La risposta dell’Assessore Alfonsi alle contestazioni degli abitanti e delle istituzioni del III Municipio per il progetto di destinare parte dell’ex TMB Salario a impianto per il trattamento delle terre di spazzamento, riduce le proteste alla sempiterna “Sindrome Nimby” (1). Toni e argomentazioni che smentiscono le tante affermazioni del Sindaco, in campagna elettorale e non solo, sulla condivisione delle scelte con i cittadini.
Cattive notizie per tanti cittadini di Roma, in particolare per quelli che per anni hanno subìto o continuano a subire gli effetti legati agli impianti di smaltimento dei rifiuti. E’ di un mese e mezzo fa la scoperta che il Sindaco Gualtieri, in veste di Commissario straordinario per il Giubileo 2025, da molti mesi aveva indicato tra gli interventi giubilari l’ex TMB Salario nel III Municipio come localizzazione di un nuovo impianto per il trattamento delle terre di spazzamento – codici EER: 20 03 03 (Residui della pulizia stradale) e 20 03 06 (Rifiuti della pulizia delle fognature/caditoie) (2), volontà confermata dalle dichiarazioni dell’assessore Alfonsi di qualche giorno fa (3), a cui si aggiungono quelle del Direttore generale di Roma Capitale, Paolo Aielli, che nel corso di una Commissione capitolina Trasparenza (4), rispondendo a una domanda sui luoghi possibili per il caricamento su treno dei rifiuti indifferenziati diretti verso il futuro termovalorizzatore di Santa Palomba ha citato Villa Spada, la zona proprio di fronte all’EX TMB, come possibile “buona soluzione”
E cattive notizie anche per i cittadini di Santa Palomba e dintorni, che speravano che le modifiche apportate al Piano rifiuti regionale di Zingaretti – che comunque non prevedeva nuovi inceneritori – dal nuovo Presidente di centro destra Rocca, potessero escludere la realizzazione dell’impianto (5): anche in questo caso è arrivato un perentorio comunicato dell’Assessore Alfonsi: “Se anche la Regione Lazio, come previsto, cambiasse il piano rifiuti regionale, il termovalorizzatore di Roma a Santa Palomba verrebbe realizzato comunque poichè l’opera risponde ai poteri commissariali conferiti dal governo al sindaco, Roberto Gualtieri, in vista del Giubileo del 2025” (6) [il Piano rifiuti regionale poi non ha toccato il punto (7)].
Ed è proprio grazie ai poteri speciali conferiti al Sindaco Commissario Gualtieri (8) che la Giunta può “tirare diritto”, anche se, vogliamo ricordare ancora una volta, il cosiddetto termovalorizzatore con il Giubileo c’entra ben poco, dato che non entrerà in funzione prima della fine del 2026 (9), e anche l’ impianto di trattamento delle terre di spazzamento nell’ex TMB Salario, secondo l’ultimo cronoprogramma (10) dovrebbe entrare in pre esercizio nel II trimestre del 2025. In proposito, condividiamo le preoccupazioni dei cittadini del III Municipio, sulla possibilità che una volta rimessa in moto la destinazione di parte della struttura a trattamento dei rifiuti, nel periodo giubilare, l’impianto possa diventare di nuovo un centro di appoggio e smistamento della spazzatura, per la pressione della prevista presenza, lungo tutto l’anno, di oltre 30 milioni di visitatori (11) su una città che è gia in perenne emergenza rifiuti con meno di 3 milioni di residenti. Preoccupazione aumentata dai ventilati programmi sul “terminale intermodale di Roma smistamento” (4) nell’ area di Villa Spada.
Ma, ancora una volta, vogliamo rimarcare, più che il merito, che affronteremo in una analisi più approfondita, il metodo adottato dal Sindaco e dall’Assessore Alfonsi, che sta azzerando la fiducia di tanti cittadini, non solo nell’Amministrazione di Roma, ma anche nella proposta democratica di una forza politica come il PD.
