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Condominio di Strada – corso di formazione a Roma

 cds_ie_smCorso di formazione a Roma il 2 luglio 2015 dalle 9 alle 14

UPPI e UNIAT, tra le principali Associazioni del settore dei servizi per la casa con la seguente proposta vogliono offrire ai proprietari di immobili, agli inquilini e ai residenti in genere un nuovo modello per la gestione dei condomini, del fronte strada e della cura del patrimonio pubblico di zona in una rinnovata relazione tra la comunità di persone e il territorio.

L’idea scaturisce dall’osservazione e analisi dello schema su cui oggi si regge il patto sociale che per effetto delle continue riforme giuridiche apportate a sanità, previdenza, scuola, fisco e assistenza non è più in grado di garantire ai cittadini e agli utenti i necessari presidi di tutela di protezione ed assistenza alle persone. La ridefinizione dei valori sociali, culturali, economici, tradizionali e relazionali, costituiscono la nuova cifra della complessità presente nel tessuto urbano delle città contemporanee.

La presenza di queste nuove problematiche e la debolezza dello Stato, comprese le sue articolazioni amministrative, nel riorganizzare le indispensabili azioni a garanzia dei diritti e per la regolamentazione della civile convivenza, richiede, agli attori sociali, di mettere in campo una abile e consapevole funzione di cittadinanza. A tal proposito quanto previsto dal quarto comma dell’art.118 della Costituzione per Uniat ed Uppi costituisce motivo d’ispirazione all’agire civile con l’obiettivo di restituire alle relazioni sociali ed economiche un metodo concertativo e partecipativo ispirato al principio di sussidiarietà. Si tratta di tessere una trama di relazioni rivolte a favorire il dialogo tra i vari agenti della complessa società contemporanea che se ben messa in scena, per mezzo del modello di confronto tipico delle associazioni di persone della società europea, può essere in grado di colmare il vuoto di risposte e servizi rilevato dai cittadini-utenti.

Non si afferma nulla di nuovo sostenendo che le problematiche della società moderna si nutrono di assenza di legalità, complessità burocratica, caduta dei redditi e disoccupazione, temi resi maggiormente visibili dalla decadenza morale di quest’epoca. Si tratta di questioni brucianti soprattutto per chi risiede nei contesti metropolitani affollati e disumanizzati. Il degrado, l’insicurezza e soprattutto l’alto costo della vita, hanno rafforzato la domanda di servizi efficienti, efficaci e affidabili. Uppi e Uniat ritengono che anche l’offerta di modelli di organizzazione della domanda di servizi sociali ed economici di stampo privatistico dal carattere preordinato si siano mostrati non all’altezza della domanda proveniente dalla comunità, poiché costosi e non aperti alla partecipazione e ai suggerimenti. Contestualmente e in questo quadro Uppi e Uniat desiderano e possono mettere in atto azioni politiche locali in grado di ricostruire, per via sussidiaria, infrastrutture sociali più efficienti per il riassetto della città, del territorio e del quartiere. In questa ottica si vuole provare a superare la distanza che oggi separa i cittadini dalle istituzioni, provando a riconnettere le varie formazioni sociali. Il Progetto denominato “Condominio di Strada” vuole fare tesoro degli errori fin qui e da altri commessi e in modo ambizioso Uppi e Uniat si pongono l’obiettivo di rispondere in modo efficiente, sicuro, meno costoso, soprattutto partecipato e aperto alle informazioni provenienti dai residenti per la gestione delle strade delle città. La sfida riguarda le complesse normative che regolamentano i condomini, la casa di proprietà, la locazione, la gestione delle parti comuni, la cura e il decoro del fronte strada. Uppi e Uniat sono convinte di potercela fare, riorganizzando le regole di civile convivenza, le uniche ancora funzionali al recupero e al controllo del territorio.

I punti di forza del manifesto del “Condominio di Strada” sono i seguenti:

  1. Semplificazione delle norme e delle procedure;
  2. Trasparenza dei contratti di manutenzione e dei processi di affidamento;
  3. Qualificazione e certificazione delle ditte selezionate;
  4. Riduzione delle spese di manutenzione rispetto al mercato;
  5. Nomina di un solo amministratore per via o per quadrante;
  6. Riduzione dei conflitti e liti tra condomini e tra inquilini;
  7. Assistenza centralizzata per contratti di locazione;
  8. Riduzione dei costi per servizi di notariato per rogiti, mutui e usufrutto;
  9. Amministratore disponibile in sede per tutte le esigenze: chiarimenti, lettura riparti millesimali, servizi di assistenza anziani, baby-sitter, dog-sitter, richiesta di interventi urgenti di manutenzione domestica, assistenza specializzata disabili, ricerca badanti, colf, organizzazione scuolabus- accompagno e ritiro minori per scuola e attività sportive, riorganizzazione della banca del tempo tra volontari ed eventuali operatori a contratto, gestione dei rifiuti e organizzazione del riciclo,riuso dei beni domestici non utilizzati;
  10. Connessione ai servizi digitali informatici, internet e radio televisivi degli immobili;
  11. Costituzione delle Smart-community;
  12. Tutte le attività si intendono realizzate e erogate con persone conosciute dai residenti del quartiere e aventi idonei requisiti;
  13. Albo dei fornitori dei servizi: artigiani, imprese, ditte; tutte del quartiere per una riduzione dei costi e dei tempi d’intervento;
  14. Facilitatore dei servizi di intermediazione immobiliare con la creazione di una banca dati a sostegno di compravendite e locazione in affitto, per utenti pubblici e privati.
  15. Gestione concordata con l’amministrazione comunale della messa in posa e rifacimento delle opere infrastrutturali: gas, luce, acqua, telefono, asfaltatura strade, rifacimento marciapiedi e riqualificazione delle aree verdi e sportive;
  16. Pianificazione di soluzioni di efficienza energetica per gli immobili.

Relazione di Alfonso Pascale (prima stesura)

Programma

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