STAZIONE ACILIA SUD DRAGONA, PONTE CICLOPEDONALE E PARCHEGGI: le opere incompiute dell’entroterra del X Municipio
La Stazione Acilia Sud Dragona e le opere a essa connesse, ponte ciclopedonale e parcheggi, sono interventi previsti dal Programma di Recupero Urbano (PRU) Acilia Dragona, uno strumento urbanistico stipulato nel 2005 tra Comune di Roma, Regione Lazio e privati per riqualificare l’entroterra del X Municipio.
Nell’ambito delle opere pubbliche previste dal PRU Acilia Dragona, ossia da realizzarsi attraverso finanziamenti pubblici, esse sono identificate nel seguente modo:
opera 20/a -Stazione Acilia sud Dragona
opera 20/b – Ponte ciclopendonale
opera 20/c -2 Parcheggi
OPERA 20/A: LA STAZIONE
La stazione di Acilia sud Dragona, viene finanziata dal Ministero dei Trasporti nell’ottobre del 2006, che mediante un accordo di programma con la Regione Lazio, trasferisce a quest’ultima i fondi. L’ATAC S.p.A. è nominata stazione appaltante e il bando di gara del progetto esecutivo ed esecuzione delle opere è pubblicatonel 2011. Dopo anni di annunci e indagini geologiche e geognostiche e problemi legati al blocco dell’appalto per mancanza dei fondi regionali, nel novembre 2012 Atac incontra i cittadini presso il Centro Anziani di Dragona, e il suo AD Diacetti annuncia la disponibilità dei fondi regionali: si tratta di circa 7,2 milioni di euro, di cui circa 5 per la realizzazione della nuova stazione di Dragona/Acilia sud sulla ferrovia Roma –Lido e un nuovo fabbricato viaggiatori alla fermata di Tor di Valle.
I lavori partono nel 2014 e sono affidati all’impresa italiana Costruzioni S.p.A: ATAC S.p.A aveva il compito di certificare i SAL (stato di avanzamento dei lavori attraverso un RUP (Responsabile unico del procedimento) che autorizzava il flusso dei pagamenti tramite un doppio bonifico: Regione Lazio – Atac / Atac-impresa costruttrice. I lavori si fermano definitivamente, dopo vari stop dovuti all’irregolarità del flusso dei pagamenti Regione Lazio – Atac – impresa costruttrice, nel luglio 2017. Atac, sembrerebbe non avere corrisposto all’impresa complessivamente circa 1,3 mln di euro e, con la sua entrata in concordato preventivo, avvenuta nel settembre 2017, i debiti pregressi della stessa sono stati oggetto di valutazione da parte dei giudici che si sono espressi nella primavera del 2019: soltanto il 30% dei debiti pregressi saranno riconosciuti all’impresa costruttrice.
Nel corso dei 15 anni, comitati e associazioni locali si sono battuti per la realizzazione dell’opera strategica pe l’entroterra del X Municipio. In particolare, il Coordinamento dei Comitati Entroterra ed il Comitato Pendolari Roma Ostia hanno svolto una continua attività di monitoraggio sull’andamento dei lavori e di pressing, sia nei confronti della Regione Lazio che del Comune di Roma, proprietario del 100% di ATAC S.p.A; nel dicembre 2015, avviene un primo stop dei lavori, a seguito di un blocco dei pagamenti da parte della Regione Lazio, sbloccato soltanto dopo quattro mesi, e nella primavera/estate del 2017; in quest’ultimo caso a nulla sono valsi i campanelli di allarme lanciati dai comitati all’amministrazione municipale, comunale e regionale e gli incontri avuti nelle commissioni comunali e regionali in cui, fino all’ultimo (settembre 2017), invece si è negato il problema ed il definitivo imminente blocco dei lavori nel cantiere e in tutti quelli in corso nelle ferrovie regionali ex concesse gestiti da ATAC S.p.A. I comitati pendolari hanno a più riprese sollecitato la Regione a sostituirsi ad ATAC S.p.A nella gestione del contratto e nei pagamenti ad Italiana Costruzioni, ricevendo però solo risposte vaghe.
