DALLA PARTE DELLA LEGALITÀ: CONTRO CORRUZIONE, CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E NARCOMAFIE
CONTRASTO ALLE MAFIEPotenziamento degli strumenti di contrasto già esistenti. Completamento della riforma in tema di ergastolo ostativo. Tutela dei principali presìdi antimafia come il 41 bis, le misure di prevenzione personali e patrimoniali
LOTTA ALLA CORRUZIONE, maggiore trasparenza e controllo dei fondi del Pnrr e implementazione delle tutele per il lavoratore che denuncia (‘whistleblowing’) e per i testimoni di giustizia
CONTRASTO ALLE AGROMAFIE ED ECOMAFIE, tutelando il diritto alla salute attraverso un efficace sistema di repressione delle attività della criminalità organizzata e dei reati ambientali in generale
REGOLAMENTAZIONE DELLA COLTIVAZIONE DELLA CANNABIS per uso personale, al fine di contrastare il business della criminalità organizzata e superare le criticità connesse alla produzione limitata di cannabis per uso terapeutico
Potenziare i mezzi di prevenzione e repressione dell’offerta clandestina e mafiosa. Le mafie hanno sviluppato know how nella gestione del gioco d’azzardo clandestino online. Servono più mezzi per poter individuare tempestivamente i siti illegali ed evitare la riapertura di siti “fotocopia”.
Rafforzare i controlli antimafia sui soggetti appartenenti alle filiere dell’offerta pubblica. Le mafie hanno da tempo colonizzato il settore pubblico, acquisendo addirittura concessioni, oppure controllando con l’intimidazione i gestori delle attività regolari. Sono state scoperte organizzazioni che controllavano in modo quasi monopolistico la distribuzione di slot machine. Con vari sistemi alterano le percentuali di vincita, come il reale volume di giocate trasmesso a SOGEI. In Sicilia, una sola inchiesta ha scoperto una rete di 400 ricevitorie con regolare concessione e puntualmente autorizzate, che però dirottavano abusivamente le giocate su siti illegali. È necessaria maggiore trasparenza sulla composizione societaria dei soggetti ammessi ai bandi per le concessioni. Avviare il cambio tecnologico che consenta di gestire da remoto anche le Slot machine. Ridurre il numero dei punti di offerta da controllare. L’ex procuratore Nazionale Antimafia, Cafiero de Raho, ha confermato che esiste un serio problema di illegalità nel circuito legale. (…)
pag.47 2.3 GIUSTIZIA (…) Il primo macro-tema da sviluppare sarà quello relativo al rapporto tra Giustizia ed etica, legalità e trasparenza. Punti fondamentali che saranno oggetto delle politiche del M5S saranno innanzitutto la lotta alla corruzione e alle mafie, nonché alla grande evasione (…) Di primaria importanza saranno le iniziative volte a sostenere l’attività antimafia, in particolare la tutela del 4-bis dell’ordinamento penitenziario in riferimento al cosiddetto “ergastolo ostativo”, all’istituto del carcere duro previsto dall’articolo 41- bis, alle misure di prevenzione e quelle patrimoniali, valutando di inserire i principi di questi istituti in Costituzione. Al fine di garantire l’efficacia dell’attività investigativa sarà infine molto importante difendere e garantire strumenti fondamentali per la lotta al crimine come le intercettazioni, il captatore informatico, la confisca.
pag. 52 Tutela del diritto alla salute e a vivere in un ambiente salubre, tutela della biodiversità come diritto alla vita (…) Contrasto alle agromafie e agli illeciti agroalimentari, in particolare portando ad approvazione il DdL Bonafede approvato dal Consiglio dei Ministri nella XVIII Legislatura (DdL 2427).
Pag.53 Diritto all’uso personale di cannabis Al fine di sottrarre ingenti capitali alle associazioni a delinquere di stampo mafioso e razionalizzare gli interventi di forze dell’ordine e magistratura su comportamenti gravi e lesivi della salute e dell’ordine pubblico, è necessario rendere effettivo l’accesso alla cannabis attraverso la regolamentazione della cosiddetta autocoltivazione (…)
Pag. 59 Lotta alle mafie e alla corruzione
Rafforzare controlli e monitoraggio Fondi PNRR (misure di prevenzione, documentazione antimafia e interdittive) e implementare il raccordo fra le banche dati.
