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Chi lo sa del parcheggio da 1300 posti in costruzione sui binari di Termini?

I pilastri della piastra/parcheggio in costruzione sui binari della Stazione Termini

I pilastri della piastra/parcheggio in costruzione sui binari della Stazione Termini

Scrive su Repubblica Cristiana Salvagni dei  “parcheggi d’oro” di stazioni e aeroporti, con tariffe che arrivano ai 72 euro giornalieri, costi in molti casi  più elevati del prezzo del biglietto (1). Ma se per gli aeroporti spesso l’auto è una scelta obbligata, per le stazioni ferroviarie, ubicate nel cuore delle città,  dove più alta è la concentrazione di collegamenti del trasporto pubblico,  realizzare megapacheggi è davvero un  paradosso.  Lo conferma anche  Sara Venturoni, amministratore delegato di Metropark, intervistata in calce all’articolo, che spiega che “le tariffe alte servono a  disincentivare la sosta lunga” e che “nelle aree urbane più pregiate vogliamo favorire la rotazione, la sosta breve serve solo per un acquisto, una visita, non per lasciare l’auto giornate intere“. Parole sante, che rendono ancora più surreale una  grande opera dell Capitale di cui ben pochi cittadini e aministratori sono a conoscenza,  cioè una colossale piastra metallica a cavallo dei binari della Stazione Termini, che dovrebbe  ospitare un parcheggio da 1337 auto e 85 moto. L’operazione, già finanziata dal CIPE e i cui lavori sono già partiti da un pezzo, è condotta da Grandi Stazioni, una società di cui fanno parte, oltre a  Ferrovie dello Stato, grandi gruppi come Benetton, Vianini Caltagirone, Pirelli e altri(> vai alla pagina di Grandi Stazioni) , e  prevede in realtà la costruzione di  due piattaforme a ponte sui binari.  La seconda  è  una galleria di 6mila metri quadrati, dedicata a “servizi”, cioè alle biglietterie e altre funzioni attualmente nell’atrio  della Stazione, per un investimento totale  di 83 milioni di euro ripartito tra gli azionisti:  60% Ferrovie dello Stato,  40%  società private (2).

PIASTRA_TERMINI_1Il parcheggio  sopra i binari dovrebbe essere  il  primo in Europa nel suo genere, ed è   decisamente in controtendenza con le politiche delle grandi città europee,  che secondo uno studio  pubblicato qualche tempo fa dall’Institute for Transportation and Development Policy(3), non solo stanno progressivamente  limitando l’accesso delle auto  nella città storica, ma hanno avviato anche  una riduzione del numero assoluto dei parcheggi nelle  città, soprattutto nel centro storico, dove “anziché ridurre il traffico, l’hanno aumentato fungendo da nuovi attrattori”. Oltretutto la Stazione Termini è uno dei punti di Roma  più serviti dal trasporto pubblico, con due linee della metropolitana e il capolinea di decine di linee di autobus,  mentre  c’è da chiedersi quale impatto potrà avere  sulla mobilità dell’intero quadrante l’afflusso di un’enorme numero di  veicoli destinati ad avvicendarsi  nei  1300 posti auto, per non parlare dell’aumento dell’inquinamento dell’aria (4).

Grandi stazioni

Grandi stazioni

Anche questo progetto, di cui abbiamo reperito pareri molto critici del 2003, espressi dagli stessi uffici capitolini – il  dipartimento  urbanistica – proviene dall’amministrazione Veltroni, in particolare “dall’Assessorato ai progetti speciali guidato da Claudio Minelli, in collaborazione con il dipartimento Urbanistica di Roberto Morassut, e con Grandi Stazioni che, grazie alla conduzione dei lavori, farà da General Contractor(5). L’amministrazione Alemanno ha avallato il tutto, e,  dopo la decisione finale del CIPE, il progetto è andato avanti fino a oggi.

Molti gli interrogativi sull’utilità di una simile struttura e su possibili sue evoluzioni: infatti se i saggi viaggiatori  preferiranno  andare alla Stazione in metro o in autobus piuttosto che spendere decine di euro di parcheggio e l’investimento si rivelasse azzardato, il rischio sarebbe quello dell’ennesimo relitto urbano, che poi magari diventa qualcos’altro, come l’Air Terminal Ostiense, rimasto per  anni in abbandono per essere poi ceduto e trasformato in un megastore della ristorazione nostrana (Eataly).

Ma per adesso il rischio è che la struttura   faccia invece la fine di tante grandi opere  della Capitale, che procedono al rallentatore o si fermano a metà strada.  Due anni fa il cronoprogramma prevedeva il completamento della galleria servizi nel  novembre 2015 e del parcheggio nel settembre 2016. E l’ad di Grandi Stazioni pronosticava che “insieme alla fine dei lavori della metropolitana e in piazza dei Cinquecento, Termini confermerà il suo ruolo di hub, si arricchirà di nuovi servizi ed avrà una migliore accessibilità(6). Ma  continua a non essere  chiara la sostenibilità economica dell’ “operazione megaparking” e soprattutto   il vantaggio  pubblico  dello spostamento delle  biglietterie a un piano superiore. Forse per far spazio nell’atrio a ulteriori strutture commerciali? E i parcheggi, in questo caso, sarebbero al servizio dei viaggiatori oppure delle nuove aree commerciali (di cui sarebbero la “conditio sine qua non”)?