A gennaio 2022, dopo circa tre anni di annunci, la Regione Lazio sostituisce ATAC Spa nella gestione della ferrovia Roma Lido, affidando alle sue società controllate Cotral Spa ed Astral Spa rispettivamente il servizio e l’infrastruttura della linea. In questo mutato quadro gestionale, Astral Spa diventa stazione appaltante per tutti i lavori nei cantieri sulle ferrovie ex concesse regionali.
Occorre attendere quasi un anno per la ripresa dei lavori nei cantieri della Stazione (che non c’è) Acilia sud Dragona e il fabbricato viaggiatori della stazione Tor di Valle (Beirut) che infatti riprendono timidamente soltanto alla fine del 2022.
Dopo cinque anni di fermo e lunghe vicissitudini burocratico-finanziarie, l’appalto per il completamento della nuova stazione di Acilia Sud Dragona e per la realizzazione di uno spazio al coperto alla fermata di Tor di Valle è ripreso dopo un nuovo finanziamento per completare i lavori di circa 3 milioni di euro.
Secondo le ultime dichiarazioni della Regione Lazio, i lavori nel cantiere proseguono spediti secondo il cronoprogramma e l’apertura agli utenti avverrà nella seconda metà dell’anno 2024.
OPERA 20/B: IL PONTE CICLOPEDONALE – OPERA 20/C: I PARCHEGGI
Le due opere previste sin dal 2005 dal PRU Acilia Dragona, l’accordo di programma urbanistico stipulato tra Comune di Roma, Regione Lazio e privati, sono state definite prioritarie dall’amministrazione comunale, con delibera di giunta capitolina n.284 del 2014, posizionandosi al terzo e quarto posto, dopo il sottopasso della via Ostiense/Via del Mare (op. 1) e l’unificazione di Via di Dragoncello (op. 16). Si precisa che la delibera dell’assemblea capitolina ha recepito la precedente volontà dell’amministrazione municipale, che con delibera di consiglio municipale n. 9 del 2013 ne aveva stabilito le priorità di realizzazione.
Le due opere ottengono i finanziamenti regionali nel 2015, quando, con Delibera di Giunta Regionale N. 769 del 29/12/2015, la Regione Lazio stanzia circa 1,5 milioni per il sovrappasso e circa 2,5 milioni per i due parcheggi.
La priorità per la realizzazione delle opere del PRU Acilia Dragona viene successivamente modificata dal Comune di Roma, con deliberazione del consiglio comunale n. 253 del 20/11/2017 per dare seguito alla volontà del tavolo tecnico sul rischio idrogeologico istituito dalla commissione prefettizia straordinaria, che con delibera N. 16 del 30/16/2016 rimodula l’ordine di realizzazione delle stesse: le due opere sono declassate al 5^ e 6^ posto, dando la priorità assoluta alla realizzazione di quattro ponticelli a Dragona/ Bagnoletto (op. 49) e alla manutenzione straordinaria di via di Prato Cornelio e Via di Macchia Saponara (op. 9). Dal 2017 a oggi, l’amministrazione municipale e comunale hanno sempre smentito che la ridefinizione delle priorità potesse compromettere la realizzazione di queste due opere, ovvero che non saranno distratti i finanziamenti regionali per il sovrappasso e per i parcheggi.
Il Coordinamento dei Comitati Entroterra e il Comitato Pendolari Roma Ostia, in particolare a partire dal 2015, data dello stanziamento dei fondi della Regione Lazio, si sono rivolti sia alla Regione Lazio ma soprattutto al Comune di Roma, cui spetta la realizzazione delle due opere, per mezzo del SIMU (Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana) nel Dipartimento Lavori Pubblici. Per entrambe le opere, esistevano già nel 2015 i progetti in carico al SIMU, ma mentre per il sovrappasso si trattava solo di un progetto preliminare, per il parcheggio era stato già realizzato il progetto definitivo. Nel 2017, nel corso di una ristrutturazione interna voluta dalla nuova amministrazione comunale, il SIMU è passato dal Dipartimento Periferie al Dipartimento Lavori Pubblici, con trasferimento di personale e progetti.
