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PUNTI VERDI QUALITA’ – cronologia materiali

(16 marzo  2016 ultimo  aggiornamento)

mappa riepilogativa PVQ 2012 aprile[Ricostruzione ricavata dall’ Ordinanza di Istituzione dell’Ufficio di scopo “Indirizzo e coordinamento del programma Punti Verde di Roma Capitale”. Conferimento dell’incarico di Direzione al Dirigente  Amministrativo dott. Giovanni Serra (scarica Ordinanza N 43 del 19.03.2014) ,  dalla nota  del 4 novembre 2015 del Presidente dell’ Autorità Nazionale Anticorruzione con Oggetto: Istanza prot. n. 114694 del 11 settembre 2015 – Roma Capitale – Punti Verde Qualità – Esposizioni debitorie per ca € 550.000.000,00 – Contrattualistica pubblica, edilizia, urbanistica – Richiesta di sanatoria – Principio di conservazione degli atti amministrativi – Inammissibile – Violazioni e illegittimità plurime (scarica parere.ag.80.2015_pvq_anac) oltre a vari articoli giornalistici e la Proposta di Delibera 135a Proposta (D.G.C. n. 95 del 3 agosto 2021) scarica .RC.PVQ 2021.22803 (dal sito istituzionale, nella sezione Deliberazioni e Atti – Convocazioni e proposte dell’Assemblea Capitolina – ODG e Proposte – Ordine del giorno n. 38)

CRONOLOGIA

[Legge 11 febbraio 1994, n. 109 recante “Legge quadro in materia di lavori pubblici” (cd Legge Merloni)]

(Sindaco Rutelli  al primo mandato)

25 7 1995 Deliberazione del Consiglio Comunale n. 155 del 25.07.1995, che approva  il Regolamento per la concessione degli impianti sportivi di proprietà comunale;

1 agosto 1995   La  deliberazione n.169 dell’Assemblea Capitolina  approva l’affidamento  attraverso una procedura di gara ad evidenza pubblica, di alcune aree verdi non (sufficientemente)  attrezzate e relativo schema di convenzione (scarica delibera Cons Comun 169-1995. Tale programma avrebbe dovuto valorizzare aree urbane verdi in disuso, attraverso l’affidamento – con gara – della costruzione di opere e gestione in convenzione di aree parzialmente sistemate (e manutenute) a verde pubblico e parzialmente sfruttate a fini di lucro, da individuare sulla base delle proposte dei proponenti, individuati indistintamente in soggetti pubblici e privati  (in calce la  Presentazione del progetto a metà degli anni ’90 (1).

Al bando è allegato un elenco di aree da sistemare  a verde, su cui si prevede la realizzazione un servizio di impiantistica e manutenzione, con l’assunzione di un patto di acquisizione delle opere al demanio comunale allo scadere di un termine, rinnovabile, calcolato sulla base dei singoli piani di ammortamento presentati (art. 8). La procedura di selezione richiede l’elaborazione di un “progetto di massima”, di un progetto di gestione dell’area e delle attrezzature, oltre a una relazione finanziaria (art. 9). Secondo la nota di Cantone, che riprende la relazione comunale, “la procedura appare insufficientemente determinata perché possa essere ricondotta univocamente ad alcuna procedura della allora vigente legge (Merloni)  o dell’attuale Codice“.

17 dicembre 1996 Dopo l’individuazione dei progetti ritenuti meritevoli, la Giunta comunale approva la  DGDelib.N 4480 del 17.12.1996),con un totale di 63 aree assegnate delle 75 messe a bando.

05.08.1997  Deliberazione di Giunta Comunale n. 3339 del 05.08.1997 con la quale è approvato il bando di gara per la realizzazione e la gestione di impianti sportivi di proprietà comunale.

17.12.1996 Deliberazione n. 4480

09.05.1997 Deliberazione n. 1686 del  e 11. 540 del 16.03.1999, la Giunta Comunale approvava, sulla base dei progetti di massima redatti dagli interessati, l’elenco dei soggetti meritevoli di essere ammessi all’iniziativa “Punti Verde Qualità” e .dei concessionan degli impianti sportivi pariment localizzati su aree di proprietà comunale..

7 maggio 1998 Il Comune approva delibere correttive, che tra l’altro procedono anche  all’ampliamento delle aree destinate alla concessione (Consiglio comunale, DCDelib. N 84 del 07.05.1998,  Procedure criteri e caratteri di intervento sulle aree per i PVQ)

Dirà nel 2016 Gianni Serra, ultimo direttore dell’Ufficio di scopo comunale sui Punti Verde Qualità (secondo quanto riportato da Corriere.it) : «La delibera del 1998 sostituiva, a graduatoria già approvata, 50 schede e relative planimetrie delle aree previste nella delibera del 1995, incidendo in taluni casi profondamente sulle estensioni delle aree e sulle attività consentite, nonché in espressa violazione della normativa sulla concorrenza veniva modificato il contenuto dello schema di convenzione allegato al bando di gara nonché alla durata della stessa». Aggiungendo : “Le valutazioni della commissione esaminatrice hanno riguardato una pluralità di soggetti difficilmente comparabili attraverso giudizi fondati su elementi non aggettivi e non conformi». «La medesima commissione aveva dettato numerose prescrizioni ai progetti risultati primi in classifica, procedendo alla proclamazione anche nel caso di punteggi inferiori a 3/10». Soprattutto «diverse aree individuate non sono disponibili ovvero i progetti presentati non risultano cantierabili e difformi dalla normativa vigente»

8 ottobre 1998 Regolamento per la Concessione di aree pubbliche per attività di spettacolo viaggiante e parchi divertimento: DCDelib. N 197 del 08.10.1998,

11 giugno 1999: Deliberazione di Giunta del 11 giugno 1999, n. 1282 (scarica DGDelib. N 1282 del 11.06.1999)* il Comune approva lo schema di convenzione per la concessione dei finanziamenti bancari agevolati ai concessionari di tutti i Punti Verde Qualità, oltre ad altri soggetti che l’Amministrazione avrebbe individuato con apposito atto successivo. Le opere finanziabili sono  da realizzarsi all’interno di tutti gli impianti sportivi denominati Punti Verde Qualità per il miglioramento della rete dei servizi a disposizione dei cittadini. Due gli istituti di credito principali (Istituto per il Credito Sportivo e la Banca di Credito Cooperativo di Roma) che devono dare  finanziamenti  garantiti da fidejussione comunale o bancaria a garanzia degli istituti di credito pari all’88% delle rate di ammortamento scadenti nel tempo, per ulteriori 100.000.000 di lire oltre ai 300.000.000 di lire già negoziati con una convenzione triennale (Totale € 206.582.759,00). Nella Delibera 23/2016 si legge: “con deliberazione della Giunta Comunale dell’11 giugno 1999, n. 1282 avente ad oggetto “Approvazione della Convenzione tra il Comune di Roma, l’Istituto per il Credito Sportivo e la Banca di Credito Cooperativo di Roma Soc. Coop. a r.l. per la concessione di finanziamenti per la realizzazione dei “Punti Verdi Qualità ed Impianti Sportivi”, veniva approvato lo schema di Convenzione con i suddetti istituti bancari, per la concessione di finanziamenti agevolati per la realizzazione dei Punti Verdi Qualità, subordinati all’esito favorevole dell’istruttoria operata dai suddetti istituti bancari che dovevano tener conto della situazione finanziaria ed amministrativa dei richiedenti e della validità ed efficacia delle garanzie da questi offerte. Solo all’esito favorevole dell’istruttoria Roma Capitale si sarebbe, con specifico atto, costituita fidejussore a beneficio della Banca di Credito Cooperativa, quale soggetto a sua volta fidejussore principale dell’istituto di Credito Sportivo con specifico riferimento ai mutui da quest’ultimo erogati“;

L’art 8 della Convenzione disciplina i requisiti per il rilascio del finanziamento e l’art 12 prevede gli appositi Uffici di Vigilanza incaricati di vigilare, appunto, sullo stato avanzamento lavori e sulla realizzazione delle strutture.

*(La  Giunta Rutelli è formata da:  Walter Tocci (videsindaco e mobilità), Mimmo Cecchini (Urbanistica),  Amedeo Piva, Paolo Gentiloni, Pietro Barrera, Riccardo Milana (Sport), Linda Lanzillotta (Bilancio) Gianni Borgna, Enrico Gasbarra, Loredana De Petris (Ambiente),  Sandro Del Fattore, Fiorella Farinelli, Pamela Pantano, Giancarlo D’Alessandro, Giuseppina Gabriele)

(Sindaco Veltroni)

7 dicembre 2001  deliberazione della Giunta Comunale n. 763, poi modificata ed integrata con  deliberazione della Giunta Comunale n. 312 dell’11 giugno 2002 che approvano alcune modifiche ed integrazioni alla predetta Convenzione

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 14/2004, nuove aree inserite o assimilate al Programma Punti Verde Qualità

