(1) (dalla pagina Fb di Virginia Raggi, 27 ottobre 2018)
C’erano Lorenzin, Calenda e tutta la “vecchia” guardia del Pd. Mancava soltanto il conte Gentiloni che però, da Firenze, non ha fatto mancare un tweet di partecipazione.
Dalle immagini li ho riconosciuti subito. Non era difficile. Erano gli stessi volti provati e stanchi, le stesse chiome bianche della precedente disastrosa manifestazione di rilancio del Pd in piazza del Popolo.
Gli stessi volti che non abbiamo mai visto in periferia. Gli stessi volti bastonati di chi è scomparso alle ultime elezioni. Ho visto vecchi politici che rivogliono la poltrona e rappresentano soltanto se stessi: il partito con uno zoccolo duro al centro di Roma e ormai scomparso nel resto della città.
Hanno nascosto le bandiere di partito, forse perché ormai gli stessi sostenitori del Pd hanno un certo imbarazzo a dire che sono del Pd. Quindi con il loro giornale volevano far credere che in piazza fosse scesa la società civile. Invece, hanno provato semplicemente a strumentalizzare i cittadini per fini partitici.
Anche stavolta li abbiamo scoperti. Quelli del Pd erano riconoscibilissimi: signore con borse firmate da mille euro indossate come fossero magliette di Che Guevara e – accessorio immancabile – i barboncini a guinzaglio (ovviamente con pedigree).
I più audaci hanno osato una maglietta “No cordoli” che evidentemente li schiera a favore dei suv in doppia fila e contro le corsie preferenziali per i mezzi pubblici. La società civile siamo noi, altro che quelli dello stop alle preferenziali!
I cittadini vanno sempre ascoltati ed io li ascolto: ieri, ero a Ostia, in periferia, ad un incontro pubblico dove abbiamo parlato del problema della rete fognaria che i “capaci” di prima avevano fatto male e che provoca le voragini che noi stiamo rimettendo a posto.
Oggi un partito ha espresso impazienza: vuole tornare al passato. Ebbene noi stiamo portando avanti un cambiamento, epocale per questa città, tra mille ostacoli. Abbiamo ereditato macerie e stiamo costruendo su queste.
Il Pd è in cerca di un riscatto politico che tarda a venire e mai verrà; ha provato a camuffarsi e a dire “basta”. La mia risposta al Pd è ferma: avanti a testa alta. Non mi lascio incantare dalle sirene degli orfani di “mafia Capitale”, da chi vuole il ritorno di Buzzi e Carminati; da chi vuole privatizzare le nostre aziende pubbliche come l’Atac; dai radical chic; dagli pseudo intellettuali che non hanno mai preso un autobus in vita loro o fatto la spesa al mercato.
Io ho dichiarato guerra ai clan Spada e Casamonica, ho messo fine a quel saccheggio che hanno fatto di Roma. Noi abbiamo aperto asili e scuole; abbiamo stanziato 137 milioni per lavori pubblici necessari a rilanciare città ed economia; abbiamo aperto cantieri ovunque; acquistato 600 autobus nuovi che dal 2019 saranno a disposizione dei romani; abbiamo esteso la raccolta differenziata “porta a porta” a 150mila cittadini in meno di otto mesi (loro amministrano da decenni città più piccole dove neanche sanno cosa sia il “porta a porta”) e la stiamo avviando in oltre 85 mila negozi e ristoranti; abbiamo aperto piste ciclabili; abbiamo realizzato corsie preferenziali per i mezzi pubblici; abbiamo dato fondi ai Municipi per rifare le strade; abbiamo approvato i bilanci senza fare debiti; abbiamo ripagato parte dei debiti di chi ci fa ora la morale; abbiamo sgomberato gli scrocconi dalle case di nostra proprietà; abbiamo sgomberato esponenti del clan Spada dalle case dei cittadini e le abbiamo riassegnate a chi ne aveva diritto; abbiamo rilanciato la cultura superando gli steccati dei circoli chiusi; abbiamo promosso il car sharing cittadino. Ci stiamo impegnando anima e corpo.
