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Lazio 2023: confronto programmi su mobilità

a cura di Paolo Gelsomini

Pubblichiamo gli estratti dei programmi dei principali partiti/schieramenti per le elezioni del Lazio 2023. > vai a Le competenze della Regione Lazio in materia di trasporti e mobilità

PROGRAMMA ALESSIO D’AMATO CENTROSINISTRA

Parole chiave: Far muovere il Lazio, risorse e programmi, investimenti infrastrutturali ferroviari e stradali, rinnovamento parco mezzi su strada e su ferro, sostenibilità in movimento, per riprendersi il mare nel Lazio; un tetto agli aumenti del TPL; efficienza dei contratti di servizio; una sfida da vincere: MetroMare e Roma-Viterbo.

[non sono state inserite le grafiche presenti alla fine dei capitoli con le previsioni economiche]

9. CONNESSIONI E MOBILITÀ

Far muovere il Lazio è stato uno dei principali obiettivi della nostra azione di governo in questi anni. E i risultati ci sono. Negli ultimi 10 anni abbiamo rinnovato l’88% dei treni regionali. Siamo passati dall’essere la flotta più vecchia d’Italia ad essere la più giovane. Abbiamo messo su strada 1000 nuovi bus Cotral. Accanto a questo ci sono gli investimenti infrastrutturali, gli 800 km di strade riasfaltate da Astral, le ciclovie e la mobilità green, il lavoro fatto sui porti. E poi le connessioni immateriali: anche qui i passi che abbiamo fatto sono molti, zone prima non collegate sono connesse. E questo apre possibilità per i cittadini, possibilità di nuovi servizi per l’amministrazione.

Tra PNRR e risorse nazionali il Lazio ha oggi la possibilità di una vera trasformazione della sua rete infrastrutturale e di un salto nel futuro nella qualità dei servizi di mobilità.
Vogliamo creare le condizioni per una riduzione del traffico automobilistico e al tempo stesso impegnarci perché le strade siano più sicure, troppo spesso leggiamo sui giornali di vite spezzate; continuare l’impegno per l’ammodernamento del servizio sulle linee ferroviarie regionali e risolvere finalmente le storiche inefficienze delle ferrovie ex concesse (Roma-Lido e Roma-Viterbo); procedere nella realizzazione dei nodi di scambio intermodale gomma-ferro e gomma-gomma della rete regionale per dare ai cittadini della regione una vera possibilità di scelta sul mezzo di trasporto da utilizzare per i propri spostamenti; investire risorse ingenti nelle ciclovie, sia urbane che turistiche, per incoraggiare ulteriormente la mobilità sostenibile e produrre nuove opportunità di sviluppo per il territorio; sostenere il rafforzamento del sistema portuale laziale, prioritaria porta di accesso per il traffico merci e passeggeri, complemento fondamentale al nostro ambizioso piano di sostegno allo sviluppo della Blue economy.

Lo Stato per il Lazio: gli investimenti infrastrutturali del Gruppo FS

La programmazione delle risorse per gli interventi di infrastrutturazione del territorio regionale deve partire dal quadro degli investimenti già programmati a livello nazionale e, su quella base, implementarli valorizzando la conoscenza delle esigenze dei territori, da una parte, e la reale disponibilità finanziaria su cui potrà contare la Regione, dall’altra.

Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, che dal 2017 comprende anche Anas, ha appena presentato il piano industriale 2022-2031 che per il Lazio prevede investimenti sulla rete infrastrutturale per un totale di 8,6 miliardi di euro destinati:

  • per 4,5 miliardi alle infrastrutture ferroviarie, con gli interventi di chiusura dell’anello ferroviario di Roma, completamento del nodo del Pigneto, potenziamento infrastrutturale della rete di Roma Tiburtina e Roma Tuscolana, quadruplicamento della linea Capannelle-Ciampino e raddoppio delle linee Lunghezza-Guidonia, Cesano-Bracciano e Campoleone-Aprilia, potenziamento infrastrutturale collegamento con Fiumicino Aeroporto;
  • 2,7 miliardi per le infrastrutture stradali destinati all’adeguamento a quattro corsie della via Salaria da Passo Corese a Rieti, al completamento della grande opera Orte-Civitavecchia, interamente finanziata e ormai prossima all’apertura dei cantieri sull’ultima tratta Monteromano-Tarquinia, il potenziamento degli svincoli del GRA e la variante di Formia;
  • 1,3 miliardi per i servizi ai passeggeri, con il proseguimento del rinnovo totale della flotta con 72 treni e l’attivazione di nuovi servizi come il collegamento di Vigna Clara nel quadro del potenziamento del servizio in vista del Giubileo del 2025;
  • 7,4 milioni per la logistica, con gli interventi per le aree di Pomezia-Santa Palomba (riqualificazione dei magazzini esistenti e rafforzamento della rete dei binari), Roma San Lorenzo (riqualificazione dei magazzini esistenti) e Roma Smistamento (manutenzione straordinaria);
  • 95,3 milioni per la valorizzazione del patrimonio urbano, con interventi di riqualificazione e valorizzazione di 2,2 milioni di mq nelle aree di Roma Tiburtina, Roma Tuscolana, Roma Termini e Roma Trastevere, progetti di rigenerazione urbana a Frosinone e di forestazione su aree dismesse.