Potenziare il sistema delle interdittive antimafia e rafforzare gli strumenti di indagine relativi ai controlli fiscali e patrimoniali nei confronti dei boss mafiosi
Garanzia dell’effettività del regime 41-bis attraverso la piena efficacia dei suoi vincoli e prosecuzione dell’adeguamento di tutte le strutture detentive, rafforzamento e formazione del Gruppo Operativo Mobile.
Tutela dei testimoni di giustizia.
Riforma della collaborazione con lagiustizia.
Contrasto all’usura e al racket.
Misure per l’effettivo utilizzo dei beni sequestrati e confiscati.
Riforma dello scioglimento degli enti locali.
Contrasto a reati economici, tributari e finanziari anche attraverso la regolamentazione delle criptovalute.
Revisione e inasprimento sanzionatorio delle norme contro l’abusivismo compreso quello edilizio e il reato di truffa.
Legge che regolamenti il conflitto d’interessi.
Regolamentazione del lobbismo (tramite il DdL Silvestri approvato alla Camera nella XVIII Legislatura).
Riforma del 4-bis dell’ordinamento penitenziario (cosiddetto “ergastolo ostativo”) in modo da introdurre paletti ferrei per la concessione dei benefici penitenziari a chi non ha collaborato con la giustizia dopo l’intervento della Corte Costituzionale che attende un intervento del Parlamento entro Novembre 2022 (principi già estesi nella proposta Ferraresi e altri AC 3106 della 18a Legislatura).
Difesa della normativa introdotta con la legge cosiddetta “Spazzacorrotti” e degli strumenti investigativi come le intercettazioni e il captatore informatico che risultano indispensabili per il contrasto e la repressione di gravissimi reati.
Recepimento direttiva europea sul Whistleblowing e rafforzamento tutela whistleblower, ovvero dei lavoratori/dipendenti del pubblico e privato che denunciano reati contro la pubblica amministrazione.
L’Italia è in ritardo sull’adeguamento alla direttiva europea (la scadenza per il recepimento era il 17 dicembre 2021) riguardante la protezione degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato.
La legge n. 179 del 2017 non è più sufficiente. È necessario ampliare e precisare il campo di applicazione, che coinvolga i settori dei servizi finanziari, appalti pubblici, la sicurezza e la conformità dei prodotti, la sicurezza ambientale, la protezione dalle radiazioni, e la sicurezza nucleare, il benessere degli animali, la salute pubblica, la privacy e i dati personali, gli aiuti di Stato e la concorrenza. Su questi e altri settori, occorre garantire la tutela degli autori delle segnalazioni.
Non è sufficiente garantirli dalle ritorsioni, ma è necessario ancor prima istituire dei canali di comunicazione sicuri, idonei a tutelarli pienamente e non solo a proteggerli.
Strumenti di tutela delle imprese “legali”
Bisogna impedire alle imprese mafiose di infiltrarsi nei meccanismi di sviluppo e attuazione del PNRR, negli appalti e più in generale, nell’economia legale, anche per proteggere le imprese “legali”. Nel settore degli appalti pubblici, la criminalità organizzata si spinge fino a corrompere i funzionari pubblici, interloquire con il mondo finanziario e sedersi, in modo credibile e qualificato e, al contempo, anonimo, in rappresentanza degli interessi mafiosi, al tavolo degli affari pubblici e privati.
Il riflesso sul circuito economico dell’inserimento dell’impresa mafiosa determina il superamento delle regole di mercato e l’imprenditore sano non avrà alcuna possibilità di reggere la concorrenza. Quando un settore economico risente della presenza e dell’operatività dell’impresa mafiosa è necessario intervenire a tutela degli imprenditori sani, corretti, leali, offrendo strumenti che consentano loro una collaborazione protetta, mediante l’istituzione di canali riservati.
