#apiediscalziperimigranti: siamo tornati
Autore : Redazione
Oggi è stata una giornata emozionante. Eravamo davvero tanti. Eravamo davvero convinti. Ed eravamo davvero contenti. Perchè abbiamo liberato quella parte di noi che da troppo tempo tenevamo in un cassetto, portandoci dietro solo l’amarezza dei rinunciatari. Possiamo esseri grati ai migranti, anche perchè ci hanno aiutato a ritrovare la fiducia in noi stessi.
Immagini della marcia che si è svolta oggi 11 settembre a Roma in contemporanea con Venezia, da cui è partita l’iniziativa, e con tutte le città italiane che hanno organizzato analoghe manifestazioni di solidarietà con i migranti. Invitiamo tutti a continuare a sostenere l’attività dei volontari del Baobab con la donazione di beni di prima necessità (la lista delle cose più necessarie è aggiornata ogni giorno sulla pagina facebook Amici del Baobab (https://www.facebook.com/AmicidelBaobab2?fref=ts) (in calce la mappa e le istruzioni per raggiungere il centro)
“Le nostre valigie battute erano ammucchiate di nuovo sul marciapiede, avevamo una lunga strada davanti. Ma non importava, perchè la strada era la vita” (Jack Kerouac)
leggi anche:
Prima vengono le persone. E prima vengono gli ultimi (Carteinregola, 7 settembre 2015) (Carteinregola, 7 settembre 2015) Carteinregola aderisce alla “Marcia delle donne e degli uomi scalzi” indetta venerdì 11 settembre alle 17, che a Roma partirà dal Centro Baobab Via Cupa 5, fino alla Stazione Tiburtina, per poi fare ritorno al Centro, in contemporanea con Venezia, da cui è partita l’iniziativa e con tutte le città italiane che stanno man mano organizzando per dsolidarietà con i migranti. Perchè anche se come Carteinregola ci occupiamo di trasparenza, partecipazione, ambiente, pensiamo che prima di ogni altra cosa vengano le persone. E se noi ci impegnamo per il rispetto delle regole e dell’interesse pubblico, lo facciamo per le persone: per noi, per le persone che vivono qui, e anche per le persone disperate che stanno lontane e che sono costrette a scappare e emigrare rischiando la propria vita nella speranza di trovarne una migliore. E vorremmo che alla marcia aderissero tantissimi cittadini, per testimoniare, come è accaduto in Germania e in altri paesi, la nostra solidarietà, molto più forte degli egoismi e delle chiusure invocate da chi specula sulla parte peggiore delle persone. (in calce l’appello del gruppo di Venezia, il comunicato del centro Baobab e Cosa puoi fare di concreto per aiutare i migranti dal sito di infomazione libera Valigia Blu (> leggi tutto l’articolo)
Spunti di riflessione:
Buonisti un cazzo. E viva l’Italia di Luca Bottura 6 settembre …Associazioni religiose, laiche, semplici cittadini si incaricano quotidianamente, in una sorta di Resistenza civile, di equilibrare l’Italia orrenda e diffusa che sfrutta i clandestini. Un’Italia trasversale che parte dai campi di pomodori del sud e arriva fino alle Langhe, dove i raccoglitori d’uva sono schiavi ucraini e moldavi. Siamo un Paese molto migliore di quel che crediamo di essere. Ma ce ne vergogniamo. Chiunque dica o anche faccia cose concrete per i più sfortunati viene deriso, tacciato di secondi fini, assimilato ai Buzzi, definito col più rotondo e sgraziato degli aggettivi: buonista. Beh, buonisti un cazzo… (>leggi tutto)
Junker: «Dobbiamo accettare chi fugge» di Jean-Claude Juncker 10 Settembre 2015 Il discorso di Juncker all’Europarlamento: «In questa Unione europea manca l’Unione e manca l’Europa». Scusate se è poco. Ma se è così, perché strangolate chi propone un’Altra Europa, come la Grecia di Tsipras? Regna l’ipocrisia. La Repubblica, 10 settembre 2015
Quello che i profughi ci dicono di Giorgio Ferrari 09 Settembre 2015 L’allarme e la previsione sono più che giusti, ma le parole “classe” e “sinistra” vanno un po’ strette rispetto alla catastrofe cui ci stanno portando alcuni secoli di capitalismo e all’immane impresa di scongiurarla. Il manifesto, 9 settembre 2015
Ma servono nuovi incentivi e riforme serie di Massimo Anelli e Giovanni Peri 08 Settembre 2015Proviamo a guardarci da fuori: 110mila italiani sono emigrati nel 2014, oltre il doppio dei richiedenti asilo nel nostro paese. Non ci hanno cacciati, e neppure trattati come molti di noi trattano i nostri simmetrici “migranti economici” . La Repubblica, 8 settembre 2015
Migranti o rifugiati: l’ipocrita dilemma d’Europa di Guido Viale 08 Settembre 2015 Il conflitto tra cittadini europei e profughi non è un fatto “naturale”; è il prodotto dei tagli alla spesa pubblica e della restrizione di diritti, redditi e sicurezza di chi lavora. Non si può cambiare politiche dell’immigrazione senza cambiare quelle di bilancio. Il manifesto, 8 settembre 2015
Lavorano e fanno figli: così i migranti finanziano l’Europa di Maurizio Ricci 08 Settembre 2015 «A dispetto di quello che dicono alcuni politici, l’immigrazione conviene. Perché chi arriva, produce e paga le tasse. In Italia, per esempio, senza il contributo degli stranieri il governo sarebbe a caccia di 7 miliardi per coprire la legge di Stabilità». La Repubblica, 8 settembre 2015
InformAttiva .
Con i tabloid tedeschi Bild e BZ, in omaggio un vademecum da regalare ai rifugiati
10/09/2015
I tabloid tedeschi Bild e BZ hanno pubblicato un piccolo vademecum in arabo per aiutare i richiedenti asilo che arrivano a Berlino a orientarsi in città aderendo alla “campagna di assistenza” per dimostrare “che gli xenofobi non parlano in nostro nome”. Un piccolo opuscolo di quattro pagine uscito come inserto che include una mappa della ca
pitale tedesca con una traduzione del nome dei luoghi, un glossario di parole ed espressioni di uso comune, con la loro traduzione in arabo. Inoltre nella guida sono indicati gli indirizzi dei centri di accoglienza e delle associazioni, attive per l’assistenza dei rifugiati. “Regalate questo numero a un rifugiato dopo la lettura del giornale”, c’è scritto su BZ.
Foto dalla pagina Fb degli Amici del baobab
Per raggiungere il Centro Amici del baobab di Via Cupa 5:
- metro B stazione Tiburtina (10’ apiedi)
- autobus 490 fermata Ple Provincie (3’ a piedi)
- autobus 545 fermata Tiburtina Crociate (3’ a piedi)
- autobus 542 fermata Ple Provincie (3’ a piedi)
- autobus 310 fermata Ippocrate Provincie (4’ a piedi)