...abbiamo un metodo che è l’unico plausibile e efficace: quello della condivisione, il metodo del “noi”. Partecipazione e dialogo sono la condizione necessaria per comprendere i problemi e affrontarli realmente. Il confronto e la discussione devono coinvolgere tutte le organizzazioni romane, i luoghi di cultura e sapere, le forze economiche e sociali, il volontariato e le imprese private. La condivisione è la base per arrivare a soluzioni efficaci e stabili nel tempo. La Roma dei 15 minuti è una visione e anche un metro per misurare le nostre scelte, al Comune e in ogni Municipio. Ci porterà a cogliere tutte le possibilità che si stanno aprendo per il nostro Paese e per la nostra città. Per Roma, e per tutti noi.
da Roma e tutti noi. Il programma per far rinascere Roma e rendere la vita più facile ai romani – di Roberto Gualtieri, candidato Sindaco di Roma, agosto 2021 (pag.10)
Sembrano lontani i tempi del programma elettorale di Roberto Gualtieri (12), e delle linee programmatiche approvate dall’Assemblea capitolina il 19 novembre 2021 (13), ma anche del I Rapporto alla Città del Sindaco presentato l’8 novembre 2022 (14), pieni di ripetute promesse su partecipazione, condivisione e consultazione della cittadinanza. Ma se siamo abbastanza abituati ad Amministrazioni che mettono in pratica la partecipazione, se va bene, sulle scelte finali – quando i cittadini possono cambiare solo qualche dettaglio – e praticamente mai sulle decisioni a monte, prendiamo atto che la Giunta Gualtieri non ha voluto deliberatamente condividere a monte le scelte con i cittadini in materia di rifiuti, sia per l’inceneritore, mai citato in campagna elettorale, sia per gli altri impianti.
Nel caso dell’ex TMB del Salario, le scelte non sono state condivise nemmeno, da quanto hanno riferito, con gli stessi esponenti istituzionali – il Presidente, la Giunta e il Consiglio del Municipio -, nonostante lo sbandierato decentramento, anche quello un tema ricorrente in tutti i documenti programmatici citati.
Sarà necessario, inoltre, adeguare le competenze dei Municipi, senza la necessità di modifiche normative statali, ma operando sul potere regolamentare proprio del Comune. Va, dunque, potenziata l’autonomia delle singole municipalità sia sotto il profilo della spesa che dal punto di vista del controllo delle opere pubbliche interne ad esse. Si deve accordare maggiore fiducia agli organismi eletti nelle singole municipalità, potenziando allo stesso tempo anche il coordinamento tra di esse.
da Roma e tutti noi.(pag.34)
Ma pesa soprattutto per quei cittadini che, dopo aver aver subito anni di puzza, per mesi sono stati lasciati nell’illusione che sarebbero stati chiamati a contribuire al progetto della nuova destinazione dell’Ex TMB- un centro per l’economia circolare e un parco – mentre era già stato consegnato il programma degli “interventi essenziali indifferibili” del Giubileo 2025, tra i quali l’intervento N. 87 – Impianto di trattamento delle terre di spazzamento poi approvato dal Governo il 15 dicembre 2022 (15), che nella corrispondente scheda pubblicata a gennaio nel documento “Giubileo della Speranza“ mostrava la mappa del TMB Salario, ma senza citare il luogo; intervento poi confermato nel nuovo DPCM dell’8 giugno 2023, con la nuova numerazione n. 183 (16), ma che era persino citato – senza cenni alla localizzazione – anche nel I Rapporto alla città del Sindaco dell’8 novembre 2022 (14)
