Appello contro la Legge Stadi
Autore : Redazione
Abbiamo appreso dall’Assessore all’urbanistica di Roma Veloccia (*) che sono in corso interlocuzioni tra il Comune e AS Lazio per la realizzazione di un ulteriore Stadio nella Capitale, dopo quello della AS Roma a Pietralata il cui Piano di fattibilità ha ottenuto l’interesse pubblico dall’Assemblea Capitolina nel maggio scorso. Una moltiplicazione inarrestabile di impianti sportivi con pesantissimi impatti urbanistici, ambientali e sociali, incentivati da normative (**) che permettono deroghe e semplificazioni, privilegiando di fatto – come più volte segnalato anche da Carteinregola – gli interessi degli investitori privati sull’interesse pubblico e il bene comune.
I comitati di Milano, Parma e Roma, impegnati per impedire la realizzazione dei progetti di nuovi stadi nelle proprie città hanno lanciato un appello per chiedere l’abolizione della Legge Stadi. Tra le prime adesioni all’appello, in calce, quella di Salvatore Settis, Tomaso Montanari, Paolo Pileri, Paolo Berdini, Paolo Maddalena, Sergio Foà, Giovanni Losavio, Gianni Barbacetto, Italia Nostra nazionale, Luca Mercalli, hanno sottoscritto l’appello anche Vezio De Lucia, Enzo Scandurra.
I Comitati Referendum X SanSiro, Tardini Sostenibile e Stadio Pietralata, No grazie il 28 settembre in Piazza Montecitorio alle ore 15.00 hanno indetto una conferenza stampa pubblica per il lancio della sottoscrizione nazionale dell’appello.
L’APPELLO:
“SCEGLIAMO LA COSTITUZIONE, NON LA SPECULAZIONE” APPELLO PER LA DIFESA DEL BENE COMUNE, CONTRO LA LEGGE STADI
Tre realtà locali, tre importanti città italiane, tre progetti di nuovi stadi di calcio, una battaglia comune.
I Comitati cittadini di Milano, Parma e Roma hanno unito le forze per opporsi alla realizzazione di interventi edilizi, pure diversi, che, tuttavia, comporterebbero analoghi, incredibili, impatti in termini di consumo di suolo, carico urbanistico, emissioni inquinanti e climalteranti. E dietro cui c’è un’unica legge, la cd. Legge Stadi (dalla legge di stabilità n° 147/2013, alla legge n° 96/2017, di conversione del D.L. n° 50/2017, fino al d.lgs. 28/02/2021 n. 38 e aggiornamento d.lgs. n. 120 del 29 agosto 2023) [**], per cui il rifacimento degli impianti sportivi è solo il pretesto per nuove speculazioni immobiliari.
Le insidie, peraltro, comuni come il bene che si intende tutelare, non stanno solo nella sostanza, ma anche (necessariamente) nella forma dei procedimenti amministrativi con cui si intende dar corpo a questi progetti. Frequenti e defatiganti, infatti, sono i tentativi di impedire ai cittadini l’accesso alle informazioni relative ai progetti o ai titolari effettivi delle società proponenti. Così come elusa o banalizzata è la partecipazione civica ai relativi processi decisionali.
Il modello di urbanistica e governo del territorio posto in essere dalle Amministrazioni comunali in relazione alla questione stadi è, per tutte queste ragioni, lungi dall’essere espressione di una democrazia matura e presente alle esigenze del territorio. Per queste ragioni, i casi di Milano, Parma e Roma sono importanti ed esemplari. Non solo di per sé, ma perché rappresentano modalità di gestione del patrimonio artistico e del territorio italiano, pericolose quanto diffuse. Non si tratta di mere storie locali. C’è molto di più. E non possiamo farci distrarre, perdendo di vista la partita realmente in gioco e il contesto nazionale, ambientale, sociale ed economico, in cui ci muoviamo.
