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Ambiente: la città che cambia e diventa sostenibile/la città che continua a consumare l’ambiente

a Massimo Tallarigo

L’emergenza climatica e  ambientale ha raggiunto il punto di non ritorno, ma  alla ormai diffusa consapevolezza non corrisponde una generalizzata intenzione di cambiare registro, in particolare rispetto alla vita quotidiana, i più fortunati restii a cambiare il proprio tenore di vita,  tutti gli altri alle prese con una crisi economica ed energetica che fa passare in secondo piano qualunque altro tema. Ma anche coloro che hanno il compito di agire e trovare soluzioni, la politica e le istituzioni, promuovono da tempo iniziative più di effetto placebo che di drastica cura.

Carteinregola si occupa fin dalla sua nascita di molti temi legati alla città e all’ambiente, a partire dallo stop al consumo di suolo, su cui ha organizzato convegni e dibattiti[1], in particolare seguendo l’iter di varie proposte parlamentari, che finora non hanno avuto alcun esito, e  approfondendo la legge della Regione Toscana varata nel dall’allora Assessore Anna Marson, un esempio da seguire, purtroppo smontato negli anni dalle amministrazioni successive[2]

Un altro tema di cui si è occupata l’associazione è l’economia circolare, sostenendo proposte per una gestione dei rifiuti partecipata e consapevole, fino alle comunità energetiche, iniziativa che potrebbe dare risposte all’emergenza climatica e alle disuguaglianze, attraverso soluzioni collettive, ma che sono ancora troppo poco conosciute e ancor meno praticate, considerando anche l’incertezza dovuta alla tuttora mancata emanazione da parte del Governo delle regole previste dal decreto legislativo sulle fonti rinnovabili del 2021[3].

Una importante e identitaria  battaglia di Carteinregola è quella per la tutela del verde urbano, portata avanti insieme a un coordinamento di associazioni e, con alterne fortune, attraverso il confronto con tre Amministrazioni, fino all’approvazione, nel 2021 del Regolamento del Verde pubblico e privato e del Paesaggio Urbano. Obiettivo però tutt’altro che raggiunto, visto che ancora oggi non è stato completato il percorso necessario ad applicare completamente il Regolamento, che in molti casi è ignorato dagli stessi uffici comunali. Eppure Il verde urbano è un aspetto fondamentale per la  qualità della vita: ridisegnare gli spazi urbani e accrescere il verde, pubblico e privato, è  indispensabile per il controllo delle isole di calore, dell’inquinamento atmosferico e acustico, per la regolazione del deflusso superficiale delle acque piovane, e, naturalmente, per il Paesaggio e per la vivibilità della città.      

scarica la versione stampabilescarica le slides con la sintesi delle richieste    

Stop al Consumo di suolo

CHIEDIAMO

Al Governo e al Parlamento

  • di avviare l’approvazione di una legge sull’ azzeramento del consumo di suolo,  in conformità con l’obiettivo introdotto da tempo dall’Unione Europea[4], tenuto conto che nella passata legislatura non si è arrivati alla definitiva approvazione di un provvedimento in materia nonostante numerosi disegni di legge, e nonostante i report annuali dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)[5]  denuncino puntualmente una situazione sempre più drammatica per la continua e consistente espansione del territorio urbanizzato, pur in presenza di una stagnazione nella crescita della popolazione.

Alla Regione Lazio

  • di promuovere, anche in assenza di un provvedimento nazionale, una legge regionale volta ad arrestare i processi di urbanizzazione esterni alla città consolidata, obbligando i comuni a individuare i perimetri delle aree edificate oltre i quali non dovranno  essere consentite nuove edificazioni, salvaguardando le aree intercluse che fanno parte dei corridoi ecologici[6]

