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3. Storia di Dragona

Dragona è un quartiere sorto spontaneamente nel secondo dopoguerra, a seguito della lottizzazione di terreni agricoli venduti a braccianti o pastori emigrati dal meridione, senza un piano regolatore, né licenza, servizi e strutture, e successivamente regolarizzato con il riconoscimento urbanistico delle zone di nuovo abusivismo “O” e  con il piano particolareggiato n. 42 – “Dragona – Quartaccio” approvato nel 2003. Il quartiere, che malgrado la forte spinta di nuova urbanizzazione degli anni 2000 ha mantenuto nel corso degli anni quel vissuto sociale di comunità che ancora oggi lo contraddistingue, conserva luoghi caratteristici quali ad esempio il museo del collezionista D. Agostinelli,  che raccoglie  numerosissimi oggetti della cultura popolare e della tradizione contadina. 

Foto ambm


Rimangono tuttavia aperte le questioni riguardanti le opere pubbliche incompiute, rispetto le quali comitati e cittadini si mobilitano da anni, quali la costruenda stazione Acilia Sud Dragona, lungo la ferrovia Roma-Lido, e le opere a servizio della stessa (parcheggi e sovrappasso), nonché  il Punto Verde Qualità nel Parco Vittime del femminicidio, parzialmente realizzato poiché i lavori sono stati bloccati.

Foto AMBM

Schede a cura di Associazione Insieme per la Curtis Draconis in collaborazione con Carteinregola Comitato di Quartiere Dragoncello, Comitato cittadino Dragona, Fiab Roma Ostia in bici,  Comitato Pendolari Roma-Ostia

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

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