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Dieci anni di bando per la casa popolare a Roma (2013-2023): superata soglia 16mila, il 48% è in attesa da 10 anni, nelle prime mille posizioni il 64% di single

murale Sabrina H. Dan

di Enrico Puccini da Osservatoriocasa Roma 5 febbraio 2024

La graduatoria per la casa popolare è un importante indicatore dell’emergenza abitativa, ci consente di capire quanti e quali nuclei fanno domanda e da come scorre quali famiglie vengono maggiormente soddisfatte, per questo negli anni ad ogni aggiornamento ne abbiamo analizzato la composizione.
Quest’anno in particolare si compiono i dieci anni – 2013-2023 – dall’apertura del Bando per la casa popolare del comune di Roma, un lasso temporale che per sua natura si presta a tracciare un bilancio dell’attività svolta.
Per l’occasione, oltre ad analizzare la composizione della graduatoria attraverso il numero di protocollo si è risaliti alla datazione delle domande, così da poter ricavare anche gli anni di attesa.

Dalla analisi della graduatoria aggiornata a dicembre 2023 (link) emergono tre elementi rilevanti che analizzeremo:
– Il primo è che il numero di famiglie in attesa per la casa popolare è in continua crescita, si è superata quota 16mila, quindi l’emergenza abitativa aumenta.
– Il secondo è che quasi la metà delle famiglie – il 44% – attende casa da 10 anni.
– Il terzo è che nelle prime 1000 posizioni, ossia coloro che teoricamente dovrebbero prendere casa nei prossimi anni, vi sono il 64% di nuclei composti da una persona, single.

Prima di iniziare le analisi una precisazione: anche se la graduatoria è unica, in realtà è suddivisa in 4 classi di assegnazione, pertanto è come se si trattasse di 4 liste d’attesa parallele. Infatti la legislazione regionale abbina alla grandezza del nucleo famigliare un corrispondente taglio di alloggio: per 1 o 2 persone 45mq, per 2 o 3 fino a 60mq, per 4 fino a 75 mq, per 5 più persone con superficie maggiore di 75mq. Pertanto è come se si trattasse di 4 graduatorie – con i nuclei da 2 “ballerini” – che si possono aggregare sia a quelli da 1 che a quelli da 3.
Il che mette in relazione lo scorrimento dei nuclei con la disponibilità del taglio degli alloggi nel patrimonio, infatti ad incidere sulle assegnazioni non è solo il punteggio elevato ma anche la disponibilità di alloggi corrispondenti.
Per questo le analisi che troverete da qui in avanti sono state sviluppate in base alla composizione dei nuclei/classi di assegnazione.

Ma partiamo dal primo punto: con l’ultimo aggiornamento, le famiglie in attesa sono diventate 16.635, un numero in costante crescita da quando il Bando è stato aperto nel 2012. Infatti ad aggiornamento annuale si è sempre registrato un incremento degli aventi diritto di circa un migliaio di posizioni. Si è di fatto passati dai 13mila del 2015 agli attuali 17mila.
L’incremento costante negli anni degli aventi diritto testimonia come il numero delle case che il Comune assegna annualmente è inferiore al numero delle persone che fanno domanda e ottengono il diritto all’alloggio popolare.

Di fatto sappiamo che la media delle assegnazioni a Roma è sui 350 alloggi – quest’anno 450 – mentre le domande che pervengono solo più di mille, in questo stato di cose l’emergenza abitativa è destinata ad una crescita costante.

Nella tabella 1 abbiamo evidenziato la distribuzione dei 17mila nuclei per composizione familiare e per anno di domanda. Non si tratta di tutte le domande ma delle posizioni che permangono in graduatoria al netto delle assegnazioni, una media di circa mille posizioni all’anno. Colpiscono i due dati anomali: quello del primo e dell’ultimo anno che non rappresentano un picco e un flesso nell’emergenza abitativa romana, ma hanno altre motivazioni. Per quanto riguarda l’annualità 2023, il numero basso di domande è facilmente spiegabile: è determinato dal fatto che le la maggior parte delle domande sono ancora in lavorazione e presumibilmente con il prossimo aggiornamento avremo il quadro definitivo. Per comprendere invece le 7mila domande del 2013 è necessaria una piccola digressione storica.

Il precedente Bando del Comune di Roma, aperto nel 2000, era stato chiuso nel 2010[1] e mentre quello nuovo, l’attuale, fu aperto solo nel 2012, cosa che ha impedito in questi due anni di poter far domanda e ha accumulato le richieste, ma non in numero così elevato da potere arrivare a 7mila. Numero che invece si spiega se lo mettiamo in relazione con un altro evento. Nel 2012 con l’uscita dell’attuale Bando si decise di annullare la lista d’attesa mantenendo della vecchia graduatoria solo coloro che avevano il punteggio massimo (ossia i punti 10 mentre i punti 7, 8, 9 furono di fatto cancellati)

Evento che non solo scatenò lo Tsunami Tour dei Movimenti di lotta per la casa, che raddoppiò il numero delle occupazioni in città nel 2013, ma di fatto obbligò migliaia di famiglie a rifare la domanda.  La sommatoria di questi due eventi spiega il numero anomalo di domande pervenute il primo anno di apertura.