A Roma Capitale

  • di introdurre l’obbligo, per nuovi insediamenti industriali, logistici e commerciali di grandi dimensioni, di edificazione in spazi inutilizzati già precedentemente urbanizzati[7]
  • di introdurre l’obbligo  di sostituire le aree considerate edificabili dal precedente Piano Regolatore e non più trasformabili in base al Piano vigente, esclusivamente  con altre aree  all’interno della città consolidata. E’ il caso delle cosiddette “compensazioni”[8] che prevedono l’atterraggio di edificazioni in aree scelte dal privato, spesso lontane dal centro abitato e prive di collegamenti e urbanizzazioni.
  • di valutare, per le aree libere intercluse destinate alla edificazione, la  conversione a verde laddove gli attuali standard urbanistici[9] non ne garantiscano la prossimità (vedi obiettivi della città dei 15 minuti[10])  

Sostenibilità ambientale

NOTA: Carteinregola ha avviato da tempo un dibattito sulla scelta del Sindaco Gualtieri della costruzione di un inceneritore nella Capitale, inviando anche una serie di domande all’Assessore all’ambiente Alfonsi, che ha risposto[11]. Tuttavia il confronto interno non ha prodotto istanze unanimamente condivise, ragione per cui non sono qui inserite richieste inerenti al tema.

CHIEDIAMO

A Roma Capitale e Roma Città Metropolitana

  • di istituire un Osservatorio permanente aperto alla società civile con la partecipazione del mondo della ricerca e delle reti che si occupano di istanze ambientali e di lotta ai cambiamenti climatici

A Roma Capitale 

  • che si dia priorità allo smaltimento dei rifiuti attraverso il potenziamento della raccolta differenziata, attivando investimenti per la creazione di centri di raccolta per la riparazione, il riuso e il riciclo[12] e mettendo a disposizione anche spazi pubblici, ad esempio all’interno dei mercati rionali.
  • di potenziare  la raccolta differenziata “porta a porta” a tutte le utenze entro 2 anni,  di utilizzare i “cassonetti intelligenti” solo nelle situazioni in cui tale modalità non sia praticabile[13] e di introdurre con tempi certi e rapidi un sistema di tariffazione puntuale[14] per incentivare la riduzione dei rifiuti e potenziare il  riciclo delle diverse frazioni differenziate
  • di realizzare una dotazione impiantistica di trattamento e riciclo, come già previsto nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti 2019-2025[15]
  • di rinunciare al secondo potabilizzatore (3.000 litri al secondo dell’acqua del Tevere con un costo stimato in circa 70 milioni di euro) in quanto la captazione di tale quantitativo di acqua, che si aggiungerebbe ai 500 l/s del primo potabilizzatore di Grottarossa già funzionante,  sarebbe eccessivo rispetto all’equilibrio idrico e della fauna del fiume, anche considerando il rischio siccità, utilizzando tale importo per la riduzione delle ancora altissime perdite del sistema di distribuzione
  • di impegnarsi, come da  programma del Sindaco,  per la diffusione delle comunità energetiche[16], mettendo a disposizione immobili comunali come scuole, uffici, Municipi, per l’installazione sui tetti  di impianti rinnovabili,  e di garantire spazi e incentivi per realizzare almeno 50 kW mediamente per ogni comunità energetica[17]. Un obiettivo per l’energia sostenibile ma anche per fornire, dove possibile, supporto alle famiglie in maggiore difficoltà

Verde urbano e Agro

CHIEDIAMO

Al GovernoMinistero dell’Ambiente e della sicurezza energetica

  • L’applicazione della legge del 2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi  urbani[18] che ha l’obiettivo  di fermare il consumo del territorio, equilibrare lo sviluppo edilizio con la presenza di spazi verdi e ripensare a una riqualificazione verde degli edifici già  esistenti[19]

A Roma Capitale

L’applicazione del regolamento del Verde e del Paesaggio Urbano nella sua interezza[20], in particolare:

  • di portare a conoscenza di tutti i  settori amministrativi di Roma Capitale (Polizia di Roma Capitale, Dipartimento Urbanistica, Dipartimento Mobilità, Uffici tecnici dei Municipi ecc), e di tutti gli enti pubblici che gestiscono aree verdi, le disposizioni del Regolamento, promuovendo contemporaneamente una informazione capillare presso i cittadini e gli enti privati, anche attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale di FAQ (Domande frequenti) e di un manuale divulgativo, da diffondere in cartaceo nelle scuole e nei Municipi
  • il completamento del quadro conoscitivo del verde esistente (censimento della vegetazione presente nel territorio comunale, in particolare alberi e arbusti, cartografia  della distribuzione delle specie arboree), ai fini di un governo efficace dell’intero patrimonio vegetazionale urbano[21]
  • la realizzazione di nuove dotazioni di verde pubblico (interventi di riforestazione, nuovi viali alberati, verde di arredo, parchi di quartiere) finalizzate ad un aumento della biodiversità.
  • il potenziamento  o la ricostruzione, con interventi di riqualificazione ambientale,  dei corridoi ecologici esistenti e l’implementazione della rete con la costruzione di  nuovi corridoi
  • la cura tempestiva di tutte le alberature attaccate dai parassiti, in particolare i pini di Roma decimati dalla Toumeyella Parvicornis[22]
  • l’inserimento dell’obbligo del rispetto del Regolamento  nei bandi e nei contratti di appalto delle ditte che si occupano della manutenzione del verde
  • un sistema di monitoraggio dell’applicazione del Regolamento presso il Dipartimento Tutela Ambientale,  anche attraverso il coinvolgimento di Istituzioni pubbliche di ricerca in materia ambientale, oltre alla pubblicazione della relazione annuale sullo stato di attuazione del Regolamento stesso e sulla opportunità di modifiche ed integrazioni
  • L’approvazione urgente della tabella delle sanzioni per l’applicazione del Regolamento
  • Corsi di formazione per il personale del Dipartimento Ambiente e della Polizia locale ai fini dell’applicazione del Regolamento
  • L’approvazione del regolamento della Consulta del verde cittadino
  • l’approvazione del Piano del Verde[23], strumento che consente di determinare un programma organico di interventi in relazione agli obiettivi e alle esigenze specifiche dell’area urbana.

Alla Regione Lazio e a  Roma Capitale

  • di tutelare l’Agro Romano quale ambito di assoluta rilevanza per l’ecosistema dell’intero territorio comunale impedendo destinazioni non compatibili e l’estensione di ogni forma di urbanizzazione
  • di valorizzare le attività agricole produttive attualmente presenti e di incrementarle con l’affidamento di aree non utilizzate a cooperative e imprese giovanili includendo il sostegno per l’avvio delle iniziative imprenditoriali

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

15 novembre 2022

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[1] 5 febbraio 2014  Stop al consumo di suolo: cominciamo dalla Toscana  alla Casa dell’Architettura con l’assessore Anna Marson della regione Toscana e l’Assessore Civita della Regione Lazio> VAI ALLA PAGINA

[2] vedi La legge urbanistica della Toscana e il mondo alla rovescia 9 Gennaio 2015 Continua# –  Non accetteremo per la Regione Lazio niente di meno della Legge per il Governo del Territorio della Regione Toscana.  -11 Gennaio 2015Continua#

[3] Decreto Legislativo   8     novembre     2021, n. 199 Attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili. (21G00214)note: Entrata in vigore del provvedimento: 15/12/202 (Ultimo aggiornamento all’atto pubblicato il 05/08/2022) (GU n.285 del 30-11-2021 – Suppl. Ordinario n. 42)    

[4] ’obiettivo fissato dalla Ue è l’ “azzeramento del consumo di suolo netto entro il 2050 vedi Parlamento europeo e Consiglio, 2013

[5] Consumo di suolo, il drammatico rapporto annuale dell’ISPRA

[6] La rete ecologica è  un sistema interconnesso di habitat di cui salvaguardare la biodiversità, ponendo quindi l’attenzione sulle specie animali e vegetali potenzialmente minacciate. La geometria della rete ha qui una struttura fondata sul riconoscimento di aree centrali (core areas), fasce di protezione (buffer zones) e fasce di connessione (corridoi) che consentano lo scambio di individui tra le aree precedenti, in modo da ridurre i rischi di estinzione delle singole popolazioni locali.(Vedi Reti Ecologiche e Pianificazione del Territorio e del Paesaggio ISPRA https://www.isprambiente.gov.it/it/progetti/cartella-progetti-in-corso/biodiversita-1/reti-ecologiche-e-pianificazione-territoriale)