13 gennaio 2005: Il Consiglio comunale approva una mozione bipartisan*, primo firmatario Enzo Foschi (PDS),che con la premessa che “L’innovatività…delle procedure previste dell’intero piano Punti Verde Qualità e degli impianti sportivi e la sua complessità dal punto di vista amministrativo, urbanistico e , non da ultimo, finanziario, hanno cretao difficoltà agli istituti di credito, dovendo essi adattare i loro strumenti finanziari a tale complessa realtà, creando, conseguentemente, ostacoli ai concessionari che, in alcuni casi, si sono trovati nell’imnpossibilità di far fronte agli impegni assunti per problemi legati alla liquidità finanziaria e alle garanzie per le anticipzioni finanziarie” per cui “i PVQ e gli impianti sportivi realizzati e aperti al pubblico sono inferiori alle aspettative mentre numerosi sono i progetti ormai approvati” individua una soluzione: una deliberazione che “consenta di costituire a favore dei singoli concessionari dei PVQ…il diritto di superficie…limitatamente alle aree di sedime degli edifici e delle aree di accesso e parcheggio (sono escluse le aree destinate a verde di fruizione libera e gratuita)” con un “aumento del periodo di concessione, che per effetto della costituzione del diritto di superficie potrebbe attivare il pagamento di un canone da parte dei concessionari”. Non viene specificato quanti anni aumenterebbe la concessione, ma è evidente che si tratta di un ulteriore passo verso il passaggio in mani private di beni pubblici. Scrive L’altreconomia nel 2014:Già nel gennaio del 2005, una mozione del Consiglio comunale chiedeva alla giunta di concedere il diritto di superficie ai concessionari dei Punti Verde, “evitando maggiori e ulteriori impegni finanziari a carico dell’amministrazione comunale”. Per limitare i danni provocati dalle fideiussioni accordate, si sarebbe così combinato un altro pasticcio, arrivando quasi a svendere ettari di terra pubblica. La giunta, però, non mise in pratica i “suggerimenti” della mozione“. scarica ZCMozione N 4 del 13.01.2005 (*gli altri firmatari: Carapella (PDS), Marsilio (AN), Baldi (AN), Dalia (Margherita), Orneli (PDS), Cirinnà (Verdi), Iantosca (Roma per Veltroni), Spera (Rifondazione comunista), Fayer (Roma per Veltroni), Di Francia (Verdi), Marroni (PDS), Gasparri (DS), Poselli (Roma per Veltroni) e Coratti (allora in FI)

14 settembre 2006: Essendo scadute ad aprile 2006 le garanzie fidejussorie autorizzate nel 1999 per i Concessionari dei Punti Verde Qualità e dei Punti Verde Polifunzionali, il Comune delibera di offrire ai Concessionari  garanzie per ulteriori € 180.000.000,00 totali aumentando la copertura del credito fino alla misura del 95% e approva, quindi, la nuova convenzione per 90.000.000 di Euro per ciascuno dei due Istituti di Credito citati con durata triennale.”Considerato il buon esito degli interventi realizzati ai sensi della predetta Convenzione, è intendimento dell’Amministrazione proseguire nell’azione di tutela del verde pubblico attraverso l’avvio di un nuovo Progetto “Punti Verdi Qualità” per favorire la realizzazione di strutture polifunzionali volte alla riqualificazione di aree verdi ed impianti sportivi e, in considerazione dell’importanza che tali interventi rappresentano per la collettività sia in termini di riqualificazione ambientale che di incremento di opportunità occupazionali, delibera di fornire un concreto sostegno agli operatori per facilitarne l’accesso ai finanziamenti“.  Previsto nel testo della Convenzione la costituzione di apposito organo di vigilanza presso il X Dipartimento. scarica, DCDelib. N 148 del 14.09.2006 DCDelib. N 149 del 14.09.2006

da Delibera 23/2016: ” Con successive deliberazioni consiliari del 14 settembre 2006, n. 148 e n. 149 venivano approvate due nuove convenzioni, rispettivamente l’una con l’Istituto per il Credito Sportivo, (che avrebbe concesso i finanziamenti a soggetti in linea con i requisiti di finanziabilità previsti dallo Statuto dell’Istituto stesso) e l’altra con la Banca per il Credito Cooperativo di Roma, (che avrebbe approvato i finanziamenti tenuto conto della situazione finanziaria ed amministrativa del richiedente e della validità ed efficacia delle garanzie offerte)“.

La delibera 148 risulta approvata con 38 voti favorevoli e 1 contrario. Partecipano alla votazione i seguenti Consiglieri: (in grassetto centrosinistra) Aurigemma, Azuni (Ulivo per Veltroni), Battaglia(Ulivo per Veltroni), Bonessio (Verdi per Veltroni), Carli (Ulivo per Veltroni), Casciani (Ulivo per Veltroni), Ciarla (Ulivo per Veltroni), Cirinnà (Ulivo per Veltroni), Covatta (Verdi  per Veltroni), D’Avach (Ulivo per Veltroni), De Bosi (Italia dei Valori), Della Portella (Ulivo per Veltroni), Fayer (Roma per Veltroni), Ferrari (Ulivo per Veltroni), Figurelli (Verdi  per Veltroni), Galeota (Rifondazione comunista), Galloro (Ulivo per Veltroni), Giulioli (Ulivo per Veltroni), Gramazio, Guidi, Marchi, Marsilio, Masini (Ulivo per Veltroni), Mei (Ulivo per Veltroni), Nobile (Comunisti italiani), Panecaldo (Roma per Veltroni), Patanè (Ulivo per Veltroni), Piccolo, Piva (Ulivo per Veltroni), Policastro (Ulivo per Veltroni), Quadrana (Laici Soc. Liberali Radicali), Sabbatani Schiuma, Saccone (Roma per Veltroni), Spera (Rifondazione comunista), Stampete Nicola (Roma per Veltroni), Valeriani (Ulivo per Veltroni), Visconti ,  Zambelli (moderati per Veltroni).

La delibera 149 è  approvata all’unanimità: Aurigemma, Azuni, Battaglia, Bellucci (Ulivo per Veltroni), Bonessio, Carli, Casciani, Ciarla, Cirinnà, Covatta, D’Avach, De Bosi, Della Portella, Fayer, Ferrari, Figurelli, Galeota, Galloro, Giulioli, Gramazio, Guidi, Marchi, Marsilio, Masini, Mei, Nobile, Panecaldo, Patanè, Piccolo, Piva, Policastro, Quadrana, Sabbatani Schiuma, Saccone, Spera, Stampete, Valeriani e Zambelli. [esponenti dell’opposizione che hanno votato a favore: Aurigemma,Gramazio, Guidi, Marchi, Marsilio,Sabbatani Schiuma]

Deliberazione del Consiglio Comunale  n. 202/2006 nuove aree inserite o assimilate al Programma Punti Verde Qualità
Deliberazione del Consiglio Comunalen. 6/2007,nuove aree inserite o assimilate al Programma Punti Verde Qualità

21 marzo 2008 Delibera del Comissario straordinario – periodo preelettorale –   Indirizzi per la dotazione di servizi, riqualificazione e manutenzione del verde nelle aree denominate Punti Verdi Ristoro 21 marzo 2008-50

(Sindaco Alemanno)

17 novembre 2009 : il Consiglio comunale proroga la validità della sola Convenzione stipulata tra il Comune di Roma e la Banca di Credito Cooperativo di Roma, non essendo l’Istituto di Credito Sportivo disposto ad una proroga della convenzione a causa delle mutate condizioni del mercato finanziario. Essendo esauriti i plafond delle precedenti convenzioni stipulate nel 2006, poiché il programma Punti Verde presenta un ulteriore fabbisogno finanziario di complessivi 220 milioni di Euro, come da stima del Dipartimento X, il Comune ritiene necessario procedere all’incremento di pari importo dei plafond dei finanziamenti garantibili da fidejussione comunale. Il Comune  aumenta quindi ulteriormente la copertura dei mutui concessi fino a € 200.000.000,00. La proposta risulta approvata con 27 voti favorevoli e l’astensione dei Consiglieri Angelini e Torre. Hanno partecipato alla votazione i seguenti Consiglieri:  Angelini, Aurigemma, Berruti, Cantiani, Ciardi, Cochi, De Luca A. (PD), De Micheli, De Priamo, Fioretti, Gasperini, Gazzellone, Marroni (capogruppo PD), Masini (PD), Mennuni, Mollicone, Nanni (PD), Parsi, Piccolo, Pomarici, Rocca, Rossin, Santori, Siclari, Storace, Torre, Tredicine, Vannini Scatoli e Visconti.[esponenti dell’opposizione che hanno votato a favore: De Luca A. ,Marroni, Masini, Nanni] (Deliberazione 17 novembre 2009, n. 101). DCDelib. N 101 del 17.11.2009

16 luglio 2010 Athos De Luca vicepresidente Pd della commissione comunale Ambiente preesenta un esposto  alla Corte dei Conti e un promemoria riservato del dipartimentoX sui punti verdi qualità.

14 ottobre 2010 (La repubblica Zunino)  Il consigliere regionale Enzo Foschi (PD) presenta una   denuncia in Procura: nell’esposto viene  messo in rilievo come un gruppo di imprenditori vicini a Lucarelli, il capo segretria di Gianni Alemanno,  abbia ottenuto dodici aree. Successivi approfondimenti segnalano  che “sull’ affare era planata la cricca di Gennaro Mokbel, l’ uomo accusato di riciclaggio nello scandalo Telekom-Sparkle“.

2 novembre 2010 con Ordinanza del Sindaco Alemanno, poichè cominciano a “evidenziarsi criticità di carattere sia  amministrativo che contabile”  viene istituita una “commissione tecnico-amministrativa per il monitoraggio del programma PVQ“.