La rete stradale

In questo quadro, il nostro lavoro per rafforzare la rete infrastrutturale della regione continuerà nei prossimi anni con un’azione di investimento continuo nella nostra rete stradale che vogliamo sostenere in particolare con le risorse del nuovo ciclo 2021-2027 del Fondo Sviluppo e Coesione, realizzando interventi mirati su tutto il territorio regionale, in un ‘elenco’ di opere che sono il frutto di un’approfondita conoscenza del territorio, dei suoi vincoli allo sviluppo, delle esigenze rappresentate dalle comunità locali, dai cittadini e dalle imprese, e che dovranno affiancarsi, oltre agli interventi realizzati dal Gruppo FS, anche alla Roma-Latina, un’infrastruttura che, dopo le note vicende che hanno impedito il suo avvio sin dal riconoscimento come opera strategica nel 2001, dovrà essere avviata anche se dovesse rendersi necessaria la nomina di un Commissario straordinario:

  • la bretella Cisterna-Valmontone;
  • le opere accessorie alla Roma-Latina: via Apriliana, tangenziale di Latina, strada regionale Ariana, Tangenziale di Labico, via di Foce verde;
  • il collegamento Canepina-Vallerano-Vignanello con la Orte-Civitavecchia;
  • la Trasversale Lazio Sud Tirreno-Adriatica (tratta Formia-Cassino);
  •  il collegamento Fondi-Ceprano (progettazione e primo stralcio);
  •  il collegamento Fornaci-Nomentana (Fonte Nuova-Monterotondo);
  •  il collegamento Prenestina Nuova-Lunghezza;
  •  il Ponte di Orte;
  •  il collegamento ospedale Belcolle-Cassia Cimina;
  • la realizzazione di due nuovi caselli autostradali sull’autostrada A1 Roma–Napoli in prossimità di Zagarolo e Roccasecca.

La rete su ferro

Lo sviluppo della rete su ferro che vogliamo realizzare – o per il quale vogliamo favorire la massima celerità realizzativa, quando non sarà la Regione a dover direttamente attuare gli interventi – si articola su quattro livelli: interregionale, regionale, metropolitano, urbano:

  • sui collegamenti interregionali interverranno le due grandi opere previste dal PNRR, la Orte-Falconara e la Roma-Pescara, che garantiranno connessioni orizzontali veloci verso le Marche e l’Abruzzo;
  • a livello regionale puntiamo sul ripristino della ferrovia Civitavecchia – Capranica – Fabrica di Roma – Orte, linea strategica per il trasferimento dalla gomma al ferro del notevole traffico di merci che viaggia tra il porto di Civitavecchia e l’interporto di Orte: un intervento che, riducendo il traffico veicolare, garantirà una diminuzione dell’inquinamento ambientale oltre che una maggiore sicurezza dei movimenti lungo la stessa direttrice;
  • in ambito metropolitano, in una logica di progressiva integrazione della grande area di Roma, vogliamo realizzare l’adeguamento a linea metropolitana di due linee ferroviarie regionali: la FL5 (Roma – Civitavecchia) e la FL8 (Roma – Nettuno) dovranno essere dotate sistemi tecnologici innovativi che consentano un minor distanziamento tra i treni e una maggiore frequenza del servizio, fino ad arrivare ad un esercizio di tipo metropolitano;
  • infine, in ambito urbano, mentre il PNRR garantisce le risorse per lo sviluppo del trasporto rapido di massa nella città di Roma (segnatamente la realizzazione delle nuove linee tranviarie Termini-Vaticano-Aurelio e sulla via Palmiro Togliatti), la programmazione delle risorse a titolarità regionale si concentrerà sul nuovo sistema intermodale di Tivoli, con il collegamento dal centro città fino alla stazione ferroviaria di Bagni di Tivoli che dovrà servire anche i Siti Unesco di Villa d’Este e Villa Adriana, e sull’eliminazione del passaggio a livello della stazione di Viterbo Porta Fiorentina, opera puntuale ma altamente strategica che permetterà la fluidificazione del traffico e dell’inquinamento ambientale determinato dalla frequenza di automobili ferme al passaggio a livello.

Uno sguardo al futuro

Fin qui abbiamo evidenziato le infrastrutture di mobilità che già sappiamo di potere finanziare. Eppure siamo consapevoli che non sono ancora sufficienti per completare la maglia infrastrutturale per la mobilità di cui ha bisogno la nostra regione per fare un ‘salto definitivo’ in termini di competitività e accessibilità.

Per questo vogliamo evidenziare anche ciò che riteniamo ulteriormente necessario per la rete stradale e per quella su ferro e che nel prossimo quinquennio metteremo in programma confrontandoci anzitutto con il Ministero delle Infrastrutture.

Per la rete stradale:

  • nuovo tratto Latina-Sezze per connettere Latina con Frosinone;
  • sulla Cassia BIS nuovo tratto Monterosi-Viterbo;
  • sulla SR314 nuovo tratto Isola del Liri-Sora.

Per la rete ferroviaria:

  • ripristino della tratta Roma-Civita Castellana;
  • costruzione dell’asse di trasporto merci ferroviario Roma Ovest (gronda merci per Pisa e per Napoli);
  • recupero del servizio ferroviario per Fiumicino e il suo porto turistico, e collegamento su rotaia fra Ostia e Fiumicino;
  • raddoppio dei binari anche sulle altre ferrovie metropolitane (oltre alla FL5 e FL8 già citate) e trasformazione delle tratte in vere e proprie metropolitane di superficie.

I porti del Lazio

La nostra azione per ‘riprendersi’ il mare del Lazio ha un punto essenziale nel miglioramento della qualità dei nostri Porti. In un momento storico in cui il Mediterraneo riconquista la sua centralità è qui uno dei punti di forza della nostra regione. I prossimi anni saranno quindi anni di investimenti per migliorare la dotazione dei porti, il retroporto per migliorare la competitività delle loro vocazioni: mercantili o passeggeri. È un asset strategico della nostra regione e lo tratteremo come tale.

Puntiamo anche in questo caso a massimizzare la complementarietà con gli interventi già previsti dal PNRR, in particolare per il porto di Civitavecchia (elettrificazione delle banchine, sviluppo dell’accessibilità marittima, Ultimo miglio ferroviario/stradale):

  • garantendo la necessaria copertura finanziaria per gli interventi nei porti di competenza dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale:
    • lo stesso porto di Civitavecchia, con il supporto alla realizzazione della Darsena Mare Nostrum (ex Darsena energetica grandi masse), un investimento determinante per aumentare le potenzialità logistiche dello scalo merci;
    • il porto di Gaeta, con il contributo necessario per il completamento del porto commerciale e la delocalizzazione della cantieristica navale che deve trovare spazi più adeguati al rilancio di una eccellenza dell’economia del mare regionale;

      ● realizzando interventi attesi da tempo nei porti regionali:

  • ○   il porto Canale Rio Martino (Latina), con il dragaggio e l’adeguamento degli impianti di distribuzione elettrica, idrica e fognaria;
  • ○   il porto di Formia, con gli interventi necessari per aumentare la sicurezza della navigazione;
  • ○   il porto di Terracina, dove il prolungamento del molo foraneo è opera
  • necessaria per garantire l’aumento della sicurezza della navigazione;
  • ○   il porto di Ponza, che ha necessità di interventi diffusi di adeguamento (dal consolidamento statico della banchina al dragaggio dell’area portuale);
  • ○   il porto di Ventotene, anche in questo caso con il consolidamento statico del molo.