[7] Va ricordato  Antonino Saitta, eletto Presidente della Provincia di Torino nel 2004  e confermato nel 2009,  nel 2010 aveva  varato un Piano Territoriale di Coordinamento provinciale Torino che prevedeva  che “le politiche urbanistiche assumano, come suggeriscono i nuovi orientamenti delle istituzioni dell’UE, la priorità di contenere lo sviluppo dell’urbanizzazione su nuove aree e di avviare invece programmi di risanamento e di recupero di spazi urbani degradati e zone industriali obsolete”  Per applicare questo sacrosanto principio, aveva messo a condizione  della costruzione di un  nuovo stabilimento IKEA,  che fosse edificato su un’area urbanizzata abbandonata e non su un’area agricola. Per questo   si è scontrato con la multinazionale svedese, che alla fine ha realizzato altrove il suo centro commerciale. A dimostrazione di quanto, tra i paladini  del “green”, gli slogan possano essere lontano dalla realtà. http://www.ecodallecitta.it/notizie/107809/caso-ikea-a-la-loggia-torino-la-posizione-di-chi-difende-il-territorio-agricolo-attorno-alle-citta/

[8] La locuzione “compensazione urbanistica” si riferisce al trasferimento della potenzialità edificatoria di un insieme di aree edificabili in base al piano regolatore di Roma del 1965 che, per ragioni paesaggistiche e ambientali, sono state in seguito destinate ad “agro romano” o “verde pubblico” dal “Piano delle certezze” e dal nuovo Piano Regolatore Generale (PRG) approvato nel 2008. L’appellativo “compensazione” allude al fatto che il mancato profitto arrecato ai proprietari dalla modifica della destinazione d’uso è controbilanciato dalla possibilità di realizzare altrove una volumetria di equivalente valore economico (quindi tanto maggiori quanto più si allontanano dalle aree più redditizie dal punto di vista immobiliare).

[9] Gli Standard urbanistici sono una conquista “sociale” della fine degli anni ’60: si può costruire solo se si garantiscono fognature, parcheggi, verde, scuole, collegamenti al trasporto pubblico, secondo delle percentuali minime. Un obbligo a tutela della  qualità della vita di residenti e/o dei futuri abitanti.  (25 Luglio 2014) vedi anche Gli standard urbanistici compiono cinquant’anni di Mauro Baioni   

[10] La città di 15 minuti è un concetto urbano residenziale in cui la maggior parte delle necessità quotidiane dei residenti può essere soddisfatta spostandosi a piedi o in bicicletta direttamente dalle proprie abitazioni. Il concetto è stato reso popolare dalla sindaca di Parigi Anne Hidalgo e ispirato dallo scienziato francocolombiano Carlos Moreno (vedi wikipedia) https://it.wikipedia.org/wiki/Citt%C3%A0_di_15_minuti

[11] Vedi Termovalorizzatore, le domande di Carteinregola al Sindaco e all’Assessore 2 giugno 2022 Le risposte Termovalorizzatore, le risposte dell’Assessore alle domande di Carteinregola  6 settembre 2022 https://www.carteinregola.it/index.php/termovalorizzatore-le-risposte-dellassessore-alle-domande-di-carteinregola/

[12] come da programma del sindaco Gualtieri PAG. 11 Roma sostenibile è la città dell’economia circolare, in grado di chiudere il ciclo dei rifiuti, grazie a impianti all’avanguardia e a un utilizzo efficiente degli impianti esistenti, però rinnovati. Sui centri di raccolta per favorire la riparazione, il riuso e il riciclo di beni e oggetti in buono stato, sull’attivazione di una diffusa rete di imprese circolari innovative. scarica il programma del Candidato Sindaco Gualtieri 2021

[13]  I cosiddetti “cassonetti intelligenti” e permettono l’apertura solo da parte dei cittadini identificati tramite tessera.

