EMERGENZA CULTURA , 6 maggio. OGGI.

Autore : Redazione

Pubblichiamo l’appello e il programma di questa due giorni di mobilitazione a cui aderisce anche Carteinregola: oggi dalle 15, il seminario in Via Cavour (sotto il programma) in cui intervengono Salvatore Settis, Tomaso Montanari, Vezio De Lucia, Vittorio Emiliani, Rita Paris, Maria Pia Guermandi,  Manlio Lilli,  Gaia Pallottino e molti altri. Domani manifestazione da Piazza della Repubblica con comizio finale in Piazza Barberini.

Il 7 maggio il popolo dell’articolo 9 scenderà in piazza, a Roma: perché è emergenza per la cultura.

Ci incontreremo in Piazza della Repubblica alle ore 11.00 e terremo un comizio a Piazza Barberini dalle 13.00 in poi.

Il 6 Maggio si svolgerà un incontro seminariale prima della manifestazione del 7 al Centro Congressi Cavour in Via Cavour, 50 dalle 15.00 alle 20 

• Per dire sì al progetto di una Repubblica che «promuove la cultura»: e cioè che investa in cultura almeno il doppio di quello che sta facendo ora.
• Per dire sì a una Repubblica che promuova «la ricerca scientifica e tecnica»: e cioè che assuma giovani ricercatori. E che finanzi la ricerca: quella pubblica!
• Per dire sì a una Repubblica che «tutela il paesaggio»: e cioè che la smetta con le Grandi Opere e investa nella messa in sicurezza di un territorio allo stremo.
• Per dire sì a una Repubblica che «tutela il patrimonio storico e artistico della Nazione»: e cioè che lo mantenga, lo restauri, lo renda accessibile a tutti, non lo mercifichi.

Per chiedere al governo Renzi di ritirare le leggi che mettono in pericolo

“IL PAESAGGIO E IL PATRIMONIO STORICO E ARTISTICO DELLA NAZIONE”

• Per dire di no allo Sblocca Italia che ha regalato il territorio della Repubblica alle trivelle e al cemento.
• Per dire di no alla distruzione sistematica della tutela attraverso il silenzio assenso delle soprintendenze e attraverso la contrazione e la confluenza di queste ultime in uffici diretti dalle prefetture, e cioè dal governo stesso.
• Per dire di no alle una tantum delle assunzioni, provvedimenti propagandistici che impediscono ai nostri giovani di immaginare una vita di lavoro in Italia.
• Per dire di no alla rimozione della storia dell’arte dalle scuole.

Se «il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione» sono oggi in gravissimo pericolo, è a causa di queste scelte sbagliate. Le generazioni future rischiano di non ricevere in eredità l’Italia che noi abbiamo conosciuto.