Sostenibilità in movimento: piste ciclabili e mobilità elettrica

In linea con l’azione che si svolge a livello nazionale e alle indicazioni europee, la mobilità sostenibile sarà una nostra priorità. Aumenteremo ancora le piste ciclabili e gli altri mezzi di mobilità dolce.
Introdurremo incentivi al miglioramento della mobilità urbana: pensiamo a meccanismi per incentivare l’elettrificazione della mobilità pesante residua; al rafforzamento della mobilità ciclistica con incentivi al bike-sharing; a finanziamenti per le piste ciclabili realizzate con materiali eco-sostenibili per le quali sono già destinati 90 milioni di euro tra ciclovie turistiche e ciclovie urbane; con oltre 60 milioni di euro finanziati dal PNRR si moltiplicheranno i punti di ricarica per i veicoli elettrici e potenzieremo il raccordo tra servizio di trasporto pubblico e piste ciclabili con lo sviluppo di reti ciclabili di collegamento e servizi (come riciclofficine e bikesharing in ogni stazione nuova).

Materiale rotabile su ferro e gomma: per un trasporto pubblico di qualità
La nostra azione per aumentare la dotazione di materiale rotabile continua. Non ci fermiamo. A fine dicembre sono arrivati altri 161 bus Cotral e nel 2023 ne arriveranno altri 400. Numeri che ci permettono di dare alle nostre cittadine e ai nostri cittadini servizi sempre migliori, che servono alle nostre imprese ed alla nostra comunità, sono essenziale ad avvicinare il Lazio.

Tra PNRR, Piano Nazionale Complementare, Fondo Sviluppo e Coesione e PR FESR 2021-2027, le risorse programmate e assegnate per il rinnovo del materiale rotabile su ferro e su gomma nel Lazio ammontano complessivamente a oltre settecento milioni di euro. Un portafoglio di risorse ingente che ci metterà nella condizione di completare il rinnovamento del parco veicolare pubblico e portarlo definitivamente al livello delle più avanzate regioni europee.

Un tetto al prezzo del trasporto pubblico: blocco degli aumenti previsti a Roma e nel Lazio


Ogni volta che i cittadini laziali pagano per il servizio di trasporto pubblico locale contribuiscono alla remunerazione del personale, alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi e delle infrastrutture, agli investimenti necessari per migliorarlo in termini di qualità e comfort.

Anche grazie a questo contributo negli ultimi dieci anni la Regione ha comprato e messo su strada 1.000 nuovi autobus Cotral e rinnovato l’88% dei treni regionali. È stata una vera e propria rivoluzione del trasporto pubblico locale, che ha cambiato la vita delle centinaia di migliaia di persone che ogni giorno si spostano su strade e ferrovie.

Per continuare questo percorso, il Contratto di servizio tra la Regione e le società del TPL prevede un adeguamento del prezzo di biglietti e abbonamenti: dal 1 agosto 2023.

È un contratto ‘vecchio’. Non tiene conto dei cambiamenti che ci sono stati per le cittadine e i cittadini del Lazio: del Covid, della guerra in Ucraina, della crisi energetica. Non tiene conto di un impatto sociale che va contenuto e ridotto: in ogni modo possibile.
Per questo rivedremo le condizioni di quel Contratto di servizio. Ci assumeremo i costi per la continuazione dei servizi e degli investimenti e per il costante miglioramento del trasporto pubblico. Sia chiaro. Si tratta di un impegno molto rilevante sotto il profilo finanziario e per sostenerlo sarà necessario individuare altre voci di spesa da contenere. Ma questa è per noi la politica: scegliere le priorità.

Contratti di servizio più efficienti

Rivedremo i contratti di servizio con le aziende che svolgono TPL. Con un obiettivo chiaro: rendere più efficienti i servizi e garantire maggiore occupazione e qualità.

La Regione Lazio si è dotata di un nuovo modello di gestione del TPL su gomma con l’obiettivo di:

  • estendere i servizi di TPL urbano e interurbano a tutti i comuni del Lazio (i servizi, infatti, sono attualmente disponibili per 183 comuni su un totale di 377);
  • ridefinire il riparto delle risorse finanziarie dei servizi minimi (il cui stanziamento medio annuo è di € 62 mln), attraverso l’utilizzo di indicatori che stimino il fabbisogno trasportistico sulla base dei dati relativi alla domanda di mobilità, utilizzando anche le più recenti tecnologie allo scopo,come pure di criteri che tengano conto dell’efficienza nell’erogazione del servizio, superando quindi il criterio della “spesa storica”;
  • individuare le unità di rete – costituenti i lotti dei servizi da affidare – secondo criteri di efficienza economica ed efficacia trasportistica.
  • L’estensione dei servizi a tutti i comuni del Lazio attualmente non serviti, oltre a rispondere a criteri di equità e di garanzia del diritto alla mobilità, persegue lo scopo di riconfigurare il sistema complessivo del trasporto pubblico regionale in due tipologie di servizi tra loro integrati:
  • i servizi extraurbani, gestiti da Trenitalia sulle ferrovie e da COTRAL sulle linee automobilistiche, per gli spostamenti di medio-lunga percorrenza e verso Roma;
  • i servizi urbani ed interurbani, gestiti a livello di unità di rete, per gli spostamenti locali e di breve e media percorrenza, nonché per l’adduzione alle linee ferroviarie e per l’intermodalità ai servizi extraurbani su gomma.
  • Il nuovo modello di trasporto urbano e interurbano regionale denominato Unità di Rete è stato definito sulla base di un dimensionamento in lotti tale da garantire la massima partecipazione degli operatori di mercato in fase di affidamento dei servizi, con idonea tutela delle piccole e medie imprese del settore. Non può non rilevarsi, infatti, che nel panorama nazionale solitamente l’aggregazione per lotti è stata strutturata per dimensioni provinciali o sovraprovinciali.

