Carteinregola e il referendum costituzionale
Autore : Redazione
Il 4 dicembre i cittadini saranno chiamati a esprimersi con un referendum sulla riforma costituzionale recentemente approvata dal Parlamento, una riforma che comporta una revisione ampia dell’assetto istituzionale del Paese.
Carteinregola non si schiera per il sì o per il no al referendum, in quanto si tratta di un tema che ha implicazioni politiche soggettive e all’interno del laboratorio esistono posizioni differenti che vogliamo rispettare. Di seguito link, materiali e contributi per favorire una scelta consapevole.
_____________________________________________________________________________________________________________________
2 dicembre 2016 Speciale Referendum costituzionale dal Blog di Open Polis
DATI UTILI PER UN VOTO INFORMATO
Analisi, comparazioni e proiezioni in vista del voto di domenica. 35 focus raccolti in 7 approfondimenti per capire meglio l’attuale sistema costituzionale italiano, confrontarlo con quello degli altri paesi, e vedere cosa succederebbe con la vittoria del sì.
________________________________________________________________________________________________
Proponiamo un raffronto tra l’attuale Carta Costituzionale e le modifiche introdotte con la riforma. Ciascuno poi trarra’ le sue conclusioni di merito e le tradurra’ in un voto il prossimo 4 dicembre
Link
COMITATOPERILNO BASTAUNSI’
______________________________________________________________________________
VALIGIA BLU sito di informazione http://costituzione.valigiablu.it/
______________________________________________________________________________
REFERENDUM.CITTADINANZATTIVA
www.referendum.cittadinanzattiva.it sito creato da Cittadinanzattiva
______________________________________________________________________________
Materiali
Referendum, spritz e arachidi salate di Alessandro Gilioli (Blog L’Espresso) 27 ottobre 2016
Ho passato una mezz’ora al telefono con un amico di una vita, che voterà sì al referendum “per non consegnare il Paese ai grillini”.
Come tutte le posizioni in onestà intellettuale, la rispetto – anche al netto del fatto che è l’amico di una vita.
L’argomento che lui avanza, tuttavia, è con ogni evidenza uguale e speculare a quello di chi voterà no “per mandare a casa Renzi”.
E secondo me questo è un errore in entrambi i casi.
Perché quella tra votare una Costituzione e votare una maggioranza di governo NON è una differenza filologica, NON è una questione accademica.
Una maggioranza di governo e il suo capo sono per natura (per Costituzione) MENO importanti della legge fondamentale di uno Stato.
Inoltre una maggioranza di governo e il suo capo sono per natura (per Costituzione) PROVVISORI, pro tempore, mentre la Carta è per sua natura (per Costituzione) a tempo indeterminato, tendenzialmente “eterna” fino a eventuale successiva modifica della Costituzione.
Ora, io capisco che votare ‘contro i grillini’ o ‘contro Renzi’ sia più facile, immediato e di pancia che votare sulle questioni della Carta. Ma è anche una robusta riduzione, mortificazione del proprio voto. È uno sciagurato scegliere di votare sulla cosa piccola e provvisoria mentre ci si chiede di decidere sulla cosa grossa e definitiva.
Ed è anche un po’ come se alla sera alle sette, mentre abbiamo voglia di Spritz e arachidi salate, ci chiedessero cosa mangiare per il resto della vita, e noi dicessimo Spritz e arachidi salate. Probabile che il mattino dopo alle 8, quando per colazione troviamo solo Spritz e arachidi salate, ci si renda conto di aver fatto una cazzata.
Facciamo questo cacchio di sforzo, leggiamo l’impianto che esce dalla revisione Boschi-Renzi, confrontiamolo con l’assetto costituzionale attuale, giudichiamo se secondo noi è migliorativo o peggiorativo, magari leggendo anche le non poche opinioni di costituzionalisti e giuristi di entrambe le posizioni.
E – per ecologia del pensiero, per rispetto del nostro voto – per una volta lasciamo fuori dalla porta del nostro cervello Renzi e Grillo (ma anche Brunetta e Verdini, Alfano e D’Alema, etc etc).
Da Open Polis 24 ottobre 2016 L’iter della riforma costituzionale – speciale referendum
Il testo è stato discusso in parlamento per circa 2 anni. Sono state necessarie tre letture da entrambi i rami e 6 approvazioni per decretare il testo finale e il 4 dicembre ci sarà l’atto finale del referendum. Tutte le tappe della riforma costituzionale.
L’articolo della costituzione che regola il processo di revisione della costituzione stessa è il 138:
Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione
> continua a leggere
Da Open Polis 24 ottobre 201 Il bicameralismo e i tempi di approvazione delle leggi – speciale referendum n.1
Il 4 dicembre gli italiani saranno chiamati ad approvare o bocciare la riforma costituzionale proposta dal governo Renzi. Dopo un lungo iter parlamentare, e oltre 700 giorni di discussione in aula, la parola passa ai cittadini. Il testo tocca numerosi aspetti, fra cui il bicameralismo perfetto. L’attuale assetto costituzionale, infatti, è caratterizzato dalla presenza di due camere parlamentari con gli stessi poteri. Assetto che, a detta di molti, rallenta il processo legislativo. Con la vittoria del sì il senato sarebbe depotenziato e cambierebbe funzione e formazione.
> continua a leggere