Forti anche del sostegno di esperti e intellettuali che condividono l’allarme lanciato dai cittadini e sono impegnati, su fronti diversi, per costruire un modello diverso e più sostenibile (1), dopo un primo incontro pubblico condiviso (2), i tre Comitati lanciano, dunque, una sfida, alta e ampia.Il primo obiettivo di questa mobilitazione riguarda il superamento della Legge stadi che, oggi ancor di più, si appalesa contraria all’utilità sociale e alla tutela dell’ambiente, di cui agli articoli 9, 17, 32, 41 e 42 della Costituzione, anche in relazione agli artt. 21 e 146 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42). Ciò, in quanto:
- sottrae alle Soprintendenze le loro funzioni essenziali in materia di tutela dei beni culturali e le sgancia dalla loro finalità istituzionale fondamentale, che è quella di garantire la compatibilità dei progetti con l’interesse pubblico protetto;
- lo fa attraverso un breve inciso, in uno strumento normativo non organico e avente un oggetto diverso e altro, senza alcun coordinamento con le altre fonti normative in materia.
A tal fine, i Comitati di Milano, Parma e Roma lanciano un APPELLO FORTE E DIRETTO
- alla politica e a chi ricopre incarichi di governo, nazionale e locale, perché ascolti con attenzione chi vive i territori e si faccia realmente portatore delle istanze emerse, con urgenza e consapevolezza;– ai professionisti e ai docenti universitari, le cui competenze ed esperienze devono confrontarsi con la realtà delle nostre città e che non possono (più) esimersi dall’assumere le responsabilità connesse alle loro scelte;
- alla società civile e a tutti i cittadini, singoli e riuniti in Associazioni e Comitati, impegnati nella difesa del verde pubblico e dei beni comuni, affinchè trovino una via comune e concreta di resistenza;
- ai giornalisti, perché queste storie abbiano finalmente vita e volti;
- agli intellettuali, la cui voce e le cui riflessioni tanto mancano al dibattito pubblico;
• a tutti, persostenere e alimentare i ricorsi che si dovessero rendere necessari, per adire il Parlamento e le Autorità Europee, per avanzare interrogazioni e iniziative parlamentari
PER CHIEDERE L’ABOLIZIONE DELLA “LEGGE STADI”.
“Comitato ReferendumXSanSiro”, Milano “Comitato Tardini Sostenibile”, Parma “Comitato stadio Pietralata, No grazie”, Roma
Sottoscrivono per adesione e condivisione:
Salvatore Settis, professore emerito Scuola Normale Superiore di Pisa
Tomaso Montanari, storico dell’arte e Rettore dell’Università per stranieri di Siena
Paolo Pileri, urbanista e professore ordinario Politecnico di Milano
Paolo Maddalena, costituzionalista e Presidente di Attuare la Costituzione
Paolo Berdini, urbanista
Luca Mercalli, Presidente Società Meteorologica Italiana e giornalista scientifico
Gianni Barbacetto, giornalista
Lucia Tozzi, giornalista
Antonella Caroli, Presidente nazionale Italia Nostra
Michele Campisi, Segretario generale nazionale Italia Nostra
Giovanni Losavio, già magistrato e presidente nazionale Italia Nostra
Anna Marina Foschi, architetto, Consigliere Nazionale Italia Nostra
Lidia Fersuoch, Consigliere nazionale Italia Nostra
Leonardo Rombai, geografo, già professore ordinario Unifi, presidente Italia Nostra Firenze Enrico del Vescovo, Presidente di Italia Nostra Castelli Romani e Consigliere nazionale
Sergio Foà, professore ordinario di diritto amministrativo Università di Torino
Ugo Mattei, giurista e presidente di Generazioni Future
Luciano Belli Laura, architetto
Vezio De Lucia, architetto e urbanista
Piero Bevilacqua, storico, già professore ordinario Università Sapienza, Roma e presidente IMES; Raniero Maggini, Presidente del WWF Roma e Area Metropolitana
Gianni Del Pero, geologo, Presidente WWF Lombardia
Emilia Mele, coordinamento LIPU Lombardia
Barbara Meggetto presidente Legambiente Lombardia
Davide Ferraresi presidente Legambiente Emilia Romagna
Enzo Scandurra, già professore ordinario presso facoltà di ingegneria Università Sapienza, Roma Giancarlo Consonni, professore emerito di Urbanistica, Politecnico di Milano
