Lazio 2023 confronto programmi su mafie, corruzione, legalità
Autore : Redazione
Pubblichiamo gli esiti della ricerca nei programmi elettorali attraverso le parole chiave: mafia, mafie, legalità, corruzione, usura, riciclaggio, criminalità organizzata.
Temi che hanno trovato spazio in vari passaggi dei programmi di Alessio D’Amato candidato del centro sinistra e di Donatella Bianchi candidata di M5S e Polo Progressista (e anche nell’ulteriore programma pubblicato da Polo Progressista). Nessun riscontro per “mafie” e “legalità” nei programmi del centro destra e di Unione Popolare. Per il programma di Rocca la corruzione viene citata invocando una “Reingegnerizzazione informatica” – intesa come “spersonalizzazione delle decisioni, della anonimizzazione dei procedimenti e dell’utilizzazione della Intelligenza Artificiale” – che “garantirebbe una spersonalizzazione e anonimizzazione del procedimento con un conseguente contrasto della corruzione“. Per Unione Popolare a proposito del “Piano regionale dei rifiuti con impiantistica gestita/promossa direttamente dalla Regione” e altri provvedimenti “anche per interrompere il malaffare e la corruzione legati ai grandi interessi economici“. (AMBM)
PROGRAMMA D’AMATO e CENTROSINISTRA
(pag. 17) La Regione del buongoverno: lotta alla criminalità, alle mafie e all’illegalità
La trasparenza e la legalità sono beni essenziali della comunità. La Regione Lazio che vogliamo è in prima linea su questo. Sia all’interno, con una politica attenta a tenere alta la guardia sulla regolarità e la trasparenza degli atti amministrativi. Sia all’esterno, con una Regione che denunci le illegalità, che sia in prima fila contro le mafie. Un sistema territoriale infiltrato dalla criminalità organizzata perde in competitività, in sicurezza lavorativa e sociale, in democrazia e partecipazione e, dunque, in benessere e libertà personale e collettiva. Il rispetto della legalità costituisce prima di tutto un valore etico e morale, pilastro imprescindibile di ogni convivenza civile, ma anche un fondamentale valore economico, in quanto condizione necessaria per il pieno sviluppo dei territori, a protezione della libertà degli operatori economici, del regolare svolgimento delle dinamiche imprenditoriali, della trasparenza del mercato, della sana concorrenza.
La Regione Lazio è diventata in questi ultimi anni un vero presidio per l’affermazione di pratiche di legalità e continueremo su questa strada insieme alla Magistratura, alle Forze di Polizia, ai Comuni, alle Forze Sociali e alle Associazioni, potenziando l’operatività dell’Osservatorio Tecnico Scientifico per la Sicurezza e la Legalità.
Tra le azioni che condurremo vi sono:
- implementazione dei Protocolli di Intesa firmati con la Procura Nazionale Antimafia, la Dia, le Prefetture e le Forze di Polizia per garantire che i 17 miliardi del PNRR destinati al Lazio non vengano intercettate dalle mafie;
- adozione di un Testo Unico per il contrasto alle mafie;
- costruzione con Università le Scuole di reti strutturate per un “Sapere Antimafia”;
- costituzione di Parte Civile della Regione nei processi di mafia;
- valorizzazione del riutilizzo sociale dei beni confiscati aumentando le risorse per Comuni e Associazioni per la loro ristrutturazione e l’avvio di progetti innovativi sociali e culturali;
- potenziamento del Fondo in favore delle vittime di usura e del Fondo per le attività economiche colpite dalla criminalità organizzata;
- indagini sulla consistenza e le dinamiche dell’economia sommersa nel Lazio.
Promuovere una cultura dell’impresa e del lavoro all’insegna della sicurezza e della legalità
La cultura del lavoro e dell’impresa, della sicurezza e della legalità che devono essere assicurate nel ‘fare impresa’, va diffusa sempre più. A partire dalla scuola e sino ai luoghi della produzione, la cultura della legalità e della sicurezza nel mondo del lavoro va sostenuta: sia con la previsione di moduli di insegnamento per i nostri giovani che li avvicinino ai temi dell’impresa e del lavoro e li aiutino a conoscere la realtà economica laziale; sia attraverso un’attività di formazione destinata agli attori dell’economia; sia con una incisiva lotta al lavoro nero e sommerso e consolidando rapporti di collaborazione con le istituzioni competenti finalizzati al rafforzamento dei controlli.
