi, ha contribuito alla fondazione con 50.000 mila euro. Quindicimila in più rispetto alla quota prevista per il fondo di gestione.

e questo quello che ha risposto ROMA CAPITALE INVESTMENTS FOUNDATION

LETTERA APERTA AL SINDACO DI ROMA – Precisazioni di ROMA CAPITALE INVESTMENTS FOUNDATION

15/04/2014

In relazione al susseguirsi di voci e notizie incontrollate inerenti ROMA CAPITALE INVESTMENTS FOUNDATION, non ancora suffragate da alcuna documentazione certa, il Presidente Giorgio Heller precisa quanto segue.

La Fondazione è stata istituita il 26 luglio del 2012 con la mission di sviluppare progetti destinati a produrre benefici sociali per Roma Capitale, attrattivi per gli investitori italiani e stranieri, così da essere realizzati senza alcun esborso finanziario da parte dell’Amministrazione Capitolina e dei contribuenti.

L’assetto finanziario della Fondazione si basa esclusivamente sui contributi dei Soci e dei Partner e, si ribadisce, non prevede nessun finanziamento pubblico, tantomeno del Comune di Roma.   L’unico sostegno dall’Amministrazione Capitolina pervenuto consiste infatti nel conferimento in “comodato d’uso” dei locali (Deliberazione G.C. 216 del 25.7.2012).

Si rende noto a tal proposito che l’immobile, originariamente adibito a casa famiglia, attività da anni non più in funzione, non aveva mai suscitato l’interesse di alcuna Amministrazione. Detti locali, versanti in fatiscenti condizioni all’atto della consegna, sono oggetto oggi di un importante restauro e ripristino funzionale, tuttora in corso, integralmente a spese della Fondazione e per il quale sono state richieste tutte le autorizzazioni (Sovrintendenza, Roma Capitale, ecc.).

Dal 2012 a oggi sono stati realizzati numerosi studi, ricerche e progetti preliminari, relativamente alle aree di interesse della Fondazione in funzione delle esigenze dell’amministrazione e del territorio, sempre nell’ottica della sostenibilità finanziaria da parte di soggetti terzi.

Iniziative che, dall’insediamento dell’attuale Giunta a oggi, non è stato ancora possibile rappresentare al Sindaco se non sommariamente, per interposta persona e nell’ambito di incontri informali. Ciononostante, con nostra sorpresa, il mese scorso è pervenuta a questa Fondazione una lettera del Sindaco Ignazio Marino, con la quale veniva declinato l’invito ad accettare la carica di Presidente Onorario della Fondazione stessa – senza alcuna motivazione  – (carica che in base alle norme statutarie viene offerta istituzionalmente al Sindaco pro-tempore).

In data 10 aprile 2014 si è appreso, dal sito ufficiale del Vicesindaco e Assessore al Patrimonio Luigi Nieri e da fonti di stampa che hanno ripreso il comunicato, dell’emanazione di una delibera di Giunta, presentata dal Vicesindaco stesso, revocativa della succitata deliberazione 216/2012 e finalizzata alla riassegnazione dei locali già concessi alla Fondazione nel patrimonio disponibile di Roma Capitale.

Si evince anche, sempre in base alle predette fonti, come alla base di tale revoca vi sia la contestazione della “non necessarietà all’Amministrazione capitolina per altri propri fini istituzionali”, motivazione con cui nel 2012 tali locali furono concessi alla Fondazione assieme e che da tale riconduzione possa derivare un consistente risparmio finanziario per le casse di Roma Capitale. Per tale ragione lo stesso Vicesindaco Nieri ha dichiarato che la riconsegna dell’immobile potrà avvenire “senza che la stessa [la Fondazione] possa accampare diritti o richiedere indennizzi di sorta”.

Giova tuttavia ricordare che i locali di Viale Gabriele d’Annunzio 100 – estesi per 700 mq, e non per 1.000 mq, come erroneamente riportato – siano stati concessi dalla sopra riportata D.G. 215/2012, che li assegna a ROMA CAPITALE INVESTMENTS FOUNDATION per sei anni, ovvero fino al 2018.