In base al primo cronoprogramma (15), quindi coevo al primo DPCM, nel IV trimestre 2022 avrebbe dovuto essere pronto il progetto definitivo, e nel I trimestre del 2023 avviato all’iter autorizzativo. Lo stesso periodo – gennaio 2023 – in cui l’Assessore Alfonsi, in visita all’EX TMB, pubblicava su FB: ” ...Stiamo cominciando a ragionare tutti insieme sul percorso che ci dovrà condurre, entro il mandato del sindaco, a realizzare il grande progetto di bonifica e riqualificazione di questo sito, che per anni ha rappresentato un problema e che ora vogliamo diventi una magnifica opportunità per questo territorio e per l`intera città. L`ipotesi che stiamo condividendo è quella di procedere, grazie ai finanziamenti della Regione Lazio e alle risorse del Pnrr, alla bonifica integrale dell`area, inclusa la demolizione dell`impianto Tmb. In parallelo – avvalendoci della collaborazione delle Università – avvieremo la progettazione di un grande polo cittadino per attività destinate all`economia circolare, per il riuso e il riciclo dei materiali, e un un parco pubblico. Una parte dell`area continuerà a ospitare le attività del Centro di Servizio Ama, come la sede zonale, il rimessaggio e l`officina dei mezzi, un`isola ecologica a servizio del quartiere…” Nulla sulle terre di spazzamento e il parziale ritorno a centro per i rifiuti urbani (17).
Poi, a agosto 2023, i cittadini sono venuti a sapere che AMA aveva chiesto alla Regione Lazio la verifica della assoggettabilità alla procedura di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) del progetto.
Alle reazioni indignate dei cittadini e alla mozione votata all’unanimità da maggioranza e opposizioni del Consiglio del III Municipio il 14 settembre scorso, che impegna li Presidente e la Giunta a esprimere ufficialmente la propria contrarietà all’utilizzo del sito ex TMB Salario per il trattamento dei rifiuti(18), l’Assessore Alfonsi ha definito “normali” le proteste dei cittadini, catalogandole nella famosa “sindrome Nimby” (Not in my black yard, non nel mio cortile), spiegando che per “chiudere il ciclo dei rifiuti e uscire da decenni di disagi ed emergenze, tutti i territori si devono far carico di una parte di impianti“(1).
Parole paradossalmente rivolte a cittadini che per anni hanno dovuto sopportare i miasmi, che difficilmente, soprattutto a questo punto, potranno sentirsi rassicurati dalle affermazioni che “L‘attenzione mia e del sindaco è non sobbarcare i territori che hanno gia sopportato, piu di altri, il peso di impianti importanti“ (19), visto che oltretutto si pensa addirittura di proporre la zona di Villa Spada per il trasbordo delle balle di rifiuti “tal quale” destinate all’inceneritore.
Dulcis in fundo, il ricorso ai poteri speciali conferiti per il Giubileo 2025, che permettono al Sindaco Commissario “In caso di dissenso, diniego, opposizione o altro atto equivalente proveniente da un organo di un ente territoriale interessato che, secondo la legislazione vigente, sia idoneo a precludere, in tutto o in parte, la realizzazione di un intervento rientrante nel programma dettagliato e qualora un meccanismo di superamento del dissenso non sia già previsto dalle vigenti disposizioni” di “proporre al Presidente del Consiglio dei ministri le opportune iniziative ai fini dell’esercizio dei poteri sostitutivi” (20).
Il Sindaco è quindi libero di prendere le decisioni che crede rispetto alle opere che “rispondono ai poteri commissariali conferiti dal governo al sindaco, Roberto Gualtieri, in vista del Giubileo del 2025“.
Con buona pace dei cittadini del III Municipio, delle aree e dei Comuni intorno a Santa Palomba, e della partecipazione e della condivisione delle scelte.
..daremo vita a una “consiliatura costituente” finalizzata ad adottare tutte le riforme necessarie a migliorare l’amministrazione della città Capitale, chiamando a concorrere alle più rilevanti decisioni tutte le forze sociali operanti nella città.