(pag. 47) Promuovere una cultura dell’impresa e del lavoro all’insegna della sicurezza e della legalità
La cultura del lavoro e dell’impresa, della sicurezza e della legalità che devono essere assicurate nel ‘fare impresa’, va diffusa sempre più. A partire dalla scuola e sino ai luoghi della produzione, la cultura della legalità e della sicurezza nel mondo del lavoro va sostenuta: sia con la previsione di moduli di insegnamento per i nostri giovani che li avvicinino ai temi dell’impresa e del lavoro e li aiutino a conoscere la realtà economica laziale; sia attraverso un’attività di formazione destinata agli attori dell’economia; sia con una incisiva lotta al lavoro nero e sommerso e consolidando rapporti di collaborazione con le istituzioni competenti finalizzati al rafforzamento dei controlli.
(pag.48) Sicurezza sul lavoro
(…)
Questo è quanto accaduto, ad esempio, per il “Durc di congruità” che abbiamo sperimentato nelle zone colpite dal sisma del 2016. Un modello frutto della concertazione con le Parti Sociali e poi preso a riferimento dal legislatore nazionale nel settore dell’edilizia. Un modello vincente, che siamo pronti a sperimentare anche in altri settori affinché Sicurezza e Legalità siano i pilastri sul quale costruire il lavoro
(…)
(pag.65) Avanti con la semplificazione, le regole certe e la trasparenza nell’urbanistica
L’urbanistica è il settore in cui più è necessario un quadro di regole certo. Per contrastare l’illegalità, per adeguare patrimonio edilizio e territorio alle regole della sostenibilità, per assicurare i diritti più essenziali: quelli alla casa, alla qualità dell’abitare, al paesaggio. (…)
Rigenerazione delle periferie e politiche abitative
Sulle periferie e sulle politiche abitative abbiamo realizzato l’intervento più significativo degli ultimi trent’anni. Ed è su questo quadro che continueremo a battere: in collaborazione costante con Roma Capitale, investendo le risorse del PNRR, ascoltando i cittadini per condividere con loro le nostre scelte. Saranno anni di investimenti e di iniziative, di riconoscimento di diritti e di contrasto all’ ll’illegalità, di un lavoro a stretto contatto con il mondo dell’associazionismo territoriale
(pag. 91) Lotta all’abusivismo e alla shadow economy
L’abusivismo nel campo del turismo è una piaga difficile da debellare: strutture, professionisti e attività devono spesso fronteggiare illegalità, concorrenza sleale e la grande difficoltà di effettuare controlli. (…)
PROGRAMMA DONATELLA BIANCHI M5S e Polo progressista*
SICUREZZA, LEGALITÀ, CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA, PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, ENTI LOCALI
SICUREZZA, LEGALITÀ E CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
La sicurezza e la legalità delle nostre comunità non possono essere relegate a iniziative spot e alla mera installazione di videocamere spesso non manutenute e/o non collegate con sale operative che consentono un tempestivo intervento. E’ fondamentale la prevenzione e la programmazione di interventi e investimenti in sinergia con le prefetture e gli enti locali.
Perché sia efficacemente garantita nel tempo la sicurezza del cittadino e del territorio dove vive, occorre necessariamente creare le condizioni politiche e culturali affinché sia permanente nei cittadini la consapevolezza che senza legalità non c’è sviluppo sociale ed economico. E’ altresì necessario rafforzare gli investimenti inerenti il personale di polizia locale, sia in termini di risorse umane che strumentali, rispetto alle numerose funzioni che la polizia locale esercita sul territorio e a supporto degli enti locali. La Regione, nell’esercizio delle proprie competenze in materia di polizia locale può provvedere a definire i criteri generali in materia di polizia locale, adottando appositi atti d’indirizzo e stabilendo i relativi standard; definire le caratteristiche delle uniformi, dei mezzi e degli strumenti, anche di autotutela, in dotazione ai corpi ed ai servizi di polizia locale; definire forme di collaborazione e di coordinamento tra i corpi e servizi di polizia locale anche predisponendo idonei servizi informativi unificati su base regionale; definire criteri e prevedere incentivi per la gestione in forma associata dei corpi e servizi di polizia locale; promuovere la realizzazione di un sistema permanente di formazione e di aggiornamento per il personale addetto alla polizia locale; promuovere accordi ed intese con gli organi dello Stato e con gli enti locali al fine di favorire la collaborazione istituzionale a livello locale per la realizzazione di interventi in materia di sicurezza integrata, nell’ambito delle rispettive competenze; promuovere l’esercizio delle funzioni ausiliarie di polizia locale all’interno delle aree naturali protette; monitorare l’espletamento delle funzioni di polizia locale sul territorio regionale; programmare e finanziare inter- venti diretti a migliorare e potenziare i servizi di polizia locale.
