Apriamo la caccia al tesoro di Roma Capitale
Autore : Redazione
EX STALLE A VILLA ADA
In una situazione particolarmente drammatica per le risorse economiche della città, mentre la Giunta Capitolina sta predisponendo le misure necessarie al contenimento della spesa e i cittadini temono che l’Amministrazione sia costretta a ridurre e a eliminare servizi, nonché a vendere parte del proprio patrimonio, c’ è un “tesoro” pubblico che il Comune ha continuato a “regalare” ai privati che potrebbe tornare ad essere utilizzato come risorsa per la collettività.
Carteinregola, che ha cominciato a elaborare una mappatura dei i beni pubblici affidati in concessione o in comodato d’uso, da cui sta man mano emergendo un quadro che ci lascia a dir poco allibiti, ha scritto al Vicesindaco Nieri, con delega al Patrimonio, chiedendo di fermare le concessioni e di aprire un confronto con i cittadini per riscrivere le regole di affidamento dei beni pubblici ai privati.
Roma, 4 aprile 2014 Circoli sportivi, casali, villette, appartamenti, ex case per il custode di edifici pubblici: centinaia di spazi e immobili consegnati a privati senza alcuna procedura di evidenza pubblica, con contratti scaduti o prorogati in barba alle recenti normative che prescrivono il ricorso al bando pubblico e vietano rinnovi o proroghe (1).
E i canoni risultano decisamente esigui (basti un esempio: 3000 euro annui per un maneggio all’interno di una villa storica) spesso a fronte di scarso vantaggio pubblico, dato che, a causa della totale mancanza di controlli, anche i pochi obblighi previsti dai disciplinari di concessione o dalle convenzioni in molti casi non vengono rispettati: ci sono circoli sportivi negli impianti di Roma Capitale che pagano solo il 10% del canone di mercato (che non è chiaro in base a quali parametri venga stabilito), che dovrebbero garantire tariffe comunali ai cittadini e servizi al Municipio e che invece praticano i prezzi salati dei circoli privati (facendo concorrenza sleale)(2). E ville, villette e appartamenti del Comune concessi in comodato d’uso gratuitamente (o a canoni irrisori) a soggetti che in molti casi non ne hanno alcun diritto
Un monumento alla clientela e al favore, che si è consolidato nel corso degli anni grazie a una gestione amministrativa opaca e inefficiente, che non è stata in grado di fornire un quadro aggiornato e puntuale della situazione degli immobili neanche agli stessi soggetti pubblici che ne hanno fatto richiesta. Anche i Comitati cittadini che presentano istanza di accesso agli atti si trovano di fronte a un vero e proprio puzzle di dati e informazioni quasi impossibile da ricomporre, perché spesso i sistemi informatici di catalogazione dei beni utilizzano chiavi e sistemi diversi nei vari uffici.
E il Regolamento comunale per le Concessioni di beni immobili appartenenti al demanio e al patrimonio indisponibile comunale (delibera C.C. 5625/1983) (3) di Roma Capitale – tuttora in vigore – risale al 1983 e non ha, pertanto, recepito le nuove normative europee, lasciando quindi spalancate le porte al rischio di procedure illegittime che possono oltretutto alimentare i contenziosi a carico del Comune.
Carteinregola chiede al Comune di partecipare alla redazione del nuovo Regolamento, per mettere a disposizione l’esperienza dei tanti Comitati cittadini che da anni si battono per la legalità, per la trasparenza, per l’equità e per la salvaguardia della città di Roma. E condividere il percorso sarebbe un importante segnale di discontinuità rispetto al passato da parte di questa amministrazione.
Scarica la lettera di Carteinregola e Cittadinanzattiva Lazio Lettera Nieri 3 aprile 2014
> Vai alle nostre regole per le Misure per il contenimento della spesa di roma capitale (“Salvaroma”)
(1) l’art.11 del Regolamento degli impianti sportivi comunali indica la durata della concessione in 6 anni, con la possibilità di prolungarla qualora il concessionario sia stato autorizzato ad eseguire interventi di restauro o di ristrutturazione etc. fino a 30 anni (e “per necessità motivate” anche oltre). Tuttavia è espressamente richiamata la necessità che “il progetto sia presentato all’Amministrazione comunale almeno due anni prima della scadenza della concessione“. Quindi dovrebbe essere cura dell’Amministrazione verificare che le concessioni oggetto di recente prolungamento avessero tale requisito. Inoltre è specificato che “alla scadenza del sopraindicato periodo il concessionario deve riconsegnare l’impianto essendo tassativamente esclusa la proroga della concessione”
Delibera del Consiglio Comunale n° 170 del 07 novembre 2002.
Con la delibera n° 170 del 07 novembre 2002, il Consiglio Comunale ha approvato il nuovo regolamento che andrà a sostituire il precedente approvato con delibera consiliare n° 155 del 25/07/1995 così come modificato dalla delibera C.C. n° 124 del 18/06/1998.
Con il nuovo Regolamento, per le nuove concessioni, sono revocate le delibere del Consiglio Comunale n° 155 del 25/07/1995, n° 124 del 18/06/1998 e n° 66 del 03/04/2000.
Per le nuove concessioni, è prevista l’opzione da parte del concessionario, tra 3 tipi di canoni:
1) Canone di mercato (allegato “B”): pari alla valutazione del canone determinato dalla Commissione Stime secondo i criteri previsti dall’allegato “E”;
2) Canone concordato (allegato “C”: pari al 70% del canone di mercato ma con maggiori obblighi da parte del concessionario;
3) Canone ridotto (allegato “D”): pari al 10% del canone di mercato ma l’obbligo da parte del concessionario di praticare le tariffe comunali;
Per i rapporti iniziati precedentemente all’approvazione del nuovo Regolamento e rientranti nella casistica prevista dall’art. 11, è consentito il prolungamento della concessione per una durata pari al risultato determinato dalla formula prevista dall’allegato “F” del nuovo Regolamento. E’ possibile prelevare il foglio elettronico in formato Excel per il calcolo della durata di prolungamento; i rapporti così novati, rientrano nella disciplina del nuovo Regolamento.
Allegati:
(3) CC_5625_83 Regolamento comunale per le Concessioni di beni immobili
NOTA A MARGINE: durante l’ultima notte del presidio – la “maratona delle delibere” l’allora Assessore allo Sport Cochi tentò fino all’ultimo di far approvare la Proposta n. 117/2012. Regolamento per gli impianti sportivi di proprietà comunale. Revoca deliberazioni del Consiglio Comunale n. 170 del 7 novembre 2002, n. 4 del 12 gennaio 2006, n. 35 del 22 febbraio 2007 e del Commissario Straordinario (adottate con i poteri del Consiglio Comunale) n. 64 del 26 marzo 2008. Che però non andò al voto, e lui la prese decisamente male… (> guarda il video degli ultimi minuti dell’ultima notte della consiliatura Alemanno “Un finale poco edificante” http://carteinregola.wordpress.com/about/tutte-le-nostre-iniziative/diario-presidio-in-campidoglio/presidio-in-diretta/)La Proposta con il Regolamento però è mai stata di dominio pubblico…
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