Gli imprenditori non collaborano perché temono ritorsioni. È necessaria, allora, una disciplina che realizzi una collaborazione “protetta”, simile a quella richiesta dall’Europa sul Whistleblowing, consentendo agli imprenditori attivi nei settori inquinati dalle presenze mafiose, di inviare all’autorità segnalazioni su canali criptati, idonei a proteggerne l’identità.
Pag. 65 2.5 SICUREZZA: UN MODELLO PARTECIPATO (…) La sicurezza si costruisce con la presenza e la sensibilità da parte dello Stato, con il controllo del territorio, in modo da consentire una seria lotta alle mafie, a partire dalle attività che trovano il loro fulcro proprio nell’associazionismo e nel sostegno economico e sociale alle vittime di racket e usura.
Pag. 114 3.7 TUTELA DEGLI ANIMALI E DELLA BIODIVERSITÀ (…) Intendiamo contrastare il bracconaggio, la caccia e la pesca illegale in ogni sua forma, anche tramite l’inasprimento delle sanzioni e l’introduzione del reato di “furto venatorio”. Che si tratti di comportamenti che violano i limiti alla pesca in mare aperto, nelle acque interne, nei parchi o nei nostri terreni, l’attività di bracconaggio non solo alimenta mercati illegali e mafie, ma determina la distruzione di interi ecosistemi (…)
Pag. 223
5.1.4 Un’Europa della legalità, della trasparenza e della solidarietà nelle politiche di asilo e migrazione
Introduzione di una vera normativa europea antimafia e rafforzamento della cooperazione giudiziaria Come M5S riteniamo necessario varare una normativa europea articolata e ambiziosa volta al contrasto della criminalità organizzata e delle mafie che permetta quindi di armonizzare la legislazione degli Stati membri in materia, rendendo più efficiente l’azione degli inquirenti.
Le mafie da tempo operano su scala transnazionale e attualmente, nel panorama europeo, solo l’Italia è dotata di norme antimafia efficaci e proporzionate alla gravità di tali crimini: sarebbe quindi fondamentale introdurre nel diritto europeo il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, attraverso l’adozione di una direttiva europea antimafia che contempli una fattispecie normativa sul modello di quella contenuta nell’articolo 416bis del Codice Penale italiano e il nostro sistema di confische preventive.
È nostro obiettivo prioritario, inoltre, rinforzare la collaborazione transfrontaliera tra istituzioni giudiziarie e forze dell’ordine degli Stati membri dell’UE. Una collaborazione più efficace è già in atto grazie alle agenzie Eurojust ed Europol: occorre tuttavia dotare queste agenzie di personale e risorse che rendano più rapida ed efficiente l’interazione tra gli Stati membri. È inoltre di fondamentale importanza rafforzare la collaborazione tra UE e Paesi dell’America Latina. Il traffico di stupefacenti tra America Latina ed Europa è la fonte di reddito principale delle organizzazioni mafiose e criminali: solo con una più stretta cooperazione tra le due sponde dell’Atlantico sarà possibile contrastare adeguatamente questa minaccia.
…Vogliamo investire nello sport e nella cultura come strumenti in grado di creare apertura, superamento degli stereotipi di genere, benessere condiviso, nuovi spazi di socialità e nuove occasioni di realizzazione personale. Vogliamo costruire una nuova cultura della legalità, che faccia della lotta alle mafie e alla criminalità organizzata una priorità.
(PAG.22-23) Conoscere è potere: istruzione, cultura, socializzazione
…Proponiamo l’estensione del tempo pieno, con particolare attenzione al Sud, e la progressiva costruzione di una scuola presidio di comunità nelle periferie e nelle aree interne. Quando chiesero a Giovanni Falcone che cosa pensasse dell’impiego dell’esercito in Sicilia contro la mafia, lui rispose: “certo che voglio l’esercito, voglio un esercito di insegnanti perché la mafia teme la cultura”. È ancora vero. Le scuole sono il primo anticorpo civile, la prima occasione per apprendere un modo libero e responsabile di stare al mondo. Per questo lavoreremo affinché le scuole siano sempre più luoghi sicuri, belli, aperti tutto il giorno. Vere e proprie palestre di cittadinanza, capaci di rappresentare una alternativa vincente alla esclusione e alla marginalizzazione.