Detta assegnazione scaturisce da una attività preparatoria svolta – gratuitamente- assieme alle aziende fondatrici e culminata nella firma di più protocolli di intesa con il Comune di Roma,  finalizzati alla costituzione della Fondazione con il riconoscimento della funzione attrattiva di investimenti sul territorio di Roma Capitale su progetti condivisi.

Seppur più volte sollecitata, questa Amministrazione ha ripetutamente omesso di acquisire ogni elemento di conoscenza delle attività e dei progetti della Fondazione tra l’altro evidenziabili in numerosi protocolli di intesa sottoscritti con Fondi di investimento pubblici e privati di livello internazionale oltreché specifici accordi volti a finanziare progetti di utilità e benessere della cittadinanza a costo zero per Roma Capitale.

Le dichiarazioni del Vicesindaco Nieri appaiono pertanto come un attacco diretto alla Fondazione, moralmente errato, oltre che inopportuno e privo di sostegno giuridico.

Spiace inoltre voler constatare come, di tali affermazioni, la Fondazione venga a conoscenza solo a mezzo stampa. Ma è ancor più spiacevole rilevare come, nel loro complesso, le azioni poste in essere dalla Giunta di Roma Capitale possano danneggiare l’immagine di una struttura indipendente e autonoma, finalizzata allo sviluppo degli investimenti italiani e stranieri nel nostro Paese, attività che proseguiranno comunque a prescindere dall’evolversi dei rapporti con L’Amministrazione.

Tanto è che nelle dichiarazioni del Vicesindaco On. Nieri circa il fatto che “non sussiste più alcun interesse dell’attuale Amministrazione ad avvalersi dell’attività della Fondazione beneficiaria della concessione in questione”, si rammenta che Roma Capitale ha sottoscritto già citati Protocolli di Intesa preparatori e di sostegno alla nascita della Fondazione.

Da Presidente della Fondazione che mi onoro di presiedere e da cittadino di Roma Capitale rivolgo al Sindaco le seguenti domande:

1.      Su cosa si basa il Suo Vicesindaco quando afferma che “non sussiste più alcun interesse dell’attuale Amministrazione ad avvalersi dell’attività della Fondazione beneficiaria della concessione in questione” senza averci mai incontrato o conosciuto?

2.      Perché la Sua Amministrazione rifiuta la nostra offerta di finanziare progetti utili alla città mentre Lei richiede 500 milioni al governo italiano?

3.      80 milioni pronti per finanziare la trasformazione in elettrico del sistema dei trasporti di bus turistici, 60 milioni per il progetto di Smart city, iniziative per portare teleassistenza sanitaria a malati terminali a casa, progetto di housing sociale per nuovi modelli di relazione per una popolazione che invecchia,…..perché non c’è interesse a questo?

4.      Perché l’Amministrazione che Lei presieduta non comprende quanto può essere utile una organizzazione come la nostra che intende allineare la nostra città a livelli tecnologici internazionali?

5.      Perché ora intende sfrattare una Fondazione di imprese dove a vario titolo contribuiscono 100 professionisti?

6.      E’ una scelta dettata dalla sola motivazione che questa organizzazione è nata temporalmente sotto un’altra Amministrazione?

Rimaniamo dunque in attesa di conoscere se esiste l’onestà intellettuale di concedere alla nostra Fondazione la possibilità di incontrarLa, prima ancora di procedere ad ogni atto da parte Vostra, che ovviamente provocherebbe una nostra richiesta risarcitoria congrua agli importi sinora spesi per il restauro della sede, nonché, azioni volte alla tutela  dell’immagine gravemente danneggiata dalle azioni della Sua Amministrazione

Roma Capitale Investments Foundation Il Presidente Giorgio Heller

In ogni caso questo è quello che è uscito sui giornali:

9 marzo 2014 La repubblica Quel convento ceduto gratis da Alemanno: il Campidoglio vuole riprendersi il palazzo Mai ratificato il comodato d’uso alla Fondazione del podologo Ulissi dell’edificio sulla rampa del Pincio di Mauro Favale

20 aprile 2014 Repubblica Il podologo con la passione della finanza dirigente “benefattore” per volere del sindaco Nella sua pompa di benzina alla Magliana, Fabio Ulissi avrebbe ricevuto i contanti dai rappresentanti americani di DOMENICO LUSI e MARIE ELENA VINCENZI