Da ultimo, rispetto ai dati storici, il nuovo modello genera un impatto redistributivo pari a circa 17 milioni di euro/anno (il 28,5% del totale), che riduce la forte sperequazione che ha caratterizzato il riparto storico.

La Regione Lazio, per il tramite di Astral SpA, effettuerà le gare del TPL su gomma entro il 2023.

Cotral: un grande successo da consolidare

Nel 2013 Cotral era un’azienda sull’orlo del baratro che produceva debiti e costringeva gli utenti del suo servizio a viaggiare su mezzi vecchi e fatiscenti, oltre che altamente inquinanti. Questi sono i numeri della Cotral di oggi: 1000 autobus nuovi, moderni, confortevoli, dotati delle più moderne tecnologie di controllo a bordo, meno inquinanti; 1000 nuove assunzioni con contenimento e anzi costante diminuzione del costo del personale grazie ad un progressivo aumento di produttività; 52 milioni di euro distribuiti come utili in otto anni alla Regione Lazio; capolinea, nodi di scambio, sale di attesa ristrutturate , 4 depositi nuovi e 3 attualmente in corso di costruzione; piattaforma Salesforce di gestione della customer experience, moderna sala operativa, multicanali di interazione con i clienti e 51mila follower su Instagram; bilanci di esercizio sempre in attivo, patrimonializzazione dell’azienda con riduzione progressiva delle locazioni passive e, finalmente, il giudizio degli utenti che allinea l’azienda regionale alle migliori aziende europee.

Un vero e proprio caso di successo dell’amministrazione regionale sul quale continuare a lavorare nella direzione di questi anni e con grande attenzione ai risultati.

MetroMare e Roma-Viterbo: una sfida che vinceremo

Le ferrovie concesse sono ora in gestione a Cotral in qualità di impresa ferroviaria e ad Astral in qualità di gestore dell’infrastruttura. Sono in corso importanti lavori di riqualificazione delle infrastrutture ed è in fase di produzione il nuovo materiale rotabile: ben 33 nuovi treni per un investimento complessivo di 282 milioni di euro. È la prima volta che si interviene in maniera strutturata e con una visione strategica su queste due importantissime infrastrutture ferroviarie, che trasportano quotidianamente 100.000 cittadini e cittadine del Lazio.

Siamo consapevoli dei disagi che così tante persone vivono ogni giorno. Per questo  vogliamo essere trasparenti e precisi nell’indicare il cronoprogramma dei lavori e del progressivo miglioramento che garantiremo alla qualità del servizio:

  • per la Roma-Viterbo: i cantieri per il raddoppio della tratta Montebello-Riano iniziano a febbraio 2023, quelli della tratta Riano-Morlupo a giugno 2023. Entro dicembre 2023 saranno appaltati 70 milioni di euro per il completo rifacimento della linea aerea. Entro dicembre 2025 quasi un milione di cittadini dell’area metropolitana romana sarà collegato al centro della capitale in meno di mezz’ora;
  • per la Metromare: i cantieri sono già stati avviati. Dopo i lavori sulle sottostazioni già terminati, sono in corso quelli per il rifacimento dei binari che termineranno a marzo 2023 quando, senza soluzione di continuità, inizierà il rifacimento del sistema di elettrificazione. L’opera sarà consegnata completamente ammodernata nell’autunno del 2023;
  • Sia per la Metromare che per la Roma-Viterbo a partire da gennaio 2024 la frequenza dei treni sarà garantita ogni 15 minuti nelle ore di punta e ogni 20 minuti nel resto della giornata.

“LazioinRete”

I prossimi anni sono quelli in cui si gioca la partita di servizi pubblici migliori per le nostre cittadine e i nostri cittadini. Molti di questi servizi passano per la rete e per questo saranno anni in cui completeremo la connessione, dando la priorità alle aree più bisognose, alle aree produttive e turistiche.

Qui è il PNRR con le sue risorse (quasi mezzo miliardo di euro per la nostra regione) a disegnare il percorso che porterà il Lazio al completamento della sua rete dati ad altissima velocità con il collegamento previsto dagli investimenti da completare entro il 2026:

  • Piano Italia a 1 Gbps
  •  Italia 5G – Corridoi 5G, Strade extraurbane
  • Scuola connessa
  • Sanità connessa
  • Collegamento delle Isole minori

La centralità del Lazio nella strategia di digitalizzazione del Paese sostenuta dal PNRR è confermata anche dall’investimento per il Polo Strategico Nazionale (PSN), l’infrastruttura cloud che ospiterà i dati e i servizi delle pubbliche amministrazioni italiane e che avrà Acilia e Pomezia tra quattro sedi italiane individuate per ospitare i data center.

Lazio 2023: confronto programmi su Mobilità e Trasporti

Parole chiave: Infrastrutture e mobilità sostenibile, revisione e riadattamento vecchie linee ferroviarie, trasporto merci su ferro e via mare, infrastrutture della mobilità interconnesse, intermodalità ferrovia-porti-aereoporti/ tram-treno, razionalizzazione degli scali aerei senza ampliamenti dell’esistente, metropolitana di superficie in luogo di autostrada, riduzione del trasporto privato motorizzato, alimentazioni mezzi da fonti rinnovabili, sistemi energetici ecosostenibili e ecocompatibili sia nel trasporto pubblico sia nel trasporto privato, contenimento e gratuità delle spese di viaggio, sistemi di integrazione dei titoli di viaggio

PROGRAMMA DONATELLA BIANCHI M5S- POLO PROGRESSISTA DI SINISTRA ECOLOGISTA

TRASPORTI, INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ SOSTENIBILE

Il trasporto nel Lazio deve essere reso sicuramente più vicino alle esigenze di mobilità che richiedono quotidianamente i cittadini, andando a migliorare l’offerta e le prestazioni dei servizi per il trasporto pubblico locale e regionale e migliorando lo scambio intermodale con quello privato.