Sul fronte del contrasto alla criminalità organizzata il VII rapporto sulle mafie nel Lazio del 2022 evidenzia come siano radicati a Roma gli uomini e gli affari di Cosa Nostra e come le famiglie della ‘ndrangheta si sono progressivamente radicate a Roma attraverso un processo di infiltrazione nell’economia legale e illegale, confermato in numerose sentenze, alcune già definitive. La Direzione distrettuale antimafia, negli ultimi anni, ha delineato le principali caratteristiche della presenza ‘ndranghetista sul territorio, rilevando come nel Lazio i gruppi di stampo mafioso tradizionale e in primis la ‘ndrangheta sono presenti in modo silente in tutti i settori economico-produttivi, sfruttando tutte le possibilità di investimento che Roma in particolare offre. La Capitale, è ovviamente un crocevia di interessi economici, politici e amministrativi di prim’ordine e tutto ciò, in relazione alle sue imponenti dimensioni, favorisce la mimetizzazione degli investimenti e l’infiltrazione nell’economia legale, attraverso il tradizionale impiego di prestanome ma con l’utilizzo di strumenti innovativi, connessi alla costruzione di complesse catene societarie, tutte attività gestite, da abili professionisti senza scrupoli al libro paga dei vari gruppi criminali. Le famiglie di ‘ndrangheta, soprattutto nella città di Roma, operano spesso in accordo con organizzazioni diverse, distribuendo sul territorio grossi quantitativi di stupefacente e acquisendo il controllo di aziende in difficoltà prima vessate con condotte usurarie.
La Direzione investigativa antimafia nella sua ultima relazione semestrale rileva an- che come ci sia una sostanziale continuità di affari e uomini fra camorristi campani e camorristi laziali.
Un settore dell’economia legale in cui le camorre consolidano e difendono questo legame è quello della ristorazione. Come dimostrano le numerose inchieste della magistratura, si tratta di una presenza costante ma altrettanto complessa da individuare negli assetti aziendali.
Dalla relazione emerge come le dinamiche criminali che si sviluppano sul litorale sarebbero il termometro che misura la “febbre di mafia” della Capitale: qui si riproducono, in scala e in anticipo, molte vicende che poi accadono nel resto della città. Le guerre non dichiarate, gli accordi di pace, gli interessi di mediatori e facilitatori, si dipanano sul territorio e solo dopo diventano un fenomeno “romano”, in una dimensione che possiamo definire “urbana.
Nessuna area del territorio laziale è esente dalle infiltrazioni e dall’agire delle “mafie romane” e nel rapporto sono descritti i sistemi criminali non solo della Capitale ma anche di Latina, Rieti, Viterbo, della provincia di Roma e del Lazio Sud.
L’attività di contrasto alla criminalità organizzata da parte dell’ente regione passa attraverso le attività di prevenzione che può essere messa in campo anche all’interno della macchina amministrativa per rendere impermeabili le politiche regionali a condizionamenti o atti di corruzione legati a interessi criminali nonchè attraverso la diffusione della cultura della legalità nelle scuole e nelle comunità.
AZIONI INERENTI LA SICUREZZA e LA POLIZIA LOCALE
- Istituzione di un Assessorato alla Cultura della legalità e Sicurezza attraverso cui garantire la programmazione e l’attuazione di un sistema di sicurezza regionale realmente integrato e adeguatamente rappresentativo nei rapporti con lo Stato e gli Enti locali laziali.
- Testo unico in materia di sicurezza urbana integrata, polizia locale e legalità
(…)
AZIONI INERENTI LA LEGALITÀ
- Rafforzamento del ruolo dell’ Osservatorio della legalità, come strumento di monitoraggio delle politiche finalizzate alla diffusione della cultura della legalità, della coerenza degli atti amministrativi in tema di sicurezza, e di sensibilizzazione sui temi della sicurezza nei confronti dei cittadini.
- Politiche di contrasto alle agromafie
- Lotta alle idromafie. I crimini nel settore idrico sono continui e le inchieste documentano gestioni disinvolte del ciclo integrato delle acque. La disponibilità delle ingenti risorse del PNRR impone maggiore attenzione al fenomeno. La collaborazione tra i diversi livelli istituzionali è fondamentale e la Regione deve assumere un ruolo centrale di sostegno degli Enti locali.
- Potenziamento degli strumenti per il contrasto al fenomeno dell’usura, del sovraindebitamento e dell’azzardopatia.
- Inserimento nello Statuto regionale del valore dell’antimafia
- Programmazione di iniziative sulla cultura della legalità nelle scuole anche in collaborazione con le associazioni, gli enti e gli organismi antimafia
- Rafforzamento degli investimenti destinati al recupero dei beni confiscati alla criminalità organizzata
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programma in 10 punti del Movimento Cinque Stelle del Lazio
- LEGALITÀ E CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
Vogliamo potenziare gli strumenti a disposizione per il contrasto ai fenomeni di usura, indebitamento e azzardopatia. È necessario portare iniziative sulla cultura della legalità anche nelle scuole e rafforzare gli investimenti destinati al recupero dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
Infine la realizzazione di un testo unico in materia di sicurezza urbana e polizia locale, con una formazione continua del personale.