I romani mi hanno chiesto un cambiamento profondo e con la mia squadra lo stiamo attuando. Raccogliamo le critiche per migliorare ancora di più. Questo è il primo obiettivo di un sindaco.
Roma è la mia città, ci sono nata e ci vivo. Io ci tengo a Roma e la difendo.
(2) vedi Caro M5S, o cambi, o ti giochi per sempre il rapporto con i cittadini di Roma
(3) In calce il commento di Corrado Formigli al post della Sindaca e l’ulteriore post della Sindaca che fa goffament4 retromarcia rispetto ai toni usati dopo la manifestazione
Il commento di Formigli 28 ottobre 2018
Cara sindaca Raggi, ho letto la sua risposta alla manifestazione dei cittadini romani al Campidoglio. La polemica politica va bene e certo non si pretende che lei dia ragione a chi la contesta. Ma trovo profondamente sbagliato deridere chi manifesta, suggerire che sia stato strumentalizzato dal Pd. Io a quella manifestazione sono andato perché sono stanco di vivere in una città sempre più sporca e degradata, e ci sono andato proprio dopo essermi accertato che non ci fossero bandiere di partito. Perché il disastro di Roma è in buona parte responsabilità di chi ci ha governato prima, quindi delle ultime giunte di destra e di sinistra. Ma gli ultimi due anni e mezzo no, quelli sono sotto la sua responsabilità. Al di là dei commenti delle truppe militanti del web, chiunque viva a Roma sa esattamente quello che sta succedendo alla nostra città. Respira, vede, conosce, misura. Inutile giocare con le parole, oggi Roma è messa molto male. Io in tanti anni non l’ho mai vista in uno stato di abbandono simile. E rispondere a chi si lamenta “allora preferivi quando c’era mafia capitale” è un’offesa all’intelligenza. Si può combattere la mafia (noi a Piazzapulita da anni ci occupiamo di mafie e disastri romani, fin dai tempi di Alemanno) e desiderare una città moderna, pulita, civile. Desiderare una visione, sognare di tornare a Roma da un viaggio in Europa senza sentirsi umiliato dallo stato pietoso delle cose. Cara sindaca, si metta in ascolto. Molti hanno sperato nel cambiamento, lei ha avuto un’enorme apertura di credito dai cittadini romani. Smetta adesso di dividerli in amici e nemici, ricchi e poveri, piddini e grillini. I cittadini sono cittadini e al di là di come la pensano hanno tutti un quotidiano da vivere, bambini da crescere e portare a scuola, genitori o nonni da accudire. Non si metta a caccia di bandiere nascoste ma di chi insozza la nostra capitale, di chi la maltratta. Ci vuole uno sforzo comune, non serve additare nemici pubblici infiltrati chissà dove. Mi creda, una piazza civica e civile che si mobilita va sempre ascoltata, mai additata.
La risposta di Raggi a Formigli 28 ottobre 2018
Ciao Corrado Formigli, ho letto il tuo post. Mi preme soprattutto chiarire un punto: ieri ho ascoltato le richieste dei cittadini e le ho fatte mie. Perchè ascolto. Ascolto e poi mi metto al lavoro.
In questi due anni non è passato giorno o notte che non mi sia impegnata con tutta me stessa per provare a risollevare una città devastata. Resta ancora da fare? E chi lo nega? La mia risposta è che mi impegno ancora di più.
Stanno ripartendo i bandi sul verde pubblico dopo anni di blocco, che certo non ho causato io ma lo stop legato alle giustissime inchieste di Mafia Capitale. Ci sono voluti due anni di lavoro per farli ripartire: prima le gare non venivano fatte e proprio le inchieste della magistratura ci hanno raccontato come andava a finire… Sono dovuta ripartire dal nulla che ci hanno lasciato.