(PAG.29-30) Giustizia, legalità, sicurezza: la certezza del diritto al servizio di cittadini e imprese
…Vogliamo rafforzare una strategia europea e internazionale per contrastare il riciclaggio e i trafficanti, basata sui seguenti punti: utilizzo dei regolamenti in sostituzione delle direttive in materia per favorire l’armonizzazione degli ordinamenti e la cooperazione internazionale; creazione dell’Agenzia europea antiriciclaggio e lavorare affinché abbia sede in Italia; adozione a livello europeo di una legislazione sulla confisca dei beni e sui delitti di associazione mafiosa, sul modello della legislazione italiana; digitalizzazione degli scambi informativi e delle prove giudiziarie nel contrasto alle mafie e al terrorismo.
È urgente un piano nazionale contro le mafieche definisca obiettivi condivisi per tutte le amministrazioni dello Stato, con un programma chiaro che identifichi le priorità e i risultati, per accompagnare la nuova stagione di investimenti pubblici. Perché il contrasto alle mafie non è un fardello burocratico: è la condizione per liberare le energie nella ripartenza. Occorre riprendere e rilanciare il lavoro degli Stati generali della lotta alle mafie del 2017, con le proposte sintetizzate nella “Carta di Milano”.
È fondamentale inoltre vigilare affinché i fondi del PNRR ed in particolare gli appalti ad essi legati siano tenuti al riparo dai rischi di infiltrazione mafiosa. Vogliamo rafforzare il contrasto alle infiltrazioni mafiose nelle amministrazioni comunali, anche attraverso la riforma della legge sullo scioglimento dei Comuni per mafia, individuando specifiche azioni di prevenzione, per eliminare le cause delle infiltrazioni.
Proponiamo una norma quadro che consenta a donne e minori che intendano rompere con le famiglie mafiose di provenienza di farlo e, più in generale, nei confronti dei testimoni di giustizia, riteniamo che siano necessarie ulteriori iniziative per il sostegno economico e l’accesso reale al lavoro nella Pubblica Amministrazione. Dobbiamo, inoltre, aggiornare il sistema di protezione e tutela dei collaboratori di giustizia assicurando standard di modernità ed efficienza dei sistemi di copertura, oggi messi in pericolo da accessi abusivi ai sistemi informatici sui dati sensibili.
Mafie e corruzione tendono sempre a consolidare sistemi di potere occulti, che ambiscono a condizionare la stessa democrazia. Il giornalismo libero e serio è da sempre un presidio irrinunciabile nel contrasto a questi sistemi, che infatti si accaniscono contro di esso in un modo o in un altro. Non possiamo dimenticare che negli ultimi anni in Europa sono stati proprio i giornalisti le vittime della violenza mafiosa: Dafne Caruana Galizia (Malta), Jan Kuciak (Slovacchia), Peter de Vries (Olanda). Anche in Italia ricordiamo le giornaliste e i giornalisti uccisi, mentre ancora aperta è la ferita per la morte di Ilaria Alpi; numerosi ad oggi sono le persone sotto scorta perché minacciate o oggetto di attentati (ad oggi 25) solo in ragione del proprio lavoro. La lista “Italia Democratica e Progressista” lavorerà per una migliore tutela della libertà di stampa a cominciare dal contrasto alle così dette “querele bavaglio”.
Nell’ambito delle politiche di contrasto alle mafie e alla criminalità organizzata, riteniamo sia arrivato il momento di legalizzare l’autoproduzione di cannabis per uso personale e fare in modo che la cannabis terapeutica sia effettivamente garantita ai pazienti che ne hanno bisogno. (…)
(PAG.37) 3. DIRITTI E CITTADINANZA Nessun destino è già scritto (…)
Cannabis – Per contrastare i traffici delle mafie legalizzare l’autoproduzione per uso personale; per garantire le terapie mediche assicurare il soddisfacimento del fabbisogno terapeutico
(…)
Legalità e lotta alle mafie – Per combattere mafie sempre più transnazionali colpirle sul terreno economico, finanziario, sociale
Per noi la mafia è una montagna di merda, come ci ha insegnato Peppino Impastato.
