Stadio, la Delibera approvata conferma la riduzione del verde previsto prima, e una parte di “parco” che non è un parco.
Autore : Redazione
In concomitanza con l’inizio della serie di incontri di Dibattito pubblico per il nuovo Stadio della Roma a Pietralata, facciamo una prima analisi del testo finale della Delibera che ha conferito l’interesse pubblico allo studio di fattibilità. E continua a balzare agli occhi l’incredibile linea comunicativa che perservera nel considerare un “polmone verde” uno spazio che sarà in parte – Parco intorno allo stadio – costituito da terreno impermeabilizzato e recintato, senza ostacoli visivi per accogliere le masse di clienti della nuova struttura con finalità sportive, commerciali e di intrattenimento h24, e in parte – Parco centrale – frammentato da altri campi sportivi, anche di uso privato , anfiteatri e piazze per eventi .Almeno un emendamento della maggioranza ha avuto il buon gusto di cancellare, dall’elenco delle “opportunità uniche” dello Stadio “per valorizzare il quadrante urbano in cui si colloca” la “valorizzazione delle aree verdi”.
Il 9 maggio 2023 l’Assemblea Capitolina ha approvato la Delibera che conferisce il pubblico interesse allo Studio di fattibilità della A.S. Roma (1).
Noi eravamo presenti, con la fascia verde al braccio, per chiedere alle consigliere e ai consiglieri coerenza (2).
Coerenza con quello che da sempre viene ribadito, dai programmi elettorali, ai convegni, dai discorsi ufficiali ai post sui social, a ogni taglio di nastro come nei rendering delle candidature di Expo.
Il tormentone di tante Amministrazioni ma soprattutto di questa: l’ambiente e le persone. L’ecologia, il contrasto all’emergenza climatica, all’inquinamento, i progetti per la riforestazione. E le periferie, le persone svantaggiate, quelle che vivono in isole di cemento in luoghi inquinati e assai poco “humanlands”.
Per questo la Delibera dello Stadio era un importantissimo banco di prova del Sindaco, della sua Giunta e anche dell’Assemblea Capitolina, maggioranza e opposizione. Una prova che è stata per noi davvero deludente.
Non avevamo chiesto la luna, nemmeno di non fare lo Stadio, ma solo che la quantità e la qualità di verde pubblico previsto dall’attuale piano urbanistico per la zona fosse mantenuto. E che se non ci fosse stata la possibilità di reperirlo tutto insieme nell’area, fosse inserito in altri spazi del quartiere (3). Richiesta bocciata.
E pensare che proprio questa Giunta solo tre mesi prima, in occasione della prima conferenza per il piano di adattamento climatico di Roma aveva definito la forestazione urbana “uno degli interventi più importanti del contrasto ai cambiamenti climatici, nonchè uno dei pilastri nell’ambito delle azioni di adattamento di Roma Capitale”, e confermato tre interventi: a Casal Brunori, Torre Spaccata e Pietralata(4).
Tre le criticità che avevamo sottolineato sul verde urbano:
la riduzione della superficie a verde pubblico rispetto al Piano Particolareggiato vigente, che gli stessi uffici del Dipartimento Urbanistica avevano quantificato in “circa 29.000 m quadri, 54.000 m quadri restanti…”(5)
lo “spezzettamento” del verde in tanti spazi di risulta, tra un “Parco dello Stadio” e un “Parco centrale” in cui erano ricavati vari campi sportivi anche da affidare a privati.
l’incredibile inserimento, nel conteggio del verde, del citato “Parco dello Stadio”, un anello recintato intorno alla struttura sportiva, costituito da terreno impermeabilizzato dove per ragioni di sicurezza non possono esserci “ostacoli visivi”, quindi niente alberi. Un’area dove, nonostante i suggestivi rendering, al massimo potrà esserci qualche cespuglio.
Dopo il nostro battage, lettere e audizioni in Commissione Ambiente, questi sono stati i risultati sul “fronte del verde”: nella Delibera approvata dall’Assemblea, un primo emendamento di maggioranza (Baglio Bonessio Amodeo Biolghini Ciani Luparelli (6), è intervenuto sugli aspetti urbanistici, fugando ogni possibilità di mantenere le precedenti previsioni, passando dalla superficie a verde del Piano Particolareggiato – ca 77.000 mq – a un conteggio in base alla “dotazione di aree a standard” per il verde pubblico (il minimo prescritto dalle norme) e quindi decisamente ridimensionata; per quanto riguarda la qualità, non è stato introdotto alcun correttivo rispetto all’inserimento della superficie denominata “parco dello Stadio” nel “verde” pubblico.