Anche sui rifiuti rispondo con i fatti: in sette mesi abbiamo esteso il “porta a porta” a 150mila persone e abbiamo scoperto 120mila scrocconi su 450mila cittadini censiti. Prima gli scrocconi non pagavano e sporcavano. Tra pochi giorni parte la raccolta “porta a porta” per 88mila ristoranti, bar, negozi. Anche io vorrei di più e prima ma quanto si sta facendo non è il nulla.
Io ascolto, ma agisco in maniera diversa rispetto al passato. Le buche? Le segnalazioni mi arrivano. Le vedo. Potrei mandare qualche azienda “amica” e tapparle con un po’ di catrame per poi rivedere quelle stesse buche riaprirsi dopo due mesi: ma così avrei soltanto perso tempo e sperperato denaro pubblico in cambio di un po’ di tranquillità mediatica.
Invece, faccio partire gare d’appalto per riasfaltare a regola d’arte quel tratto di strada. Ho rifatto strade dove, come a piazza Lodi, sotto il catrame c’era direttamente la terra.
Avrei potuto limitarmi a fare un ritocchino, invece è stato rifatto tutto, scavando 13 centimetri sotto lo strato di catrame. È ovviamente solo un esempio. Io so perfettamente che per una gara, realisticamente, sono necessari almeno nove mesi di lavoro in ufficio e che per nove mesi sarò attaccata mediaticamente ma ritengo che sia la cosa più giusta da fare per i cittadini.
Intanto, ho investito 140 milioni di euro grazie a bilanci finalmente in ordine e ho fatto avviare una programmazione degli interventi che prima non c’era.
Sono la prima ad essere scontenta di questi tempi burocratici. Un mese fa ho convocato tutti i massimi dirigenti del Campidoglio, a sorpresa li ho invitati a salire su tre bus e li ho portati fuori dal “palazzo”, in giro, per mostrare i punti più critici della città e fargli toccare con mano cosa significhi anche un solo giorno di ritardo per una firma ad un documento. Sono la prima a darsi da fare per avere risposte immediate e smuovere una macchina che ho trovato ferma da anni.
Quanto alla piazza di ieri non ho potuto sorvolare sul fatto che c’erano tanti esponenti del Pd che hanno provato a strumentalizzare le persone che erano lì. Negarlo è una offesa all’intelligenza. Ed io ho risposto politicamente a quegli esponenti politici con i quali, lo sottolineo con fermezza, non sono d’accordo perchè li considero responsabili di quanto ci hanno lasciato. Hanno fatto danni per 20 anni e danno la colpa alla mia amministrazione. Eh no. Non posso starci. Io ho attaccato loro, non le persone.
So che tra i manifestanti ci sono cittadini della società civile. Ho ascoltato. Capisco perfettamente l’impazienza. Mi dà anche rabbia che ci sia qualche vecchio volpone della politica che li voglia strumentalizzare. Sia ben chiaro che ho puntato il dito contro chi ha provato ad usarli, mai contro i cittadini. Sono i miei concittadini che rispetto, sempre. Siamo dalla stessa parte.
Ieri, però, in piazza, c’era anche tutto lo stato maggiore del Pd romano. E’ un dato di fatto. Il loro giornale ha fatto una diretta web nazionale. Da settimane sui social media del Pd è partita una campagna mediatica specifica. Tra le promotrici c’è chi ha fatto l’assessore municipale e si è candidata con il Pd. Devo far finta di non saperlo? Evidentemente hanno provato a fare un attacco politico. Ed ho risposto loro politicamente. A loro, non ai cittadini che rispetto.
Ai cittadini voglio dare risposte concrete. Io rispetto tutti i cittadini. Sono il sindaco di tutti i romani, anche di chi non mi ha votata, e li ascolto perchè sono qui per servirli. Corrado, voglio garantirti che vi ascolto sempre e agisco sempre e solo nell’interesse comune.
Lo ripeto spesso ai giornalisti: aiutateci a raccontare anche le cose positive che stiamo facendo per la città. Credo sia oggettivamente impossibile che sia sempre tutto negativo. Facciamo squadra tutti insieme e risolleviamo questa città. Il cambiamento lo vogliamo tutti. Uniti si fa prima e meglio.