1o dicembre 2010 (da Repubblica, Corrado Zunino) Il Partito Democratico  presenta una mozione e una richiesta di discussione in Consiglio comunale, primo firmatario  Athos De Luca (PD), che qualche mese prima aveva sollevato  il problema della continuità tra Lucarelli in quanto ex imprenditore (nel ‘ 95 si era visto assegnare due Punti verde, alla Torraccia e a San Basilio) e il Lucarelli in quanto capo della segreteria Alemanno, che aveva  seguito in prima persona la partita amministrativa dei “Pvq”. Nella discussione in aula, Athos De Luca offre  una radiografia critica dello sviluppo dell’ intero piano: 16 punti verdi attivi, 9 in fase di realizzazione, 20 progettati, 21 da delocalizzare. Segnalando che, al di là dei ritardi, «oggi si riscontrano irregolarità, abusi e favoritismi». Sui singoli progetti ci sono stati finanziamenti bancari garantiti dal Comune per 265,6 milioni, «importo di gran lunga superiore alle effettive necessità». Spesso sono stati superati i limiti delle superfici edificabili senza passare per il Consiglio comunale e, a fronte di investimenti per 3-4 milioni, il 90 per cento dei concessionari ha chiesto la cifra massima di 15 milioni. In un caso sono stati superati i 20 milioni. Ogni ricollocazione del progetto deve essere votata dal Consiglio, ma sotto la giunta Alemanno è bastata l’ autorizzazione di un dirigente (Paolo Giuntarelli). E poi i membri designati dal Comune per la Commissione di vigilanza, si legge nella mozione, «sono gli stessi che poi seguono i progetti».

30 marzo 2012Preso atto delle risultanze” del  monitoraggio della Commissione nominata il 2 novembre 2010, , con l’Ordinanza n.91 del 30 marzo 2012, viene istituito un primo “ufficio temporaneo  di scopo“, “Gestione Sviluppo PVQ” per assolvere alle funzioni prima affidate al  Dip. Tutela Ambientale. Pochi mesi dopo però, con  l’Ordinanza n.270 del 6 dicembre 2012 , si ripassa la palla al Dip. Tutela Ambientale. Ma poi – di nuovo dopo pochi mesi – con la  Deliberazione 75 del 1 marzo 2013, si  dispone l’istituzione di un nuovo ufficio “speciale” – questa volta nell’ambito del Dip. Ambiente – a cui si attribuiscono  “funzioni relative alla gestione del Programma Punti Verdi Qualità, Infanzia, Ristoro e Polifunzionali“, suddividendole tra due uffici.

 26 marzo 2012  scatta l’indagine della magistratura sui Punti Verde Qualità che portano all’arresto di imprenditori gestori del OPVQ di Spinaceto  Massimo Dolce e Marco Bernardini e di due funzionari comunali, Stefano Volpe e Annamaria Parisi, ( 1 marzo 2012 Corriere della sera «Portavo migliaia di euro in contanti,dopo qualche giorno arrivava l’ok alla pratica»L’imprenditore pentito Marco Bernardini coinvolge Paolo Giuntarelli, oggi presidente del Bioparco, nel 2009 direttore del X Dipartimento)

7 novembre 2012 Gli arrestati vengono riviati a giudizio: oltre agli arrestati di marzo i PM contestano il falso anche a tre funzionari comunali, Roberto Provantini, Domenico Maiorana e Maurizio Addati, membri della commissione che aveva dato il via libera al pagamento per lavori non eseguiti (da Il messaggero- scarica messaggero 7 novembre 2012 PVQ)

(Sindaco Marino)

9 ottobre 2013 (il messaggero)il PM chiede il rinvio a  giudizio  per dieci persone tra imprenditori, amministratori di società, funzionari comunali e membri di commissioni di vigilanza coinvoltinell’inchiesta che riguarda i PVQ  di Spinaceto, Tor Sapienza e Feronia. Rischiano di finire sotto processo gli imprenditori Massimo Dolce e Marco Bernardini, i dipendenti comunali Stefano Volpe e Anna Maria Parisi (tutti e quattro arrestati nel marzo 2012); i funzionari Roberto Provantini, Domenico Maiorana e Maurizio Addati, membri della commissione di vigilanza che ha dato il via libera al pagamento di oltre due milioni per il punto verde Spinaceto, a fronte di lavori non eseguiti; Gian Maria Fargnoli, direttore lavori della Maspen Center Sport, Claudio Testi, socio occulto della stessa società; Giancarlo Scarrozza, titolare della Luoghi del Tempo Srl, marito di Lucia Mokbel. [non abbiamo trovato riscontri web sull’effettivo e successivo rinvio a giudizio NDR]

25 ottobre 2013  la  Deliberazione 384 del 25-26 ottobre ,  approva un nuovo ordinamento degli uffici e separa, nell’ambito del Dipartimento Tutela Ambientale, la gestione del verde pubblico da quella dei “Punti Verde”.  Ma intanto attraverso un “nuovo impulso” “nella attività di monitoraggio delle criticità“, “si evidenziano  criticità ulteriori, rispetto a quelle già note di carattere sia amministrativo che contabile, a prevalente contenuto tecnico – urbanistico e patrimoniale, che investono le procedure relative alla individuazione e destinazione delle aree, alla progettazione, realizzazione, collaudo, acquisizione e concessione”. Cioè, praticamente, le criticità investono  tutto. L’ultimo degli “investiti” è  l’ex direttore del Dipartimento Mobilità, Giovanni Serra, che viene nominato responsabile dell’ennesimo “ufficio di scopo”, “nell’ambito della direzione esecutiva” con la Delibera citata, il 19 marzo scorso, poichè “risulta necessario assicurare un’azione coordinata ed efficace delle strutture preposte..nonchè un adeguato ambito di presidio delle attività finalizzate alla gestione diretta dei processi”…“Il termine del conseguimento degli obiettivi è fissato in due anni dalla data di adozione del presente provvedimento“.

19 luglio 2014: l’Assemblea Capitolina approva con i voti di maggioranza ed opposizione una mozione di cui è prima firmataria Svetlana Celli (lista civica Marino) Presidente nella Commissione Sport,  in cui si parla di una “trasformazione del rapporto di concessione in diritto di superficie” della “rinegoziazione dei mutui, con un allungamento dei termini e conseguente riduzione della rata annuale” ma anche di  “moratoria biennale del mutuo e della  possibilità di alienazione del bene , ovvero di rivendicarne il  diritto di proprietà” (> leggi la precisazione della Celli)

14 ottobre 2014 il Comune azzera i bandi di gara per i  ‘Punti Verde Ristoro’, annunciandone   altri, con indicazioni più stringenti per i concessionari che vorranno candidarsi alla gestione del verde pubblico

gennaio 2015 Dopo il terremoto di “Mafia Capitale” e l’arrivo nella Giunta Marino di un Assessore alla Legalità, Alfonso Sabella, l’attività amministrativa per la ricerca di  soluzioni per la situzione dei Punti Verdi Qualità riceve nuovo impulso. E dalle intercettazioni spuntano affari che intrecciano le attività di Buzzi e Carminati con alcuni PVQ.

Corriere della sera 9 dicembre 2014 Mafia Capitale, le mani sul centro: da Campo de’ Fiori a Colle OppioIl sodalizio boss-politici puntava a controllare tutti gli affari: dal bike sharing al decoro, dai punti verde qualità alla movida. E in due occasioni Carminati e il suo braccio destro Buzzi incontrarono un ex assessore regionale della giunta Polverini: Marco Mattei di Alessandro Capponi e Ernesto Menicucci

Il tempo 14 6 2015 Nell’inchiesta anche il circolo vip I tentacoli dell’organizzazione capeggiata da Buzzi e Carminati, almeno secondo la procura di Roma, sarebbero arrivati fino alle porte di Roma. Tra centri sportivi e Punti Verdi qualità, la banda…

13 maggio 2015 Commissione Ambiente    su  “Proposte dell’ amministrazione su Punti Verde Qualità” Appare chiaro che  le soluzioni sono lontane dall’essere trovate

4 agosto 2015 Il Comune si riprende 11 Punti Verde Qualità: decadute le convenzioni rilasciate ai concessionari, a causa del mancato pagamento delle rate dei mutui. Il Sindaco Marino annuncia che nuovi gestori delle aree verranno individuati tramite bandi pubblici, come previsto da una Memoria di Giunta ad hoc approvata venerdì 31 luglio a firma degli assessori Alessandra Cattoi, Alfonso Sabella, Estella Marino, Giovanna Marinelli e dall’ex assessore Paolo Masini. Le strutture sono: Tiburtino Sud, Torraccia, Parco Feronia, San Basilio-Nomentano, Ponte di Nona, Parco Spinaceto, Spinaceto Sud, Parco della Madonnetta, Oletta, Olgiata, Prati della Bufalotta. Solo quest’ultima ha estinto il suo mutuo. La memoria prevede, inoltre, avvalendosi del nuovo regolamento degli impianti sportivi del Campidoglio,di effettuare  affidamenti diretti a organismi senza fini di lucro (come Coni, Federazioni Sportive, Onlus, gruppi sportivi delle forze armate e associazioni sportive dilettantesche in possesso di esperienza comprovata nella gestione di centri sortivi di grandi dimensioni).

11 settembre 2015  L’Ufficio di scopo, su imput dell’Assessore alla Legalità Alfonso Sabella, scrive all’Autorità anticorruzione  – “Istanza prot. n. 114694 del 11 settembre 2015 – Roma Capitale – Punti Verde Qualità – Esposizioni debitorie per ca € 550.000.000,00 – Contrattualistica pubblica, edilizia, urbanistica – Richiesta di sanatoria – Principio di conservazione degli atti amministrativi – Inammissibile – Violazioni e illegittimità plurime” – avanzando due proposte, su cui si chiede il parere all’Autorità guidata da Raffaele Cantone, per trovare delle soluzioni alla situazione dei Punti Verde  che – come riportato nella successiva risposta dell’ANAC – consistono: la prima in una “sanatoria in convalida delle copiose e notevoli illegittimità riscontrate” mantenendo “taluni provvedimenti, anche se viziati, al fine di perseguire un interesse pubblico con riferimento agli interventi in corso di completamento”, la seconda  nell’ “ammissibilità di stipulare contratti con soggetti costituitisi dopo la presentazione delle offerte e mancanti dei requisiti di capacità tecnico organizzativa ed economico- finanziaria“.

