Bozza Linee guida PUP: solo parcheggi pertinenziali interrati all’interno delle Mura Aureliane. Tutte Le Contraddizioni.
Autore : Redazione
di Paolo Gelsomini
Il reperimento di parcheggi pertinenziali, cioè legati alla residenza, all’interno delle Mura Aureliane non può comprendere la localizzazione di nuove strutture interrate pur se oggetto di “precisa scelta pianificatoria costituente un vero e proprio sistema di luoghi, i principali dei quali sono costituiti dai lungotevere e dai colli” è scritto nella bozza di Linee Guida per IL PIANOPARCHEGGI PER ROMAed aggiornamento del P.U.P (PROGRAMMA URBANO PARCHEGGI) Dicembre 2021.
Secondo la bozza, che sarà presentata dall’Assessore alla Mobilità alla Giunta, le proposte di strutture per la sosta, se ricadenti nella zona interna alle Mura Aureliane, “potranno riguardare esclusivamente parcheggi di iniziativa privata, esclusivamente pertinenziali, da realizzare su suolo pubblico“. “La proposta potrà essere presentata da Imprese, da singoli Amministratori di condomìni, consorzi o proprietari di unità immobililiari urbane presenti entro un ambito di influenza definito in 500 m in linea d’aria dal sito scelto“. “All’approvazione del progetto consegue la successiva stipula della convenzione per la concessione del diritto di superficie”.
A tale proposito occorre ricordare il caso del parcheggio di via Giulia, dove l’atto di convenzione è stato oggetto di una variante (ai sensi della Deliberazione di Giunta n.195/2014) ed in particolare il raggio d’influenza del parcheggio pertinenziale è passato dai 500 metri iniziali, a 1000 metri e poi, qualora i posti auto pertinenziali non fossero stati assegnati ai proprietari di immobili entro il raggio di influenza di 1000 metri entro il termine di 270 giorni dal nulla osta di inizio lavori, questi avrebbero potuto essere assegnati anche al di fuori del raggio di influenza. Praticamente a tutta la città [1]. Inoltre va ricordato che i parcheggi pertinenziali non sono solo pertinenze di appartamenti e quindi destinati ai residenti,ma di immobili, che vuol dire che può acquistarli anche chi è proprietario di alberghi, negozi, uffici, magazzini, altri garages, a cui possono essere collegati da vincolo pertinenziale.
E guardando la mappa della Tavola A nelle Linee Guida, l’Indice criticità della sosta notturna – quella delle auto dei residenti – all’interno delle Mura Aureliane evidenzia ben poche aree, mentre le criticità appaiono notevoli nelle mappe della Tavola B e C, che mostrano il “carico” della sosta dei veicoli in ingresso durante la giornata. Ecco come un parcheggio pertinenziale interrato può divenire un parcheggio privato di destinazione o di scambio contribuendo all’attrazione di traffico.
Ma va anche detto che, anche se non sappiamo a quale anno si riferiscano i dati delle Tavole citate, sono state stilate sicuramente prima dell’aprile 2019, quindi non riportano ancora i dati post pandemia, che ha significativamente ridimensionato gli spostamenti lavorativi e occasionali dalla periferia al centro, una tendenza destinata a prolungarsi, irreversibilmente.
Gli spazi per i parcheggi pertinenziali a raso si possono reperire all’interno di ogni Rione, o più precisamente, all’interno di ogni Isola Ambientale che deve costituire una entità urbanistica oggetto di una accurata pianificazione dello spazio pubblico che comprende, oltre ai parcheggi a raso per i residenti e gli aventi diritto dell’area, anche le occupazioni di suolo pubblico di pedane e tavolini dei locali di somministrazione cibi e bevande finalmente compatibili con i pedoni e sostenibili dai luoghi, aree logistiche per il carico-scarico merci, isole ecologiche, percorsi ciclo-pedonali, verde, arredi urbani.
La sosta nel centro storico va quindi inserita all’interno di una concezione di sistema di questa delicatissima area che, tra l’altro, presente notevoli difficoltà di carattere archeologico e idro-geologico per ospitare parcheggi interrati. Occorre evolvere il concetto di ZTL della zona centrale cittadina verso una nuova concezione degli spazi storici, intesi come sistemi integrati di funzioni sostenibili con la residenzialità, la qualità della vita ed il rispetto dell’ambiente urbano con tutte le sue peculiarità e le sue caratteristiche storico-architettoniche ed archeologiche.
Questa nuova concezione corrisponde proprio alle Isole Ambientali, previste anche nel PUMS, che rappresentano zone urbane comprese entro la viabilità principale e composte esclusivamente da strade locali. Le isole ambientali si possono considerare delle “aree con ridotti movimenti veicolari” poiché il transito veicolare motorizzato viene dirottato sulla viabilità principale e non le attraversa. Con queste caratteristiche e con questa idea di centro storico inteso come sistema complesso di funzioni sostenibili e plurali, sarebbe poco giustificabile la realizzazione di nuove strutture per parcheggi pertinenziali interrati che non siano frutto di un’analisi dei bisogni di sosta residenziali area per area e di una pianificazione dello spazio pubblico corrispondente ad una analisi delle funzioni, dei servizi, dei bisogni e dei desideri dei cittadini. E questa pianificazione della sosta intesa come parte di un sistema urbano andrebbe condotta all’interno di processi di partecipazione, consultazione e co-progettazione. Non come soluzioni calate dall’alto.
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
[1]N. 333 del 14/07/2010 Modifiche allo schema di convenzione per la concessione del diritto di superficie. (estensione area di influenza da 500 a 1000 metri)
N. 357 del 6/12/2010 Piano parcheggi ai sensi dell’Ordinanza commissariale n.2 del 12 ottobre 2006. Ulteriori modifiche allo schema di Convenzione per la concessione del diritto di superficie su area di proprietà comunale e/o del relativo sottosuolo per la realizzazione di un parcheggio e all’Allegato tecnico di cui all’Ordinanza commissariale n. 129 del 27 novembre 2008. (estensione area di influenza a tutta la città decorsi 270 giorni dal rilascio del nulla osta per l’inizio dei lavori)