Graziella Tonon, già ordinario di Urbanistica, Politecnico di Milano
Rossano Pazzagli, storico Università del Molise
Emilio Battisti, architetto e professore di Composizione Architettonica al Politecnico di Milano Felice Besostri, avvocato
Veronica Dini, avvocato ambientale
Roberta Bertolani, avvocato
Anna Maria Rivera, docente di etnologia e di antropologia sociale Università di Bari, saggista Marco Bersani, economista, saggista, coordinatore nazionale di Attac Italia
Luca Beltrami Gadola, architetto e fondatore del settimanale di politica e cultura milanese ArcipelagoMilano
Gianfranco Laccone, agronomo, dirigente presso Ministero delle politiche agricole
Fabio Marcelli, dirigente Istituto di studi giuridici internazionali del CNR, saggista
Manlio Lilli, archeologo e giornalista
Michele Munafò, ingegnere per l’ambiente e il territorio, dottore in Tecnica urbanistica; Checchino Antonini, giornalista, saggista
Laura Cima, ecofemminista, politica e scrittrice
Gabriella Taddeo, Presidente Vita Activa Nuova Editrice e co-fondatrice Casa Internazionale delle Donne di Trieste
Rosmary Pirotta, architetto e presidente della Casa Museo Pizzo Greco
Anna Maria Aimone, storica dell’Arte del Ministero della Cultura
Annalisa Bassi, avvocato amministrativista
Anna Guarducci, professore ordinario di Geografia, Università di Siena
Paolo Soraci, responsabile comunicazione PDE, editorialista di Millennium FQ
Dante Liano, scrittore, docente di Letteratura spagnola, Università Cattolica di Milano
Cesare Bermani, storico del Movimento operaio italiano
Massimo Bondioli, saggista, dirigente Associazione di volontariato sociale, Mantova
Paolo Barbaro, storico della fotografia, Università di Parma
Gian Giacomo Migone, già presidente della Commissione Esteri del Senato (1994-2001)
Vincenzo Vita, giornalista, già parlamentare, Presidente della Fondazione AAMOD, Roma
Raniero Maggini, Presidente del WWF Roma e Area Metropolitana
Raul Mordenti, già prof. ordinario Facoltà Lettere e Filosofia Università Tor Vergata, Roma
Carlo Cellamare, docente di Urbanistica Facoltà di Ingegneria civile Università Sapienza, Roma Michela Becchis, storica e critica d’arte, docente all’Università dell’Aquila e Chieti
Filippo Tantillo, ricercatore Istituto Analisi delle Politiche pubbliche e saggista
Pietro Clemente, antropologo culturale, già professore ordinario Unisi, Sapienza Roma, Unifi
Luciano Serchia, già Soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Parma e Piacenza
Giuseppe Barbera, professore ordinario Università di Palermo, membro del Consiglio scientifico dell’ “Osservatorio nazionale del paesaggio rurale” MiPAAF
Paolo Migone, medico psichiatra
Saverio Russo, storico, professore ordinario Università di Foggia
Giovanni Bertora, avvocato
Salvatore Adorno, storico, professore ordinario Università di Catania
Rossella Marchini, architetta, redattrice di Dinamo Press
Renzo Penna, Presidente dell’Associazione “Labour Riccardo Lombardi”
Mario Agostinelli, Presidente dell’Associazione “Laudato si’, un’Alleanza per il clima, la cura della Terra, la giustizia sociale”
Piero Rovigatti, Professore Associato di Urbanistica presso l’Università di Chieti-Pescara
Rino Genovese, filosofo e saggista, Presidente della Fondazione per la Critica Sociale
Michele Zampilli, architetto, professore di Restauro Università Roma Tre
Francesca Geremia, architetta, professore associato Architettura Università Roma Tre Michela Arricale, avvocato, copresidente Centro di ricerca per la democrazia
Pinuccia Montanari, docente diritto ambientale, coordinatrice Forum sociale per democrazia ecologica
Carmine Amoroso, regista e sceneggiatore
Massimo Dapporto, attore
Guido Liguori, docente storia del pensiero politico università della Calabria, presidente Gramsci Society
Fabiomassimo Lozzi, regista
Silvia Scola, regista, scrittrice e sceneggiatrice
Francesca Fornario, giornalista e autrice satirica