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
NOTE
(1) Rifiuti: assessora Roma, normale sindrome Nimby su impianti, tornero a parlare con cittadini Roma, 27 set – (Nova) – Le proteste dei cittadini che risiedono nelle aree dove devono essere realizzati i principali impianti per i rifiuti di Roma “sono normali. La sindrome Nimby (Not in my black yard, ndr) c’e in tutto il mondo, in tutta Europa e c’e anche in Italia e a Roma. Dopodiche ai cittadini bisogna spiegare come stanno le cose: se noi vogliamo chiudere il ciclo dei rifiuti e uscire da decenni di disagi ed emergenze, tutti i territori si devono far carico di una parte di impianti“. Lo ha detto l’assessora ai Rifiuti e all’Ambiente di Roma, Sabrina Alfonsi, in una intervista ad “Agenzia Nova”. “L’attenzione mia e del sindaco – ha sottolineato Alfonsi – è non sobbarcare i territori che hanno gia sopportato, piu di altri, il peso di impianti importanti. E’ comprensibile che in alcuni territori ci sia una preoccupazione piu accesa della popolazione. Assolutamente tornerò, e continuerò, a intervenire nei consigli municipali per incontrare i cittadini e illustrare il piano rifiuti di Roma“. (Rer)
(3) Rifiuti: assessora Roma, pronti bandi impianti, avanti su biodigestori e terre spazzamento Roma, 27 set – (Nova) – L’azienda capitolina per i rifiuti, Ama, nell’ambito dell’attuazione del piano industriale, e pronta a pubblicare i bandi di gara per la realizzazione degli impianti previsti nello stesso: in particolare due biodigestori, uno a Cesano e l’altro a Casal Selce, con fondi del Decreto Aiuti, due impianti di smistamento dei multimateriali, un impianto per il trattamento delle terre di spazzamento al Salario. Lo ha assicurato l’assessora ai Rifiuti e all’Ambiente di Roma, Sabrina Alfonsi, in una intervista ad “Agenzia Nova”. “Ama ha gia pronti i bandi per andare in gara per tutti gli impianti, quindi andiamo avanti speditamente sui due biodigestori, gli impianti di economia circolare per i multimateriali, e quello per le terre di spazzamento – ha detto -. Dopo la bocciatura del ministero dell’Ambiente ai fondi Pnrr per i due biodigestori, abbiamo recuperato le risorse con il Decreto Aiuti. Le conferenze dei servizi sono chiuse, c’e stato solo un parere negativo della Soprintendenza archeologica competente nell’area di Cesano, ma è gia prevista una nuova riunione e supereremo il parere negativo”. (Rer) NNNN
–RIFIUTI. ROMA, AIELLI: VILLA SPADA BUONA AREA PER CARICAMENTO VERSO TERMOVALORIZZATORE ‘ABBIAMO STUDIATO 3 IPOTESI LOGISTICHE: NORD, EST E OVEST’ (DIRE) Roma, 29 set. – “Villa Spada può essere una buona soluzione” come area da dove fare partire i rifiuti verso il futuro termovalorizzatore di Santa palomba. Lo ha detto il Direttore generale di Roma Capitale, Paolo Aielli, nel corso di una seduta della commissione capitolina Trasparenza, rispondendo a una domanda sui luoghi pensati per il caricamento su treno dei rifiuti indifferenziati che poi saranno bruciati nell’impianto verosimilmente dalla fine del 2026. “Abbiamo studiato 3 ipotesi logistiche ma sono in corso i piani di fattibilità- ha spiegato Aielli – Allo stato attuale abbiamo individuato almeno due-tre centri dove fare questa operazione e caricare le eco-balle che devono essere portate a Santa Palomba. Villa Spada può essere una buona soluzione, ci sono gli spazi, la logistica, ci sono sufficienti aree di rispetto ed è un’area essenzialmente industriale. Stiamo studiando anche altre due ipotesi che sono più prossime. Villa Spada è a nord della città, ma se ne facciamo anche a est e ovest, magari allontanandoci di 8 km, il costo non cambia”. (Red/ Dire 10:35 29-09-23 . NNNN