*PROGRAMMA POLO PROGRESSISTA (a integrazione programma coalizione)
PIENA E BUONA OCCUPAZIONE
Legalità del lavoro e dell’impresa. Per rendere efficace la legge regionale contro il caporalato e lo sfruttamento nelle campagne e in tutti i luoghi di lavoro fragili ed estenderne la sfera d’applicazione.
ANTIMAFIA, LEGALITA’
La criminalità organizzata ha una presenza forte e consolidata nel territorio (annuali rapporti della DIA).
Occorrono interventi e investimenti volti alla prevenzione, informazione e diffusione della cultura della legalità:
- Introdurre nello Statuto della Regione Lazio tra i “Diritti e valori fondamentali” il valore dell’antimafia;
- Istituzione di una Commissione Speciale per l’elaborazione di un testo unico sulla criminalità;
- Mettere in campo un programma organico e continuativo di iniziative sulla cultura della legalità, del contrasto all’uso di stupefacenti e al gioco d’azzardo nelle scuole;
- Garantire la presenza capillare sui territori degli sportelli antiusura.
PROGRAMMA ROCCA e CENTRODESTRA
(nessun riscontro su : mafia, mafie, legalità, usura, riciclaggio, criminalità organizzata)
(pag.27) Una Regione intelligente
In uno stato interventista come il nostro, la quasi totalità delle attività dei cittadini impattano con l’ipertrofia legislativa e burocratica, con un conseguente abnorme potere della burocrazia operante anche nella Regione Lazio.
Due sono i filoni di intervento che appaiono indilazionabili: una vera liberalizzazione delle attività oggi controllate e amministrate – salvo quelle essenziali – cioè tali che incidano su interessi collettivi e non possano essere condotte se non in comune; e una Reingegnerizzazione informatica con l’uso della Intelligenza Artificiale. La Reingegnerizzazione informatica delle procedure non liberalizzabili, deve perseguire gli obbiettivi della spersonalizzazione delle decisioni, della anonimizzazione dei procedimenti e dell’utilizzazione della Intelligenza Artificiale
(…)
Questo renderebbe più semplice la fruizione dei servizi da parte del cittadino, la verifica in tempo reale e automatica dei requisiti per accedere a un determinato provvedimento e garantirebbe una spersonalizzazione e anonimizzazione del procedimento con un conseguente contrasto della corruzione.
PROGRAMMA UNIONE POPOLARE
(pag. 3) AMBIENTE E BENI COMUNI
- Piano regionale dei rifiuti con impiantistica gestita/promossa direttamente dalla Regione, investimenti/incentivi a supporto del recupero/riciclo di materia ma non di recupero energetico.
- Impianti di prossimità e di piccola taglia realizzati e gestiti nei territori e rispetto alle esigenze delle comunità locali, Impedendo grandi impianti, anche per interrompere il malaffare e la corruzione legati ai grandi interessi economici.
(nessun riscontro su : mafia, mafie, legalità, usura, riciclaggio, criminalità organizzata)
vedi anche Confronto programmi su Gioco d’azzardo, GAD, distanziamento slot
Il 10 febbraio alle 18, in diretta sulla pagina Facebook di Carteinregola, alcuni membri dell’associazione faranno il punto sulle proposte dei programmi presentati dalle coalizioni/partiti: Alessio D’Amato – centrosinistra; Donatella Bianchi/M5S – Polo progressista; Francesco Rocca – centrodestra; Rosa Rinaldi – Unione popolare. Passeremo in rassegna e metteremo a confronto i temi che sono stati oggetto delle nostre richieste e battaglie, ma faremo anche un bilancio della stessa scrittura dei programmi, delle risposte avute nei nostri webinar e della trasparenza dei partiti che si presentano alle elezioni. (> Vai alla pagina)
per osservazioni, precisazioni e segnalazioni eventuali omissioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
5 febbraio 2023 (ultima modifica 9 febbraio 2023)
Torna a Elezioni Lazio 2023, il punto sui programmi
vedi anche:
Elezioni politiche 2022: Mafie e corruzione – programmi a confronto-6 Settembre 2022 Continua#
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Programmi a confronto Zingaretti/Lombardi/Parisi: sicurezza, mafie, legalità 12 Marzo 2018Continua#
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Il rapporto “mafie nel Lazio” 2022
23 Ottobre 2022 Continua#