Assemblea Capitolina del 18 marzo: abbiamo scritto a Coratti
Autore : Redazione
PER PARTECIPARE ALL’ASSEMBLEA DEL 18 MARZO DALLE 14 : si entra nel palazzo Senatorio (Piazza del Campidoglio, edificio centrale) accedendo dalla scala sul lato sinistro dell’edificio (accanto alla colonna con la Lupa), si lascia un documento e si ritira il passi, si raggiunge la Sala Giulio Cesare, al primo piano.
PER SEGUIRE LA SEDUTA VIA RADIO: Radio Roma Città Aperta 88.9 radiocittaperta.it
Nell’articolo pubblicato ieri su Repubblica, “Salva Roma in Comune, ora o mai più. I romani via mail ci indichino la via” di Gabriele Isman, il Presidente dell’Assemblea Capitolina Mirko Coratti (PD), annunciando l’assemblea straordinaria di domani, informa che interverranno “Maurizio Stirpe ed Edoardo Bianchi, presidenti di Confindustria Lazio e Acer, Monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas romana, molti nomi del mondo delle imprese come Giuseppe Roscioli e Lorenzo Tagliavanti, e rappresentanze del mondo sindacale e accademico”. I cittadini comuni (come Carteinregola aveva già annunciato) potranno scrivere a un indirizzo di posta elettronica, “attivato per chiedere consigli ai romani”. Uno scenario decisamente diverso dalle voci di un confronto con i comitati e le associazioni che erano circolate nei giorni scorsi. Una iniziativa sicuramente originale, che in realtà ci sembra più efficace sul piano del “marketing” e della visibilità del Presidente Coratti che su quello di un vero confronto con la città e con le realtà territoriali. Per questo abbiamo scritto all’on. Coratti, auspicando l’avvio di un confronto serio con i Municipi e con le realtà cittadine, e soprattutto chiedendo che, almeno per l’assemblea straordinaria, si adotti una modalità decisamente più ordinaria – dato che è già realtà in molti Municipi – come permettere ai romani di seguire in streaming video i lavori dell’Aula.
Gentile Presidente Coratti,
abbiamo seguito in questi giorni l’accavallarsi di notizie relative all’Assemblea Capitolina del 18 marzo, in cui sarà affrontata la discussione sulle “Misure per il contenimento della spesa di Roma Capitale”. In seguito ad un avviso pubblicato sul sito di Roma Capitale (ora scomparso) che annunciava l’apertura del dibattito alle realtà produttive e sociali della città, sono circolati nelle reti territoriali cittadine comunicati che annunciavano che sarebbe stato permesso “a tutti di prendere parola al fine di concludere la seduta con un documento di indirizzo condiviso“. Il 12 marzo poi è comparso sul sito un secondo avviso, che informava che “per consentire la partecipazione più ampia possibile, i cittadini possono inviare proposte, suggerimenti e documenti all’indirizzo di posta elettronica presidenza.assembleacapitolina@comune.roma.it“. Infine nei giorni scorsi sono state pubblicate su alcuni quotidiani le Sue dichiarazioni, che annunciavano che all’assemblea straordinaria erano stati invitati “Maurizio Stirpe di Confindustria Lazio ed Edoardo Bianchi di Acer, Monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas, nomi del mondo delle imprese come Giuseppe Roscioli e Lorenzo Tagliavanti, rappresentanze del mondo sindacale e accademico”. Anche se a questo punto appare evidente che le aspettative delle associazioni cittadine sono state decisamente ridimensionate, chiediamo di poter fare un intervento come Carteinregola e Cittadinanzattiva Lazio Onlus, non nel merito dell’argomento, quanto sulle metodologie da adottare per condividere con la cittadinanza almeno i criteri delle scelte che si renderanno necessarie. La strada di allargare ai cittadini il confronto su questi temi è sicuramente quella giusta, ma riteniamo non possa ridursi all’invio di email, e neanche a un’Assemblea Capitolina straordinaria in cui si alternano rappresentanti di istituzioni, senz’altro importanti e prestigiose, ma che non rappresentano tutte le componenti vitali della città.
Per questo avanzeremo al Sindaco e all’Assemblea Capitolina la proposta di avviare un articolato dibattito pubblico nei vari territori, in sinergia con i Municipi, per arrivare alla stesura di un documento condiviso che definisca le linee guida per superare i gravissimi problemi che affliggono la nostra città.
Riteniamo altresì che il primo passo che le istituzioni devono affrontare, a maggior ragione in situazioni in cui si chiedono sacrifici alla città, sia quello di costruire un rapporto di fiducia con i cittadini, e che il primo impegno da mettere in campo sia quello di garantire la TOTALE TRASPARENZA.
Come Carteinregola Le abbiamo scritto il 18 luglio scorso e poi ancora il 16 febbraio, avanzando una serie di richieste a cui non abbiamo mai avuto risposta.