Per il sistema ferroviario sono necessarie soluzioni importanti, come la revisione infrastrutturale di alcune linee ancora a binario singolo o la riapertura di vecchie tratte oggi in disuso, ma significative per la circolazione di merci e persone. Potenziare le ferrovie significa, al tempo stesso, riuscire a trasferire sui treni molte merci che oggi viaggiano su strada: punto cruciale è quindi anche il supporto all’intermodalità tra diversi mezzi di trasporto e il collegamento diretto tra rete ferroviaria e porti o aeroporti.

Per quanto concerne il trasporto aereo, invece, occorrerà sfruttare meglio il sedime aeroportuale dello scalo di Fiumicino, aumentando l’efficienza e impedendo di conseguenza l’utilizzo di aree limitrofe per ampliamenti di strutture e la costruzione di nuove piste. Andrà rivisto l’utilizzo dell’aeroporto di Ciampino, soprattutto in termini di traffico aereo, pianificando una strategia aeroportuale regionale anche attraverso l’individuazione di nuovi possibili scali per trasporto merci e per le compagnie low cost.

Infine sarà necessario investire nella creazione di una rete ciclabile di scala regionale, di supporto agli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola e al tempo stesso connessa con i principali itinerari nazionali, per permettere anche una mobilità ciclabile di carattere extraurbano e a fini turistici.

Le infrastrutture e la mobilità sostenibile rivestono un ruolo cardine per la nostra Regione in quanto contribuiscono al benessere dei cittadini e costituiscono il secondo pilastro su cui costruire la transizione ecologica del nostro territorio. 

L’obiettivo della neutralità climatica sarà raggiungibile solo attraverso il rinnovamento del sistema dei trasporti in chiave sostenibile. L’obiettivo dev’essere ridurre sempre più il trasporto privato motorizzato, e andare verso un trasporto condiviso e rapido di massa, e spingendo il trasporto merci verso modalità sostenibili (marittima e ferroviaria).

Per poter attuare la mobilità sostenibile è necessario impostare una visione delle infrastrutture interconnesse tra loro ed una mobilità intermodale. Per i lunghi tragitti, è necessario perseguire il servizio di interconnessione con biglietto unico integrato. Le infrastrutture in ambito urbano possono dare un grande contributo al decongestionamento del traffico cittadino, ed è di fondamentale importanza potenziare le linee metropolitane e tranviarie già in esercizio, puntando su uno sviluppo del sistema tram-treno che vede l’implementazione del numero delle banchine e non delle stazioni.

È fondamentale garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria delle infrastrutture e delle opere puntuali e ridurre il ‘gap’ infrastrutturale territoriale esistente, accelerando la realizzazione degli interventi già previsti nei vari accordi di programma dei trasporti (stradale/autostradale, ferroviario, aereo, marittimo). Occorre proseguire nelle Smart Road e agevolare l’utilizzo di mezzi ad alimentazione elettrica, idrogeno e combustibili alternativi originati da fonti rinnovabili. La transizione verso una mobilità sostenibile è anche necessaria per ottenere un’aria più pulita.

AZIONI E OBIETTIVI GENERALI

  1. Dimezzamento dei costi di abbonamento sui trasporti pubblici regionali per i residenti nel Lazio e per fasce Isee deboli.
  2. Trasporto gratuito per under 25 e over 65.
  3. Rafforzamento dei collegamenti marittimi con e tra le isole pontine.
  4. Bigliettazione centralizzata e sistema di integrazione delle varie modalità di trasporto extraurbano e urbano delle maggiori città, passando anche alla dematerializzazione dei titoli di viaggio e la possibilità di acquisto tramite apposite applicazioni per dispositivi mobili.
  5. Potenziamento delle connessioni tra le aree produttive e turistiche del territorio laziale con le reti trasportistiche e viarie nazionali e per garantire servizi integrati che riducano i tempi di spostamento, mettano in connessione aree ad oggi scollegate e aumentino la sicurezza.
  6. Potenziamento ed ammodernamento della governance del trasporto, attraverso:
  • –  miglioramento e controllo del rispetto del contratto di servizio stipulato con Trenitalia;
  • –  studio demografico e della domanda per un migliore modulazione dell’offerta sia ferroviaria che su gomma;
  • –  redazione del Piano Regionale di Mobilità per passare a sistemi energetici ecosostenibili e ecocompatibili sia nel trasporto pubblico sia nel trasporto privato.
  1. Stipula di un accordo quadro con ANAS per un programma di migliora- mento, manutenzione e Migliore integrazione delle strade di competenza con il quadro viario regionale e piano straordinario di interventi mirati sulle strade di competenza Astral.

AZIONI PER GLI SCAMBI INTERMODALI

  • Potenziamento del polo della logistica di Orte con il miglioramento del collegamento ferroviario con Roma e con il polo della logistica di Civitavecchia.
  • Creazione di una direttrice per privilegiare il transito delle merci da Santa Palomba verso gli interporti e cargo city di Fiumicino.
  1. Incentivi alla realizzazione di nuovi parcheggi per potenziare il sistema di scambio intermodale e incentivare l’uso del trasporto pubblico

AZIONI PER IL TRASPORTO LOCALE

  1. Piano di investimenti in cooperazione con i comuni del Lazio per il miglioramento delle infrastrutture di ricarica per la mobilità elettrica privata.
  2. Piano di investimenti con le società del trasporto pubblico locale per la sostituzione di mezzi ad alto impatto ambientale a favore di mezzi ambientalmente sostenibili.
  3. Sostegno al programma sperimentale di trasporto pubblico locale con mezzi con trazione ad idrogeno.
  4. Completare il processo di realizzazione delle unità di bacino di trasporto in sostituzione dei vari servizi di trasporto pubblico locale delle città.