Come spesso accade, le nostre – e di altri – rimostranze hanno spinto però l’Assemblea a introdurre una sorta di manifesto d’intenti in un altro emendamento(7), che sembra una prescrizione ma che di fatto è solo una generica esortazione a una progettazione che mantenga una maggiore continuità del verde, integrandolo con gli spazi pubblici e mantenendo una prevalenza dei “caratteri naturalistici”, insieme a una serie di altrettanto generiche raccomandazioni di “porre particolare attenzione” alla “sostenibilità ambientale” , alla “forestazione urbana come elemento di mitigazione ambientale” e così via. Senza inserire nessun elemento vincolante e soprattutto successivamente verificabile:
“la dotazione delle aree verdi deve essere concepita in base a principi di sostenibilità ambientale, economicità nella manutenzione, sicurezza urbana, mitigazione dell’impatto delle infrastrutture, massima fruibilità, ponendo particolare attenzione al tema della permeabilità dei suoli, alla gestione delle acque meteoriche, alla tutela delle alberature di pregio esistenti e al recupero e allo sviluppo delle biodiversità e della forestazione urbana come elemento di mitigazione ambientale;” (7)
Non hanno avuto alcun seguito – nessuna possibilità – neanche due emendamenti delle opposizioni, uno del M5S/Lista Raggi e uno di Fratelli d’Italia (8) che chiedevano entrambi la realizzazione di una superficie di verde pubblico continuo e liberamente fruibile, con un terreno permeabile di estensione equivalente all’attuale parco di Pietralata (quantificato in 14 ettari).
La Delibera è stata quindi approvata da un fronte che comprendeva anche parte delle opposizioni (Lista Calenda, Italia Viva e UDC/FI), con l’astensione di FdI e il non voto dei pentastellati.
Non commentiamo gli ODG approvati a margine della Delibera, compreso quello volenteroso di Nando Bonessio (9) che raccoglieva le nostre richieste, dato che non hanno alcun valore vincolante, nè per il proponente, nè per il Sindaco a cui sono rivolti. E non contiamo neanche molto sull’annunciato ulteriore passaggio del progetto definitivo in Assemblea capitolina, dato che trattandosi di una verifica del rispetto delle condizioni fissate dalla Proposta che conferisce il pubblico interesse allo Stadio, possiamo immaginare che ci sarà ben poco margine di intervento su aspetti che non siano già stati fissati nella Delibera approvata.
…Intorno allo stadio sono previste, sempre con fondi privati, un parco di circa 10 ettari e un parco centrale nel comprensorio direzionale, sul quale affacciano le nuove attrezzature in corso di realizzazione e previste dal progetto SDO… Maurizio Veloccia, Assessore all’urbanistica – Introduzione del Dossier di Progetto Dibattito Pubblico Stadio AS Roma a cura di Roma Capitale
…Il progetto propone un nuovo assetto del verde, volto al riequilibrio delle quantità previste dal Piano Particolareggiato vigente. Il sistema dei parchi è supportato da una fitta rete di percorsi pedonali e ciclabili che intercettano i principali punti di snodo del trasporto pubblico... dal Dossier di Progetto Dibattito Pubblico Stadio AS Roma a cura di AS Roma
Oggi inizia il dibattito pubblico delle cui risultanze, almeno sulla carta, si dovrebbe tenere conto nella conferenza di servizi decisoria e dovrebbero “concorrere alla valutazione del progetto definitivo” (10). Tuttavia, visto come sono andate le cose finora, a partire dal verde pubblico di Pietralata, non nutriamo grandi speranze.
il Dossier di Carteinregola Stadio della Roma a Pietralata: la delibera deve contenere tutte le prescrizioni necessarie – con le osservazioni su progetto, verde, mobilità e parcheggi, indagini archeologiche (> vai al dossier)
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
7 settembre 2023
NOTE
(1) vedi Nuovo Stadio di calcio in Roma, località Pietralata – Studio di fattibilità. Dichiarazione di pubblico interesse – con condizioni, prescrizioni e raccomandazioni- della proposta pervenuta agli atti del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, prot. QI 162711/162731 del 3.10.2022, da parte dell’A.S. Roma S.p.A., ex art. 1 co. 304 della legge n. 147/2013 e art. 62 del DL 50/2017 convertito con modificazioni dalla legge 96/2017 – attualmente disciplinata dal D.Lgs. 38/2021. scarica la Delibera approvata dall’Assemblea Capitolina il 9 maggio 2023
(2) Il 9 maggio 2023 alcuni membri di Carteinregola hanno fatto un presidio simbolico in Assemblea con una fascia verde al braccio per chiedere coerenza alla Giunta e ai consiglieri capitolini, a partire dal mantenimento della quantità e della qualità di verde urbano previsto dal piano urbanistico vigente. vedi Stadio a Pietralata: il 9 maggio presidio di Carteinregola in Campidoglio per chiedere coerenza
Il verde pubblico deve avere la stessa ampiezza prevista dal Piano particolareggiato, con una superficie compatta e continua – non ritagliata ai bordi dello Stadio o ricavata da una sommatoria di spazi frammentati – e con una qualità assicurata dalla messa a dimora di un congruo numero di alberature di prima e seconda grandezza. Se, come rilevabile dal masterplan, è impossibile ricavare nel compendio un’unica e continua superficie equivalente al verde pubblico previsto in precedenza, dovrebbe essere quantomeno individuata un’altra area del quadrante interessato che possa permettere il raggiungimento della quota, con i costi e le sistemazioni a carico del proponente.