Ad incidere poi sullo scorrimento della attuale graduatoria vi è anche il fatto che per alcuni anni – fino al 2018[2] – a Roma vi sono stati due Bandi paralleli a cui si assegnavano case: uno composto dai nuovi richiedenti del 2012 e l’altro dai punti 10 del bando del 2000. Sebbene i punti 10 fossero poco più di qualche migliaio, bisogna considerare che con gli attuali tassi di assegnazione – ripetiamo di 350alloggi all’anno– è come avessimo impiegato tre o quattro anni – sui dieci del nuovo bando – solo per estinguere questa graduatoria.

In buona sostanza delle 3.500 assegnazioni – presunte, stimando 350 assegnazioni all’anno – fatte in questi 10 anni, più di mille sono andate alla vecchia graduatoria e solo poco più di duemila all’attuale bando.Per cui il pregresso ha notevolmente inciso sull’andamento della attuale graduatoria, da un lato con l’accumulo di domande degli anni precedenti e dall’altro attraverso le assegnazioni alla vecchia graduatoria che hanno di fatto limitato lo scorrimento della nuova.

Ma il vero problema è che in questo stato di cose continuiamo a produrre pregresso, anno dopo anno, e non si capisce bene con quale strategia affrontiamo e affronteremo questo pregresso.

In realtà vi è un altro fattore che dovremmo considerare per lo scorrimento della graduatoria: ossia la quota di riserva. Infatti ogni Comune mantiene una quota delle assegnazioni ­– a Roma era del 25% ma è stata recentemente alzata al 35%[1]– che può assegnare extra-bando a nuclei che comunque hanno i requisiti di legge, in forma discrezionale. Quota che viene usata da tutte le amministrazioni per ottemperare alle emergenze.

A Roma, considerando tutte le criticità che ci sono, questa quota è stata spesso utilizzata. Quindi se consideriamo in nuclei della precedente graduatoria a cui sono state assegnate case in questo decennio – 30% delle assegnazioni – e quelle assegnate in riserva – 25% delle assegnazioni– ci si rende conto che solo la metà, delle esigue assegnazioni, è andata alla graduatoria.

In realtà sarebbe molto utile una analisi dettagliata delle assegnazioni di questi dieci anni, purtroppo attualmente il un dato è inconoscibile e l’unico che lo potrebbe ricostruire è il Comune stesso.

Il secondo punto di approfondimento riguarda la lunga permanenza in graduatoria, il 44% attende casa da 10 anni, è connesso al primo: se la graduatoria è in continua crescita e accumula migliaia di posizioni all’anno ovviamente aumentano anche i tempi di attesa.

Ma oltre allo scarso numero di assegnazioni vi sono altri fattori che incidono.  Per capire meglio bisogna specificare che questo è un Bando sempre aperto – quelli fatti in passato dall’amministrazione erano chiusi – per cui in qualsiasi momento una famiglia può fare domanda e passare avanti ad un nucleo che è in attesa da anni. Nel Bando per ovviare a questa situazione non è stata prevista alcuna premialità per anno di permanenza, come se il tempo fosse un fattore secondario. La sommatoria di queste dinamiche: scarsa assegnazione, bando aperto, e mancanza di premialità hanno inciso sui lunghi tempi di permanenza.

In ultimo affrontiamo il tema dei single nella graduatoria.

Innanzi tutto se guardiamo la distribuzione dei nuclei da una persona in tutta la graduatoria (grafico.1) già si capisce che sono il gruppo prevalente – 30% –, dato allineato con le dinamiche demografiche generali. Ma se svolgiamo questa indagine solo per i primi mille nuclei della graduatoria, ossia coloro che grazie al punteggio elevato dovrebbero prendere case entro i prossimi tre anni, ci si rende conto che sono addirittura il 64%. È come se i nuclei single si accumulassero verso le posizioni più alte ed è in realtà quello che succede. Questo è determinato dalla scarsa presenza nel patrimonio pubblico – Comune e Ater Roma – di alloggi di piccolo taglio – solo 11%– quindi parte della domanda rimane insoddisfatta. Infatti la maggior parte del nostro patrimonio è stato progettato il secolo scorso proprio per soddisfare la domanda di famiglie numerose che oggi invece sono una quota parte esigua della graduatoria. Purtroppo il disallineamento fra l’offerta, patrimonio, e la domanda di alloggio erp, la graduatoria, a causa della dinamica demografica si amplierà nei prossimi anni.

Un problema di certo non nuovo che era già emerso negli anni passati ed è stato trattato con varie analisi e proposte sia in Verso una politica della casa – modifica delle norme regionali, cohousing, frazionamenti, ecc.­– che in Roma cerca casa in cui grazie al Dipartimento di Progettazione della Facoltà di Architettura della Sapienza, si è progettato il frazionamento di tutti gli alloggi del Comune di Roma superiori ai 100mq.

In conclusione, ribadiamo che se si potessero avere anche i dati delle assegnazioni si potrebbe svolgere un’indagine più approfondita, ma i dati che già emergono da questa semplice analisi evidenziano molteplici criticità.

Enrico Puccini

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

14 febbraio 2024

[1] https://www.romatoday.it/politica/case-per-occupanti-aumenta-quota-riserva.html

[2] https://www.comune.roma.it/web/it/scheda-servizi.page?stem=edilizia_residenziale_pubblica&contentId=INF218426#:~:text=Descrizione%20del%20Servizio,-Attraverso%20le%20Assegnazioni&text=secondo%20la%20graduatoria%20del%20Bando,2010%2C%20fino%20al%20suo%20esaurimento

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