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Autodemolitori: ancora una proroga inaccettabile?

sfasciacarrozze

L’ingresso di uno degli “sfasci” di via dell’Almone

dalla Comunità Territoriale del VII Municipio:

(aggiornamenti 11 giugno da Roma Today) Autodemolitori via dell’Almone: si va verso una nuova proroga La Commissione Ambiente di Roma Capitale è tornata a confrontarsi sul destino degli autodemolitori romani. Si registrano novità, ma c’è la concreta possibilità che si arrivi ad una nuova proroga. Sarebbe la sedicesima (> vai all’articolo)

29 maggio 2015 Il prossimo 30 giugno scadrà il termine previsto dalla Delibera di Giunta Comunale n. 181/2014 che aveva prorogato per un anno la presenza degli autodemolitori. Dall’Assessorato Comunale all’Ambiente non si registrano segnali positivi, la Comunità del VII Municipio teme quindi che si arrivi a una nuova proroga: la quindicesima.
Fra i 200 sfasciacarrozze che deturpano la campagna romana inquinandone il suolo di grassi, benzine, oli, metalli pesanti, ecc.. Alcuni, come quelli di Via dell’Almone, si trovano all’interno del Parco Regionale dell’Appia Antica in un’area di pregio, con preesistenze archeologiche, a poche decine di metri dalla fonte dell’Egeria.
La Comunità del VII Municipio chiede all’assessore Estella Marino che non si arrivi a un nuovo inaccettabile rinvio, ma s’inizi la delocalizzazione a cominciare dagli sfasci di Via dell’Almone.
Una presenza ingombrante – Già nel 2009 un devastante incendio, durato quattro giorni, degli “sfasciacarrozze” in Via Almone, tra l’VIII ed il VII Municipio, aveva riacceso i riflettori sul danno ambientale. In occasione dell’incendio, in cui bruciarono centinaia vetture con esplosioni di serbatoi e camere d’aria, furono emesse notevoli quantità di sostanze tossiche nell’aria. Un evento sicuramente eccezionale. Tuttavia la presenza degli autodemolitori, anche in condizioni di normalità, incide negativamente sull’ambiente circostante.
La delocalizzazione mancata – Il Piano Territoriale Paesistico dell’Appia Antica e della Caffarella prevede la delocalizzazione di questi impianti. Anche l’Ente Parco ha da tempo espresso il parere negativo alla permanenza degli autodemolitori nei pressi della Caffarella; così come la Soprintendenza Archeologica per la presenza nell’area di una villa Romana e di un antico percorso. Nonostante queste premesse, e a dispetto del fatto che Roma Capitale il 19 novembre 2012 avesse già deliberato la delocalizzazione di questi autodemolitori, lo spostamento non c’è stato.
La Commissione Consiliare Ambiente di Roma Capitale riunitasi il 9 aprile 2014 aveva ascoltato i pareri di tutti gli attori (Ente Parco Appia Antica, Soprintendenza Archeologica, Comitato per il Parco della Caffarella, Consorzio Almone 98). Si era così scoperto che gli autodemolitori, che occupano oltre tre ettari di terreno, sarebbero stati ben lieti di traslocare. Lo avevano già fatto presente in passato, ma l’area assegnata loro dal Comune, non era libera.
La Comunità del VII Municipio di Roma ritiene decisamente che la situazione non possa subire ulteriori rinvii. L’assessore all’ambiente di Roma Capitale Estella Marino deve tempestivamente delocalizzare gli autodemolitori in sede impropria, a cominciare da quelli di via dell’Almone.

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L’incendio del 2009 visto dalla Caffarella tratto da Roma Today

L’incendio del 2009 visto dalla Caffarella tratto da Roma Today

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