4 novembre 2015 Raffaele Cantone risponde al Comune bocciando entrambe le  ipotesi , “fermo restando che – allo stato – è consentita una valutazione sulla base della sola ricostruzione operata dall’Ufficio e un limitato accesso agli atti di gara (Bando e delibere del Consiglio e della Giunta comunale), agli atti di aggiudicazione e alle convenzioni stipulate“: la prima ipotesi, in quanto ” la situazione di patente illegittimità di interi procedimenti di gara e di una serie notevole, ripetuta e prolungata di singoli atti …senza che si possa escludere, in taluni casi, la sussistenza di profili di rilievo penale; oltre ai …seri dubbi di violazione di legge nello stesso Bando di gara e di violazione delle norme sull’edilizia e l’urbanistica, che comporterebbero il vizio della radicale nullità per illiceità dell’oggetto a causa della violazione di norme imperative“, per cui “con riguardo al caso delle opere in realizzazione, salvo che l’amministrazione individui eccezioni relative a specifici procedimenti favorevolmente valutabili, non appare in alcun modo consentito “continuare nell’applicazione delle procedure in essere nella convinzione che le stesse si discostano dalla stretta osservanza della normativa in materia di contratti pubblici”. Per la seconda ipotesi, in quanto “è evidente che i nuovi affidamenti non potranno in alcun caso conseguire all’esito di un procedimento invalido e annullato; né possono avvenire nei riguardi di soggetti che non hanno partecipato a una selezione concorrenziale“. Scarica il parere parere.ag.80.2015_pvq_anac

febbraio  2016 Nella puntuale e impressionante ricostruzione che  Alfonso Sabella riporta nel suo libro “Capitale infetta”(Rizzoli),  nel capitolo dedicato ai Punti Verde Qualità, l’ex assessore alla legalità commenta la risposta di Cantone: “Ho appreso  che a metà novembre Cantone ha espresso il suo parere e, riconoscendo tutte le criticità che già Serra [il direttore dell’Ufficio di Scopo NDR] aveva isolato da tempo e la speciale gravità  della situazione, pur richiamando, com’era inevitabile, al rigoroso rispetto delle leggi, ha lasciato ampi spazi perchè si possa intervenire sui PVQ proprio nella direzione che noi avevamo individuato“. Tuttavia a leggere  il testo integrale del parere dell’ANAC, sembra che ci siano ben pochi margini di interpretazione:  nessuna sanatoria, nessun nuovo affidamento che non passi attraverso le gare.

25 febbraio 2016 In seguito al parere espresso dall’ANAC, l’ ufficio di scopo decide di annullare   le delibere del 1995 e 1998 che autorizzavano rispettivamente  il bando pubblico per la gestione in concessione e i criteri di intervento dei PVQ, insieme  a una terza, del 2006, riguardante il parco di Tor di Quinto, «area da tempo data in concessione dal gabinetto del sindaco – si legge sul documento – alla società Mondofitness per lo svolgimento di attività ludico-sportive». (2)

9 marzo 2016 In seguito all’accesso civico di Carteinregola, il Comune di Roma pubblica documenti e informazioni sui PVQ sul sito comunale, anche se con l’avvertenza che “I disciplinari consultabili nella presente pagina sono quelli che risultano agli atti dell’Ufficio Extradipartimentale “Indirizzi e coordinamento del Programma Punti Verde di Roma Capitale” in copia, non protocollati, alcuni non registrati e privi di allegati“. Cioè ben poco di quello che il Comune dovrebbe possedere…

19 marzo 2016 Carteinregola presenta un dossier  Punti Verde Qualità: chiediamo spiegazioni a chi ha governato Roma negli ultimi vent’anni con una conferenza stampa in streaming da Spinaceto

8 aprile 2016  Il Commissario Tronca approva la Deliberazione n. 2 Ricognizione delle procedure poste in essere nell’ambito del Programma Punti Verde Qualità di cui alle deliberazioni del Consiglio Comunale n. 169 del 2 agosto 1995 e n. 84 del 7 maggio 1998. Indirizzi agli Uffici per la valutazione dell’interesse pubblico alla conservazione degli atti relativi.scarica DKCDelibera Ricognizione Punti Verde QualitàN 23 del 08.04.2016

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 (1) Ecco com’è descritto sul sito ai suoi esordi il progetto  PUNTI VERDE QUALITA’ DEL COMUNE DI ROMA sul sito Romapertutti (tratto da un sito –  oggi inesistente-  del Comune di Roma Romaonline.net) :

I Punti verdi qualità sono aree pubbliche in cui verranno realizzate strutture sportive di base (campi di calcio, basket, pallavolo, ecc.) grazie ad un’intesa tra Comune di Roma, concessionario delle aree, CONI e Credito Sportivo Italiano, che concederà mutui a tassi particolarmente agevolati ai soggetti privati che si occuperanno della costruzione e della gestione delle strutture stesse.

Già individuate le 59 aree interessate: sono di proprietà del comune o in via di esproprio, sono collocate generalmente in periferia e versano in stato di abbandono, oppure, pur essendo destinate a verde, rimangono però non attrezzate o lo sono in modo ancora insufficiente.

Il progetto consentirà di recuperarle e renderle pienamente operative con un intervento parte pubblico e parte privato. Le strutture realizzate saranno polivalenti, nel senso di affiancare ad una presenza di verde o sportiva, comunque pubblica e di servizio, una presenza commerciale. L’operatore privato, realizzatore e gestore, assume con la convenzione anche l’obbligo della manutenzione dell’intero complesso.

Quello che segue è l’elenco in ordine alfabetico delle 59 aree in cui sorgeranno i Punti verdi qualità. Per ciascuna è indicato il soggetto privato (singoli, comitati, associazioni, società sportive e non) vincitore del bando che opererà in essa. Sarà possibile conoscere anche le tipologie delle realizzazioni non appena verranno depositati i progetti esecutivi (> vai alla pagina con gli interventi)

 (2) la presidente della commissione sport Svetlana Celli, dal maggio 2013  al giugno 2014 è stata dipendente della Big One srl scarica il curriculum Celli_Cv,  che promuoveva  la manifestazione a Tor di Quinto di  Mondo Fitness; impiego  poi lasciato dalla  Celli  dopo che i giornali   avevano ventilato  un suo possibile conflitto di interessi

MATERIALI

> vai alla pagina del sito di Roma capitale con i materiali pubblicati il 9 marzo in seguito alla richiesta di accesso civico di Carteinregola

ELENCO PVQ 2012 15.4.2012

SCHEDA RIEPILOGATIVA PVQ

MAPPA RIEPILOGATIVA PVQ

delibera-cons-comun-169-1995

Ordinanza N 43 del 19.03.2014

DGDelib.N 4480 del 17.12.1996

ALTRI MATERIALI

Leggi l’articolo di Altreconomia del 5 dicembre 2014

Il prato non è attrezzato I “Punti Verdi Qualità” di Roma sono a rischio: in vent’anni, 18 interventi realizzati su 76 concessioni. E il Comune potrebbe rimetterci 400 milioni di euro — di Luca Manes – 5 dicembre 2014TRATTO DALe conseguenze del cemento – AE 164

Il Comune di Roma rischia di pagare centinaia di milioni di euro alle banche a causa degli impegni finanziari presi per la realizzazione dei “Punti Verde Qualità”. È quanto si evince leggendo la severa disamina dei revisori dei conti che si sono spulciati il bilancio capitolino dell’anno 2013. Su 104 pagine di relazione, ben 11 sono dedicate alla questione dei Punti Verde, per i quali il Campidoglio negli ultimi due decenni ha sottoscritto fideiussioni per 390 milioni di euro. La storia dei PVQ, come sono indicati dagli addetti ai lavori, ha inizio nel 1995 con il primo bando emesso dall’amministrazione Rutelli. L’idea di fondo, di per sé lodevole, era riqualificare pezzi di territorio, per trasformarli in spazi forniti di strutture ludiche e  sportive e punti di ristoro. Già nel 1996 si assegnarono a soggetti privati le prime concessioni previste per le 76 aree individuate, gratuite e della durata di 33 anni.
Ad oggi, però, solo 18 Punti Verde sono stati completati e funzionano, 10 sono dei cantieri aperti, 11 sono stati progettati ma i lavori non sono mai cominciati, 22 sono stati assegnati ma non su aree comunali, a conferma che -forse- nemmeno il bando iniziale era ben congegnato, infine tutti gli altri sono spariti nel nulla. La superficie totale è di circa 440 ettari, più o meno come Villa Ada, Villa Borghese e Villa Pamphili (i tre principali parchi di Roma) messi insieme. Una grossa fetta di territorio.

Oltre a concedere gli spazi in concessione gratuita, però, il Comune ha garantito -in maniera diretta- i prestiti accordati dagli istituti di credito alle società private cui è stata concessa la licenza per la realizzazione dei Punti Verde. I “sinistri sulle fideiussioni in essere” -stando alla relazione dei revisori del Comune- sfiorano la cifra di 130 milioni (su 390). Semplificando i tecnicismi, un terzo dei crediti vantati dalle banche sono in sofferenza, rischiano di non poter essere riscossi. Se questa eventualità si dovesse verificare, a saldare il “conto” sarebbe il Comune di Roma. Con denaro pubblico.
Un pericolo ben conosciuto, se è vero che nella relazione commissionata dall’assessore all’Ambiente Estella Marino e inviata lo scorso 17 febbraio al sindaco Ignazio Marino e ad altri esponenti della giunta e dell’amministrazione capitolina si legge “…la galassia dei Punti Verde, almeno con riferimento a quelli realizzati e in esercizio, risulta allo stato caratterizzata da una significativa serie di difficoltà legate alla non ottimale remuneratività delle strutture realizzate e delle attività in esse condotte, alla luce del protratto periodo di recessione economica, con frequente inadempimento delle obbligazioni poste a carico dei soggetti concessionari nell’ambito dei contratti di mutuo già perfezionati e conseguente esposizione finanziaria di Roma Capitale nella sua veste di soggetto fideiussore”. E ancora “sulla base di prime stime approssimative è possibile quantificare l’esposizione debitoria complessiva di Roma Capitale, nella sua veste di soggetto fideiubente, nell’importo complessivo di circa 345 milioni di euro”.