AZIONI PER IL TRASPORTO FERROVIARIO

  1. Miglioramento delle linee ferroviarie ad alto utilizzo da parte dei pendolari come la Viterbo-Bracciano, la Roma-Nettuno e la Roma-Velletri con sistemi tecnologici di ultima generazione.
  2. Grande sforzo per il miglioramento sia infrastrutturale che del servizio delle due ferrovie ex concesse Roma-Viterbo e della Roma-Lido passate sotto il controllo di COTRAL e ASTRAL.
  3. Rafforzamento del collegamento ferroviario tra il Porto di Civitavecchia e l’aeroporto di Fiumicino.
  4. Valorizzazione, trasformazione in itinerari turistici, ammodernamento e riattivazione della rete ferroviaria dismessa e in disuso.

AZIONI PER IL TRASPORTO SU GOMMA

  1. Potenziamento delle reti di collegamento regionale anche attraverso l’efficientamento e la revisione della struttura di organizzazione della rete del trasporto extraurbano di COTRAL
  2. Superamento e revisione del progetto di costruzione dell’autostrada Roma-Latina per procedere alla messa in sicurezza dell’attuale strada statale 148 Pontina e alla costruzione di una metropolitana leggera di superficie per lo spostamento dei pendolari.

AZIONI PER IL TRASPORTO ALTERNATIVO

21.Rafforzamento della mobilità ciclistica attraverso incentivi per il bike-sharing e il completamento o la creazione di piste ciclabili sostenibili e accessibili.

  • Realizzazione di corsie e percorsi preferenziali per la mobilità alternativa su strade di competenza regionale.
  • Redazione del Piano Regionale della Mobilità Ciclistica (PRMC) integrato con il Piano Regionale di Mobilità e Trasporti del Lazio (PRMTL) e con il Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR).

AZIONI PER IL TRASPORTO AEROPORTUALE

  • Ridimensionamento aeroporto di Ciampino con riduzione del traffico onde ridurre l’impatto ambientale.
  • Studio per la pianificazione di un nuovo aeroporto regionale per scalo merci e per compagnie low cost.
  • Sviluppo all’interno dell’attuale sedime aeroportuale dello scalo di Fiumicino, attraverso l’ammodernamento delle infrastrutture esistenti, escludendo ipotesi di costruzione della quarta pista o nuovi terminal nelle aree adiacenti oggi agricole, recuperando così il ruolo di hub internazionale.

Lazio 2023: confronto programmi su Mobilità e Trasporti

Parole chiave: assetto di governance istituzionale pubblica con Roma unitario, sistemico e intermodale; gestione unitaria con i soggetti regionali di riferimento (FS-Trenitalia, Cotral, Atac, Astral, Agenzia Roma Mobilità); potenziamento con il sistema relazionale con l’utenza; diversificazione dell’offerta di trasporto, alternative di mobilità a bassissimo impatto ambientale; progetti logistici dedicati alla disabilità; recepire le buone pratiche europee pubbliche per agevolare la transizione; servizi per i pendolari; infrastrutture ecocompatibili; limitazione delle emissioni inquinanti, tutela del territorio; no alle autostrade  Roma Latina e la Cisterna Valmontone.

PROGRAMMA POLO PROGRESSISTA DI SINISTRA ECOLOGISTA (a integrazione programma coalizione) Per Donatella Bianchi Presidente

  • Una governance pubblica per gli affidamenti in house, dentro una gestione unitaria con i soggetti regionali di riferimento (FS-Trenitalia, Cotral, Atac, Astral, Agenzia Roma Mobilità) è, come dimostrano studi di settore, la migliore soluzione per la mobilità e i trasporti nel Lazio. Una fusione funzionale ad economie di scala e investimenti di sviluppo del settore. A maggior ragione dato che oggi la mission è riportare al centro degli scopi gli utenti e la qualità ed efficienza del servizio. Occorrono processi gestionali di coesione con il rispetto delle relazioni industriali e delle clausole sociali, recuperando internalizzazioni di lavorazioni primarie anche nell’ottica di stabilizzare l’occupazione. Questo è l’unico modello che può garantire tutela ambientale e rispondere alla domanda di trasporto non soddisfatta nelle nostre periferie e province. Lo richiede la stessa specificità della dimensione e collocazione geografica del Lazio, complicata dai pesi della sua Area Metropolitana, che non può prescindere da un assetto unitario e integrato del trasporto. E’ l’unica risposta alla evidente interdipendenza tra conurbazione edilizia, logistica e traffico merci, flussi di traffico, infrastrutture, reti ferroviarie e hub aeroportuali, il settore terziario tradizionale e avanzato, poli dell’istruzione, ricerca, sport e cultura. Sono questi i fattori che spostano quotidianamente milioni di persone e merci creando una esponenziale domanda di mobilità per la quale occorre suonare tutti i tasti delle modalità. Per questo la Regione Lazio deve poter perseguire un assetto di governance istituzionale con Roma che sia “unitario, sistemico e intermodale”.
  • Una Regione “Garante” del servizio pubblico a sostegno delle fasce popolari più disagiate:  Dopo 2 legislature e 10 anni di Governo il trend della mobilità nel Lazio non cambia, anzi tra Cotral e Trenitalia si registrano quotidianamente perdita di corse, sovraffollamento, carenza di personale ispettivo e di guida, stazioni e fermate in stato di degrado. E’ mancato in questi anni un reale coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti, a partire dai cittadini, metodo prioritario per migliorare la gestione del servizio.

Ma alcuni orientamenti giusti, posti nell’emergenza pandemica è opportuno renderli strutturali per il futuro, con una vasta operazione di digitalizzazione dei processi. Le risorse ottenute dalla quota di spostamenti eliminati con la digitalizzazione, devono essere reinvestite nel sistema relazionale con l’utenza per avere feedback più tempestivi nelle emergenze; agevolare la fruibilità di accesso ed evitare il sovraffollamento con gestione e formazione di risorse umane; diversificare l’offerta con alternative di mobilità a bassissimo impatto ambientale: car-sharing elettrico in condivisione; e-bike; progetti logistici dedicati alla disabilità, non vedenti e scarsa capacità motoria a partire dal dotarsi di una tipologia di mezzi idonei per le suddette categorie (il Cotral non ha bus con pedane per i disabili). Il tutto per evitare che come accade attualmente, il servizio per questa tipologia sia in modalità individuale o collettiva ricorre a carburanti fossili.