Marco Dentici, scenografo
Angelo D’Orsi, già ordinario di Storia del pensiero politico Università di Torino
Giovanni Greco, scrittore, autore e regista teatrale
Vauro Senesi, vignettista, scrittore e opinionista
Vittorio Agnoletto, medico, professore a contratto Università degli Studi di Milano
Benedetta Buccellato, attrice e autrice teatrale
Giuseppe Gaudino, regista
Beppe Giulietti, coordinatore nazionale Articolo 21
Maria Lenti, scrittrice, poetessa, saggista e giornalista
Isabella Sandri, regista
Corrado Morgia, scrittore e saggista
Stefania Tuzi, docente Storia dell’Architettura Contemporanea Università La Sapienza, Roma Alberto Olivetti, professore ordinario di Estetica, Università di Siena
Patrizio Roversi, giornalista
Fabio Alberti, già presidente di “Un ponte per…”
Elisabetta Portoghese, architetta e paesaggista
Fabrizio Scrivano, professore di letteratura italiana, Università di Perugia
Silvia Scipioni, videomaker e documentarista
Francesco Careri, architetto, Professore Associato Architettura Università di Roma Tre
Serena Olcuire, architetta urbanista – DICEA Università “La Sapienza”, Roma
Luisa Morgantini, fondatrice rete internazionale Donne in nero, presidente AssoPacePalestina
Lelio La Porta, filosofo e scrittore
Vito Scalisi, presidente di Arci Roma
vedi anche
Stadio Pietralata IV Municipio cronologia materiali
NOTE Appello
(1) https://www.ow11.rassegnestampa.it/Ceetrus/PDF/2023/2023-06-19/2023061954804618.pdf
http://www.giannibarbacetto.it/2023/05/27/non-solo-san-siro-tre-stadi-una-legge-da-abrogare/
(2) https://youtu.be/Q2zx1p3IDs0
NOTE Carteinregola
(*) nel discorso di apertura del dibattito pubblico per lo Stadio della AS Roma
(**) la cosiddetta “Legge stadi”, varata in questa forma nel 2021 , nelle precedenti versioni era costituita da commi e articoli introdotti in altre leggi:
- il 23 dicembre 2013 , in realtà tre commi inseriti nella legge 147 del 2013, “di stabilità”, il 304 e 305 (scarica LEGGE 27 dicembre 2013, n. 147 art. 1 commi 303 304 305),
- il 21 aprile 2017 nella “manovrina” approvata dal Governo (Decreto legge n. 50 del 24 aprile 2017 recante DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA FINANZIARIA, INIZIATIVE A FAVORE DEGLI ENTI TERRITORIALI ULTERIORI INTERVENTI PER LE ZONE COLPITE DA EVENTI SISMICI E MISURE PER LO SVILUPPO)dove viene inserito un articolo (Art.62 – Costruzione di impianti sportivi) che rimette mano ai commi della 147/2013 (Vai alla pagina con l’art. 62 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale) vai al nostro post del 4 maggio: Nuovi commi sugli stadi: una vecchia storia),
- il 28 febbraio 2021 DECRETO LEGISLATIVO 28 febbraio 2021, n. 38 Attuazione dell’articolo 7 della legge 8 agosto 2019, n. 86, recante misure in materia di riordino e riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi. (21G00045) (GU Serie Generale n.68 del 19-03-2021) note: Entrata in vigore del provvedimento: 03/04/2021 https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/03/19/21G00045/sg (nel provvedimento sono sempre escluse edificazioni residenziali) (> vai a La legge per la costruzione di impianti sportivi 2021) NOTA: La data di entrata in vigore del decreto, inizialmente il 3 aprile 2021, è stata modificata ad opera della L. 23 luglio 2021 n. 106, di conversione del D.L. 25 maggio 2021, n. 73. L. 23 luglio 2021, n. 106, al 1° gennaio 2023 (> vai alla pagina);
- il 29 agosto 2023 Approvato il DECRETO LEGISLATIVO 29 agosto 2023, n. 120 Disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi 28 febbraio 2021, nn. 36, 37, 38, 39 e 40. (23G00129) (GU Serie Generale n.206 del 04-09-2023) note: Entrata in vigore del provvedimento: 05/09/202 che interviene sui precedenti decreti legislativi e apporta disposizioni integrative e correttive alla riforma dello sport, anche con riguardo alle prestazioni rese dai lavoratori sportivi, dai collaboratori e dai volontari. aggiornamento d.lgs. n. 120 del 29 agosto 2023
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