Riteniamo un nostro nemico chiunque collabori con la criminalità organizzata, direttamente o in concorso esterno, anche fornendo quel supporto nella gestione degli affari economici e del riciclaggio indispensabile alla continuità dell’impresa mafiosa.
Sosteniamo la confisca dei beni della criminalità organizzata, che riteniamo debba essere ulteriormente facilitata, soprattutto nella parte che riguarda il loro possibile riutilizzo a finì sociali e collettivi.
Dobbiamo pensare ad affermare sempre più la legalità attraverso processi formativi ed educativi e prima ancora che per la propria sicurezza, per la propria dignità e per poter affermare la nostra libertà.
Dobbiamo rafforzare l’assetto legislativo e giudiziario ed accompagnare le autorità investigative nazionali e internazionali preposte, in modo da far sentire la presenza della legalità e della trasparenza in ogni ambito sia pubblico sia privato.
Dobbiamo lavorare senza sosta per una società che vuole essere libera, democratica, ordinata, solidale.
La repressione dell’illegalità deve anche essere il segno del mutamento radicale della mentalità che fa crescere il cittadino secondo la cultura del contrasto alle mafie, e quindi al favoritismo ed all’arbitrio, all’omertà.
Riteniamo che particolare attenzione debba essere dato al fenomeno delle ecomafie.
D’altra parte proprio la connessione fra criminalità organizzata e crimini ambientali è alla radice di tante situazioni tragiche nel nostro paese.
In particolare crediamo si debba:
– Esplicitare e sensibilizzare in merito alla connessione tra il contrasto alla criminalità ambientale e la transizione ecologica: movimento terra, gestione illecita dei rifiuti, edilizia abusiva, lavorare in emergenza o in scadenza sono tutti settori in cui la criminalità organizzata impone la sua presenza tramite corruzione e violenza. Contrastare i cambiamenti climatici e lo sfruttamento delle risorse vuol dire anche contrastare la criminalità organizzata e tutti coloro che ci collaborano.
– Coinvolgere i cittadini, sia moltiplicando e facilitando l’accesso alle informazioni, sia sollecitando denunce e segnalazioni anche anonime. Responsabilizzare i cittadini rendendoli sentinelle del territorio.
– Approvare delle leggi contro agromafie e saccheggio del patrimonio culturale, archeologico e artistico e introduzione nel Codice penale dei delitti contro gli animali.
– Istituire, in ogni Regione, Commissioni di inchiesta su ecomafia e ambiente (in particolare, gestione dei rifiuti). A livello nazionale, coordinare e potenziare – con competenze alte e specifiche – le Commissioni ambiente, ecomafia e antimafia.
– Integrare la normativa vigente in materia di scioglimento delle amministrazioni per infiltrazioni mafiose con la previsione di una rotazione automatica del personale anche con possibilità di trasferimento presso altri enti e di sostituzione con l’istituto della mobilità.
– Aggiornare a livello regionale ed uniformarla a livello nazionale la normativa relativa alle cave e al loro monitoraggio.
– A livello penale prevedere un rafforzamento delle misure cautelari del sequestro preventivo e della confisca al fine di assicurare un disincentivo immediato alla commissione di reati ambientali.
