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Articoli sul sito del Comune a “riproduzione riservata”?

Da un po’ di tempo* sul sito di Roma Capitale vengono pubblicati articoli che illustrano le bellezze di Roma ma anche i programmi di iniziative culturali (in calce i titoli e i rispettivi link) classificati “Alla scoperta di Roma – CulturaTurismo – Ambiente” che riportano le iniziali presumibilmente degli autori, e la dicutura “© Riproduzione riservata“. Curioso uso di uno spazio virtuale di un ente pubblico come un sito istituzionale, pagato con soldi pubblici, che, anche solo per l’intento evidentemente divulgativo e promozionale delle informazioni, dovrebbe anzi incoraggiare la riproduzione degli articoli pubblicati. E nel caso che il divieto di riproduzione derivi da contenuti acquisiti da terzi, come le immagini, tale aspetto potrebbe essere semplicemente evidenziato e circoscritto. I primi articoli della serie, dal 19 marzo 2024 non avevano limitazioni*, invece dal 3 maggio 2024, con A passeggio sull’Appia Antica, la Regina Viarum attende il riconoscimento Unesco è stata inserita la citata dicitura, anche nelle presentazioni di luoghi di proprietà pubblica e di iniziative culturali del Comune, come nel caso di La Casa del Jazz, il laboratorio della musica, che descrive il compendio storico appartenuto al boss della Banda della Magliana Nicoletti e passato al Comune che lo gestisce dal 2018 con la Fondazione Musica per Roma, e i relativi programmi musicali della stagione. Addirittura è vietata la riproduzione di E’ un vero Natale romano se… che propone gli appuntamenti, culturali e non, delle feste natalizie, pubblicizzando la MIC card “Musei in Comune”.

Cercheremo le spiegazioni dovute da un ente da cui ci aspettiamo la massima trasparenza, a partire da quanto inserito in uno spazio che dovrebbe essere uno spazio pubblico per eccellenza* e eventualmente avvalersi, per evitare l’utilizzo a fini di lucro, delle licenze Creative Commons**. (AMBM)


21 dicembre 2024

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

NOTE

(*) I primi articoli della serie – il primo dovrebbe essere quello datato 27 marzo 2023 che illustra la Centrale Montemartini – fino al non portano l’indicazione “Riproduzione riservata”.

**Le licenze Creative Commons sono contratti attraverso i quali il titolare dei diritti d’autore concede ad una generalità di soggetti indefiniti l’autorizzazione all’uso dell’opera  Il licenziante, dunque, non cede i propri diritti ma ne concede il godimento a terzi (licenziatari) a determinate condizioni. Le licenze CC si basano sul concetto di “some rights reserved”, in base al quale, il titolare decide quali diritti riservare e quali concedere in uso. Alla stregua delle condizioni generali di contratto, le licenze Creative Commons, seppure predisposte da un terzo (ossia dalla omonima organizzazione no -profit) e non da uno dei contraenti, esplicano la loro efficacia e quindi si ritengono regolarmente concluse al momento dell’utilizzo dell’opera secondo i termini dettati dalla specifica licenza adottata dal titolare dei diritti.