[14] TARIP è un sistema di “tariffazione puntuale” che dovrebbe  incentivare la riduzione della produzione di rifiuti e potenziare l’invio a riciclo delle diverse frazioni differenziate, secondo il principio “chi fa meno rifiuti produce e fa più differenzia, meno paga”;

[15]  Deliberazione del Consiglio Regionale 5 agosto 2020, n. 4 – PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DELLA REGIONE LAZIO  

[16] le comunità energetiche sono associazioni composti da enti pubblici locali, aziende, attività commerciali o cittadini privati, che scelgono autonomamente di dotarsi di infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

[17]  A pag. 52-53 del programma di Gualtieri (scarica il programma del Candidato Sindaco Gualtieri 2021) si cita la realizzazione di 1000 comunità energetiche diffuse sui territori in partnership con gli istituti bancari, le grandi aziende energetiche e i centri di ricerca universitari per mettere in moto un sistematico processo di transizione energetica che riguardi :- le proprietà condominiali in un progetto di grande portata; – gli edifici pubblici e privati per dotarli di sistemi di produzione di energia rinnovabile (pannelli fotovoltaici, mini turbine eoliche, sistemi di conversione in H2/idrogeno riconvertibile in energia elettrica)

[18] LEGGE 14 gennaio 2013, n. 10 Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani. (13G00031) note: Entrata in vigore del provvedimento: 16/02/2013 (Ultimo aggiornamento all’atto pubblicato il 20/04/2018) (GU n.27 del 01-02-2013)

[19] La legge  prevede, tra i vari articoli,   Le amministrazioni comunali e provinciali, ciascuno per le loro competenze, sono chiamate a creare le cosiddette ” cinture verdi ”, delle conurbazioni per delimitare gli spazi urbani insieme alla creazione di  aree verdi in zone ad alta densità  abitativa.

[20] Il regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio Urbano, approvato dall’Assemblea Capitolina il 12 marzo 2021 – Deliberazione Assemblea Capitolina n. 17-2021 – è stato pubblicato il 16 aprile 2021 sull’Albo Pretorio ed è vigente il 15 maggio 2021

Scarica Deliberazione Assemblea Capitolina n. 17-2021 Regolamento del Verde Pubblicato

[21] Art. 15 Catasto del verde e censimento  del patrimonio

[22] Art. 39 Difesa fitosanitaria 

1. Per intervento fitosanitario in ambito urbano è da intendersi ogni trattamento effettuato, sia in ambito pubblico che privato, con prodotti fitosanitari ed avente come scopo la lotta alle malattie ed avversità delle piante. I trattamenti contro parassiti, patogeni e infestanti, devono essere realizzati preferibilmente ricorrendo a critericolturali, alla lotta biologica o a sostanze chimiche di bassa o nulla tossicità sull’uomo, sulla fauna e sulla flora. I trattamenti chimici devono essere eseguiti in base ai principi della lotta integrata, in conformità al D.Lgs. n. 150 del 14 agosto 2012 e ss.mm.ii.

2. Per la lotta contro gli agenti fitopatogeni devono essere privilegiate le misure di tipo preventivo, volte a ridurre le condizioni di stress per le piante e a garantire loro ottimali condizioni vegetative attraverso:

a) la scelta di individui sani e specie resistenti agli attacchi degli agenti patogeni e parassitari più comunemente diffusi;

b) l’adozione di misure che preservino le piante da possibili danneggiamenti;

c) l’adeguata preparazione dei siti di impianto;

d) il rispetto delle aree di pertinenza indicate dal presente Regolamento;

e) la conformità degli interventi di potatura a quanto stabilito dall’art. 33 del presente Regolamento.

3. Tutti gli interventi di natura fitosanitaria in area pubblica devono essere obbligatoriamente preceduti da avviso visibile alla cittadinanza almeno 48 ore prima dell’intervento sia diurno che notturno, mediante cartelli e/o mezzi d’informazione locali. Nel caso di parchi o ville, laddove necessario, viene disposta la chiusura temporanea. È fatto obbligo ai responsabili degli interventi il rispetto del tempo di rientro. Nel caso si ritenga necessario intervenire con atomizzatori su viali alberati e parchi, è fatto obbligo di intervento nelle ore  notturne.

4. È obbligatoria l’adozione di misure di protezione degli operatori e degli utenti.

5. Gli interventi fitosanitari sulle alberature ad alto fusto in area privata e le cause per le. quali si interviene, devono essere comunicati preventivamente al Dipartimento Tutela Ambientale.