Le strutture sportive e l’anfiteatro previste dallo Studio di fattibilità del proponente per il Parco centrale pubblico devono essere oggetto di consultazione della cittadinanza del quartiere e del Municipio, con la possibilità di una loro ricollocazione in altri spazi del quartiere a spese del proponente anche in funzione del raggiungimento degli standard del punto precedente.
Fermo restando il punto precedente, dovrà essere esplicitato quali strutture sportive saranno a pagamento e a quali condizioni, con l’obiettivo del massimo uso pubblico e gratuito del Parco centrale.(…)
(4) Nel marzo 2021 Roma Capitale ha partecipato al bando di gara del “Decreto Clima» indetto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (D.M. 9 ottobre 2020) per la forestazione delle Città Metropolitane, con tre progetti per la realizzazione di boschi urbani nelle zone di Serpentara (Municipio III), Pietralata (Municipio IV) e Torre Spaccata (Municipio VI) Per la Sindaca Raggi si tratta di “Progetti di elevato spessore per migliorare la qualità̀ dell’aria e la salute dei cittadini”
Progetto Pietralata (Municipio IV) Investimento richiesto: 451.938 euro Bosco urbano di 1369 alberinDimensioni: 5,2 ettari di verde Stima CO2 assorbita: 141 tonnellate in 10 anni – 424 tonnellate in 30 anni
Un’altra sessione specifica ha riguardato il tema della forestazione, uno degli strumenti più importanti del contrasto dei cambiamenti climatici, nonché uno dei pilastri nell’ambito delle azioni di adattamento di Roma Capitale, con il grande piano chepunta a mettere a dimora 1 milione di alberi, con azioni che comprendono la ricostituzione di boschi come quello di Monte Antenne, le forestazioni in ambito Decreto Clima di Casal Brunori, Torre Spaccata e Pietralata, l’utilizzo delle risorse Pnrr – attraverso la Città Metropolitana – e le azioni di rigenerazione delle alberature stradali.
(5) il Dipartimento urbanistica,nel parere della Conferenza dei servizi preliminare, rileva che: “… in merito alla dotazione di verde pubblico urbano (V4) pari a 77.000 mq di P.P.[Piano Particolareggiato],la proposta prevede una quota di riduzione di superficie del verde urbano pari a circa 29.000 m quadri, 54.000 m quadri restanti…”[Parere Dipartimento Urbanistica 10 gennaio 2023 pag. 20 21-Determinazioni PAU (f.to Pdf – Mb 18,1)] ed è da segnalare anche il ridimensionamento della componente secondaria della rete ecologica per una quota di circa 20.000 m² a fronte di una superficie totale di circa 77.000 m² [Studio fattibilità Relazione tecnico illustrativa 3 ottobre 2022 3.5 Compatibilita’ ambientale pag. 50 ]vedi Stadio della Roma, quale verde pubblico (le osservazioni di Carteinregola 3.)
