Comunità territoriale VII Municipio: i roghi tossici vanno immediatamente impediti
Autore : Redazione
Foto dal sito della Comunità territoriale
Mercoledì 26 luglio alle ore 17,00 a Piazza SS. Apostoli nei pressi della Prefettura si terrà un presidio pubblico a sostegno delle richieste avanzate a Prefetto e Sindaco dalla Comunità Territoriale del VII Municipio e dalla Rete Cinecittà Bene Comune (in calce lettere e comunicati)
I roghi tossici vanno immediatamente impediti
di Aldo Pirone
Dal campo nomadi “La Barbuta” si levano ormai da anni, quasi quotidianamente, i fumi tossici di materiale altamente inquinante che avvelenano i quartieri circostanti di Morena, Tor di Mezzavia, Gregna, Osteria del Curato, Romanina, Campo romano e il comune di Ciampino. Il materiale che viene bruciato è il frutto di un commercio in gran parte illegale fra i nomadi e privati esterni.
Tutte le richieste finora ripetutamente avanzate dai cittadini, dalla nostra Comunità Territoriale, dai Cdq e da altre numerose associazioni, di mettere fine a questo stato di cose che colpisce ogni giorno la salute dei residenti in generale e, in particolare, delle persone più deboli, come bambini e anziani, non hanno avuto risposta.
L’annunciato superamento del campo nomadi da parte dell’Amministrazione comunale, che richiederà sicuramente del tempo, non risolve certo il
problema immediato che è quello di riportare quella realtà sotto la sovranità della legge e dello Stato. Sovranità e legge ferme all’entrata del campo sotto specie di pattuglia di vigili urbani che ben poco riesce a fare per impedire i roghi tossici.
Inoltre, è accaduto più volte che le nere nuvole di fumo abbiano messo in pericolo l’atterraggio degli aerei del vicino aeroporto di Ciampino.
Occorre un intervento immediato per riportare la situazione sotto controllo. I roghi tossici vanno impediti prima che siano accesi. Questo significa che la Sindaca di Roma Virginia Raggi e, soprattutto, il Prefetto Paola Basilone, devono assicurare un adeguato presidio permanente di forze dell’ordine integrate all’interno del campo “La Barbuta”, con il compito di ripristinare la sovranità dello Stato e salvaguardare la salute, sia per i rom che in quell’ambito subiscono violenze e intimidazioni da parte di clan di tipo mafioso, sia per i residenti dei quartieri circostanti.
Non è possibile che nella Capitale della Repubblica possano sussistere situazioni di questo tipo, a maggior ragione in una periferia urbanisticamente, ambientalmente e socialmente già sofferente. I cittadini che abitano fuori del GRA sono uguali a quelli residenti nel centro storico. L’autorità dello Stato non finisce al GRA.
Malgrado due lettere inviate, una al Prefetto con richiesta di incontro urgente e l’altra alla Sindaca Virginia Raggi, per discutere queste nostre proposte, non abbiamo avuto nessuna risposta. Anzi, nei giorni scorsi i roghi nella nostra zona si sono moltiplicati ed estesi coinvolgendo un autodemolitore a Centocelle-Quadraro e un deposito di marmi a viale Togliatti a cui si sono aggiunti quelli innescati nell’erba secca e non tagliata a Torrespaccata, Don Bosco e Capannelle. Non c’è tregua per i cittadini. La sopportazione è arrivata al limite. L’esasperazione delle persone residenti in grandi quartieri popolari, costrette ad abbandonare le proprie abitazioni invase dal fumo, è grandissima.
Per questa ragione la Comunità Territoriale del VII Municipio e la Rete Cinecittà Bene Comune, hanno deciso di portare la protesta, la proposta e l’indignazione dei residenti al centro di Roma, dando appuntamento a tutti i cittadini mercoledì 26 luglio alle ore 17,00 a Piazza SS. Apostoli nei pressi della Prefettura per un presidio pubblico a sostegno delle richieste avanzate a Prefetto e Sindaco. Una delegazione andrà a consegnare a mano la lettera al Prefetto Paola Basilone.