Dalle casse del Campidoglio sono già usciti 11,5 milioni, come si desume dalla lettura del bilancio 2012. Denaro versato per tappare i buchi aperti dalla gestione a dir poco inadeguata delle società Maximo srl e Perconti per i Punti Verde di Casal Boccone e di Parco Feronia.

I nulla osta per la concessione delle fideiussioni alle società interessate alla creazione dei Punti Verde, fino a un massimo di 600 milioni di euro, sono stati dati dalle giunte comunali che si sono succedute nel 1999 (amministrazione Rutelli), nel 2006 (amministrazione Veltroni) e nel 2009 (amministrazione Alemanno). Come visto, all’atto pratico ci si è fermati a “soli” 390 milioni.

Già nel gennaio del 2005, una mozione del Consiglio comunale chiedesse alla giunta di concedere il diritto di superficie ai concessionari dei Punti Verde, “evitando maggiori e ulteriori impegni finanziari a carico dell’amministrazione comunale”. Per limitare i danni provocati dalle fideiussioni accordate, si sarebbe così combinato un altro pasticcio, arrivando quasi a svendere ettari di terra pubblica. La giunta, però, non mise in pratica i “suggerimenti” della mozione.

Il cahiers de doléances non si limita però alle difficoltà di natura economica. Praticamente ogni Punto Verde ha comportato criticità di diversa natura, dalle difformità tra aspetti progettuali e realizzativi (in alcuni casi molto gravi), al sorgere di inchieste giudiziarie.

Al Parco Campagna del quartiere Spinaceto, ad esempio, ci sono terreni sfregiati da lavori mai conclusi. Forse era meglio non eseguirli proprio, i lavori, perché di fatto il Punto Verde già esisteva, ossia l’area andava bene così com’era. Invece a fronte delle opere previste (in primis campi sportivi) ora si stanno costruendo un centro commerciale “compatibile”, piscine e centri fitness. A Fidene invece un’ampia fetta dello spazio concesso è stata usata per mettere in piedi il supermercato “Il Castoro”.

Sul business dei Punti Verde avrebbero messo le mani anche organizzazioni della criminalità organizzata o della destra eversiva. Sulle strutture dell’Olgiata e su quella di Ostia (entrambe danneggiate da incendi dolosi) si staglia l’ombra della ‘ndrangheta. Il primo, che fa capo alla srl Luoghi del Tempo, è tra le strutture finite nell’occhio del ciclone nel 2012, per un’indagine della magistratura ancora in corso per far luce su una lunga serie di presunte irregolarità. La società cui fa capo il Punto Verde appena menzionato è di proprietà di Lucia Mokbel, sorella dell’estremista di destra Gennaro -attualmente soggetto all’obbligo di dimora dopo una sentenza di primo grado che lo ha condannato a 15 anni per  riciclaggio di denaro-. È proprio Mokbel che -secondo in un’intercettazione riportata da la Repubblica il 30 ottobre 2010- si sente chiedere al cognato, l’imprenditore Giancarlo Scarozza, informazioni sul Punto Verde di Ostia, lungo il viale Cristofoto Colombo, per conto del boss della cittadina, Carmine Fasciani. “No, quello è di Salabè, un operatore dei servizi segreti”, la risposta esplicativa di Scarozza. Sempre legato a Mokbel era Silvio Fanella, assassinato lo scorso luglio e che per un anno aveva avuto quote dei PVQ di Torraccia e di Nomentano-San Basilio.

Una sintesi efficace e allo stato dei fatti più che veritiera di che cosa rappresentano i PVQ per la città di Roma la fornisce Federico Siracusa, ex consigliere municipale e tra i primi a denunciare  tutti gli aspetti opachi di questa vicenda: “Tutta la vicenda dei Punti Verde è stata ampiamente sottovalutata. Nessuno ha detto una parola sui rischi in essere, e le modalità in essere sembrano una sorta di incentivo al crimine, visto che è stato confezionato un meccanismo perfetto per aggirare la legge. Basta costituire una società con appena 10mila euro, ti danno finanziamenti per milioni e garantisce un terzo, il Comune di Roma.”
Per corroborare le sue parole, Siracusa ci mostra la visura camerale della srl Zonoè, concessionaria del punto verde (incompleto) di Arco di Travertino. Il documento evidenzia come il 4% delle quote sia di Meta-Società Cooperativa Sociale Onlus, l’1% di tale Roberto Corsini, mentre il 95% è di Rom Immobili, che a sua volta è posseduta al 99% dalla Servizio Italia, che è una società fiduciaria. Per farla breve, il Comune di Roma ha concesso una licenza per un Punto Verde a una società di cui non sa chi siano realmente i soci. Ma in questa vicenda ormai non ci si meraviglia più di nulla. —

Un campo da rubgy “fuori” misura
Il Punto Verde “la Città del Rugby” a Spinaceto (Roma Sud) ha visto la luce con una delibera del Consiglio comunale approvata all’unanimità nel 2004, senza predisporre alcun bando pubblico. In pratica si è proceduto con un’assegnazione ad personam, unico caso tra tutti i Punti Verde in essere. Il tutto per un investimento di ben 32,8 milioni. Tanti soldi all’apparenza sprecati, visto che i lavori sono iniziati nell’ormai lontano 2008 e non si vede una fine all’orizzonte. L’unico campo di rugby previsto, come se non bastasse, ha delle dimensioni non regolamentari.

LEGGI l’articolo di Contropiano 6 Dicembre 2014  Roma e malaffare. Punti verdi, cuori neri, conti che non tornano

“Ahò, hai saputo che con i Punti Verdi prendi i soldi e scappi?” La frase non è l’ennesima estrapolazione di una intercettazione dell’inchiesta della procura di Roma sul “Mondo di mezzo”, ma – secondo quanto riferisce il Corriere della Sera di due anni fa – il passaparola che circolava tra faccendieri e imprenditori romani nell’epoca della giunta Alemanno.  A confermare che quello era l’andazzo, c’è la telefonata intercettata tra il faccendiere fascista Gennaro Mokbel e il boss della malavita del litorale Fasciani. Il primo prospetta al secondo che con i Punti Verdi Qualità si possono fare un sacco di soldi. Ma poi c’è la caduta di Alemanno da sindaco e l’affare perde pezzi e colpi, anche sotto il peso di ben quattro inchieste della magistratura che sarebbe bene, a questo punto, che venissero incrociate con l’inchiesta sul Mondo di mezzo.

L’idea dei Punti Verde Qualità nasce però con la giunta Rutelli e si consolida con quella di Veltroni, dentro quel cosiddetto e maledetto “Modello Roma” che ha dannato l’anima a tutta la sinistra romana, inclusa quella radicale. Il progetto è di creare spazi sportivi e ludici anche nelle periferie, su suoli pubblici, con concessione di 33 anni ai privati che li realizzano, con garanzia del Comune sui mutui alle banche. In cambio, oltre alle attività private a pagamento (piscine, campi sportivi etc.) i privati si impegnano a realizzare giardinetti, spazi per i giochi attrezzati, panchine per i cittadini. Sulla carta è un compromesso tra interessi pubblici e privati che dovrebbe favorire entrambi, in realtà la sproporzione tra i benefici per i primi e i secondi balza subito agli occhi.

Di questo esperimento di “collaborazione” tra pubblico-privato, dei 76 progetti varati in questi diciotto anni, solo sedici sono stati portati a termine su 423 ettari di verde attrezzato a disposizione del pubblico. Secondo alcune fonti nove cantieri restano aperti, venti progetti sono rimasti un disegno urbanistico (spesso già finanziato), ventuno sono da delocalizzare, dieci sono stati abbandonati. Negli ultimi cinque anni sui singoli “Punti verdi” ci sono stati finanziamenti bancari garantiti dal Comune di Roma per 265,6 milioni di euro, un importo che si è rivelato di gran lunga superiore alle effettive necessità (è utile ricordare che il Comune è garante del 90% degli importi finanziati sotto forma di prestito). Altri 360 milioni erano stati garantiti dalle giunte di centrosinistra (Rutelli e Veltroni), ma il Comune di Roma ha scoperto più recentemente che il buco nei conti si era allargato a 625,6 milioni. La tesoreria del Campidoglio, è dovuta intervenire di corsa per coprire 11,5 milioni di rate di mutui bancari non versate dai privati, ma un dossier interno ha segnalato scoperti da parte degli imprenditori-assegnatari pari ad 80 milioni. La nuova giunta comunale di Marino ha allestito una sorta di commissione speciale proprio per cercare di capire qual è la situazione in questo verminaio.

Sul piano giudiziario le inchieste della magistratura sui “Punti verdi” hanno prodotto finora quattro arresti nel marzo 2012. In carcere finirono gli imprenditori e soci Massimo Dolce e Marco Bernardini (ex ufficiale della Guardia di Finanza), il funzionario comunale Stefano Volpe e la sua compagna, anche lei al Dipartimento Ambiente, Anna Maria Parisi. Il processo si è svolto a maggio di quest’anno. Ci sono poi stati quattordici gli indagati per corruzione, truffa aggravata, falso ideologico e falsa fatturazione.  Dieci sono stati rinviati a giudizio di recente: cinque imprenditori della mala-destra e cinque tra funzionari comunali e architetti pubblici. Gli strumenti di corruzione secondo i pm erano auto di lusso, gommoni alla fonda all’Argentario, smartphone o televisori consegnati direttamente a casa.