  • Una Regione che recepisca le buone pratiche europee pubbliche per agevolare la transizione: Le ultime due legislature a guida PD nel Lazio hanno aggravato lo squilibrio modale a vantaggio di un sistema asimmetrico, che non solo produce rilevanti costi ambientali esterni, ma non è rispondente alle linee guida dell’UE, del PNRR e nelle logiche del Green New Deal. L’esponenziale uso/abuso di auto private, Tir, mezzi commerciali che saturano infrastrutture stradali e autostradali, non solo sono concause di alto tasso di incidentalità e mortalità, ma nel bloccare il trasporto pubblico riducono le prerogative di sistema funzionali all’abbattimento delle emissioni inquinanti. Primato di cui il Lazio e la sua Capitale sono assoluti detentori. La Regione Lazio si è ritratta anche dal monitorare l’andamento dell’adozione dei Piani Urbani per la Mobilità Sostenibile in tutti le province. Invece servono interventi infrastrutturali celeri e radicali come isole ciclopedonali, parcheggi di scambio ed aree a percorrenza e velocità limitata.
  • La Regione che recupera la cura del ferro e la qualità del servizio per i pendolari. Unitarietà di sistema. Questa è la via per tenere insieme tre fattori principali: limitare le emissioni inquinanti prodotte dal Lazio detentore del più alto tasso di motorizzazione; rispondere ad una domanda crescente del pendolarismo nel trasporto rapido di massa; redistribuire l’offerta di mobilità nelle aree scarsamente servite.
  • Una Regione per infrastrutture eco compatibili. No ecomostri. No inquinamento. Sì alla tutela del territorio.

L’autostrada Roma Latina e la Cisterna Valmontone rappresentano quanto di più sbagliato possa esserci in materia di transizione ecologica, contro la tutela della salute pubblica, una evidente dispersione di risorse, una violenza per l’ambiente ed il disprezzo nei confronti della volontà popolare dei territori. Da 15 anni associazioni ambientaliste, sindacati, una parte degli imprenditori e non solo, hanno manifestato una palese contrarietà. Ma l’impostazione della Regione, così come del Comune di Roma, è quello di “imporre un modello di non sviluppo” con questo inutile ecomostro di tonnellate di cemento e di inquinamento. Sarebbe stato meglio se in questi 10 anni di legislatura avessero impiegato quelle risorse per realizzare sull’asse Pontino, interventi, infrastrutturali ecocompatibili e rispettosi delle valutazioni di impatto ambientale, iniziando con una ricucitura della rete ferroviaria di prossimità con le frazioni interessate e realizzando l’unica opzione ingegneristica possibile, come quella che fu proposta con la realizzazione di un Treno Metro di superficie sulla pericolosissima SS148 Pontina che avrebbe tutelato l’ambiente ed evitato il tributo di decine di morti.

Lazio 2023: confronto programmi su Mobilità e Trasporti

Parole chiave: Infrastrutture compatibili con la tutela ambentale, ascolto delle comunità e delle amministrazioni locali, infrastrutturazione per accrescere competitività e attrattività dei territori, potenziamento e ammodernamento delle reti di trasporto, trasporto pubblico regionale e pendolari,  sviluppo aeroportuale.

PROGRAMMA FRANCESCO ROCCA CENTRODESTRA

Mobilità, trasporti e infrastrutture

Le infrastrutture dovranno necessariamente tener conto della tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini e quindi nessuna infrastruttura potrà essere realizzata qualora esistano rischi accertati di peggioramento ambientale, salvo la possibilità di inserire opportune mitigazioni ambientali ai progetti che per necessità ed indifferibilità, data la rilevanza pubblica, devono essere realizzati.

Qualsiasi intervento inoltre, di forte impatto ambientale, dovrà tenere conto del parere delle Comunità coinvolte e delle Amministrazioni locali.

Le infrastrutture di trasporto costituiscono lo scheletro dei sistemi territoriali su cui si innescano i tessuti urbani e produttivi. Obiettivo di questa nuova legislatura sarà quello di programmare e realizzare infrastrutture tenendo in debito conto delle specificità dei sistemi territoriali della loro vocazione e specializzazione con lo scopo di migliorare l’accessibilità e mobilità del territorio laziale aumentandone la competitività e l’attrattività.

Su un orizzonte temporale (2023-2028) quinquennale gli interventi strutturali, in parte programmati ma ancora da realizzare di concerto con gli Enti locali e gli operatori/gestori delle infrastrutture esistenti riguarderanno innanzitutto il potenziamento della rete viaria nel territorio laziale e l’ammodernamento delle reti di trasporto.

Tra le opere che ormai necessitano di essere terminate, occorre ricordare la realizzazione della cosiddetta “Trasversale Nord”, che consentirà di collegare l’Adriatico con il Tirreno migliorando soprattutto i collegamenti con la città di Rieti. Sempre con particolare riguardo al territorio di Rieti, un’attenzione speciale va rivolta sicuramente ad un rinnovato e reale impegno per la ricostruzione post sisma 2016, ancora fortemente arretrata.

Bisognerà inoltre realizzare il raddoppio della Roma-Latina; avviare la realizzazione della strada extra-urbana Cisterna–Valmontone; definire il collegamento Orte-Civitavecchia, chiudere l’anello ferroviario nord di Roma nella tratta Valle Aurelia-Tiburtina e la realizzazione delle nuove bretelle di collegamento con la linea Tirrenica e la linea per Firenze.

L’efficienza e la qualità del Trasporto pubblico hanno un’incidenza fondamentale sulla qualità della vita di molti cittadini laziali. Il numero di pendolari nella nostra regione è altissimo: c’è chi si sposta per motivi di lavoro, chi per motivi di studio. In moltissimi trascorrono più ore al giorno solo per spostarsi. Ogni giorno si riversano nella Capitale circa 800mila pendolari (fonte il Messaggero), di cui almeno 300mila provenienti dall’hinterland, 3 su 4 si spostano in auto, con le ovvie conseguenze – a tutti evidenti – di impatto sull’ambiente, sul traffico e sui tempi di percorrenza, sui parcheggi e sulla vivibilità in generale.

