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eVitol e vertiporti: prima di tutto le regole e le tutele per i beni collettivi (come i parchi storici)

schermata del sito di Urban V

UrbanV si è posta l’ambizioso obiettivo di lanciare il suo primo servizio eVTOL dall’aeroporto di Roma Fiumicino al centro di Roma entro la fine del 2024, pronto per trasportare i visitatori arrivati in città per assistere al Giubileo nel 2025. Dal 2026 in poi, la rete di Roma si espanderà fino ad arrivare ad avere 10 vertiporti, permettendo spostamenti rapidi e senza traffico tra i popolari poli di transito e le destinazioni turistiche. Dal sito di UrbanV, 4 agosto 2023

Non tutti conoscono gli eVTOL, elicotteri elettrici leggeri a decollo e atterraggio verticali per “la mobilità aerea urbana, che facilita sia le connessioni all’interno di aree urbane e suburbane, sia con gli aeroporti, con distanze fino a 50-80 km(1), e i vertiporti, le basi logistiche per il nuovo sistema di trasporto passeggeri e merci. Una tecnologia che sembrava appannaggio dei film di fantascienza e che invece è già realtà e si sta affacciando nelle grandi città italiane (2). A Roma ad agosto è stato inaugurato il primo vertiporto in un’area all’interno dell’aeroprto internazionale di Fiumicino, ed è stato fatto un primo test di volo (3)

Noi non siamo pregiudizialmente contrari a nuove forme di mobilità, tuttavia riteniamo che anche in questo caso – soprattutto in questo caso – siano prioritarie regole fissate dal pubblico, sia in generale, essendo l’aria un bene collettivo, sia rispetto alle scelte su dove si possono realizzare le stazioni di partenza e atterraggio. L’alternativa è l’ennesimo far west dove sono i privati, guidati dal – legittimo – criterio del profitto a decidere sul futuro della città, e a vantaggio, come sempre, di chi può permettersi di pagare dei privilegi.

I vertiporti sono infrastrutture che richiedono una  doppia pianificazione: da un lato per la corretta localizzazione delle piattaforme a terra, seguendo principi di rispetto del territorio, ma dall’altro anche per la definizione dei corridoi di volo, che devono essere sin dall’inizio considerati per evitare situazioni di conflitto con le rotte aeronautiche. E’ evidente che questa necessità di pianificazione è inderogabile, perché i vertiporti  saranno economicamente sostenibili all’interno del perimetro delle grandi aree metropolitane, vale a dire in condizioni che devono essere particolarmente analizzate dal punto di vista del consumo di suolo, della sostenibilità ambientale, dei piani di volo, delle interferenze in fase di decollo e di atterraggio. Sinora nulla si è mosso, nè su scala nazionale nè su scala regionale.

L’assessore alla mobilità di Roma capitale Patanè si è già espresso con favore su quello che “nessuno considera la soluzione dei problemi della mobilità urbana, ma certamente è una un ulteriore tassello che aggiungiamo per l’intermodalità delle persone e delle merci che nel futuro diventerà un mezzo diffuso(4) Ma prima di esprimere entusiastiche opinioni sulle innovazioni tecnologiche, sarebbe necessario che l’Amministrazione avviasse immediatamente una discussione sulle regole per le nuove infrastrutture, in particolare per quelle a terra, che devono essere pianificate con dei limiti precisi e all’interno del sistema locale di mobilità, nel rispetto delle tutele paesaggistiche e ambientali.

Secondo le indicazioni dell’Easa [European Union Aviation Safety Agency NDR] “verranno progettati vertiporti nei pressi degli snodi strategici dei trasporti di superficie, come le stazioni ferroviarie o della metro, oppure negli ultimi piani di grandi parcheggi o centri commerciali“. Eppure ci segnala il Comitato Parco Piccolomini, una Villa storica tra Via Aurelia Antica e San Pietro oggetto di vari vincoli, che uno dei vertiporti potrebbe essere realizzato proprio lì, dato che risulta al Comitato che il Bando di Locazione per circa 8 ettari del parco, indetto dall’ASP regionale Fondazione Nicolò Piccolomini per l’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica, sia stato assegnato alla Società UrbanV che realizza Vertiporti (5). Un progetto che sarebbe incompatibile con la normativa di tutela paesistica e con i dettami del Piano Regolatore Vigente per quell’area, e che avrebbe un impatto insostenibile – e inconcepibile – con l’ambiente naturale, non fosse altro che per gli inevitabili interventi per le vie d’accesso, l’ area parcheggi e tutte le strutture annesse quali zona check-in e check-out e relativi servizi.

Carteinregola ha sottoscritto insieme al Comitato Parco Piccolomini e ad altre associazioni (6) la richiesta di una audizione presso la Commissione trasparenza regionale per esprimere le preoccupazioni riguardo il futuro del Parco (7), ma riteniamo che non si possano ipotizzare proposte esecutive per vertiporti nelal Capitale fino a quando non saranno chiarite le regole del gioco.