La Guardia di Finanza ha poi perquisito quattordici aziende romane, dalla quale risultano certificazioni di finti lavori per consentire agli assegnatari di aree pubbliche di prendere finanziamenti comunali, girati poi su conti privati. Diversi filoni giudiziari, ancora, stanno per produrre nuovi risultati. Due richieste di rinvio a giudizio sono arrivate anche per otto Punti verdi infanzia. Un’altra inchiesta della procura di Roma sui Punti Verdi ha messo gli occhi su quattro aree: Tor Sapienza, Spinaceto, Parco Feronia e Parco Kolbe.

Il “bubbone” dei Punti Verdi è esploso nel periodo della Giunta Alemanno. Nell’ottobre 2010 il consigliere regionale del Pd, Enzo Foschi presentò una esposto in cui denunciava che dodici “Punti verdi” erano riconducibili a parenti e amici d’area politica di Antonio Lucarelli, già leader romano di Forza nuova, e poi capo segreteria della giunta Alemanno, Durante la giunta Rutelli, nel 1995 Lucarelli, imprenditore e contemporaneamente consigliere municipale della destra dava vita, con i cugini Emiliano e Giampaolo, la Mondo Verde sas e nel dicembre 1996 – quando la giunta Rutelli approvò definitivamente la delibera 4480 sui “Punti verdi” – la società di famiglia ottenne due terreni: uno alla la Torraccia, l’altro su via Nomentana all’altezza di San Basilio. Ma alla fine degli anni Novanta, Antonio Lucarelli lascia la Mondo Verde, i suoi cugini-soci faranno altrettanto tra il ’99 e il 2000.

E qui viene il bello, anzi il brutto e il cattivo. Perché l’ amministratore della società diventa Silvio Fanella, il cassiere di Gennaro Mokbel, ucciso a revolverate questa estate nella sua casa della Camilluccia da un commando di fascisti-killer tra cui il notissimo Egidio Giuliani. Mentre nella primavera del 2006 la società Mondo Verde, che nel frattempo aveva acquisito altre due aree (Ponte di Nona e il Parco di Villa Veschi), cambia nuovamente di mano e diventa proprietà di Fabrizio Moro, un ingegnere amico di Lucarelli. Il direttore dei lavori in tre delle aree gestite da  Moro – la Torraccia, Nomentano-San Basilio e Ponte di Nona, è risultato essere Giancarlo Scarozza, il cognato di Gennaro Mokbel.

Ma anche sull’area destinata a Punti Verdi Qualità  di Parco Kolbe spunta un altro nome della galassia nera. In questo caso la Procura ha indagato Andrea Munno, titolare della società Edil House ’80 srl, anche lui un passato nei gruppi neofascisti e una solida amicizia con l’ex sindaco Alemanno. Nella contabilità della Edil House ’80 srl, sono state rinvenute diverse fatture gonfiate.

Il ricorrere di alcuni personaggi, le connessioni, l’ambiente, rendono interessante, per chi volesse indagare a fondo sul malaffare nella Capitale, dare un’occhiata anche a questo “ramo d’azienda” del Mondo di mezzo.

Sulla questione dei Punti Verdi Qualità vedi anche:

Roma. Il macigno dei Punti Verdi Qualità sul Comune

Roma. Esplode lo scandalo dei Punti Verdi

Legg l’articolo di Giuliano Longo su cinquequotidiano Punti verde qualità: una mina finanziaria sotto il Comune di Roma La vicenda si trascina da anni e oggi sembra essere a un punto morto, anche per le istituzioni comunali (marzo 2014)

 Si veda anche l’inchiesta sui Punti Verde Qualità di Corrado Zunino del luglio 201311 luglio 2013 La Repubblica Inchieste PUBBLICO/PRIVATO di CORRADO ZUNINO E i “Punti verdi di qualità” diventano l’ultimo affare della destra romana

Sono gli spazi ludico-sportivi con le piscine clorate e i chioschetti per il caffè che da diciotto anni cinque amministrazioni della città (e ora sono sei) tentano di portare nelle periferie più profonde. Solo 16 progetti su 76 varati sono stati portati a termine. Negli ultimi cinque anni ci sono stati finanziamenti bancari garantiti dal Comune per 265,6 milioni di euro, di gran lunga superiori alle effettive necessità. Il business puntava ad acquisire con pochi soldi aree comunali le cui concessioni erano in mano ad assegnatari spompati dalla crisi e dalle lungaggini inflitte da una burocrazia corrotta. Oggi quelle poche opere di verde iniziate giacciono in totale abbandono

ROMA – I “Punti verdi qualità” sono stati l’ultimo contratto in nero della destra romana politico-affaristica, un blocco di potere reale affossato dalla sconfitta rovinosa dell’ex sindaco Gianni Alemanno alle ultime amministrative. E rappresentano la prima eredità spinosa della giunta Marino. I “Punti verdi qualità” sono gli spazi ludico-sportivi con le piscine clorate e i chioschetti per il caffè che da diciotto anni cinque amministrazioni della città (e ora sono sei) tentano di portare nelle periferie più profonde.

Grande incompiuta. Di questo lungo esperimento pubblico-privato, solo sedici progetti (su 76 varati) sono stati portati alla fine: 423 ettari di verde attrezzato a disposizione del pubblico. Nove cantieri restano aperti, venti progetti sono rimasti un disegno urbanistico (spesso già finanziato), ventuno sono da delocalizzare, dieci sono stati abbandonati. Negli ultimi cinque anni sui singoli “Punti verdi” ci sono stati finanziamenti bancari garantiti dal Comune di Roma per 265,6 milioni di euro, importo di gran lunga superiore alle effettive necessità. Altri 360 milioni furono garantiti dalle giunte di centrosinistra (Rutelli e Veltroni). L’indebitato Comune di Roma oggi scopre un buco nei conti largo (625,6 milioni) e difficile da sanare: la tesoreria del Campidoglio, fin qui, è dovuta intervenire per 11,5 milioni di rate di mutuo bancario non versate dai privati (il Comune è garante del 90% degli importi finanziati sotto forma di prestito), ma un dossier interno segnala scoperti da parte degli imprenditori-assegnatari per 80 milioni.

L’affare Pvq
. I “Punti verdi” hanno prodotto fino ad oggi quattro arresti nel marzo 2012: gli imprenditori e soci Massimo Dolce e Marco Bernardini, il funzionario comunale Stefano Volpe e la sua compagna, anche lei al Dipartimento Ambiente, Anna Maria Parisi. Quattordici gli indagati per corruzione, truffa aggravata, falso ideologico e falsa fatturazione: dieci sono stati rinviati a giudizio di recente: cinque imprenditori della mala-destra e cinque tra funzionari comunali e architetti pubblici, secondo l’accusa, nutriti a tangenti, riforniti con Bmw e Land Rover direttamente in concessionaria, gommoni all’Argentario, smartphone e televisori consegnati a domicilio. Per chi indaga quattordici aziende romane, tutte perquisite dalla Guardia di Finanza, hanno certificato finti lavori per consentire agli assegnatari di aree pubbliche di prendere finanziamenti comunali, girati poi su conti privati. Diversi filoni giudiziari, ancora, stanno per produrre nuovi risultati. Due richieste di rinvio a giudizio sono arrivate anche per otto Punti verdi infanzia.

La quarta inchiesta. La quarta inchiesta della procura di Roma sui Pvq  –  la prima risale addirittura al 2004 – ha acceso un faro su quattro aree: Spinaceto, Tor Sapienza, Parco Feronia e Parco Kolbe, individuando successivamente anomalie in almeno diciassette strutture. Come hanno raccontato imprenditori ricattati, inchieste giornalistiche e almeno due denunce (subito archiviate), l’intero sistema negli anni è cresciuto nella corruzione e si è consolidato, nel periodo alemanniano, sotto la giurisdizione di alcuni uomini (e donne) decisivi per l’ex sindaco del Pdl. Sull’argomento nell’ottobre 2010 il consigliere regionale Enzo Foschi presentò una denuncia in cui sosteneva che dodici “Punti verdi” erano riconducibili a parenti e amici d’area politica di Antonio Lucarelli, già leader romano di Forza nuova, quindi capo segreteria della giunta Alemanno, per un periodo delegato dal sindaco a gestire la complicata questione amministrativa. Nel 1995 Lucarelli, imprenditore e contemporaneamente consigliere nell’ex V Municipio, fondò con i cugini Emiliano e Giampaolo la Mondo Verde sas e nel dicembre 1996 – quando la giunta Rutelli approvò definitivamente la delibera 4480 sui “Punti verdi” – la società di famiglia ottenne due terreni: la Torraccia e il Nomentano-San Basilio. Alla fine degli anni Novanta, con i progetti avviati, Antonio Lucarelli lasciò la Mondo Verde, i cugini si sfilarono tra il ’99 e il 2000 e amministratore della società diventò Silvio Fanella, l’uomo che l’inchiesta Telecom-Sparkle considera il cassiere di Gennaro Mokbel, destrissimo imprenditore romano finito in carcere accusato di riciclaggio. Nella primavera del 2006 la Mondo verde, che nel frattempo aveva acquisito altre due aree (Ponte di Nona e il Parco di Villa Veschi), diventò proprietà dell’ingegner Fabrizio Moro, amico della prima ora dell’ex capo di gabinetto.