Il trasporto pubblico regionale e locale necessita di una revisione profonda e di affacciarsi finalmente alle esigenze e potenzialità di un’epoca nuova. Con uno sguardo rivolto all’efficienza e all’ottimizzazione delle risorse, ma senza distrarsi dalla tutela dei cittadini più esposti.

La Regione si farà promotrice di un supplemento di discussione e confronto con le FS sul progetto presentato per la chiusura dell’Anello ferroviario di Roma che faciliti e renda più regolare e puntuale l’ingresso nel nodo di Roma dei treni delle ferrovie regionali provenienti dalle province della Regione Lazio che dovranno urgentemente essere modernizzati.

La Regione dovrà rafforzare il confronto con le FS sui finanziamenti che il piano industriale dell’Azienda (2022-2031) ha destinato al Lazio e che ammontano a 8,6 miliardi di euro.

Chi ha più necessità dovrà altresì essere sostenuto in una spesa gravosa che spesso sfocia in un disagio. La Regione, già vent’anni fa, aveva affrontato questo problema istituendo un sistema di agevolazioni tariffarie basato non solo sulla necessità ma anche sul merito: “ME LO MERITO”: un sistema di agevolazioni tariffarie calcolate non solo in base al reddito, ma anche alla composizione del nucleo familiare, alla distanza dal luogo di studio o di lavoro e per i giovani che si impegnano nello studio, nel lavoro e nel sociale.

La Regione dovrà avviare una nuova e più attuale riflessione con l’Enac e le altre autorità competenti su una necessaria riorganizzazione del traffico aeroportuale. Il traffico di Fiumicino è in costante crescita, mentre quello dell’aeroporto di Ciampino è stato drasticamente ridotto da una sentenza del Consiglio di Stato, mentre la quarta pista per Fiumicino è stata cassata dal Tar in quanto incompatibile con la protezione del patrimonio naturale.

A fasi alterne si sono immaginate soluzioni che investissero lo scalo di Roma Urbe, posto però nella conurbazione nord della Capitale, e lo sviluppo di un terzo polo aeroportuale, come ipotizzato nell’ultimo Piano nazionale aeroporti. La Regione dovrà attuare una propria analisi delle esigenze e delle potenzialità di sviluppo della riorganizzazione delle infrastrutture aeroportuali senza che una parte del territorio regionale risulti penalizzata a favore di una altro, immaginando la riorganizzazione della rete come un progetto organico funzionale agli interessi di tutti i cittadini del Lazio.

Lazio 2023: confronto programmi su Mobilità e Trasporti

Parole chiave: ripubblicizzazione aziende locali di trasporto; cabine di regia istituzioni/categorie di utenti; trasparenza atti; metropolitane di superficie; rinnovo ecologico flotta bus; nodi di scambio intermodali fuori del GRA; aree sosta pullman turistici con divieto accesso centro storico;  partecipazione civica vincolante; internalizzazione attività appaltate; Sistemi tariffari integrati e programmi di infomobilità; sistemi tariffari integrati; semafori intelligenti; no a nuove metropolitane; blocco aumenti biglietti viaggio e graduale passaggio verso la gratuità dei trasporti.

PROGRAMMA UNIONE POPOLARE

TRASPORTI

  • Ripubblicizzazione delle aziende locali di trasporto, da SpA a Enti di Diritto Pubblico, in tal modo la missione aziendale non sarebbe più quella di avere il bilancio in ordine e contenere le spese, ma garantire un servizio efficiente per i cittadini.
    • Promozione di azioni di coordinamento e cabine di regia tra le istituzioni e le categorie interessate (scuole, aziende, uffici pubblici,…).
    • Trasparenza di tutti gli atti, a partire dai Contratti di servizio, di subappalto, ecc…con pubblicazione immediata sui siti ufficiali.
    • Partecipazione della cittadinanza (associazioni, comitati, …) vincolante rispetto alle decisioni da assumere sul tema dei trasporti.
    • Reinternalizzazione delle attività appaltate, a partire dalle manutenzioni.
    • Trasformazione dei corridoi della mobilità provinciale in metropolitane di superficie.
    • Rifinanziamento dei piani di rinnovo della flotta bus con mezzi a basso impatto e con lo sviluppo spinto dell’idrogeno.
    • Creazione di grossi nodi di interscambio multimodale, con aree di parcheggio fuori dal GRA, in connessione con le linee su ferro o servite da navette.
    • Sosta dei pullman turistici in aree di scambio con conseguente divieto di accesso per gli stessi al centro storico.
    • Sistemi tariffari integrati e programmi di infomobilità che consentano di ridurre i tempi di attesa.
    • ”Semafori intelligenti”, coordinati con il passaggio di bus e tram;
    • Estensione massiccia e organizzazione a rete del sistema delle corsie preferenziali.
    • Bicicletta come mezzo di trasporto individuale da favorire, annullando la marginalità indotta dalle piste ciclabili, che nel frattempo vanno comunque potenziate.

Per Roma, in particolare:

  • Fine della discussione su altre linee metropolitane nella città con il sottosuolo più ricco del mondo; l’unica proposta percorribile potrebbe essere quella del prolungamento dei capolinea delle linee A-B-B1 fuori del raccordo.
    • Chiusura dell’anello ferroviario
    • Creazione di altre due linee tram: Saxa Rubra – Cinecittà – Laurentina, in collegamento con le linee su ferro esistenti e di servizio al centro storico e all’attività turistica.
    • Blocco di ogni aumento di biglietti ed abbonamenti, come previsto da accordi fra Regione e FS, ma al contrario, va sperimentato e poi esteso un sistema di trasporto senza pagamento del biglietto, in modo da incentivare la mobilità del TPL.

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

8 febbraio 2023

I PROGRAMMI

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