Podologo nella vita privata, membro dell’ufficio di presidenza della Roma Capitale Investments Foundation in quella pubblica. Fabio Ulissi, il dirigente al centro dell’ennesimo scandalo giudiziario in cui è rimasta impigliata l’amministrazione Alemanno, è uomo noto per la sua amicizia con il sindaco. Fino a qualche giorno fa sul suo profilo Facebook campeggiavano due foto. Una in cui lui era abbracciato ad Alemanno. L’altra sempre con lui sorridente tra il sindaco e Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica romana. Nella Roma Capitale Investments Foundation, struttura voluta da Alemanno (che ne è anche presidente onorario) con l’obiettivo di attrarre sul territorio romano investimenti privati, Ulissi ricopriva un incarico tanto prestigioso quanto delicato: membro dell’ufficio di presidenza con delega ai rapporti con le aziende. Vale a dire i soggetti che avrebbero dovuto cofinanziare gli ambiziosi progetti della fondazione per lo sviluppo futuro della città, a partire da quello per la rinascita di Tor Bella Monaca, quartiere da radere al suolo e ricostruire moltiplicando case e cubature.

Non si sa in base a quali competenze tale incarico sia stato assegnato proprio a lui, che di mestiere fa il podologo, nel suo studio in via Orso Mario Corbino, a Marconi. Quartiere in cui è cresciuto e abita tuttora. Ulissi risulta anche essere proprietario di una pompa di benzina alla Magliana. Tutte attività assai lontane dal mondo dei grandi affari ma che forse con quel mondo avevano un punto in comune: la capacità di tessere relazioni. Magari proprio per questo nella fondazione pubblico/privata presieduta da Giorgio Heller, piccolo produttore cinetelevisivo, Ulissi era stato assegnato alla raccolta fondi tra gli imprenditori. Un ruolo che l’amico del sindaco avrebbe interpretato in modo decisamente poco ortodosso se è vero che proprio lui ha fatto da collettore della stecca da 80mila euro, consegnata in contanti nella sua pompa di benzina alla Magliana da tre rappresentanti dell’americana Accenture con l’obiettivo di garantirsi l’assegnazione di un appalto del Comune. Gli inquirenti sono convinti che quei soldi, in realtà, non fossero destinati a lui ma ad altri soggetti con ruoli e poteri tali da consentirgli di decidere l’assegnazione dell’appalto in questione. Un potere che, secondo chi indaga, lui non aveva.

Alcuni giorni fa, replicando alla trasmissione di Report dedicata alla sua amministrazione, Alemanno si era soffermato anche sul ruolo del suo amico nella fondazione. «Ulissi e Heller, piccoli imprenditori con un’esperienza di animazione sul territorio — aveva spiegato — come tutti i componenti e collaboratori della fondazione, svolgono la loro attività a titolo totalmente gratuito sulla base di un impegno volontario». Ma, ora, alla luce dei fatti, quella “beneficenza” potrebbe non essere solo animata dalla voglia di aiutare Roma. Tanto che, poche ore dopo il blitz, il “benefattore” è stato sospeso dalla Fondazione. Prima, però, il suo nome era sparito dall’organigramma pubblicato sul sito dell’Ente. (20 aprile 2013)