La destra d’impresa. Il giro Pvq, si è capito presto, sembrava in mano alla destra d’impresa. In tre aree gestite da Fabrizio Moro – Torraccia, Nomentano-San Basilio e Ponte di Nona – il direttore dei lavori era stato Giancarlo Scarozza. Bene, lo stesso Scarozza, uomo considerato vicino sia all’ex capo di gabinetto che all’ingegner Moro, con due società diverse aveva ottenuto l’assegnazione dei “Punti verdi” di Castel Giubileo e Forte Ardeatino. L’architetto Scarozza è, tra l’altro, cognato di Gennaro Mokbel (è il marito della sorella). In un’inchiesta del pm Capaldo si può rintracciare una telefonata tra Mokbel e lo stesso Scarozza in cui l’imprenditore nero vuole aiutare il boss di Ostia, Carmine Fasciani, su un punto verde: “Ma è possibile acciuffà quello sulla Colombo?”, chiede. Il cognato risponde: “No, quello è di Salabè, un operatore dei servizi segreti”.
Dicevamo la sorella di Mokbel, Lucia. Lei, con Gianfranco Ziccaro, gestisce ancora oggi l’area di Parco Feronia: via dei Monti Tiburtini. Vicina ai servizi, nel 1978 Lucia Mokbel abitò all’interno 9 di via Gradoli 96: era l’appartamento  a fianco di quello preso in affitto dalle Brigate Rosse per tenere sotto sequestro Aldo Moro.
La donna raccontò alla polizia di aver sentito il ticchettio di un apparecchio Morse all’interno della casa a fianco.

Finanziamenti al nulla. Per il Pvq di Parco Feronia  –  acquisito per soli 200mila euro da una storica società di ex detenuti – nel novembre 2011 due funzionari del Dipartimento ambiente del Comune di Roma hanno segnalato alla magistratura come i finanziamenti pubblici continuassero ad arrivare per una struttura di fatto chiusa. Fu in quell’occasione che si iniziò a scoprire la rete degli imprenditori di destra: Massimo Dolce e Patrizia Allegri, per esempio. Loro avevano ottenuto vantaggi grazie alle “aree dislocate”, spostate dopo una prima scelta: Torrevecchia 2, Parco Casa Calda, Parco di Spinaceto, gli Emicicli di Valadier di via Principessa Clotilde e viale Portuense. Da alcuni terreni dell’Alitalia, per comprendere il peso politico del gruppo, era stata allontanata la Fonopoli di Renato Zero: si doveva recuperare lì, a tutti i costi, un prezioso punto verde.
Il giro alemanniano si ritrova anche a Parco Kolbe, area in via Tiburtina.

Andrea Munno. La Procura qui ha indagato Andrea Munno, titolare della società Edil House ’80 srl, un passato nell’estrema destra e una solida amicizia con l’ex sindaco di Roma. Nella contabilità della sua azienda  –  dove lavorava come consulente Stefano Mastrangelo, ex dirigente del X Dipartimento del Comune sotto la giunta Veltroni, il padre dei “Punti verdi” romani – sono state trovate diverse fatture gonfiate. Munno, un certificato penale siglato da bancarotta fraudolenta e detenzione d’armi, una Porsche Cayenne in garage e un 14 metri in rada, secondo il racconto della sua ex compagna ha avuto un ruolo anche in un’area verde riconducibile proprio ad Antonio Lucarelli. “Voglio chiarire  –  ha detto a verbale la testimone – che Munno ha seguito dal punto di vista amministrativo e contabile anche i lavori presso il punto verde San Basilio, gestito dall’ingegnere Fabrizio Moro, da Carlo Di Cesare e Giancarlo Scarrozza, nonché Antonio Lucarelli, le cui quote credo siano state fittiziamente cedute a una delle figlie di Di Cesare”.

Cene elettorali. La prima denuncia del genere (archiviata) fu firmata da un ex missino, Massimo Boni, detto Cico: richiamò per la prima volta l’attenzione sull’esorbitante aumento dei costi dell’area di via Cortina d’Ampezzo, “l’Area”, appunto, che poi sarebbe diventata luogo di cene elettorali e riunione politiche di Gianni Alemanno, residente in zona. Allora si iniziò ad appalesare la figura di Massimo Dolce, anche lui già bancarottiere, una Rolls Royce da 700mila euro. In quegli anni Marco Bernardini avrebbe lasciato la divisa da capitano della Finanza  –  già macchiata dalle condanne per uso illegittimo di notizie d’ufficio  –  per lanciarsi con Dolce nell’impresa dei “Punti verdi” romani. Il Nucleo di polizia tributaria di Roma, dopo aver ascoltato un’intercettazione, ha scritto: “L’imprenditore Bernardini, concessionario di Spinaceto, ha raccontato all’architetto Volpe come Stefano Salsa, dello staff dell’assessorato all’Ambiente, avrebbe contattato il Banco di credito cooperativo presentandosi come segretario dell’assessore Visconti per procedere con il Punto verde Spinaceto”. I finanzieri parlano di pressioni sull’assessore della giunta Alemanno per sbloccare un finanziamento da 8,7 milioni. In un appunto sul suo libro mastro (sequestrato) l’imprenditore Dolce scrive di aver consegnato “11mila euro a seg. Ass. (Salsa/Visconti)”. Stefano Salsa, appunto, segretario di Visconti già accusato – nella Parentopoli Atac – di aver pilotato l’assunzione della moglie nell’azienda municipalizzata romana.

L’ultima truffa. Fra i protettori di Dolce l’inchiesta romana annovera l’ex vicesindaco Sveva Belviso, il cui marito è un imprenditore amico del bancarottiere dei “Punti verdi”. L’area elettorale Belviso è proprio l’ex V Municipio su cui è cresciuto lo scandalo del Parco Spinaceto e in diverse intercettazioni i protagonisti vantano questa entratura e i vantaggi che ne possono derivare: “Ora mi informo”, risponde a Dolce, al telefono, la Belviso di fronte a una richiesta di aiuto per sbloccare un finanziamento. L’ultima truffa da annoverare è contenuta nella denuncia dell’ex calciatore Gigi Di Biagio, convinto a investire 400mila euro nell’Olgiata fitness club, centro sportivo fondato da Luigi Barelli, fratello del presidente della Federazione italiana nuoto e iperattivo imprenditore delle piscine romane. Con Di Biagio erano entrati nel club dell’Olgiata (un “Punto verde qualità”) l’ex capitano della Lazio Paolo Negro, l’ex talento della Lazio Francesco Dell’Anno e il pilota romano di Formula Uno Giancarlo Fisichella. Anche qui, a un certo punto di una vicenda di assegni finiti altrove e fallimenti societari, è comparso Massimo Dolce.

Fatture false.
Ecco, gli “imprenditori banditi”  –  definizione dell’architetto Volpe – Dolce e Bernardini, dal 2006 evasori totali, capaci di produrre fatture false con un software dedicato, ospitati nel dipartimento Ambiente in un ufficio abusivo, acquisivano con pochi soldi aree comunali le cui concessioni erano in mano ad assegnatari spompati dalla crisi e dalle lungaggini inflitte da una burocrazia corrotta. Oggi il laghetto del Torrino  –  altro “Punto verde” – è pieno di schiuma, il campo nella Città del rugby di Spinaceto (33 milioni finanziati) è corto di 13 metri, i Parchi della Colombo sono diventati un McDonald’s e a Cinecittà Est i costruttori Di Veroli stanno progettando supermercati su rovine romane.

Il Fatto Quotidiano Roma, la beffa dei Punti verdi: il Comune da garantito a garante (per 600 milioni) Quando è iniziato il progetto, nel 1995, erano previste fidejussioni a favore dell’amministrazione. Ora le garanzie le mette il Campidoglio per una cifra lievitata negli anni. Così dopo 17 anni ora indagano Procura e Corte dei Conti

La Repubblica 30 ottobre 2010 Club sportivi, le mani della destra”La denuncia del pd Foschi: i ” Punti verdi” e il ruolo di Lucarelli, braccio destro di Alemanno. Un esperimento pubblico-privato: 11 progetti su 67 sono stati portati a compimento CORRADO ZUNINO  

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6 dicembre 2015 Punto verde qualità Madonnetta, Cervellini (Si-Sel): “Esempio virtuoso”

Ostia Tv (Comunicati Stampa) (Registrazione) (Blog)

5 novembre 2015 Punto Verde Qualità Arco di Travertino: il Municipio vuole espropriare l’area chiusa al pubblico

RomaToday

UNA COMPLICATA MATASSA – Nel corso dell’ultimo anno e mezzo, la vicenda del Punto Verde Qualità “Arco di Travertino” è approdata anche in .

25 novembre Punto Verde qualità Dragona nel degrado. I cittadini: “Vogliamo risposte, quando il termine dei

Ostia Tv (Comunicati Stampa) (Registrazione) (Blog)

30 ottobre 2015 Olgiata, sì a riqualificazione del Punto Verde Qualità

RomaToday

Il Parco dell’Olgiata all’interno dell’omonimo Punto Verde Qualità aperto e restituito alla cittadinanza; messa in sicurezza per l’area verde di via …

XV Municipio – PD, Lista civica e Sel: “Approvata la risoluzione per la riqualificazione del punto – Il Tabloid (Satira) (Comunicati Stampa) (Blog)

PD, Lista Civica e Sel: atto sulla riqualificazione del Punto Verde Qualità Olgiata

L’agone

Ieri il Consiglio del Municipio Roma XV era chiamato a discutere e votare un atto, a firma PD, Lista Civica e Sel, di particolare importanza per il nostro …

27 ottobre 2015 Un vivaio inguaia l’ex assessore Antoniozzi

Il Tempo

In pratica, stando al decreto di sequestro, si attestava «falsamente che l’area fosse inclusa in un Punto Verde Qualità e che la destinazione ..