– Inserire i delitti ambientali previsti dal titolo VI-bis del Codice Penale e il delitto di incendio boschivo tra quelli per cui non scatta l’improcedibilità;
(…)3. la legalizzazione e regolamentazione della Cannabis, in nome della libertà individuale, della lotta alla criminalità e del contrasto ai profitti delle narco-mafie, dell’efficienza del sistema giudiziario, della tutela della salute pubblica, della libertà di accesso alle cure dei malati e della ricerca scientifica, nonchè del recupero di risorse per le finanze pubbliche. (…)
(PAG. 31 ). Fermare l’immigrazione illegale e restituire sicurezza ai cittadini
La sicurezza è alla base della convivenza sociale e garantisce sviluppo e benessere. Tra vecchie e nuove forme di criminalità, l’Italia è sempre più insicura. L’immigrazione illegale minaccia la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini. Le nostre città sono degradate e invivibili. Periferie e centri storici sono teatro di occupazioni abusive, violenze e spaccio. Occorre una svolta politica forte per garantire la legalità nei nostri confini, riqualificare i nostri territori e rafforzare il tessuto sociale ed economico nazionale.
(…) Lotta senza tregua a tutte le mafie, al terrorismo e alla corruzione. As- sicurare legalità e coesione sociale rafforzando la rete delle prefetture come rappresentanti dello Stato sul territorio. Adeguamento dell’organico, delle dotazioni e della tutela legale di Forze dell’ordine e di polizia, Vigili del Fuoco, Polizia locale e Forze armate per il controllo del territorio. Potenziamento “Operazione strade sicure” e reintroduzione del poliziotto di quartiere. Lotta al degrado, niente zone franche di illegalità.
(…) Norme più severe per gli illeciti contro il decoro. Contrasto al fenome- no delle baby gang e alla microcriminalità. Combattere lo spaccio e la diffusione delle droghe con ogni mezzo, anche attraverso campagne di prevenzione e informazione. Incentivare l’illuminazione pubblica e le attività commerciali e ricettive aperte in zone svantaggiate e degradate. Sgombero immediato per chi occupa il privato domicilio. Prevenzione e contrasto alla violenza su donne e minori. Potenziamento delle misure e dei sistemi di cyber-sicurezza. Piano carceri, maggiore attenzione alla Polizia penitenziaria. Contrasto all’immigrazione irregolare e gestione ordinata dei flussi legali. Favorire l’inclusione sociale e lavorativa degli immigrati regolari. (…)
Promuoviamo la cultura della legalità e il contrasto a tutte le mafie
POLIZIA
Gli organici delle Forze di Polizia saranno potenziati per un controllo e prevenzione del territorio maggiormente capillare. Difesa dei presidi di sicurezza: nessuna chiusura degli uffici di polizia su tutto il territorio nazionale, non solo nelle zone particolarmente sensibili.
INTERDITTIVE ANTIMAFIA
Nominare con l’interdittiva un commissario che sostituisca l’amministratore della società, gestisca i fondi e gli scoperti di conto corrente e tutti i rapporti contrattuali dell’impresa, paghi gli stipendi, le imposte, tutto il corrente, trattenga senza distribuire gli utili dei lavori, permettendo così all’impresa, nel caso in cui dovesse risultare totalmente estranea, di mantenere quel lavoro, di aver mantenuto le retribuzioni dei dipendenti, di aver mantenuto il livello occupazionale, di conservare un minimo guadagno. Nel caso in cui, invece, l’impresa dovesse risultare con i suoi ammini-stratori giustamente perseguita, quelle somme dovrebbero essere trasferite allo Stato che, così, avrebbe anche un guadagno.
TRACCIABILITÀ DEI FLUSSI FINANZIARI
Norma nel pacchetto sicurezza non solo per monitorare le opere pubbliche e impedire di subappaltare la gestione dei rifiuti o la fornitura di materiale edile a imprese mafiose, o il lavoro in nero. Ma anche per monitorare il dark web e i flussi di denaro legati alla mafia nigeriana
White list per investire al meglio i fondi del PNRR Aumento fondo per le vittime di mafia
Rafforzare stazioni uniche appaltanti in ogni Regione per contrastare i tentativi di infiltrazione mafiosa nelle gare pubbliche
Potenziamento dei patti della legalità sottoscritti dalle prefetture messe in condizioni di operatività
Controlli sugli stanziamenti del PNRR, sul 110% oggetto di frode, su cessioni attività commerciali
BENI CONFISCATI
Potenziamento ed espansione Agenzia dei beni confiscati con possibilità di vendita dei beni
Sostegno ad aziende confiscate
Potenziamento dei patti anti-usura
COMUNI SCIOLTI PER INFILTRAZIONI MAFIOSE
Attualmente quando in un Comune la commissione prefettizia accerta che la collusione con una organizzazione criminale sia di un singolo consigliere e/o funzionario pubblico, quasi sempre viene sciolto il Comune.