L’ipotesi di usare un’area dello scalo ferroviario di Villa Spada – Terminale intermodale di Roma Smistamento in MUDC – “per lo stoccaggio di un prodotto – ad i esempio rifiuti urbani “ è presente anche nel Piano regionale della MOBILITA’ dei TRASPORTI e della LOGISTICA del dicembre 2020 scarica il Piano (paggg.29-31)
(6) Rifiuti: assessora Roma, Regione cambia piano ma termovalorizzatore si fa con poteri governo+ Roma, 27 set – (Nova) – Se anche la Regione Lazio, comeprevisto, cambiasse il piano rifiuti regionale, il termovalorizzatore di Roma a Santa Palomba verrebbe realizzato comunque poichè l’opera risponde ai poteri commissariali conferiti dal governo al sindaco, RobertobGualtieri, in vista del Giubileo del 2025. Lo ha affermato l’assessora ai Rifiuti e all’Ambiente di Roma, Sabrina Alfonsi, in una intervista ad “Agenzia Nova”. “Abbiamo un commissario di governo che ha elaborato il piano rifiuti di Roma. Il piano dei rifiuti regionale non puo cambiare, a oggi, il piano dei rifiuti di Roma. Con il commissario tutti gli impianti previsti verranno realizzati – ha detto Alfonsi -. Sappiamo che la Regione deve cambiare il piano dei rifiuti, perche gli viene richiesto un adeguamento dal ministero, insieme ad altre regioni, perche bisogna rispettare dei parametri che prima non c’erano. In ogni caso, quando lo faranno, sul tema dell’impiantistica bisognerà fare un ragionamento serio all’interno del piano dei rifiuti regionale e credo che non si possa non tenere conto del piano dei rifiuti di Roma e del piano industriale di Ama già approvati. E il termovalorizzatore è uno dei tasselli fondamentali di tutto il piano dei rifiuti di Roma”.
(Pag. 10 )…In tal senso, lavoreremo per potenziare le pratiche di partecipazione alle scelte dell’Amministrazione a partire dalle sperimentazioni degli ultimi anni su Bilancio partecipativo, Punti Roma Facile e Scuola Diffusa per la Partecipazione e la Cittadinanza digitale, che devono acquistare un respiro più ampio e una maggiore efficacia, con l’obiettivo di aumentare il confronto e la condivisione tra cittadini e Amministrazione e favorire lo sviluppo di una cultura digitale e della pratica della cittadinanza attiva
(Pag. 12) Roma in questi anni si è arricchita di esperienze di straordinario civismo. Tale ricchezza va posta a sistema attraverso forme organizzate di ascolto e di partecipazione attiva ai processi decisionali della città in armonia con le linee guida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Pag. 13 …Negli ultimi anni il percorso del decentramento infracomunale ha subito una battuta d’arresto. Lavoreremo per rilanciarlo, consapevoli che esso è condizione non solo per rafforzare la democrazia e la partecipazione riavvicinando i cittadini all’Amministrazione, ma anche per migliorare l’efficienza della macchina politico- amministrativa in una più chiara distinzione di compiti e responsabilità.
(15) dal DPCM 15 12 2022 INTERVENTO N. 87 Impianto di trattamento delle terre di spazzamento
Amministrazione proponente: Roma Capitale Ambito di intervento: Accoglienza per i pellegrini e i visitatori CUP: J82F22000820004 Costo dell’intervento Soggetto attuatore Società Giubileo 2025
Tipologia Intervento Essenziale e indifferibile
Importo totale 4.565.000,00 € Risorse Giubileo 4.000.000,00 € 2025 Altre fonti di finanziamento 565.000 €
Descrizione
L’impianto è costituito da una linea in grado di trattare automaticamente, tramite un lavaggio derivato dal soil-washing, i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade (EER 200303): i rifiuti vengono recuperati ottenendo materie prime differenziate e di qualità, certificate CE e conformi alla normativa europea.