Aldo Pirone
Cittadini esasperati: Basta con i roghi!
Manifestazione mercoledì 26/7 ore 17 Piazza SS. Apostoli
Comunicato stampa – 18 luglio 2017
“I roghi continuano quotidianamente ad affumicare il quadrante sud est dei Municipi V, VI e VII. Fra quelli “tossici” che si elevano dal campo rom “la Barbuta”, quelli che si sprigionano dagli autodemolitori a Centocelle-Quadraro e quelli che vengono innescati nell’erba secca e non tagliata a Torrespaccata, Don Bosco e Capannelle, non c’è tregua per i cittadini. La sopportazione è arrivata al limite. L’esasperazione delle persone residenti in grandi quartieri popolari, costrette ad abbandonare le proprie abitazioni invase dal fumo, è grandissima.
La Comunità Terriiale del VII Municipio e la Rete Cinecittà bene comune hanno scritto con posta certificata al prefetto di Roma Paola Basilone per chiedere un incontro per discutere, in particolare, dell’allocazione dentro il campo di “la Barbuta” di un presidio di forze di polizia integrate atto a prevenire e impedire i roghi tossici e a riportare la zona sotto l’egida della legge e della sovranità dello Stato. Ciò a beneficio dei cittadini dei quartieri circostanti di Morena, Romanina, Gregna, Osteria del Curato, Villaggio Appio, Campo Romano, Tor di Mezzavia, Statuario-Capannelle e degli stessi rom residenti nel campo.
Al tempo stesso hanno scritto anche alla Sindaca Virginia Raggi affinché, di concerto con il Prefetto, metta in atto interventi efficaci per eliminare i roghi che stanno assediando le periferie della Capitale, già colpite, per altro, da diversi problemi di degrado urbano ultradecennale.
La Comunità Territoriale del VII Municipio e la Rete Cinecittà Bene Comune, non avendo ricevuto risposta alcuna, danno appuntamento a tutti i cittadini mercoledì 26 luglio alle ore 17,00 a Piazza SS. Apostoli nei pressi della Prefettura per un presidio pubblico a sostegno delle richieste avanzate a Prefetto e Sindaco. Una delegazione andrà a consegnare a mano la lettera al Prefetto Paola Basilone.
“Comunità Territoriale VII Municipio” (Coordinamento C.d.Q. e Associazioni)Il Coordinatore – Maurizio Battisti
Rete Cinecittà bene comune Il Portavoce Alessandro Luparelli
Lettera alla Sindaca Raggi 12 luglio
Cara Sindaca,
è a lei ben nota la sofferenza di interi quadranti della città a seguito dei molti roghi, per lo più di natura dolosa, che si stanno sprigionando e che creano un sempre più crescente allarme tra la popolazione.
In particolare non accenna ad attenuarsi l’odioso fenomeno dei roghi tossici all’interno di molti campi Rom, che sprigionano sostanze nocivi sia per i residenti stessi dei campi che per la popolazione circostante.
In attesa del superamento degli inadeguati campi Rom nella città di Roma chiediamo a Lei un maggiore impegno per il controllo e la repressione del fenomeno, anche perché dietro a tali roghi vi sono molto spesso attività illecite di smaltimento di rifiuti di vario genere.
Con l’istituzione dell’ufficio di scopo (destinato a garantire il coordinamento strategico e attuativo delle misure previste nel Piano di indirizzo di Roma Capitale per l’inclusione delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti) Lei ha la diretta responsabilità della gestione del bando che utilizzerà anche contributi europei (al momento pari ad 3,8 milioni di euro) finalizzati a “misure volte al raggiungimento della progressiva inclusione sociale, economica e abitativa dei residenti nei campi” sulla base delle direttive europee in materia, della Strategia Nazionale e del ‘Piano di indirizzo di Roma Capitale per l’inclusione delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti’, approvato dalla Giunta capitolina lo scorso 26 maggio.