Proponiamo invece che la decadenza riguardi solo la singola persona collusa. Nel caso di funzionario colluso, allontanamento dello stesso e creazione di un fondo ad hoc per i commissari prefettizi volto all’assunzione di personale esterno e quindi certamente non colluso, che vada a sostituire il funzionario corrotto
MAFIA NIGERIANA
Lalotta alle mafiedeve essere l’unione di molte forze in campo, e sono necessari analisti e studiosi, perché una mafia che si muove dal dark web ai riti voodoo, dal narcotraffico alle truffe telematiche non può essere affrontata solo dal punto di vista di forze dell’ordine ma anche da quello culturale e qui la politica gioca un ruolo determinante.
Formare interpreti, traduttori e specialisti della cultura nigeriana. Creare liste per le suddette categorie a disposizione di sindaci e governatori per interrompere i canali creati in Italia dalla mafia nigeriana a monte
CULTURA DELLA LEGALITÀ
Istituire un protocollo con le scuole che preveda incontri e percorsi formativi volti alla promozione della cultura della legalità e al contrasto alle mafie, anche attraverso incontri e dibattiti.
ECOMAFIE
Implementazione norme su traffico e smaltimento illecito dei rifiuti
(PAG. 83) GIUSTIZIA
Senza giustizia non c’è libertà Senza giustizia non c’è sicurezza
GIUSTIZIA PENALE
In tema di giustizia penale gli interventi devono ispirarsi a due principi cardine: garantismo e certezza della pena.
(…) Solo un sistema efficace costituisce un serio strumento di lotta alle mafie.(…)
PAG.84 MODERNIZZARE GLI STRUMENTI DI CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ MAFIOSA
Individuare tempestivamente i nuovi settori economici preda delle organizzazioni mafiose
La globalizzazione dei mercati, la rapidità sempre crescente degli scambi, la diffusione capillare e immediata delle informazioni, il continuo sviluppo delle potenzialità della rete internet (es. Dark Web) sono fenomeni che consentono alle organizzazioni mafiose di selezionare settori sempre nuovi di investimento e di occultare facilmente i propri traffici illeciti.
Occorre, quindi, potenziare gli strumenti tecnici a disposizione delle Forze dell’Ordine e investire in mezzi informatici all’avanguardia che facilitino l’individuazione e la neutralizzazione tempestiva di inedite forme di imprenditoria mafiosa.
Rendere efficiente la gestione e l’amministrazione dei beni e delle aziende sottoposte a sequestro e confisca
È necessario agire efficacemente sui circuiti di reinvestimento dei capitali provenienti dalle attività delle organizzazioni mafiose per tutelare la libera concorrenza e contrastare con fermezza le infiltrazioni criminali nel tessuto economico-legale.
Occorre assicurare l’effettivo contemperamento tra esigenze di prevenzione e di continuità aziendale, impendendo che, in caso di restituzione dopo anni di sequestro, si sia consumato un danno irreparabile per l’azienda, per i lavoratori e per la comunità.
PAG.106 CONTRASTO DELLE MAFIE DIGITALI
Il contrasto alla pirateria audiovisiva è centrale per le politiche di sostegno del settore. Gli atti di pirateria non rappresentano azioni di singoli “giovani nerd”, ma dietro vi è la criminalità organizzata
PAG.135 SICUREZZA DEGLI SPAZI PUBBLICI E FORZE DELL’ORDINE
Il tema della legalità al Sud è dirimente e condiziona fortemente lo sviluppo delle attività produttive e la coesione sociale nelle diverse Regioni. La lotta e fenomeni quali la Terra dei Fuochi e alle attività delle ecomafie costituisce una priorità da fronteggiare. A ciò si aggiunge una crescita esponenziale del fenomeno dell’immigrazione clandestina che porta alla costituzione di nuovi gruppi di criminalità organizzata. È dunque fondamentale fornire adeguato sostegno alle forze dell’ordine, anche in termini di strumentazioni disponibili, oltre che sostenere i cittadini con programmi adeguati di supporto, in particolare nelle aree emarginate.
