“Sebbene un po’ tutti i politici dicano di tenere in gran conto il rapporto con i cittadini, di voler ‘tornare al popolo’ e desiderosi di ampliare la partecipazione e implementare la “democrazia diretta”, i fatti, a volte, contraddicono le nobili intenzioni facendole divenire le solite turlupinature per gonzi”. Maurizio Battisti coordinatore della Comunità territoriale del VII Municipio, esprime così tutta la sua amarezza per la refrattarietà all’ascolto degli amministratori comunali, regionali e governativi.
“Nel territorio del VII Municipio – spiega Battisti – ultimamente sono sorte due questioni di grande rilievo. La prima è la riproposizione del quadruplicamento ferroviario Ciampino-Casilina. Progetto già respinto negli anni passati perché lesivo del territorio, della sicurezza dei cittadini (non elimina il traffico merci anche di quelle pericolose dentro l’abitato) e, soprattutto, della città la quale, per mettere a frutto la sua maglia ferroviaria anche per i collegamenti urbani, avrebbe bisogno fondamentalmente di due interventi strutturali: la chiusura dell’anello ferroviario e la realizzazione della linea di gronda per il traffico merci da Ponte Galeria a Campoleone.
La seconda questione è l’intenzione di portare i capilinea dei bus che collegano Roma con il sud Italia ad Anagnina. Inizialmente l’amministrazione comunale voleva portare lì tutti i bus attualmente facenti capo alla stazione Tiburtina poi la cosa, per la rivolta soprattutto dei pendolari abruzzesi e delle altre Regioni interessate, è stata ridimensionata. Tuttavia il trasferimento al Terminal di Anagnina anche solo dei capilinea dei bus preventivati, rimane irricevibile se non si mette mano a una ristrutturazione di tutto il piazzale e alle strozzature di viabilità che già oggi lo rendono impraticabile, indecoroso e pericoloso; certamente non all’altezza di essere la porta sud della Capitale d’Italia.
Anche il VII Municipio ha espresso le sue perplessità e la sua contrarietà su ambedue i progetti.
Sulla questione del ‘Quadruplicamento’ – denuncia il coordinatore – la Comunità Territoriale, insieme a ‘Italia Nostra’, al ‘Comitato Tre no’ e alla ‘Rete Cinecittà bene comune’, ha chiesto subito, fin dallo scorso autunno, incontri all’assessore comunale alla mobilità Linda Meleo, a quello alla Regione Mauro Alessandri e, infine, al ministro per le infrastrutture Toninelli. Sul problema ‘Anagnina’, a novembre e dicembre, la Comunità ha chiesto incontri alla sindaca Raggi e all’assessore Meleo”.
La costatazione di Battisti è indignata: “Nessuno ha risposto. Il silenzio delle Istituzioni è stato tombale. I responsabili della mobilità, comunale e regionale, sono stati singolarmente immobili. Eppure le questioni su cui ascoltare il parere e le proposte dei cittadini erano e sono di grande rilievo non solo per il VII Municipio, ma per tutta la città. Per i cittadini essere ascoltati è un diritto per gli amministratori sarebbe un dovere”.