19 aprile 2013 Il Sole24 ore Tangenti, indagini su Roma Capitale Investments Foundationdi Fabio Ulissi, esponente dell’ufficio di presidenza di Roma Capitale Investments Foundation, il cui presidente onorario è il sindaco di Roma Gianni Alemanno, è indagato insieme con altre cinque persone per corruzione dalla procura di Roma nell’ambito di un’inchiesta su una presunta tangente di 80mila euro che avrebbe consentito alla società di consulenza Accenture di aggiudicarsi un appalto. I finanzieri del nucleo tributario hanno acquisito documenti in Campidoglio ed eseguito perquisizioni nei confronti degli indagati. Tutto parte dalla denuncia di Accenture
L’inchiesta giudiziaria, affidata ai pm Mario Palazzi e Paolo Ielo, ha preso spunto da una denuncia della Accenture, la quale, a conclusione di un’indagine interna, aveva scoperto un giro di false fatture attraverso le quali era stata creata una provvista da 80mila euro.
Gli inquirenti hanno accertato che il danaro sarebbe stato consegnato a Ulissi, di professione podologo, da Giuseppe Verardi, manager della Accenture. La gestione dei servizi informativi del Campidoglio Nel decreto di sequestro si legge che la somma era stata consegnata a Ulissi perché «pubblici ufficiali incardinati presso il Comune di Roma compissero atti contrari ai doveri del loro ufficio nell’aggiudicazione alla Accenture della gara ad evidenza pubblica indetta da Roma Capitale per l’affidamento del servizio di manutenzione, supporto e sviluppo applicativo dei sistemi informativi dell’area del territorio del Comune di Roma, poi effettivamente aggiudicata alla Accenture». Gli altri indagati  Con Ulissi e Verardi sono indagati altri quattro funzionari della società di consulenza: Luca Ceriani, Francesco Gadaleta Roberto Sciortino e Massimo Alfonsi. Secondo la procura, questi ultimi avrebbero concorso nella predisposizione della tangente realizzata attraverso fatture per operazioni inesistenti, del valore di 287 mila euro, emesse dalla società High Value.

19 aprile 2013 soldionline Indagati per tangenti Fabio Ulissi e alcuni funzionari di Roma Capitale Investments Foundation Scritto da Alberto Galvi

Nella giornata di oggi è stato indagato Fabio Ulissi, esponente dell’ufficio di presidenza di Roma Capitale Investments Foundation, il cui presidente onorario è il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Con Ulissi e Verardi sono indagati altri quattro funzionari della società di consulenza: Luca Ceriani, Francesco Gadaleta Roberto Sciortino e Massimo Alfonsi. Secondo la procura, questi ultimi avrebbero concorso nella predisposizione della tangente realizzata attraverso fatture per operazioni inesistenti, del valore di 287 mila euro, emesse dalla società High Value.

Per quanto riguarda l’inchiesta giudiziaria, è stata affidata ai pm Mario Palazzi e Paolo Ielo, che hanno preso spunto da una denuncia della Accenture, la quale, a conclusione di un’indagine interna, aveva scoperto un giro di false fatture attraverso le quali era stata creata una provvista da 80mila euro. Gli inquirenti hanno accertato che il danaro sarebbe stato consegnato a Ulissi, di professione podologo.

I finanzieri del nucleo tributario si sono recati il 19 aprile in Campidoglio per acquisire documenti sulla gara d’appalto ed hanno perquisito la fondazione, le abitazioni e gli uffici di pertinenza degli indagati.In merito all’indagine su  alcuni funzionari di Roma Capitale Investments Foundation.L’Amministrazione sta collaborando sotto ogni aspetto con gli inquirenti e si augura che venga fatta al più presto piena luce sulla vicenda. A quanto risulta dagli accertamenti effettuati dagli uffici capitolini la gara oggetto dell’indagine è stata assolutamente trasparente. Lo comunica l’Ufficio Stampa del Campidoglio.

26 LUG 2012 sito di Roma Capitale Nasce Roma Capitale Investments Foundation È stato sottoscritto oggi in Campidoglio l’atto costitutivo della Fondazione denominata “Roma Capitale Investments Foundation”. La Fondazione ha come soci fondatori Atac, Poste Italiane, Agenzia Spaziale Italiana, Associazione Italia-Cina, Bunkersec Corp., Esri Italia, Etica Solar, Partecipazioni spa, Skyset, Spoleto Credito e Servizi, Valore Impresa. Risorse per Roma ha aderito a titolo di partner istituzionale. A presiedere la Fondazione sarà Giorgio Heller, mentre il sindaco Gianni Alemanno sarà presidente onorario.Lo scopo sarà quello di elaborare progetti innovativi e sostenibili per la città di Roma ed iniziative che possano essere esportate nel mondo. Il ruolo della Fondazione è quello di lavorare con soggetti privati, enti pubblici e enti no-profit per promuovere, organizzare, ideare e realizzare progetti strategici che avranno un impatto duraturo sulla città