Carteinregola chiede più trasparenza in Campidoglio
Autore : Redazione
28 dicembre 2012, in attesa di entrare nel Palazzo Senatorio
Quanti cittadini si sono mai recati nell’aula del Consiglio a sentire con le proprie orecchie il più o meno serrato confronto tra maggioranza e opposizione sui destini della Capitale? Eppure le sedute consiliari sono pubbliche: é un diritto di tutti assistere al lavoro dei propri rappresentanti.
Da quando Carteinregola e il Comitato No a Roma Capitale del Cemento hanno organizzato dei turni in Campidoglio per vigilare sull’approvazione delle delibere urbanistiche, quelle che rischiano di portare una ulteriore colata di cemento sulla città, sono approdate in aula moltissime persone che non ci avevano mai messo piede.
Ma dopo l’iniziale timidezza che coglie sempre il cittadino quando si trova al cospetto delle Istituzioni, la maggior parte di loro ha sperimentato una crescente delusione. Non tanto per i comportamenti dei consiglieri in aula, a cui li avevano già preparati le dirette Tv dal Parlamento, che spesso rivelano uno stile agli antipodi di quello che ci si aspetterebbe in luoghi così solenni (scranni semivuoti, andirivieni continuo, gente che parla al cellulare, capannelli trasversali, nessuno che ascolta l’oratore di turno), ma soprattutto per la totale impossibilità di capire quello che sta succedendo.
In un’epoca in cui anche l’ultima sala convegni di paese si dota di un’amplificazione decente, e magari di un sistema tv a circuito chiuso, in Campidoglio non si capisce una parola di quello che viene detto, nè cosa si sta votando. Anche perché l’ordine del giorno inserito nel sito del Comune non offre alcun materiale né spiegazione delle proposte su cui si misurerà l’assemblea: neppure i testi delle delibere e dei documenti allegati. Lo stesso vale per le convocazioni delle Commissioni, anch’esse pubbliche, che spesso non esplicitano neppure nei titoli i punti all’odg, e più di una volta i comitati hanno scoperto che una commissione aveva espresso parere favorevole su una delibera contestata dopo averla inserito al punto “varie”.
E poi molti ci sono rimasti male per la lunga attesa del 28 dicembre scorso, quando in aula non si trovava il numero legale e la polizia municipale ha trattenuto per un’ora i cittadini fuori al freddo, permettendo l’accesso nella sala Giulio Cesare solo dopo l’apertura dei lavori, anche se questo non è esplicitato in nessun regolamento o norma comunale.
Campidoglio, il Presidio di Carteinregola
Così Carteinregola ha preso carta e penna e ha scritto al Presidente Pomarici, ai Capi gruppo, al Segretariato generale e anche al Sindaco, chiedendo Regole certe e messe in pratica anche per la partecipazione dei cittadini alle attività capitoline. E soprattutto per chiedere più trasparenza e informazione sugli argomenti in discussione: nell’era di Internet non ha giustificazioni che non siano bene in vista nel sito del Comune tutte le delibere in discussione in aula.
Post scriptum: invitiamo le troupes delle Iene o di Striscia la notizia a fare un’improvvisata in piazza del Campidoglio nei giorni di Consiglio, per interrogare i consiglieri di maggioranza e opposizione nel merito delle delibere che si accingono a votare: si potrebbe scoprire che non sono solo i cittadini a disporre di poche informazioni in proposito…