Richieste che a questo punto ci sembrano ancora di più attuali e urgenti, a partire da quella di trasmettere in streaming video le sedute dell’Assemblea: ormai molti Municipi offrono tale servizio ai cittadini e ci sembra incredibile che non lo si faccia per le sedute comunali, dove peraltro è già attivo un servizio di registrazione video, riservato solo all’uso interno, che si potrebbe diffondere on line a costo zero. Chiediamo quindi che l’Assemblea straordinaria sia tarsmessa sul sito del Comune, che venga pubblicato on line l’elenco degli interventi previsti in aula il 18 marzo, compresi i presidenti di Municipio e, dopo l’Assemblea, che siano messi a disposizione della cittadinanza sul sito del Comune i testi – o i video – di tutti gli interventi.
Con l’occasione porgiamo i nostri migliori saluti
Carteinregola
Cittadinanzattiva Lazio
(la lettera è stata inviata a: Mirko Coratti, Presidente dell’Assemblea di Roma Capitale; Capigruppo e Consiglieri Assemblea Capitolina E pcIgnazio Marino, Sindaco di Roma Capitale, Giunta di Roma Capitale, Presidenti dei Municipi di Roma Capitale, Giunte e Consiglieri Municipali)
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Rassegna stampa
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15 marzo 2014 Il Messaggero Il Campidoglio chiede “aiuto” ai cittadini scarica l’articolo Il tempo 15.03 Il duello PD – Marino(1)
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Il monitore romano Campidoglio Salva Roma, martedì si insedia la cabina regia. Ecco i nomi Si insediera’ in Campidoglio martedi’ mattina (18 marzo), nel giorno della seduta straordinaria dell’Assemblea capitolina sul Salva Roma, la cabina di regia sull’attuazione del decreto del Governo Renzi, per cominciare a lavorare sul piano di rientro triennale del debito del Comune di Roma e impostare il cronoprogramma, sapendo che la data limite e’ fissata all’inizio di giugno. Del gruppo di lavoro faranno parte il sindaco Ignazio Marino, il sottosegretario Giovanni Legnini, il deputato Marco Causi, il segretario regionale del Pd, Fabio Melilli, l’assessore al Bilancio, Daniela Morgante, il vicesindaco e assessore al Patrimonio, Luigi Nieri, la coordinatrice della Giunta, Alessandra Cattoi, l’assessore ai Trasporti, Guido Improta, il presidente della commissione Bilancio, Alfredo Ferrari. E ancora il ragioniere generale, Maurizio Salvi, il direttore generale del Comune, Liborio Iudicello, il capo di Gabinetto del sindaco, Luigi Fucito, il caposegreteria Silvia Decina e il delegato ai rapporti con la Giunta, Mattia Stella.
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IL “DECRETO SALVAROMA”
DECRETO-LEGGE 6 marzo 2014, n. 16 Disposizioni urgenti in materia di finanza locale, nonche’ misure volte a garantire la funzionalita’ dei servizi svolti nelle istituzioni scolastiche. (14G00029) (GU Serie Generale n.54 del 6-3-2014) note: Entrata in vigore del provvedimento: 06/03/2014 http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/3/6/14G00029/sg
Articolo 16 del Decreto legge 6 marzo 2014 n.16 Disposizioni concernenti Roma Capitale
1. Roma Capitale, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, trasmette al Ministero dell’interno, al Ministero dell’economia e delle finanze e alle Camere un rapporto che evidenzi le cause della formazione del disavanzo di bilancio di parte corrente negli anni precedenti, nonché l’entità e la natura della massa debitoria da trasferire alla gestione commissariale ai sensi del comma 5.
2. Roma Capitale trasmette contestualmente al Ministero dell’interno, al Ministero dell’economia e delle finanze e alle Camere un piano triennale per la riduzione del disavanzo e per il riequilibrio strutturale di bilancio al cui interno sono indicate le misure per il contenimento dei costi e la valorizzazione degli attivi di Roma Capitaleprevedendo a tali fini l’adozione di specifiche azioni amministrative volte a:
a) applicare le disposizioni finanziarie e di bilancio, nonché i vincoli in materia di acquisto di beni e servizi e di assunzioni di personale, previsti dalla legge 27 dicembre 2013, n. 147[i], a tutte le società controllate con esclusione di quelle quotate nei mercati regolamentati;
b) operare la ricognizione dei costi unitari della fornitura dei servizi pubblici locali e adottare misure per riportare tali costi ai livelli standard dei grandi comuni italiani;
c) operare una ricognizione dei fabbisogni di personale nelle società partecipate, prevedendo per quelle in perdita il necessario riequilibrio con l’utilizzo degli strumenti legislativi e contrattuali esistenti, nel quadro degli accordi con le organizzazioni sindacali;
d) adottare modelli innovativi per la gestione dei servizi di trasporto pubblico locale, di raccolta dei rifiuti e di spazzamento delle strade, anche ricorrendo alla liberalizzazione;
e) procedere, ove necessario per perseguire il riequilibrio finanziario del comune, alla dismissione o alla messa in liquidazione delle società partecipate che non risultino avere come fine sociale attività di servizio pubblico, nonché alla valorizzazione e dismissione di quote del patrimonio immobiliare del comune.