Nell’ ultimo incontro specifico sul tema che i comitati e associazioni sono riusciti ad ottenere con l’amministrazione capitolina – nell’ottobre 2018 – in occasione della seduta congiunta LLPP e mobilità, è stato fatto il punto sulle procedure di approvazione dei progetti e dei bandi per i nuovi parcheggi a servizio della stazione Acilia Sud Dragona e del ponte ciclopedonale.
PARCHEGGI
Si tratta di due parcheggi, uno piccolo lato Dragona – Punto verde qualità e l’altro più grande che ingloba quello già davanti la futura stazione e si “spalma a raso” su un bel pezzo del parco di Acilia Sud– lato canale.
Il SIMU avrebbe dovuto avviare, di lì a breve, le fasi di “verifica per l’accettazione del progetto esecutivo, elaborato da ZETEMA, da parte del Comune e consegnarlo da giugno 2018. Poi ci sarebbe stata la fase di “validazione” da parte del Responsabile Unico del Progetto nominato dal Comune. A seguire, l’indizione della gara con procedura “aperta”, la ricezione delle offerte, con la relativa aggiudicazione (tempi stimati già solo per questa fase 6/8 mesi). I tecnici del SIMU riferivano due problemi legati all’area di cantiere, che avrebbero fatto slittare i tempi di realizzazione, ovvero: da un lato l’impossibilità di rendere cantierabile la sola superficie destinata a parcheggio, attualmente occupata dalla società appaltatrice, che ha abbandonato il cantiere a seguito del concordato preventivo richiesto da ATAC che ha generato un contenzioso. Dall’altro, la presenza di vasche idrauliche di contenimento con relativo sistema di pompaggio, imposte dal Consorzio di bonifica Tevere e Agro Romano.
SOVRAPPASSO (CICLO PEDONALE)
Ad ottobre 2018 si stava ancora nella fase di aggiudicazione della gara per ricercare lo studio professionale destinato alla progettazione dell’opera (esiste ad oggi solo un progetto preliminare). Erano stati ipotizzati dei tempi tecnici per l’aggiudicazione definitiva e l’affidamento della progettazione e la consegna dell’elaborato finale che ovviamente sono stati disattesi. È stata ripresentata dai Comitati l’esigenza di realizzare, visto che si era ancora in tempo, un ponte che fosse a anche ciclabile, per consentire lo sviluppo di una mobilità sostenibile e per sostenere il progetto della “Asse ciclabile Mare Fiera”, che nel frattempo – a agosto 2019 – è rientrato nello scenario di piano del PUMS adottato da Roma capitale. Su questo punto, l’Amministrazione si è dichiarata favorevole a un eventuale stanziamento supplementare di fondi.
Purtroppo, nonostante le ripetute le richieste avanzate dal Comitato pendolari tanto sia con l’amministrazione Raggi, sia con la nuova giunta comunale, di aggiornamenti in merito a questi due progetti, non è stato più possibile avere accedere ad informazioni chiare da parte del Comune di Roma.
Nel frattempo, durante il processo di dismissione del patrimonio immobiliare di ATAC Spa, grazie alla richiesta incessante del comitato pendolari, si è ottenuto che il comune di Roma riacquisisse nel proprio patrimonio l’ex deposito Atac di Via Ortolani: un’area di 11.000 mq di fronte alla rimessa Acilia, che comitati e cittadini, più volte, anche con impegni dei consigli municipali del recente passato, hanno chiesto divenisse un parcheggio a raso, sottratto all’attuale uso promiscuo di parcheggio sterrato dei dipendenti Atac, di campo nomadi tollerato e di discarica a cielo aperto per rifiuti ingombranti e calcinacci, ma soprattutto, sottratto a desideri e appetiti speculativi di inutili ulteriori centri commerciali e alberghi.