Potenziamento degli strumenti a disposizione delle forze dell’ordine per la lotta alla criminalità
Intensificazione dei controlli e monitoraggio in prossimità dei centri di accoglienza
Riqualificazione di aree e quartieri sottoposti a degrado e recupero dei giovani coinvolti in attività illegali, con conseguente riduzione dell’abbandono scolastico.
SICUREZZA
Sicurezza è libertà PAG. 161 (…) Difendere i nostri operatori di sicurezza vuol dire operare, sin da subito – dalla prossima legge di bilancio – sul piano delle assunzioni straordinarie, delle dotazioni organiche, delle tutele legali e operative e delle forme di previdenza complementare. Vuol dire continuare quel processo di seria attenzione al comparto sicurezza/ difesa/soccorso pubblico iniziato con successo nel 2018 e che oggi deve proseguire e intensificarsi anche con la parificazione delle vittime del dovere a quelle del terrorismo o della mafia. (…)
Riforma delle leggi penali sostanziali secondo Costituzione: (…) Riforma degli strumenti di lotta alle mafie, per conferire loro maggiore efficacia; (…)
PAG.10 FORZA ITALIA PER UNA MAGGIORE SICUREZZA (…) Lotta a tutte le mafie (…)
Noi Moderati (Noi con l’Italia Maurizio Lupi, Italia Centro con Toti, Coraggio Italia Brugnaro)
PAG. 13 Combattere contro le mafie e garantire una giustizia equa
1. Contrastare l’usura, soprattutto di stampo mafioso, aumentando i controlli, i fondi di solidarietà e i mutui agevolati, e rafforzando in generale le misure a sostegno degli imprenditori che ne sono vittime.
2. Rafforzamento delle misure a sostegno delle imprese vittime di racket: troppe aziende che si ribellano all’estorsione e scelgono la legalità vanno poi incontro al fallimento ed abbandonate dallo Stato. Maggiori misure a sostegno dei testimoni di giustizia.
3. Stretta sugli appalti in regime derogatorio di somma urgenza, maggiore trasparenza e controlli soprattutto nel settore delle costruzioni.
4. Nuovi strumenti normativi per colpire la “zona grigia” di politica e imprenditoria e le collusioni tra massoneria deviata e mafia. Riforma della giustizia che dia forza all’autonomia ed indipendenza dei magistrati come singoli, contro gerarchizzazioni degli uffici giudiziari, eliminazione del ruolo delle correnti nel lavoro dei magistrati, funzione del CSM non più asservito ai rapporti opachi tra toghe e politica ma come luogo di garanzia di autonomia e indipendenza della magistratura quale condizione necessaria per l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.
5. Contrasto ai fenomeni corruttivi e al riciclaggio di denaro sporco. Aumento degli investimenti per la giustizia, strutture e personale. Più risorse per le forze di polizia e un modello di sicurezza urbana partecipata e democratica.
6. Legalizzare cannabis e droghe leggere anche per togliere alle mafie un mercato redditizio; investimento in politiche sociali, sanitarie e educative per la riduzione della domanda di droghe pesanti (finanziato con una percentuale sui beni sequestrati).
7. Riformare e potenziare l’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati e gli analoghi organismi locali per favorire la riconversione sociale.
(…)
AZIONE CON CALENDA- ITALIA VIVA
Nessun punto che contenga le parole chiave
NOTA: Alcuni programmi disponibili solo in PDF potrebbero non permettere di individuare le parole chiave. In caso di errore scrivere a laboratoriocarteinregola@gmail.com (in ogni caso stiamo procedendo a una lettura completa dei programmi)
6 settembre 2022 (ultima modifica 20 settembre 2022)