3. Il tavolo di raccordo interistituzionale di cui all’articolo 14, comma 3, del decreto legislativo 18 aprile 2012, n. 61[ii], esprime parere obbligatorio sulla predisposizione
del piano triennale di cui al comma 2 e dei piani pluriennali di cui al terzo periodo del comma 5 e ne verifica l’attuazione, tenendo anche conto dei maggiori oneri connessi al ruolo di Capitale della Repubblica ove già determinati ai sensi dell’articolo 2 del decreto legislativo 18 aprile 2012, n. 61. Ove i maggiori oneri siano determinati successivamente alla approvazione del piano ai sensi del comma 4, il tavolo di cui al primo periodo esprime il proprio parere ai fini della eventuale revisione del piano stesso.
4. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da adottarsi entro 60 giorni dalla data di trasmissione del piano di cui al comma 2, su proposta del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentita l’Amministrazione capitolina, è approvato il piano triennale di cui al comma 2 e sono determinati la natura e l’entità della massa debitoria.
5. Al comma 196 -bis dell’articolo 2 della legge 23 dicembre 2009, n. 191[iii], sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi: “Il medesimo Commissario straordinario è autorizzato ad inserire, per un importo complessivo massimo di 30 milioni di euro, nella massa passiva di cui al documento predisposto ai sensi dell’articolo 14, comma 13 -bis , del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122[iv], le eventuali ulteriori partite debitorie rivenienti da obbligazioni od oneri del comune di Roma anteriori al 28 aprile 2008, alla cui individuazione si procede con determinazioni dirigenziali, assunte con l’attestazione dell’avvenuta assistenza giuridico amministrativa del Segretario comunale. Roma
Capitale può riacquisire l’esclusiva titolarità di crediti, inseriti nella massa attiva di cui al documento predisposto ai sensi del citato articolo 14, comma 13 -bis , del decreto- legge 31 maggio 2010, n. 78 (IV) , verso le società dalla medesima partecipate anche compensando totalmente o parzialmente gli stessi con partite a debito inserite nella massa passiva di cui al citato documento. Roma Capitale è autorizzata ad avvalersi di appositi piani pluriennali per il rientro dai crediti verso le proprie partecipate così riacquisiti. Il medesimo Commissario straordinario è autorizzato, altresì, ad inserire nella massa passiva di cui al documento predisposto ai sensi dell’articolo 14, comma 13 -bis , del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78(IV), convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, le somme introitate dalla gestione commissariale in forza del contratto di servizio di cui all’articolo 5 del
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 5 dicembre 2008, in attuazione di quanto previsto dall’articolo16, comma 12 -octies , del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135[v], ai fini del loro reintegro a favore di Roma Capitale, dedotte le somme a qualsiasi titolo inserite, dal 31 ottobre 2013 fi no alla data di entrata in vigore del presente decreto, nella medesima massa ed al fi ne del loro reintegro a favore di Roma Capitale e che, pertanto, restano nella disponibilità della stessa. Le somme di cui ai periodi precedenti non sono considerate tra le entrate fi nali di cui all’articolo 31, comma 3, della legge 12 novembre 2011, n. 183, rilevanti ai fini del patto di stabilità interno.”.
6-3-2014 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale – n. 54
[i] LEGGE 27 dicembre 2013, n. 147
[iv] Decreto Legge , testo coordinato 31.05.2010 n° 78 , G.U. 30.07.2010 Nella Gazzetta Ufficiale 30 luglio 2010, n. 176 è stato pubblicato il testo del Decreto-Legge 31 maggio 2010, n. 78, coordinato con la Legge di conversione 30 luglio 2010, n. 122, intitolato “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”.http://www.altalex.com/index.php?idnot=11219
196. E’ concessa, per l’anno 2010, un’anticipazione di tesoreria al comune di Roma per le esigenze di cui all’articolo 78 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e successive modificazioni, fino a concorrenza dell’importo di cui al comma 195 del presente articolo per provvedere, quanto a 500 milioni di euro, al pagamento delle rate di ammortamento e degli oneri di parte corrente, relativi ad oneri di personale, alla produzione di servizi in economia e all’acquisizione di servizi e forniture, compresi nel piano di rientro approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 5 dicembre 2008. L’anticipazione e’ erogata secondo condizioni disciplinate in un’apposita convenzione tra il Ministero dell’economia e delle finanze e il comune di Roma e, comunque, per 200 milioni di euro entro il mese di gennaio 2010 e, per la parte residua, subordinatamente al conferimento degli immobili ai fondi di cui al comma 190, ed e’ estinta entro il 31 dicembre 2010. Per ulteriori interventi infrastrutturali e’ autorizzata, a favore del comune di Roma, la spesa di 100 milioni di euro per l’anno 2012; al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all’articolo 7-quinquies, comma 1, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, come integrato dal decreto-legge 23 novembre 2009, n. 168, nonche’ dalla presente legge.
[v] LEGGE 7 agosto 2012, n. 135 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, recante disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini. (12G0157) (GU n.189 del 14-8-2012 – Suppl. Ordinario n. 173 ) note: Entrata in vigore del provvedimento: 15/08/2012http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2012;135