Approvato il FOIA (libertà di accesso alle informazioni). Ma non è pubblico
Autore : Redazione
di Thaya Passarelli*
Il tanto atteso Freedom of Information Act italiano (1) approvato dalle Commissioni Affari Costituzionali di Camera e Senato il 20 aprile 2016 (2), è finalmente stato approvato anche dal Consiglio dei Ministri . Il 16 maggio, infatti, apprendiamo dal Comunicato Stampa di Palazzo Chigi (3), il decreto Madia in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza ha passato l’esame definitivo. Purtroppo non possiamo però fare una valutazione sul testo in quanto il decreto – nella versione finale – NON è tuttora stato reso pubblico. Il coordinamento formale del documento è stato infatti affidato al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, ma sarà necessario verificare bene quali emendamenti e condizioni poste dalle Commissioni Parlamentari sono stati effettivamente accolti e in che forma. Ricordiamo che la Commissione Affari Costituzionali della Camera aveva espresso il parere favorevole approvato con specifiche condizioni sul decreto Madia in data 20 aprile (4) così come anche la Commissione Affari Costituzionali del Senato che aveva dato il via libera al decreto in data 20 aprile 2016 (5). Anche le Commissioni Bilancio e Semplificazione della Camera avevano espresso parere favorevole al decreto (6).
Questo il Comunicato Stampa pubblicato sul sito del Consiglio dei Ministri il 16 maggio 2016:
Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza (decreto legislativo – esame definitivo)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, ha approvato – affidando il coordinamento del testo definitivo al Sottosegretario alla Pcm, in conformità a quanto deliberato dal Cdm – un decreto legislativo recante la revisione e la semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell’articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. Nello specifico si aprono le banche dati delle amministrazioni che le gestiscono; si rende strutturale il sito “Soldi pubblici” (http://soldipubblici.gov.it); si introduce una nuova forma di accesso civico ai dati e documenti pubblici equivalente a quella che nel sistema anglosassone è definita Freedom of information act (FOIA), che consente ai cittadini di richiedere anche dati e documenti che le pubbliche amministrazioni non hanno l’obbligo di pubblicare.
Il piano nazionale anticorruzione adottato dall’Anac sarà più semplice, snello e di facile attuazione per le pubbliche amministrazioni che dovranno recepirlo nei propri piani triennali di prevenzione della corruzione.
Sono state accolte le condizioni poste dalle commissioni parlamentari nei loro pareri e sono state recepite gran parte delle osservazioni avanzate dalla Conferenza Unificata, dal Consiglio di Stato e dal Garante per la protezione dei dati personali. In particolare, in tema di accesso civico è stato eliminato l’obbligo di identificare chiaramente dati o documenti richiesti, è stata esplicitata la prevista gratuità del rilascio di dati e documenti, è stato stabilito che l’accoglimento o il rifiuto dell’accesso dovranno avvenire con un provvedimento espresso e motivato, è stato previsto che l’accesso è rifiutato quando è necessario evitare un pregiudizio concreto alla tutela di uno degli interessi pubblici o privati indicati.
Ora però attendiamo il documento finale per sciogliere i dubbi delle eccezioni. Come rileva La Stampa (7) : “due sono i nodi principali che dovranno essere chiariti dal «coordinamento del testo», la fase di rifinitura finale di un documento legislativo, affidato al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti. In primis l’ampiezza delle eccezioni a cui un comune o un ministero potrà opporsi. In secondo piano l’autorità che sarà incaricata di sciogliere i contenziosi sull’accesso. Nelle ultime ore si era parlato dell’Autorità Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone quale possibile arbitro delle controversie. I giuristi che si sono battuti per la nascita del Foia non vogliono invece commentare e attendono il testo. L’aspetto positivo, nota un’attivista, riguarda l’approvazione del testo, che scongiura un ritorno al Parlamento. Ora però bisogna studiare il testo”.
Thaya Passarelli Laurea in Scienze Politiche, Master in Istituzioni Parlamentari per Consulenti d’Assemblea. Fondatrice del Comitato “Quelli che il Parco…” m dal 2013 e fino a maggio 2015 è stata promotrice e coordinatrice della “Rete dei Comitati e delle Associazioni del Municipio 2″. Per Carteinregola si occupa in modo particolare di: Trasparenza, Piano Urbano Parcheggi, Parchi e Ville storiche vincolate, Punti Verde Infanzia e Punti Ristoro, Circoli Sportivi Comunali in concessione a privati, Concessioni di immobili comunali a privati per lo svolgimento di attività commerciali
(1) Per approfondimenti, cronologia e materiali http://www.carteinregola.it/index.php/foia/foia-decreto-trasparenza-cronologia-materiali/
(2) http://www.funzionepubblica.gov.it/articolo/riforma-della-pa/20-04-2016/foia-parere-favorevole-delle-commissioni-parlamentari
(3) http://www.governo.it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-117/4735
(4) Parere approvato dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera, 20 aprile 2016.
(5) Parere approvato dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato. https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=17&id=00970908&part=doc_dc-allegato_a:1&parse=no&stampa=si&toc=no
(6) Vedi iter atto 267 del Governo. http://www.camera.it/leg17/682?atto=267&tipoAtto=Atto&leg=17&tab=1#inizio
(7 ) http://www.lastampa.it/2016/05/16/italia/politica/litalia-ha-il-suo-freedom-of-information-act-ma-il-testo-ancora-segreto-uA40T1f0NMjqqUyJLfFniP/pagina.html
Vedi anche:
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