(6) (in rosso e barrato modifiche emendamento) ASPETTI URBANISTICI, EDILIZI ED INFRASTRUTTURALI PAG. 12 “…la proposta progettuale è in variante al vigente PRG e nello specifico al Piano Particolareggiato del Comprensorio Direzionale di Pietralata per diversi aspetti (…) ne consegue che l’approvazione del progetto proposto del Nuovo Stadio di calcio e delle relative infrastrutture complementari e/o funzionali alla fruibilità dell’impianto sportivo…costituirà variante allo strumento urbanistico comunale…
– oltre alle verifiche delle dotazioni urbanistico-edilizie dell’ambito di intervento, la proposta progettuale dovrà verificare la sostenibilità urbanistica degli ambiti urbanistici urbani su cui interviene con particolare riferimento alla parte rimanente dello SDO Pietralata, incluso il fabbisogno di standard “esterno ed interno”, garantendo la dotazione totale di aree a standard calcolate con riferimento non solo all’intervento dello stadio e servizi annessi, ma all’intero comparto di Pietralata nel quale l’intervento si innesta (dotazione “esterna e interna” al PP), e al Piano di Assetto Tiburtina e sue ipotesi di variazione;ed il Piano di Assetto Tiburtina e sue ipotesi di variazione (rif. DGC 204 del 19/08/2021) (15)[ Emendamento. n. 4 Baglio Bonessio Amodeo Biolghini Ciani Luparelli];
(7) (Delibera da pag. 25)
7. di stabilire che prima dell’avvio della Conferenza di servizi decisoria l’Amministrazione verifica l’ottemperanza del progetto definitivo alle prescrizioni, condizioni e raccomandazioni risultanti dalla Conferenza di servizi preliminare nonché a quelle emerse nell’ambito del tavolo tecnico di cui ai precedenti punti 3 e 4 con particolare riferimento alle seguenti condizioni inderogabili che sinteticamente si riportano [segue Maxiemendamento Baglio Bonessio Amodeo Biolghini Ciani Luparelli + Di Stefano + Casini + Nanni da punto a) a punto h)]
a) Dotazioni di aree a standard e parcheggi:
(…)
la dotazione di aree a standard per il verde pubblico deve essere progettata e realizzata in modo tale da costituire un sistema continuo e liberamente fruibile, integrato nell’organizzazione degli spazi pubblici, con particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione, e preminentemente con caratteri naturalistici in coerenza con quanto definito al successivo punto e); la realizzazione di eventuali aree ricreative e sportive all’aperto dovrà essere preventivamente concordata con il Dipartimento Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda e con i competenti uffici del Municipio IV.
(…)
e) Assetto paesaggistico e ambientale:
la dotazione delle aree verdi deve essere concepita in base a principi di sostenibilità ambientale, economicità nella manutenzione, sicurezza urbana, mitigazione dell’impatto delle infrastrutture, massima fruibilità, ponendo particolare attenzione al tema della permeabilità dei suoli, alla gestione delle acque meteoriche, alla tutela delle alberature di pregio esistenti e al recupero e allo sviluppo delle biodiversità e della forestazione urbana come elemento di mitigazione ambientale;
la realizzazione delle nuove strutture dovrà rispettare l’obbligo di utilizzare fonti di produzione di energia rinnovabile nei limiti stabiliti dalla normativa vigente anche nella forma di comunità energetica secondo gli indirizzi di cui alla deliberazione di Giunta Capitolina n. 402 del 15 dicembre 2022.
(8) Emendamento M5S – Lista Raggi Aggiungere nella proposta di deliberazione i oggetto, nella sezione aspetti ecologico-ambientali e storico cultural e paesaggistici: aggiungere un quinto punto con la seguente frase: “la dotazione di aree a standard per il verde pubblico dovrà essere progettata in modo tale da costituire un sistema continuo e liberamente fruibile, garantendo il mantenimento degli spazi attualmente previsti nel PRG vigente, quantificabili in 14 ha, che in alcun modo potranno essere calcolati con aree verdi di risulta (aiuole, spartitraffico, verde limitrofo a parcheggi) e che dovranno essere verificati sulla base della permeabilità del terreno, da cui dovranno escludersi campi sportivi, aree ludiche, viabilità ciclo pedonale
Emendamento Fratelli d’Italia A pag. 17 dopo “per quanto riguarda gli aspetti ambientali” inserire: “deve essere garantita la dotazione di verde della zona con la realizzazione di un sistema continuo e liberamente fruibile di terreno permeabile di estensione equivalente all’attuale parco di Pietralata (14 ettari) realizzato a una distanza non superiore a 500 metri dall’attuale localizzazione dello stesso
(9) Testo ODG da inserire
(10) Delibera – Pag. 14-15
(…) Dato atto che il progetto di fattibilità dell’intervento del nuovo stadio, considerato che sarà realizzato su aree prevalentemente pubbliche ed avrà impatto sull’ambiente, sulla città o sull’assetto del territorio, dovrà essere oggetto di consultazione pubblica ai sensi dell’art. 22 del D.Lgs. 50/2016, e che i contributi e i resoconti saranno pubblicati, unitamente ai documenti predisposti dall’amministrazione relativi agli stessi lavori. Gli esiti del dibattito pubblico e le osservazioni raccolte saranno successivamente esaminate dalla conferenza di servizi decisoria e concorreranno alla valutazione del progetto definitivo; (…)