24 settembre 2015 Roma, Pedica: Chiarezza su malaffare ma giusto salvare parte buona

Agenparl

(AGENPARL)- Roma 23 set 2015 – “Il Campidoglio salvi la parte buona dei Punti Verde Qualità. Bisogna evitare che per colpa del malaffare e del

20 settembre 2015 Ponte di Nona – Punto Verde Qualità, i residenti tornano in piazza: “Ripristinate la legalità”

Tiburno.tv

ManifestazionePdV1 Strutture private al posto di servizi per la comunità: il Punto Verde Qualità di Ponte di Nona non smette di far parlare di sé.

14 settembre 2015 Scateniamo il paradiso!’: successo per la manifestazione al Parco della Madonnetta

Ostia Tv (Comunicati Stampa) (Registrazione) (Blog)

Punto Verde Qualità, dopo la revoca, lo scorso agosto, da parte del Campidoglio della concessione ad Andrea Ciabocco, che l’ha gestito per anni.

28 agosto 2015 Traffico e rifiuti soffocano Cinecittà. I punti verdi non sono più di qualità

Il Tempo

Quartiere che vai problemi che trovi. Cinecittà, in particolare modo il quadrante Est (dove è presente una maggiore concentrazione di verde pubblico)

8 agosto 2015 Punti Verde Qualità, M5S: “Marino revoca 11 concessioni. Dannoso generalizzare”

Il Faro – quotidiano telematico

Ma revocare senza un criterio tutte le concessioni da parte del Comune di Roma ad 11 Punti Verde Qualità predisponendo, con il nuovo regolamento,

4 agosto 2015 Legalità, Sabella: leggere le carte sui Punti verde fa piangere

askanews

È il giudizio dell’assessore alla Legalità Alfonso Sabella a margine della presentazione dell’operazione del Comune sui Punti verde qualità. A chi gli

Punti Verde Qualità: il Comune ne rivuole indietro 11. I “virtuosi” invece potrebbero esser premiati

RomaToday

L’acquisizione del Punto Verde Qualità di Torraccia al Patrimonio Capitolino, annunciato in mattinata dal Sindaco Marino e dall’Assessore Sabella, …

Punti Verde Qualità, si volta pagina: il Comune si riprende Torraccia – RomaToday

Da Torraccia a Spinaceto, tornano al Comune undici Punti verdi qualità – La Repubblica

Il Campidoglio si “riappropria” dei Punti verde qualità di Roma – askanews

11 luglio 2015 Riprendiamoci Parco Brin

Core Online

… è da tempo un parco lasciato all’incuria del fallimento dei progetti pubblici come i Punti Verde Ristoro e Punti Verde Qualità e che negli ultimi anni è

24 giugno 2015 Punti Verde Qualità, i buoni e i cattivi secondo i Cinque Stelle

Cinque Quotidiano

Il Movimenteo5Stelle sui punti verdi qualità non molla soprattutto dopo che sono state revocate 11 concessioni da parte della direzione del dott. Serra.

17 giugno 2015 Mafia capitale, annullata gara punti ristoro, Sabella: “Nel bando violazioni ‘da paura’”

Romanotizie

Sull’onda dell’inchiesta Mafia capitale salta anche il secondo bando per la realizzazione dei punti verde ristoro di Roma. A decidere l’annullamento in

14 maggio 2015 Punti Verde, Sabella: «Una truffa milionaria ai danni del Comune»

Corriere della Sera

Venticinque milioni già pagati, 121 milioni di debiti residui, altre rate annuali da 10 milioni di euro: è un bilancio amaro quello che Alfonso Sabella,

Punti Verde Qualità: operazione verità all’insegna della paura per il maxi debito

RomaToday

L’Assessore Sabella promuove un’operazione verità sulla gestione dei Punti Verde Qualità. La politica punta il dito contro i dirigenti capitolini, ma .

28 gennaio 2015 Punti Verde Qualità: a Spinaceto è sparita la qualità ed i cittadini rivogliono il verde

RomaToday

L’arresto dei due imprenditori che avevano riscattato la concessione del Punto Verde Qualità, oltre a quella di due funzionari capitolini, fece suonare

Cinecittà Est: ottenuta la cancellazione del Punto Verde Qualità

RomaToday

Il Punto Verde Qualità di via Nicolò Oberto è stato cancellato. Dopo anni di battaglie il Comitato di Quartiere festeggia: “Ci siamo arrivati anche grazie

27 gennaio Come uscire dai Punti verde Qualità?

Urloweb

L’APPUNTAMENTO – Nel quartiere di Spinaceto si torna a parlare di PVQ (Punti Verde Qualità) con un incontro il 28 gennaio prossimo al ‘Teatro della .

13 gennaio 2015 Via Malfante: il PVQ continua ad essere un canneto

Urloweb

… Larus S.S.D. a r.l. per la realizzazione di un Punto Verde Qualità. Ma la situazione resta immutata e perdura il totale abbandono dello spazio verde”

9 gennaio 2015 Gli interessi di Mafia Capitale nei Punti Verde Qualità.

informazione.it (Comunicati Stampa)

I Punti Verde Qualità (PVQ) nati nel ’95 con la giunta Rutelli si sono rivelati una vera miniera d’oro per organizzazioni criminali ed imprenditori corrotti.

19 dicembre 2014 Punto Verde Qualità Spinaceto: una spada di Damocle su Roma Capitale

RomaToday

La voragine in questione infatti, di natura economica, è legata alla realizzazione di un grande Punto Verde Qualità. Una grana che potrebbe presto …

Municipio VIII: Catarci, si annulli la convenzione per il Punto Verde Qualità di via Malfante

Agenparl

(AGENPARL) – Roma, 18 dic – “Il Punto Verde Qualità di via Malfante, programmato e mai nato, è causa di degrado e pericolo per il quadrante ..

Piazza dei Navigatori: il Municipio chiede la cancellazione del Punto Verde Qualità

RomaToday

A due passi dalla sede capitolina di piazza Loria, dove si riunisce la Commissione Ambiente, c’è un’area verde assegnata nel 2008 per farne un ..

17 dicembre 2014

Punto Verde Qualità Città del Rugby: a Spinaceto sono rimaste solo le luccioleRomaTodayIl Punto Verde Qualità Città del Rugby, é rimasto privo di guardiania. L’investimento da oltre 30 milioni di euro, è quindi alla mercè di ladri e vandali …14 dicembre 2014 Mafia Capitale, Marroni tirato in ballo si difende con i Punti VerdiCinque QuotidianoTORNANO I PUNTI VERDE QUALITA‘ – Una di queste può interessare i Punti Verde. È stata avviata un’inchiesta, dopo le nostre denunce del 2010 e ..12 dicembre Degrado all’EUR: Santoro propone la chiusura di EUR SpARomaTodayLA GESTIONE DI EUR SPA – In effetti le vicende legate ai Punti Verde Qualità, si sono concentrate essenzialmente nel quartiere di Spinaceto. Sono9 dicembre 2014 Mafia Capitale, le mani sul centro:Corriere della SeraIl sodalizio boss-politici puntava a controllare tutti gli affari: dal bike sharing al decoro, dai punti verde qualità alla movida. E in due occasioni .25 ottobre 2014 Roma Est – Un casinò nel Punto verde qualità. Documenti spariti dal ComuneTiburno.tvI Punti verde qualità del Comune di Roma erano nati dall’idea di riqualificare e recuperare le aree verdi abbandonate presenti soprattutto nei quartieri17 ottobre 2014 Punti verde ristoro, protesta dei vincitori del bando: “Non bloccate le procedure”RomaTodayGli assegnatari dei bandi per i Punti verde ristoro hanno manifestato questa mattina presso la commissione capitolina Trasparenza di via delle Vergini ..15 ottobre 2014 Addio ‘Punti Verde Ristoro’: il Comune azzera i bandi di garaRomaTodayAnnullati i bandi di gare per i Punti Verde Ristoro. Ne saranno fatti … Il meccanismo è molto simile a quello dei Punti Verde Qualità. Se ne differenzia ..14 ottobre 2014 unti Verde, il Comune di Roma paga per i concessionari morosiCinque QuotidianoEppure sotto la poltrona del sindaco continua a ticchettare un’altra bomba ad orologeria che sono i Punti verde qualità sui quali sembra calato ilParchi pubblici, la beffa del bando “fanatasma”MetroQualcuno sulla stampa ha fatto confusione tra questo bando e i Punti Verde Qualità (al centro di un’inchiesta giudiziaria, n.d.r.) due cose che non9 ottobre 2014

SassariNotizie.com

Roma: Siano (Municipio X), fare chiarezza su Punto Verde Qualità Dragona

SassariNotizie.com

24 Ore Roma, 8 ott. – (Adnkronos) – “Dopo una gestazione lunga e tormentata, il 23 gennaio 2012 venne inaugurato ufficialmente il Punto Verde …

MUNICIPIO X: SIANO, ROMA CAPITALE FACCIA CHIAREZZA SU PUNTO VERDE QUALITA – Agenparl

Punto Verde Qualità Dragona: il Dipartimento Ambiente di Roma Capitale deve fare chiarezza – Il Faro – quotidiano telematico

Punto Verde Qualità Dragona, Siano: “Il Dipartimento Ambiente di Roma deve fare chiarezza” – Ostia Tv

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8 ottobre 2014 Punto Verde Qualità Dragona: opere ancora tutte incompiute

RomaToday

Marco Siano, presidente Commissione Urbanistica e Sicurezza del X Municipio, si esprime in merito al Punto Verde Qualità di Dragona, inaugurato

31 marzo 2012 corriere della sera «Portavo migliaia di euro in contanti,dopo qualche giorno arrivava l’ok alla pratica»L’imprenditore pentito Marco Bernardini coinvolge Paolo Giuntarelli, oggi presidente del Bioparco, nel 2009 direttore del X Dipartimento