Conferenza permanente: i problemi di Roma e del centro storico
Autore : Redazione
CONFERENZA A PIU’ VOCI DEI CITTADINI SUI PROBLEMI PIU’ URGENTI DI ROMA E DEL SUO CENTRO STORICO E SULLE POSSIBILI SOLUZIONI
Il Coordinamento Residenti Città Storica raccoglie associazioni e comitati del vasto ambito urbano caratterizzato da presenze archeologiche, architettoniche e paesistiche di grande rilievo ma anche da problemi gravi che minacciano con aggressività sempre più spudorata sial’ambiente Città che la salute psico-fisica dei suoi residenti.
Questa Conferenza è un coro di voci, presenti nel territorio e rappresentative delle realtà dei rioni e dei quartieri, che nasce dalla consapevolezza della ingovernabilità di molti problemi insoluti di Roma e del suo centro storico:
L’invasione illegale ed invadente di un mercato a cielo aperto che oramai spadroneggia in ogni angolo delle zone più pregiate del centro storico ed in particolare dell’area archeologica, la violenza dei rumori provenienti da concerti fuori posto, festival improvvisati, manifestazioni pseudo culturali che scimmiottano le grandi tradizioni oramai sepolte dell’estate romana, movide selvagge, frotte di ubriachi vocianti, pseudo artisti di strada fuori controllo, tavolini e sedie abusive, consumo di alcol dappertutto con gravi conseguenze per tutti, cassonetti strapieni ed immondizia non ritirata, strade sporche e male tenute, cantieri eterni, traffico sempre più asfissiante e paralizzante in mancanza di provvedimenti strutturali in difesa del trasporto pubblico locale.
Di fronte ad una situazione sempre più preoccupante abbiamo sentito l’esigenza di suonare la tromba, magari con l’amplificatore a 80 decibel come vorrebbero fare alcuni artisti di strada, al Sindaco e alla sua Giunta.
Abbiamo raccolto intorno all’iniziativa del CRCS i migliori sforzi, elaborazioni, proposte maturate all’interno della vasta rete di associazioni con le qualilavoriamo da anni.
Le risorse umane dei cittadini, le loro esperienze e competenze, rappresentano una risorsapreziosa che una Amministrazione accorta non può ignorare o sottovalutare.
Da questa Conferenza a più voci e da questo libro noi ci aspettiamo una risposta da parte del Sindaco e degli Assessori rispetto alla richiesta di una maggiore trasparenza e di una più marcata volontà politica di risolvere tutte le situazioni drammatiche ed altamente problematiche che noi denunciamo. In pratica, con le nostre relazioni e con le sintesi qui proposte noi vogliamo dire: “Queste sono le situazioni critiche analizzate, questo è il quadro normativo, questi sono i possibili strumenti da adottare per iniziare a risolvere strutturalmente le problematicità analizzate e da noi esposte. Chiediamo risposte a queste nostre domande, che
sono le domande che i cittadini si pongono. Ma soprattutto chiediamo un’inversione di tendenza, chiediamo che emerga finalmente con la partecipazione dei cittadini un’idea condivisa di Città che finora ha stentato ad affermarsi”.
Questa Conferenza a più voci è quindi una tribuna dove far parlare delle persone che si occupano professionalmente e nelle associazioni di queste tematiche gravi ed emblematiche riguardanti la città.
Dal 1980 il Comitato del Patrimonio Mondiale ha iscritto il sito “Centro Storico di Roma”,nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Nonostante la normativa il Piano di Gestione del sito Unesco “Centro Storico di Roma”, non è stato mai redatto né approvato dagli organismi dello Stato Italiano nè dal Comune di Roma Capitale, ad oltre 34 anni dall’iscrizione nella lista del Patrimonio Mondiale.
Non esiste, in realtà, da parte del Comune di Roma e degli altri enti ed organismi di governo, una strategia, una progettazione delle politiche di intervento e dei provvedimenti per la salvaguardia, conservazione e valorizzazione del sito Unesco “Centro Storico di Roma”, ed anzi le iniziative delle amministrazione capitoline che si sono succedute sono andate in direzione esattamente opposta rispetto alle indicazioni suddette.
Tutto questo porta gravi conseguenze alla difesa e alla valorizzazione culturale del nostro centro storico al punto tale che il Piano per la tutela Paesistica per il Centro Storico, giacché l’art.43, comma 15, del vigente Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) approvato con Delibere della Giunta Regionale n. del Lazio n. 556 del 25 luglio 2007 e n. 1025 del 21 dicembre 2007, stabilisce che tale tutela “non si applica alle parti ricadenti negli insediamenti storici iscritti nella lista del Patrimonio UNESCO (Roma – centro storico ….), per i quali è prescritta la redazione del Piano generale di gestione per la tutela e la valorizzazione previsto dalla Convenzione del 1972”. Quindi senza Piano di gestione nessuna tutela specifica come previsto dall’UNESCO.
Parimenti sono state gravemente disattese le direttive dell’ OMS – Organizzazione Mondiale Sanità che ha approvato ed adottato il “Piano d’Azione Europeo 2012-2020 per ridurre il consumo dannoso di alcol” che contiene indicazioni, proposte, disposizioni, raccomandazioni per ridurre il consumo di alcol poiché tale questione “è un importante problema di salute pubblica, con i più alti livelli di consumo e di danno nella Regione Europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nell’ambito dei paesi europei”.