Nulla però risulta ad oggi avviato da parte dell’amministrazione comunale per l’avvio di un progetto per la realizzazione di un parcheggio da destinare alla costruenda stazione Acilia Sud Dragona, in sostituzione dei due previsti dal PRU (uno lato Dragona e l’altro di Acilia Sud) che sarebbero limitati, provocherebbero la distruzione di parte del Parco di Via Lilioni (lato Acilia sud) e riduzione del PVQ lato.
In una Commissione mobilità del Comune di Roma svolta in modalità telematica, lo scorso novembre 2022, abbiamo appreso dal presidente della Commissione che tali opere- sovrappasso e parcheggi – sarebbero state finanziate con i fondi giubilari.
Non è stata risolutiva neanche la convocazione di una specifica commissione trasparenza garanzia richiesta dal Comitato Pendolari e svoltasi nel gennaio 2023 per capire se il finanziamento delle due opere da parte della Regione Lazio fosse stato o meno distratto: si è dovuto attendere il mese di giugno 2023, con la pubblicazione del DCPM dell’8 giugno 2023 per apprendere che effettivamente le due opere legate alla stazione Acilia sud Dragona sono finanziate anche da fondi legati al Giubileo 2025.
Più precisamente, i fondi dati dalla Regione per le due opere accessorie del PRU nel 2015 e scomparsi dal 2015 nelle pieghe del bilancio capitolino, che sarebbero bastati (a quell’epoca e fino al 2020 – oggi non più) a realizzarle, sono riapparsi nel secondo DPCM per le opere a finanziamento o cofinanziamento dei fondi del giubileo 2025. Per il sovrappasso € 2,5 milioni e per i due parcheggini € 4,5 milioni di stima di costo di cui rispettivamente € 1,5 milioni di euro e € 2,5m ilioni di euro di fondi regionali inutilizzati da Roma Capitale per ben 8 anni.
Purtroppo però, ancora una volta dobbiamo riscontrare che quanto chiesto per anni dal territorio e dal comitati è rimasto inascoltato:
Per quanto riguarda il Ponte, si parla di ponte pedonale e NON CICLOPEDONALE, come chiesto dai comitati ed assicurato in più occasioni dall’amministrazione Comunale. Questo non sono creerà problemi di accessibilità alle persone con disabilità, portatori di carrozzine e bici, ma non renderà fattibile la realizzazione del progetto Dorsale Mare Tevere, fortemente voluto dal territorio e il più votato nel Municipio e 8^ su Roma, adottato nel PUMS di Roma Capitale.
Anche per quanto riguarda i Parcheggi, la nostra proposta di utilizzare l’area di Via Ortolani non è stata minimamente presa in considerazione, continuando a portare avanti i vecchi progetti che appunto presentano svariate criticità e offrono una risposta sicuramente molto più limitata all’utenza, soprattutto a quella di Dragona. I citati parcheggi infatti sono sottodimensionati rispetto all’afflusso previsto dei passeggeri,mentre l’area di Via Ortolani – posta a pochi metri dalla costruenda stazione – è stata contemplata tra le opere dello scenario di medio termine del PUMS di Roma Capitale, approvato definitivamente a febbraio scorso dalla Assemblea Capitolina, e ritenuta come idonea alla realizzazione di un parcheggio di scambio gomma-ferro-bus e di sosta giornaliere a servizio della stazione.
Schede a cura di Associazione Insieme per la Curtis Draconis in collaborazione con Carteinregola Comitato di Quartiere Dragoncello, Comitato cittadino Dragona, Fiab Roma Ostia in bici, Comitato Pendolari Roma-Ostia
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com