Deve quindi essere avviato un ampio dibattito, su Parco Piccolomini ma soprattutto in generale, dato che scelte così importanti per il futuro della città non possono essere prese se non dopo un confronto istituzionale e pubblico, e la garanzia, per i cittadini, che le regole poste a tutela del patrimonio collettivo – culturale, paesaggistico, ambientale – non possano essere contrattate volta per volta con soggetti privati nelle stanze riservate all’Amministrazione.

Se ciò non avverrà, si sacrificheranno sempre più pezzi di un patrimonio collettivo costruito nei secoli, in nome del Moloch turismo e del profitto privato.

Anna Maria Bianchi Missaglia

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

12 ottobre 2023

Perosservazioni e precisazioni: laboratatoriocarteinegola@gmail.com

sovrapposizione tra la mappa di google e la mappa sul sito della Fondazione Piccolomini

Vedi la scheda : Parco Piccolomini, XIII Municipio, cronologia e materiali (in aggiornamento)

NOTE

(1) vedi il sito della UrbanV (immagine in apertura dell’articolo)

(2) vedi Economyup.it Che cos’è un vertiporto, come funziona quello di Roma, dove saranno i prossimi in Italia Il vertiporto è l’aeroporto dei VTOL, cioè i veicoli a decollo e atterraggio verticali chiamati comunemente aerotaxi. Quello di Roma ha caratteristiche uniche in Europa. A Milano nel 2024 iniziano i lavori per 4 vertiporti. E sono previsti anche a Bologna e a Chioggiadi Patrizia Licata Aggiornato il 31 Lug 2023

I vertiporti nell’ambiente urbano (Sito ufficiale EASA): https://www.easa.europa.eu/it/light/topics/vertiports-urban-environment

(3) Roma Today 4 agosto 2023 In volo da Fiumicino al centro entro il 2024 con i “taxi volanti”: a Roma 10 vertiporti Fa passi avanti l’ambizioso piano di UrbanV per lanciare a Roma il primo servizio di aerotaxi d’Italia. Le tappe del progetto – di Andrea Barsanti

(4) dalla pagina Fb dell’Assessore Patanè

E’ stata un’emozione incredibile oggi assistere all’Aeroporto di Fiumicino, in rappresentanza di Roma Capitale, al primo volo sperimentale di quelli che vengono chiamati comunemente taxi-droni o flying-taxi o, meglio ancora, Evtol (electric vertical take-off and landing). Avevamo già presentato il velivolo ai romani un anno fa a Piazza San Silvestro: un veicolo totalmente elettrico a decollo verticale, con 18 motori, in grado di trasportare 2 persone e merci fino a 250 chili e con un autonomia di 100 chilometri. Oggi abbiamo sperimentato il primo “vertiporto” cioè il primo luogo a decollo e atterraggio verticale che consentirà il collegamento con il centro della città.Sembrava un futuro distante e lontano quello dell’introduzione della Urban air mobility, invece, abbiamo precorso i tempi e l’obiettivo è arrivare al 2024 ad effettuare il primo volo dall’aeroporto alla città. Ringrazio ADR – Rome Airports (un aeroporto all’avanguardia nel mondo), Enac, #Atlantia e Volocopter per aver lavorato senza sosta per questo risultato straordinario. Ancora molto lavoro ci aspetta e questa nessuno la considera la soluzione dei problemi della mobilità urbana, ma certamente è un ulteriore tassello che aggiungiamo per l’intermodalità delle persone e delle merci che nel futuro diventerà un mezzo diffuso. Ed essere la prima città italiana che li ospiterà è un orgoglio della Capitale d’Italia

(5) vedi il bando sul sito della Fondazione e le iniziali dei partecipanti nella graduatoria provvisoria

vedi Roma Today 22 settembre 2023 I taxi volanti atterreranno a parco Piccolomini: il progetto di un Vertiporto all’ombra del Cupolone Secondo i comitati nuova minaccia alla fruizione pubblica del Parco Piccolomini. Adesso a creare proteste è la costruzione di un vertiporto nell’area dove un tempo si voleva costruire un parco da golf

(6) la lettera è firmata da Barbara Manara per Comitato Parco Piccolomini, Vito Scalisi per Arci Roma, Anna Maria Bianchi per Carteinregola, Francesca Danese per Forum Terzo Settore Lazio, Oreste Rutigliano per Italia Nostra Roma, Roberto Scacchi per Legambiente Lazio, Cristiana Mancinelli Scotti per Salviamo il Paesaggio Roma e Lazio

(7) dedicheremo un altro approfondimento, dopo aver acquisito maggiori dettagli, alla vicenda del Parco Piccolomini e dei vincoli a cui è sottoposto

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