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Anche dal Politecnico l’ennesimo “parere con prescrizioni” (ma chi garantisce?)

copertina relazione politicnico stadio 31 1 2019 1E’ stata presentata ieri, 5 febbraio 2019, in Campidoglio, la Relazione commissionata dal Comune al Politecnico di Torino, “Analisi e valutazioni degli aspetti di trasporto del nuovo Stadio della Roma”, per avere un parere,  dopo le note vicende giudiziarie, su quello che è da sempre uno dei punti dolenti  del progetto del nuovo  Stadio della Roma a Tor di Valle: la mobilità.

Senza  entrare,  per il momento,  nel merito dell’ “Analisi e Valutazione degli aspetti di trasporto del progetto del nuovo Stadio di Roma”, che richiede una disamina approfondita, facciamo una prima riflessione “sull’operazione Politecnico”  basandoci su quanto affermato  nel corso della presentazione alla stampa dagli intervenuti e da una lettura delle conclusioni della Relazione.

Nel dicembre scorso indiscrezioni giornalistiche avevano anticipato una parte della Relazione, in cui si parlava di uno scenario potenzialmente “catastrofico” durante i giorni di svolgimento delle partite, con un blocco pressochè totale del sistema di mobilità viaria. Nella conferenza stampa del 5 febbraio, il Prof. Dalla Chiara, professore associato in Trasporti, nonchè referente del gruppo di lavoro per il Politecnico, ha assicurato che quella parte, che riguardava l’analisi delle criticità, non è cambiata(1), ma che è stata poi integrata da una seconda parte, in cui si propongono possibili soluzioni, elaborata anche grazie a nuovi contributi forniti dagli Uffici comunali,  in particolare per quanto riguarda  gli interventi previsti  dal PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (2).

[Prof. Dalla Chiara]…Abbiamo usato dei termini forti in una relazione intermedia di diagnostica nel problema di fine novembre:  e cioè “catastrofico” perché andare nella direzione di un trasporto stradale senza un’offerta ferroviaria competitiva vuol dire non andare negli obiettivi europei  e vuol dire aggravare una situazione che già esiste a  Roma sulla viabilità stradale. E questo non è professionale non è al passo coi tempi e pertanto l’abbiamo etichettato tra virgolette come “catastrofico” perché va a gravare anche in certi momenti la viabilità stradale.

La seconda parte, quella nuova, sarebbe quindi “la cura”

[Prof. Dalla Chiara]Tuttavia, come si va dal medico e si chiede c’è il problema?  Sì il problema c’è,  Roma ne è consapevole,  ma esiste anche la soluzione, che sono i piani che si stanno attuando nel PUMS , Piano urbano per la mobilità sostenibile.   Ci siamo confrontati con i tecnici del Comune  e di Roma Servizi per la mobilità , e abbiamo visto che questi piani, soprattutto in questi mesi, e il PUMS è in fase di avanzata e lavorazione. Nella misura in cui contengono gli obiettivi comunitari che vi ho detto: indipendenza dal petrolio, rispetto dell’inquinamento,  plurimodalità,  nuove tecnologie…vanno bene, nella misura in cui si possono attuare nei prossimi due-tre anni cioè prima di una messa in esercizio dello stadio, va altrettanto bene, quindi il problema c’è ma esistono delle soluzioni 

Quindi adesso  #loStadiosifa perchè l’analisi ha mostrato che, con alcuni accorgimenti, quelli che erano i rischi per la mobilità verrebbero superati.

Ma in base alle argomentazioni espresse  dal Prof. Dalla Chiara, lo studio non fornisce  particolari  rassicurazioni o certezze, anzi.  Infatti,  come già nei passaggi delle varie conferenze dei servizi decisorie, compresa l’ultima che si è conclusa nel dicembre 2017, anche la  Relazione del Politecnico si risolve in una  serie  di prescrizioni e raccomandazioni, comminate da qualcuno che in questo caso non ha neanche nè il potere nè la responsabilità di farle rispettare – lo studio non ha alcun valore vincolante – nè si sa se qualcuno avrà poi la possibilità di imporle al proponente, di controllare che vengano applicate  e soprattutto di incardinarle alla “messa in esercizio” dello Stadio e  del Business Center. Perché, come  più volte ha  ribadito dal Prof. Dalla Chiara, le soluzioni prospettate funzionano  nella misura in cui si possono attuare nei prossimi due-tre anni cioè prima di una messa in esercizio dello stadio”. Ma chi garantisce che la realizzazione delle infrastrutture e delle opere avvenga nei tempi necessari prima della messa in esercizio dello Stadio  e degli uffici, dei centri commerciali, degli alberghi ? Se le misure del nuovo scenario trasportistico prospettate dal Politecnico a tutela della vivibilità dei romani   non saranno poi messe in pratica nei tempi previsti, a chi  chiederanno i danni?

E va anche ricordato che  il  prestigioso ateneo, nella redazione della sua analisi, si poteva basare esclusivamente sul materiale progettuale fornito dal Comune di Roma, dato che il contratto, siglato nell’ottobre 2018, escludeva  “analisi comparative di sorta con altre soluzioni, anche se eventualmente più innovative e connesse a oneri di spesa differenti rispetto al progetto in valutazione”(3).  Tanto per dirne una, come confermato dal Prof. Dalla Chiara, la mobilità  in presenza del Ponte di Traiano  – unico accesso automobilistico all’area di Tor di Valle alternativo alla sempre intasata via Osteinese/Via del Mare cancellato dal progetto della Giunta Raggi –  non è stata presa in considerazione,  visto che il Ponte,  nel progetto attuale, non c’è.