Poiché in particolare tra i primi tre campi, previa l’analisi patrimoniale degli attuali ospiti, di cui si prevede il superamento c’è anche quello de “La Barbuta” le chiediamo un intervento sinergico con il Prefetto di Roma almeno per un controllo più serrato di tale campo e di ciò che vi entra, al fine di impedire i roghi giornalieri che stanno esasperando la popolazione circostante ed anche molti degli ospiti del campo.
L’attuale pattuglia della Polizia Municipale all’ingresso del campo non è certo sufficiente e quindi serve un intervento del Prefetto per una azione concertata con le altre forze dell’ordine.
I molti tavoli tecnici istituiti per ora non hanno prodotto risultati tangibili e quindi, nell’attesa del superamento dei campi Rom è necessario che Lei si impegni, a nome e per conto dei cittadini romani, con il Prefetto per gestire l’attuale stato emergenziale. Certamente anche il Governo centrale dovrà fare la sua parte.
In questa “battaglia” avrà al suo fianco i cittadini romani, che non meritano di essere vessati se non pagano il bollino blu per la caldaia di casa ma sono invece poi costretti a respirare diossina ogni giorno.
In attesa di un suo riscontro la salutiamo cordialmente,
Roma 12/07/2017
Lettera al Prefetto 12 luglio
Come Lei certamente sa, continuano a susseguirsi i roghi tossici all’interno del Campo rom di “la Barbuta” in VII Municipio e nell’area dell’ex aeroporto di Centocelle. Lunedì scorso dal campo rom summenzionato si è sprigionato l’ennesimo fuoco che ha inondato i quartieri circostanti e un intero tratto del GRA. Due giorni prima, un incendio favorito dal vento e dalle sterpaglie non falciate si è levato dal pratone, VI Municipio, davanti l’area del Parco archeologico (ex aeroporto) di Centocelle su viale Togliatti all’altezza del quartiere di Torrespaccata, distruggendo la baraccopoli ivi insediata e affumicando, oltre al quartiere summenzionato, anche quello di Don Bosco.
Perciò Le chiediamo un incontro urgente per sapere quali interventi di ordine pubblico Lei ha in mente di predisporre, di concerto con la Sindaca Virginia Raggi, affinché simili e ripetuti roghi non abbiano più a verificarsi. La situazione è diventata intollerabile. In particolare noi crediamo che sia attinente alla Sua responsabilità di rappresentante dello Stato e di coordinatore delle Forze dell’ordine istituire nel campo rom di “la Barbuta” un presidio permanente di forze integrate o provvedimento equipollente in grado di prevenire e impedire il susseguirsi di tali roghi tossici che sono un reato contro la salute dei cittadini dei quartieri circostanti. E’ ora che il campo rom “la Barbuta” torni sotto la sovranità dello Stato e della legge anche a beneficio delle persone che vi abitano e che sono sottoposte a minacce e violenze da parte di individui dediti a commerci illegali di materiale di scarto.
Resoconto incontro 11/7/17 con la Presidente Municipio VII – Monica Lozzi – sui roghi a “La Barbuta”
Ieri pomeriggio una rappresentanza della “Comunità Territoriale VII Municipio” (Coordinamento municipale CdQ e Associazioni) e di “Cinecittà Bene Comune” (Rete sociale territoriale), a seguito di richiesta avanzata il giorno precedente, ha incontrato la Presidente del Municipio per fare il punto su quanto si sta facendo per porre fine ai comportamenti illegali riguardanti i roghi.
