Area ex giardino del Tango al Villaggio Olimpico, una proposta di Risoluzione poco trasparente
Autore : Redazione
Si è tenuto ieri 15 giugno un sopralluogo della Commissione urbanistica del Municipio II nell’area dell’ ex giardino del Tango in via degli Olimpionici, dove da tempo, anche grazie alle battaglie di Carteinregola, è stata abbattuta la tensostruttura abusiva, lasciando circa 2500 mq di verde con numerose alberature anche di pregio.
Nelle commissioni municipali si discute da settimane una risoluzione che riguarda la destinazione e la manutenzione dell’area, risoluzione in buona parte condivisibile, tranne che per il punto finale, dove si prevede di valutare “forme alternative di finanziamento e manutenzione anche in collaborazione con operatori privati, garantendo l’accesso libero e gratuito alla cittadinanza”. Certamente se si trattasse di sponsorizzazioni, come già per il parco giochi di Viale Tiziano, realizzato e manutenuto dal CONI, non avremmo obiezioni, ma vogliamo essere certi che venga esclusa qualsivoglia struttura che possa portare agli “operatori privati” un qualche beneficio economico in cambio del finanziamento della sistemazione e della manutenzione dell’area, a partire da chioschi bar e affini, che verrebbero a collocarsi in una zona a ridosso del tristemente noto polo della cosiddetta “Movida” di Ponte Milvio, con il forte rischio di un’estensione del fenomeno anche da questo lato del Tevere con le conseguenze che ben conosciamo.
Per il resto non abbiamo contrarietà a destinazioni ludico-sportive, anche se abbiamo fatto presente la necessità che prima di deciderne la destinazione venga avviato un processo partecipativo che coinvolga le associazioni e la cittadinanza residente interessata, e siamo d’accoro anche sulla possibilità di promuovere un patto di collaborazione con le realtà presenti sul territorio per il controllo e la manutenzione dell’area.
Restiamo in attesa che venga fatta chiarezza dai promotori della risoluzione su cosa intendano per “in collaborazione con operatori privati” e che, a scanso di equivoci, sia messo nero su bianco nel testo che qualunque operatore privato che dovesse occuparsi dell’area non abbia finalità “profit”, come del resto esplicita il Regolamento per l’Amministrazione condivisa, recentemente approvato dall’Assemblea capitolina*, che pur comprendendo nella categoria “cittadini attivi” “tutti i soggetti, singoli, associati o comunque riuniti in formazioni, comprese quelle informali, anche di natura imprenditoriale “ specifica che questi ultimi possano aderire “purché nella dimensione della responsabilità sociale e non nell’attività di profitto”. E’ quindi escluso, a nostro parere, che qualsiasi operatore privato possa intraprendere un patto di collaborazione con l’Amministrazione che comporti, anche mantenendo “l’accesso libero e gratuito alla cittadinanza” dell’area, delle attività economiche.
Anna Maria Bianchi Missaglia
per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
16 giugno 2023
(*) SCARICA Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni di Roma Capitale Deliberazione Assemblea Capitolina n. 102-2023
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