Le amministrazioni del Comune di Roma Capitale che si sono succedute nel tempo, a parte alcune ordinanze sindacali come quella attualmente in vigore, non hanno mai redatto ed adottato piani o misure di intervento strutturale sulla repressione dei comportamenti scorretti dei gestori dei locali per la vendita di bevande alcoliche a minori, a persone già in stato di alterazione alcolica, o azioni di controllo delle autorizzazioni e degli esercizi commerciali sul territorio tale da prevenire tali comportamenti.
Neppure sono state adottate iniziative o provvedimenti per contenere le strategie commerciali di vendita degli alcolici a basso costo rivolte soprattutto ai giovani: numerose inchieste della stampa hanno evidenziato il perpetrarsi dell’offerta di “tour alcolici” specie nei rioni della movida. Il Comune ha perfino la facoltà di disciplinare e limitare la concessione di nuove licenze in deroga alle liberalizzazioni, in forma motivata dalla difesa della salute pubblica come consentono decreti governativi e delibere regionali.
Proprio per queste ragioni, a coronamento di questa nostra conferenza, il Coordinamento Residenti Città Storica, ha deciso di inoltrare due esposti, uno agli organismi dell’UNESCO in Europa ed uno al Direttore Regionale per l’Europa dell’OMS Organizzazione Mondiale della Sanità per denunciare le mancate attuazioni ed applicazioni da parte del Comune di Roma delle prescrizioni e delle direttive sopra accennate di questi importanti organismi internazionali.
Paolo Gelsomini
Le 8 relazioni della conferenza del 23 giugno:
1. La pressione dei locali di somministrazione, dei camion bar, delle bancarelle, degli artisti di strada, con il corollario dell’alcolismo e della movida selvaggia Cristina Lattanzi CRCS
2. La pressione dell’inquinamento acustico e la necessità di un regolamento Paolo Gelsomini CRCS
3. Lo stato del verde a Roma Paola Loche CARTEINREGOLA Cristiana Mancinelli Scotti RESPIRO VERDE LEGALBERI.
4. La pressione del traffico e le problematiche della mobilità da risolvere Vittorio Sartogo C.A.L.M.A.
5. Il problema insoluto della produzione, della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti Massimo Piras ZERO WASTE LAZIO
6. Lo stato di crisi dell’archeologia, il suo rapporto con l’urbanistica anche alla luce del dibattito sul Parco archeologico e del caso via Giulia
Enzo Scandurra docente universitario Manlio Lilli archeologo – FORUM SALVIAMO IL PAESAGGIO
7. I beni comuni e la vendita del patrimonio culturale e simbolico
Gaia Pallottino CRCS
8. Trasparenza e partecipazione davvero
Alessandro Giangrande docente universitario, gruppo lavoro partecipazione Carteinregola, Anna Maria Bianchi CARTEINREGOLA
scarica il dossier LIBRO CRCS CONFERENZA 23 GIUGNO
Per approfondire: https://carteinregola.wordpress.com/calendario/calendario-eventi
scarica la locandina A – VOLANTINO 23 GIUGNO
LUNEDI 23 GIUGNO ORE 9,30-13 ALLA SALA DEL CARROCCIO IN CAMPIDOGLIO IL CRCS ORGANIZZA UNA CONFERENZA A PIU’ VOCI SUI PUNTI PROBLEMATICI DI ROMA CHIEDENDO RISPOSTE PRECISE AL SINDACO ED AGLI ASSESSORI COMPETENTI ALLE NOSTRE DOMANDE FRUTTO DI ANALISI DEI FATTI, DEI QUADRI NORMATIVI E DELLE POSSIBILI SOLUZIONI DA ADOTTARE CHE TARDANO AD ESSERE ADOTTATE.
Da questa Conferenza a più voci noi ci aspettiamo (anche tramite la consegna di un libro bianco che i relatori contribuiranno a scrivere con un pezzo di due o tre pagine ciascuno) una risposta da parte del Sindaco e degli assessori competenti dei vari settori rispetto alla trasparenza ed alla volontà politica di risolvere tutte le situazioni drammatiche ed altamente problematiche che noi denunciamo. In pratica, con le nostre relazioni e con la sintesi in due pagine da inserire nel libro bianco noi vogliamo dire al Sindaco ed agli assessori competenti: “Queste sono le situazioni critiche analizzate, questo è il quadro normativo, questi sono i possibili strumenti da adottare per iniziare a risolvere strutturalmente le problematicità analizzate e da noi esposte. Chiediamo risposte a queste nostre domande, che sono le domande che i cittadini si pongono.”
Quindi la Conferenza a più voci del 23 giugno sarà una tribuna dove far parlare otto persone che si occupano professionalmente e nelle associazioni di queste tematiche gravi ed emblematiche riguardanti la città.
Le tematiche individuate che non debbono restare solo al semplice enunciato della loro gravità e della loro problematicità nel contesto urbano ma che debbono anche porre domande di trasparenza e di soluzione sono: 1) la pressione dei locali di somministrazione, dei camion bar, delle bancarelle, degli artisti di strada, con il corollario dell’alcolismo e della movida. 2) La pressione dell’inquinamento acustico; 3) Lo stato del verde a Roma; 4) La pressione del traffico e le problematiche della mobilità;
5) Il problema insoluto della produzione, della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti; 6) I beni comuni e la vendita dei patrimoni culturali e simbolici; 7) Lo stato di crisi dell’archeologia, il suo rapporto con l’urbanistica anche alla luce del dibattito sul Parco archeologico e del caso via Giulia; 8) Trasparenza e partecipazione davvero.
Dopo le esposizioni tematiche seguiranno testimonianze di casi particolarmente gravi. Sarà da noi predisposto un libro bianco da consegnare al Sindaco ed agli assessori competenti contenente la sintesi degli 8 temi esposti più una presentazione.
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