AMBM

(1)La Repubblica 20 luglio 2015 Un giorno 72 euro: i parcheggi d’oro di stazioni e aeroportiLe tariffe record a Firenze, poi Napoli e Torino. I consumatori: più care del viaggio, vanno abbassate di CRISTIANA SALVAGNI

(2) le cifre risalgono alle ultime notizie apparse sulla stampa nel 2013. Non sappiamo se esistano aggiornamenti

(3) Europe’s Parking U-Turn: From Accomodation to Regulation”, ITDP, 2011.

(4) Leggi tutto l’articolo E’ PARTITA LA PIASTRA SULLA STAZIONE TERMINI

leggi anche OSSERVAZIONI SUL PROGETTO di Paolo Gelsomini   osserv. piastra Termini gelsomini (2013)

(5) Repubblica, 19 marzo 2003 Termini, 70 milioni per il parking

Settanta milioni di euro per realizzare un parcheggio sopraelevato per mille posti auto e decine di pullman. E per scavare un tunnel tra via Marsala e via Giolitti, in modo da collegare San Lorenzo all’ Esquilino. Il Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, approva il progetto preliminare per la rinascita della stazione Termini e concede il finanziamento per concludere, dopo il restyling del Giubileo, l’ ammodernamento per il più importante approdo di treni d’ Italia. Piazza dei Cinquecento e le Terme di Diocleziano saranno riunite in un’ unica agorà, l’ area davanti alla stazione sarà trasformata, un tunnel collegherà le due ali di Termini, sopra i binari di alzeranno una piastra per il parcheggio di oltre mille macchine e uno spazio di diecimila metri quadrati riservati allo shopping. Tutto, senza alterare l’ ala bianca razionalista, opera di Montuori e Vitellozzi. Per i 150 milioni di frequentatori annui della stazione più grande d’ Europa sarà una vera rivoluzione: il primo passo per decongestionare la viabilità, sarà la realizzazione di un tunnel a due livelli e a traffico sdoppiato, che collegherà via Marsala e via Giolitti. Le macchine potranno scendere anche da piazza dei Cinquecento, e trovare parcheggio sulla grande piastra o a un livello più basso. Oppure, potranno proseguire per San Lorenzo. Mentre al di sopra, la strada che collega le due ali della stazione sarà riservata ai pedoni, allo shopping, all’ ultimo bacio prima della partenza. Il traffico sarà solo un ricordo lontano. «è una delle più importanti realizzazioni infrastrutturali per il sistema dei parcheggi – esulta il sindaco Veltroni – completa la rinascita dell’ area Esquilino-Castro Pretorio, restituendo alla capitale un importante biglietto da visita». L’ operazione è stata studiata nelle stanze dell’ assessorato ai progetti speciali guidato da Claudio Minelli, in collaborazione con il dipartimento Urbanistica di Roberto Morassut, e con Grandi Stazioni che, grazie alla conduzione dei lavori, farà da General Contractor. La corsia preferenziale assicurata dalla Legge Obiettivo accelera il progetto Termini, inserito, su richiesta del Campidoglio, nel programma del governo per le stazioni italiane. Il Cipe ha approvato il “piano” preliminare e ha dato via libera al finanziamento dell’ opera: Roma, così, “incassa” 73 milioni di euro per realizzare l’ area sosta sotterranea e la grande piastra-parking di acciaio sui binari per mille posti auto sul modello della Gare du Nord parigina. Entrambi, facilmente raggiungibili con un sistema di sottopassi e sovrappassi. Poi, si faranno anche un’ altra piattaforma, collegata da due tapis roulant, che ospiterà il grande “mall” commerciale, i sottovia stradali, e la riqualificazione di tutta l’ area di piazza dei Cinquecento. I cantieri partiranno entro l’ estate prossima. «Questo progetto – spiega l’ assessore Minelli – è utile per Roma e per tutto il Paese. Non solo si migliora la funzionalità della stazione ma, parcheggio e tunnel sono stati concepiti in un rapporto armonioso con tutto il quartiere». ALBERTO MATTONE

(6) Repubblica 06 Febbraio 2013  TERMINI, GALLERIA SERVIZI E PARCHEGGIO SU BINARI: STAZIONE CAMBIA VOLTO

Una galleria servizi di circa 6mila metri quadrati al di sopra del fronte binari pronta, secondo cronoprogramma, per novembre 2015. Un parcheggio a tre piani per 1337 posti auto e 85 per moto sopra i binari realizzato, sempre secondo i tempi previsti nel progetto, per settembre 2016. Realizzazioni che, diversamente dal progetto originale poi revisionato, non interferiranno con la circolazione degli oltre 800 treni quotidiani e la fruibilità della stazione dove ogni giorno passano circa 400mila persone. Entrano nel vivo i lavori che, avviati nel luglio scorso, nel giro di qualche anno “cambieranno il volto alla stazione Termini”, per dirla con l’amministratore delegato di Grandi Stazioni, Fabio Battaggia, che ha illustrato, nella sede della società di servizi del Gruppo Ferrovie dello Stato, lo stato dell’arte. Sono 83 i milioni di euro investiti per il progetto che, con la conclusione dei lavori propedeutici, sarà realizzato in più fasi. “Dopo Tiburtina – ha detto Battaggia – quello a Termini è un ulteriore grosso impegno del gruppo Ferrovie per la città di Roma. Insieme alla fine dei lavori della metropolitana e in piazza dei Cinquecento, Termini confermerà il suo ruolo di hub, si arricchirà di nuovi servizi ed avrà una migliore accessibilità”. (omniroma.it)

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