L’impianto è costituito da 4 sezioni: (i) sezione di stoccaggio, (ii) sezione di separazione e pre- vagliatura, (iii) sezione di lavaggio e separazione granulometrica e (iv) sezione di trattamento acque di processo e disidratazione fanghi.
Nella sezione di stoccaggio i rifiuti vengono conferiti dalle spazzatrici meccaniche operanti sul territorio o da automezzi con cassoni scarrabili direttamente nei box di stoccaggio: con l’ausilio di macchine operatrici i rifiuti stoccati vengono alimentati alle successive fasi di trattamento.
Nella sezione di separazione e pre-vagliatura vengono eliminati preliminarmente i materiali grossolani e leggeri grazie all’azione di un vaglio stellare che consente, per effetto dello scuotimento esercitato sul rifiuto vagliato, di separare anche l’eventuale frazione inorganica adesa a foglie e rifiuti misti (quali lattine, bottiglie, plastica in genere, etc.) aumentando così l’efficienza complessiva dell’impianto.
L’unità di lavaggio in controcorrente (sfangatrice a botte), opera il trattamento delle terre di spazzamento: il rifiuto subisce un energico lavaggio che determina il trasferimento delle sostanze inquinanti dal rifiuto all’acqua di processo, per mezzo di azioni di tipo chimico e fisico. Contestualmente, per effetto del flusso in controcorrente e della conformazione geometrica del tamburo, vengono separati gli inerti di granulometria superiore a 2 mm (inviati ai rispettivi box di stoccaggio) dalle frazioni fini e dalle frazioni organiche leggere. Ulteriori trattamenti in un’unità di ciclonatura con separatori gravimetrici a spirale realizzano la separazione delle sabbie (inviate al rispettivo box di stoccaggio) dai limi e dalle acque di processo, che confluiscono alla sezione di depurazione acque e trattamento fanghi.
Tutte le acque di lavaggio sono inviate ad una sezione di depurazione per la rimozione degli inquinanti e la separazione dei fanghi. Dopo il trattamento, le acque sono in larga parte ricircolate alla sezione di lavaggio, così da minimizzarne l’approvvigionamento esterno; i fanghi vengono disidratati in una sezione impiantistica dedicata e inviati presso impianti di destino autorizzati.
Il cofinanziamento di € 565.000 è assicurato dal Piano Investimenti di AMA S.p.a.
(16) Il testo della scheda INTERVENTO N. 183 (ex 87) Impianto di trattamento delle terre di spazzamento è identico a quello della scheda del dpcm 15 dicembre 2023, se non per il cronoprogramma (Vedi punto 10)
(17)
(18) Il 14 settembre 2023 il Consiglio del III Municipio ha approvato all’unanimità una mozione sottoscritta da maggioranza e opposzione che dice NO all’impianto di trattamento per le terre di spazzamento a Via Salaria 981 scarica la mozione. (> guarda il video della seduta e gli interventi – guarda l’intervento di Pietro Brusco dell’Osservatorio Permanente NO TMB durante il consiglio Municipale. (servizio di Teleroma 56 https://www.twitch.tv/videos/1926201682?t=00h12m52s).
Pubblichiamo il comunicato di Roma Capitale sull’approvazione definitiva del Piano Rifiuti e soprattutto l’avvio della realizzazione del termovalorizzatore, con l’apertura della manifestazione di interesse, da parte del Sindaco Gualtieri nel…
Il 16 giugno scorso abbiamo visitato la zona di Santa Palomba, dove secondo fonti di stampa mai smentite potrebbe essere realizzato il termovalorizzatore annunciato dal Sindaco Gualtieri. Un’area che si…