6. Durante le fioriture è vietato ricorrere a trattamenti antiparassitari con fitofarmaci ed erbicidi tossici per le api stesse sulle colture arboree, erbacee, ornamentali e spontanee.

7. Tutti i trattamenti fitosanitari sia in ambito pubblico che privato dovranno essere effettuati nel rispetto delle norme nazionali e regionali in materi

[23] Art. 16 Piano di tutela, sviluppo e valorizzazione del Verde

1.Il Piano del Verde è uno strumento specifico integrativo del P.R.G. per la definizione del sistema verde, deliberato da Roma Capitale con funzione di pianificazione, tutela e controllo per il mantenimento e la formazione delle reti del verde urbano ed agricolo, e che si esprime su qualità, quantità, composizione e sulle caratteristiche vegetazionali di queste.

2. Tale strumento ha il compito di determinare un programma organico pluriennale di interventi per lo sviluppo quantitativo e qualitativo del Verde Urbano, oltre che per la sua manutenzione e gestione e per il monitoraggio ambientale di quanto viene realizzato, in relazione alle esigenze ecologiche e del paesaggio della specifica area urbana. La sua redazione presuppone l’utilizzo della classificazione dei sistemi paesaggistici, dei dati del censimento delle aree verdi e delle specie vegetali, raccolti nel Catasto del verde ai sensi della L. 10/2013, nonché la gestione di specifici monitoraggi ambientali circa gli effetti, i miglioramenti e/o le criticità che si determinano nella dinamica ecologica.

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Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

15 novembre 2022

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MATERIALI

Consumo di suolo

Proposte di legge per lo stop al Consumo di suolo – Cronologia e Materiali (non aggiornato)Carteinregola: 5 domande ai candidati sui programmi

Carteinregola: 5 domande ai candidati sui programmi 14 settembre 2022

Elezioni politiche 2022: consumo di suolo, confronto tra i programmi -12 Settembre 2022 Continua#

Consumo di suolo, il drammatico rapporto annuale dell’ISPRA 28 Luglio 2022 Continua#

Candidati Sindaco, ora tutti anticonsumisti del suolo di Maurizio Geusa -1 Ottobre 2021 Continua#

Le ultime Delibere urbanistiche di Raggi/Montuori per ridurre il consumo di suolo 16 Agosto 2021 Continua#

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Eddyburg su proposta legge consumo di suolo di Salviamo il Paesaggion21 Luglio 2018Continua#

Una legge sul “Consumo del suolo” considerando la situazione di degrado e dissesto di Roma e del Lazio-18 Maggio 2018 Continua#

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Gli effetti che non ti aspetti da una legge sul consumo di suolo di Marco Pompilio (da Millennio urbano 4 luglio 2017) I -16 Luglio 2017Nessun CommentoContinua#

Vezio De Lucia: nessuno ferma il consumo del suolo(scritto per Eddyburg) -12 Luglio 2016 Continua#

Ridurre il consumo di suolo: mission impossible?(da Eddyburg)  23 Aprile 2016   -25 Aprile 2016 Continua#

Il progetto di legge del governo non ferma il consumo del suolo, rilancia la speculazione(da Eddyburg) di Vezio De Lucia    -3 Novembre 2015Nessun CommentoContinua#

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5 febbraio: STOP al consumo di suolo: cominciamo dalla Toscana-30 Gennaio 201418 CommentsContinua#

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Consumo di suolo, a un passo dal baratro: il dibattito -18 Giugno 2013Nessun CommentoContinua#

Consumo di suolo: a un passo dal baratro -13 Giugno 2013 Continua#

Ambiente e economia circolare

il sito: https://economiacircolare.com su: https://economiacircolare.com/redazione/)
scarica la deliberazione comunale per l’emergenza climatica del 2019

Elezioni politiche 2022: Economia circolare – programmi a confronto a cura di Paolo Gelsomini -11 Settembre 202210 CommentsContinua#

Elezioni politiche 2022: Energia e transizione, programmi a confronto a cura di Guido Marinelli -13 Settembre 2022 Continua#

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VERDE URBANO E AGRO

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