E  lo stesso Dalla Chiara  ha più volte ribadito che il loro “sì” è un “sì condizionato”. Da un PUMS i cui interventi non sono ancora finanziati – ma che è anche “redigendo” e che non comprende il “polo urbanistico strutturale dello Stadio“, di cui lo studio “consiglia  l’inserimento nel nuovo programma di opere” –  che richiede prevedibilmente molto più tempo per essere realizzato di quello per costruire Stadio e annessi,  e condizionato anche  dalla messa in atto di  un’offerta di mobilità che è  anni luce da quella attuale.

E la relazione è un florilegio di  condizionali e di interventi, ma anche decisioni, preliminari (4)

stralcio parere politecnico stadio, sintesi iter di approvazione

Stralcio sintesi iter di approvazione

 

Eppure i cittadini meriterebbero, dopo tutto questo tempo, qualche certezza in più, dei soliti “se”.

Invece, ancora una volta,  nessuno che abbia il coraggio di dire “si può fare” o “non si può fare”: ogni volta si sposta il momento in cui si scoprono davvero le carte un po’ più in là.

#lostadiosifa  perchè #facendoqualcosaltrosipuòfare.

Ma a oggi non sappiamo nemmeno se sono state rispettate e se lo saranno mai tutte quelle prescrizioni e raccomandazioni comminate dai rappresentanti unici di Stato, Regione, Romacittàmetropolitana e Comune ancora nell’ultima seduta della Conferenza dei Servizi.

Se alla fine  il potenziamento della Roma – Lido – promesso da trent’anni – non si facesse  prima della messa in esercizio del nuovo stadio, così come il car sharing, le funivie, le metropolitane, le piste ciclabili e via discorrendo, con chi se la prenderanno le migliaia di poveri cristi imbottigliati nel traffico, magari intrappolati in un’ansa del Tevere con una sola via di fuga, l’Ostiense, anch’essa da trent’anni in via di unificazione con la via del Mare? Se la prenderanno con il Prof. Dalla Chiara? Con la Sindaca Raggi che magari non sarà neanche più Sindaca (se non altro per  problemi di secondo mandato)?

E se la linea  del perseguire forme di mobilità alternativa, disincentivando l’uso del mezzo privato, è certamente  più che  condivisibile, nel caso dello Stadio non si può condividere l’idea di complicare la vita di chi usa il mezzo privato per raggiungere lo Stadio, senza alcuna garanzia  di una mobilità  pubblica adeguata ed efficiente. Che il Politecnico raccomanda, certo. Ma senza considerare che una mobilità degna di una Capitale europea,  a Roma è una promessa elettorale di sempre, che puntualmente nessuno mantiene mai.

Ma ci sarà qualcuno che sia capace di abbandonare gli slogan, le ipotesi e le promesse, attenersi alla realtà dei fatti – comprese decisioni   davvero vincolanti messe nero su bianco – e  parlare con serietà ai cittadini?

Anna Maria Bianchi Missaglia

tweet stadiodellaromaFaq 5 2 2016

Tweet di @stadiodellaromaFaq

Per osservazioni e precisazioni. laboratoriocarteinregola@gmail.com

(ultima modifica 7 febbraio ore 11)

Scarica  Relazione_progetto_nuovo_stadio_di_Roma_a_cura_del_Politecnico_di_Torino

> vai a STADIO DELLA ROMA CRONOLOGIA E MATERIALI

Vedi anche   Stadio della Roma: le criticità restano tutte, nonostante l’ennesimo “tag” capitolino, #lostadiosifa – 5 FEBBRAIO 2019

NOTE

(1) Vedi Il tempo “Il progetto dello Stadio è catastroficohttp://fmmagliaro.blogspot.com/2018/12/il-progetto-dello-stadio-e-catastrofico.html ( il 17 gennaio 2019   Il sito giallorossi.net  (http://www.giallorossi.net/stadio-roma-il-responsabile-della-relazione-del-politecnico-e-stata-sottratta-al-comune-e-contraffatta/) riprende una breve intervista fatta al professore Bruno Dalla Chiara, responsabile della relazione sullo stadio del Politecnico di Torino, intervenuto a Te la do io Tokyo  dell’emittente radio Centro Suono Sport(https://www.youtube.com/watch?v=x32mvWkcdvg) nella quale il  professore  a una domanda sul ritardo sulla presentazione della relazione finale risponde sulla  riservatezza della relazione sullo stadio e ipotizza che la copia circolata sia stata contraffatta)

Questo il passaggio della Relazione con una precisazione sul termine “catastrofico”

estratto relazione politecnico precisazione disastroso

da “Analisi e valutazioni degli aspetti di trasporto del nuovo Stadio della Roma” del Politecnico di Torino – Ingegneria Diparitmeno DIATI Trasporti

 

(2) vedi PUMS Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile https://romamobilita.it/it/progetti/pumsroma

(3) vedi  Il tempo 13 10 2018 Ci mancava solo il segreto di stadio (con parti del documento)

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