Il punto sulla metro C e sulla stazione “Venezia”: il progetto e i finanziamenti
Ci sono cantieri aperti nelle stazioni di Porta Metronia e Fori Imperiali-Colosseo, stazioni che andranno in esercizio rispettivamente ad ottobre 2024 e a marzo 2025. Nel frattempo proseguono i lavori per la realizzazione della stazione di Piazza Venezia già collegata alla stazione Fori-Colosseo da due gallerie scavate dalla TBM (tunnel boring machine).
La stazione Venezia della metro C, con l’inaugurazione del cantiere avvenuta il 21 giugno 2023, segna una svolta nel lentissimo cammino di quest’opera. Sarà la terza “stazione-museo” dopo quella di San Giovanni, già aperta, e quella di Porta Metronia, che dovrebbe aprire nell’ottobre del 2024. La quarta e ultima a venire terminata sarà Colosseo – Fori Imperiali in esercizio presumibilmente dal marzo 2025.
Il Ministero dei Trasporti smonterà il cantiere su via dei Fori Imperiali nel 2024, con un primo ripristino dell’area. Quello definitivo sarà invece compito del Campidoglio.
Sempre secondo le previsioni, la stazione Venezia entrerà in esercizio nel 2033 e costituirà un nodo di scambio con la futura metro D che taglierà la città da Montesacro all’Eur passando appunto per piazza Venezia. Per la metro D ancora non sono stati precisati i tempi. Il costo della stazione Venezia sarà di 700 milioni con finanziamento governativo.
La stazione “Venezia” sorgerà al centro della piazza tra il Vittoriano, Palazzo Venezia, il Foro di Traiano, il Palazzo delle Assicurazioni Generali e la Chiesa di Santa Maria di Loreto, e una volta raggiunto il primo livellointerrato, i viaggiatoripotrannoaccedere direttamente alle aree museali diPalazzo Venezia, ai resti dell’Ateneo di Adriano, al Parco Archeologico dei Fori Imperiali e al Vittoriano.
La stazione “Venezia” si svilupperà su otto livelli sotterranei che arriveranno a 45 metri sotterranei da piano strada, collegati da 27 scale mobili, 6 ascensori e da banchine di 110 metri. Gli accessi diretti alla piazza a servizio delle aree museali saranno tre: sistema di Palazzo Venezia tramite due scale mobili, una scala fissa e un ascensore; sistema dell’Ateneo di Adriano e Fori Imperiali, tramite due scale mobili, una scala fissa e un ascensore vetrato; sistema del Vittoriano, tramite una scala mobile e una fissa.
I finanziamenti
Alla fine del 2022 il Governo raccogliendo l’allarme del sindaco Roberto Gualtieri sul destino dell’opera reinserì 2,2 miliardi di euro nella Legge di Bilancio per il proseguimento della Metro C fino a Farnesina. Per il completamento della tratta T2 da piazza Venezia a Clodio, per la realizzazione della tratta T1 da Clodio a Farnesina e per l’adeguamento contrattuale per maggiori costi della tratta T3 da San Giovanni a Fori Imperiali, la manovra autorizza una spesa di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024, 2025, di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027, di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2028 e 2029, di 500 milioni per ciascuno degli anni 2030 e 2031 e di 450 milioni per l’anno 2032.
In totale 2,2 miliardi di euro erogati in 9 anni, che – costituiscono il limite massimo del concorso dello Stato agli oneri derivanti dalla realizzazione delle tratte. Il Ministero delle Infrastrutture ha approvato il decreto che rende esigibile il finanziamento di 1,8 miliardi che servirà, tra le altre cose, per completare la tranvia Termini-Vaticano-Aurelio e per proseguire la Metro C con la stazione di Piazza Venezia e la realizzazione della tratta T2, Venezia-Piazzale Clodio”. (leggi tutto sul sito di Roma Capitale).
I costi. (dal sito ufficiale di Metro C general Contractor) SCARICA IL PDF
Il quadro economico
Il Quadro Economico Generale aggiornato (a seguito della Delibera CIPE n. 76/2019 e delle rimodulazioni necessarie per la copertura economica di alcune varianti adottate per la Tratta T3 – San Giovanni esclusa – Colosseo–Fori Imperiali) è quello approvato dalla Commissaria Straordinaria arch. Maria Lucia Conti con la propria Ordinanza n. 2 prot. 147/M del 7 dicembre 2022 (in atti RM al prot. 5538 del 12 dicembre 2022) e confermato con ordinanza n.3 prot. 179/M del 30 dicembre 2022.
3,783 mld di investimento complessivo per la tratta da Monte Compatri Pantano a Clodio Mazzini. 147 milioni /km per intera tratta di 25,6 Km di cui 16,5 in sotterranea e 9,1 in superficie.
ULTIMI FINANZIAMENTI AMMESSI PER IL CONCORSO STATALE AL PROSEGUIMENTO DELL’OPERA OLTRE PIAZZA VENEZIA FINO A FARNESINA
Dal cronoprogramma metro C del sito di Carteinregola
Per il completamento della tratta T2 – il tratto che da piazza Venezia arriva sino a Clodio – la realizzazione della tratta T1 (che comporta l’arrivo sino a Farnesina) e l’adeguamento contrattuale per maggiori costi della tratta T3 ( da San Giovanni a Fori Imperiali), la manovra autorizza una spesa di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024, 2025, di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027, di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2028 e 2029, di 500 milioni per ciascuno degli anni 2030 e 2031 e di 450 milioni per l’anno 2032.
In totale 2,2 miliardi di euro erogati in 9 anni, che costituiscono il limite massimo del concorso dello Stato agli oneri derivanti dalla realizzazione delle tratte.
Alla fine del 2022 il Ministero delle Infrastrutture approva il decreto che rende esigibile il finanziamento di 1,8 miliardi che servirà, tra le altre cose, per completare la tranvia Termini-Vaticano-Aurelio e per proseguire la Metro C con la stazione di Piazza Venezia e la realizzazione della tratta T2, Venezia-Piazzale Clodio”
Il cronoprogramma annunciato in sintesi è il seguente: La stazione di Porta Metronia dovrebbe entrare in funzione a ottobre 2024 e la stazione Colosseo all’inizio del 2025, con piena operatività da febbraio. I cantieri procedono regolarmente. Il Ministero smonterà il cantiere su via dei Fori Imperiali nel 2024, con un primo ripristino dell’area. Quello definitivo sarà invece compito del Campidoglio.
Nel complesso, i lavori della tratta T3 San Giovanni-Colosseo si concluderanno a fine 2024 e la tratta stessa sarà attivata nel primo semestre del 2025. La piena attivazione sarà preceduta da una fase di pre-esercizio e dalle autorizzazioni previste.