Siamo stati informati che, considerato che l’eliminazione del Campo Nomadi “La Barbuta”, per questioni di ordine giuridico-amministrative, non può avvenire a breve, il Municipio, dopo aver stanziato i fondi necessari e aver ottenuto una sorveglianza con presidio costante del Campo da parte della Polizia Locale (Vigili Urbani), e aver reperito ulteriori fondi e impegnato l’AMA per il ritiro dei materiali giacenti in loco, che hanno raggiunto proporzioni consistentissime, ha fatto presente in tutte le sedi istituzionali competenti l’emergenza in atto e ha chiesto supporto e operatività per porvi fine. Attualmente, il Municipio, preso atto che l’intero perimetro del campo “La Barbuta” è vasto e molto difficile da controllare con i soli Vigili Urbani in loco, oltre a richiedere l’intervento di altre Forze dell’Ordine che, però, per essere attuato ha bisogno di direttive della Prefettura, sta operando per porre in essere sistemi di controllo attraverso mezzi tecnologici adeguati.
Abbiamo informato la Presidente del nostro intento di essere ricevuti dal Prefetto per rappresentare lo stato emergenziale e, conseguentemente, sollecitare azioni immediate che ripristino la legalità a difesa della cittadinanza. A tale riguardo, abbiamo chiesto che il Municipio, nel caso la Prefettura non accolga la nostra richiesta d’incontro, ci supporti con la sua presenza istituzionale in una manifestazione pubblica che organizzeremo presso la sede prefettizia.
Il Coordinatore della Comunità Territoriale del VII Municipio Maurizio Battisti
Campo rom “La Barbuta”. I roghi tossici vanno immediatamente impediti
Comunicato stampa 22 giugno 2017
Dal campo nomadi “La Barbuta” si levano ormai da anni, quasi quotidianamente, i fumi tossici di materiale altamente inquinante che avvelenano i quartieri circostanti di Morena, Tor di Mezzavia, Gregna, Osteria del Curato, Romanina, Campo romano e il comune di Ciampino. Il materiale che viene bruciato è il frutto di un commercio in gran parte illegale fra i nomadi e privati esterni.
Tutte le richieste finora ripetutamente avanzate dai cittadini di mettere fine a questo stato di cose che colpisce ogni giorno la salute dei cittadini in generale e, in particolare, delle persone più deboli, come bambini e anziani, non hanno avuto risposta.
L’annunciato superamento del campo da parte dell’Amministrazione comunale, che richiederà sicuramente del tempo, non risolve certo il
problema immediato che è quello di riportare quella realtà sotto la sovranità della legge e dello Stato. Sovranità e legge ferme all’entrata del campo sotto specie di pattuglia di vigili urbani che ben poco riesce a fare per impedire i roghi tossici.
Inoltre, è accaduto più volte che le nere nuvole di fumo abbiano messo in pericolo l’atterraggio degli aerei del vicino aeroporto di Ciampino.
Occorre un intervento immediato per riportare la situazione sotto controllo. I roghi tossici vanno impediti prima che siano accesi. Questo significa che la Sindaca di Roma Virginia Raggi e, soprattutto, il Prefetto Paola Basilone, devono assicurare un adeguato presidio permanente di
forze dell’ordine integrate all’interno del campo “La Barbuta”, con il compito di ripristinare la sovranità dello Stato e salvaguardare la salute, sia per i rom che in quell’ambito subiscono violenze e intimidazioni da parte di clan di tipo mafioso, sia per i residenti dei quartieri circostanti.
Non è possibile che nella Capitale della Repubblica possano sussistere situazioni di questo tipo, a maggior ragione in una periferia urbanisticamente, ambientalmente e socialmente già sofferente. I cittadini che abitano fuori del GRA sono uguali a quelli residenti nel centro storico. L’autorità dello Stato non finisce al GRA.
I cittadini esigono un intervento immediato e risolutivo nel senso richiesto e delineato da parte della Sindaca di Roma e del Prefetto.
A tal fine saranno poste in essere tutte le iniziative adeguate e necessarie. La Comunità Territoriale, invitata ad un’assemblea pubblica convocata sul problema lunedì 26/6 alle ore 18,30 al Centro anziani di Morena in via della Stazione di Ciampino 31, parteciperà per portare il proprio contributo.
Direttivo Comunità Territoriale VII Municipio