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Cartelloni: SULLE REGOLE UGUALI PER TUTTI NON SI MEDIA

ED E’ SUBITO MEDIAZIONE…MA SULLE REGOLE UGUALI PER TUTTI  NON SI MEDIA 

Il PRIP, Piano Regolatore Impianti Pubblicitari elaborato dall’Assessorato alle Attività Produttive, è una materia tecnica  complessa, per cui rimandiamo alla lettura degli articoli e dei resoconti  di chi se ne  è sempre occupato, Bastacartelloni, VAS Roma e Cittadinanzattiva Laizo Onlus, Cartellopoli . Ma proveremo – con tutti i limiti della semplificazione – a raccontare i punti in discussione, perchè i cittadini capiscano cosa sta avvenendo in questi giorni in Campidoglio rispetto alla sua tormentata approvazione.

Il punto riguarda  le regole uguali per tutti, che si traduce in questo, come in molti altri casi – quando si tratta di attribuire spazi, beni o servizi pubblici –  nella scelta del  bando pubblico anzichè dell’affidamento diretto. Scelta in realtà obbligata, in quanto le norme europee sulla concorrenza recepite dallo stato italiano e vigenti quindi anche sul territorio della Capitale, lo impongono. Invece in Aula Capitolina, a quanto pare, in molti vorrebbero fare eccezione alla regola, non rispetto agli impianti di affissione privati, ma per una parte del consistente  patrimonio degli impianti di proprietà comunale  che si riconoscono per la  “cimasa”  “SPQR” che vengono dati in affitto a privati. Ebbene, incredibile a dirsi, è in corso un “tiro alla fune” trasversale, su quale percentuale di questi impianti pubblici sottarre al bando e dare in affidamento diretto (si dice alle imprese “virtuose”, categoria di difficile classificazione giuridica, e oltretutto  non si sa  con che criteri,  per quanto tempo e  a quali condizioni). Sembra che Alemanno  abbia chiesto il 50%, il consigliere della lista Civica Franco Marino il 15% e che  il Sindaco Marino – secondo il Messaggero  – “al massimo e obtorto collo potrebbe arrivare a concedere un 10 per cento di spazi da mettere fuori bando“. Le ultime notizie pdi ieri  parlano di una mediazione raggiunta sul 17,5%. Ma a nostro avviso esiste una sola percentuale compatibile con le regole uguali per tutti e la corretta concorrenza: lo zero per cento.

AMBM

E speriamo che il Sindaco non sia affatto disposto a fare simili mediazioni, che sarebbero una pericolosa deviazione  da quanto promesso in campagna elettorale e – gli riconosciamo –  faticosamente abbastanza mantenuto. Oltretutto – e qui sta un punto ancora più rischioso –  inserire una simile eccezione probabilmente aprirebbe la porta a una serie di ricorsi e contenziosi, che di fatto annullerebbero  il tentativo di riportare regole  e legalità in un settore che è uno  dei simboli del degrado fisico e della deriva civile della Capitale.

CHIEDIAMO QUINDI: nessuna eccezione per nessuno, tutto deve essere messo a bando, anche tutti gli impianti del  Comune. Ma nello sciagurato caso che prevalga il compromesso, che sia almeno data la garanzia giuridica e tecnica che l’introduzione di  quote da non sottoporre a bando non metta a rischio  la legalità dell’intero piano.

I promotori del Presidio, VAS Roma e Bastacartelloni, chiedono anche  che sia approvato l’emendamento presentato da Alessandro Onorato (Lista Marchini) , che riguarda la possibilità di incentivare il bike sharing attraverso le affissioni pubblicitarie. In pratica si tratta di permettere  a chi parteciperà ai bandi per il bike sharing di avere un adeguato  ricavo economico dalla pubblicità connessa, prevedendo la possibilità che per le affissioni pubblicitarie, quantomeno quelle più remunerative nella città storica, sia  consentito il formato europeo  da 1,20 mt(altezza) per 1,80 mt (larghezza).

(dal sito VAS Roma) Non è accettabile una mediazione se a pagarne il prezzo è l’intera città di Roma ed i suoi cittadini

(dal sito Bastacartelloni) Al via oggi il dibattito sul Prip. Si profila un nuovo compromesso al ribasso

> vai all’articolo precedente Vogliamo le regole per i cartelloni

> scarica la Proposta n.59/2014  ( Decisione 35) Approvazione Piano regolatore Impianti Pubblicitari Decisione della Giunta Capitolina n. 35 del 30 aprile 2014

> scarica la Proposta n.61/2014 (Decisione n.36)  Modifiche e integrazioni alla delibera consiliare n.37 del 30 marzo 2009 avente per oggetto Modifiche e integrazioni alla delibera consiliare n.100 del 12 aprile 2006 riguardante il Regolamento comunale recante le norme in materia di esposizione della pubblicità e di pubbliche affissioniDecisione n. 36 del 30 aprile 2014

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