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Fermata ferroviaria a Piazza Zama, la aspettiamo da 53 anni

appello piazza Zama Mura latineEIl Comitato Mura Latine lancia una petizione affinché si riapra il tavolo tecnico per la FERMATA FERROVIARIA A PIAZZA ZAMA (VII Municipio). Una proposta che è da anni sui tavoli della Regione, Ferrovie dello Stato, Agenzia della Mobilità. Inserita anche nel nuovo PGTU (Piano Generale di Traffico Urbano) firmato dall’ex Assessore alla Mobilità del Comune di Roma, Guido Improta, ad aprile 2015. Una fermata che è un tassello di un progetto che può rendere Roma una città ricca di opportunità con un trasporto pubblico efficiente e competitivo rispetto alle auto private. Pubblichiamo un articolato documento a cura del Comitato.

FERMATA ZAMA – Una storia lunga 53 anni

La fermata ferroviaria di Piazza Zama (Appio Latino) è  richiamata nel nuovo PGTU (Piano generale del Traffico Urbano – pag. 112), approvato dall’Assemblea Capitolina con Delibera n. 21 del 16 aprile 2015 sotto la guida dell’Assessore Improta, ma comincia a comparire già nel PRG (Piano Regolatore Generale) del 1962.

Nel 1987, la IX Circoscrizione (oggi VII Municipio) affidava ad un gruppo di architetti l’incarico di elaborare una proposta che risolvesse il problema del collegamento Est-Sud e nello stesso tempo ridimensionasse via Cilicia. Il risultato fu il progetto U.R.B.I.S., che nella II versione (più aggiornata) prevedeva l’abbassamento del piano del ferro, la trasformazione a servizio urbano di una coppia di binari allestendo un passante ferroviario, la costruzione della stazione a piazza Zama, la realizzazione della tangenziale stradale all’attuale quota della ferrovia, e infine la ricucitura del vallo con ottenimento di cubature che coprano parte dei costi.

Nel 2006 viene rilanciata dal programma del Sindaco Veltroni, nel 2008 viene ribadita nel PGR.

Nel 2010, l’ex IX Municipio (oggi VII Municipio) con un’assemblea pubblica elabora un documento partecipato con le organizzazioni della società civile e ai cittadini in cui si evidenzia la necessità di rafforzare la ferrovia metropolitana FR1,  prevedendo la Stazione Zama e la riqualificazione della caserma Zignani che si affaccia sulla Piazza, per la quale si prevede una funzione pubblica come ad es,  cinema, verde, spazi pubblici.

Nel 2014, l’AREMOL (Agenzia della Mobilità della Regione Lazio) la inserisce negli interventi da realizzare.

Insomma è veramente una storia lunga 53 anni. E se  i politici ne hanno capito l’importanza, nella realtà dei fatti il progetto è bloccato. Per questo motivo, più di un anno fa, il Comitato Mura latine ha cominciato ad analizzare la documentazione e a chiedere incontri alle Istituzioni per mostrare la necessità di realizzare la Fermata ZAMA o comunque di riaprire quel tavolo tecnico necessario per analizzare fattivamente il progetto e risolvere la viabilità in uno dei quadranti cittadini più trafficati della città.

Perché i cittadini chiedono la realizzazione della Fermata.

Le zone Appio-Metronio e Appio-Latino, sviluppatesi a ridosso delle direttrici Magna Grecia-Acaia e Siria-Macedonia, sono “spartite” dal solco tracciato dell’anello ferroviario urbano; i loro abitanti non trovano accesso a questo importante servizio di trasporto pubblico, ma  sono  costretti a percorrere a piedi una notevole distanza, fino alla zona Appio-Tuscolano, questa dotata di stazione.

L’alta densità abitativa rilevata fino al 2007 indica l’ex Municipio IX, che ora  è minore porzione territoriale del Municipio VII,   quale area urbana a più alto tasso di densità abitativa.

Questo dato non può non essere considerato significativo, quale potenziale generatore di problemi di congestione dei flussi e di relativo deficit per rincorrere una adeguata risposta di servizi di trasporto per una sempre più articolata esigenza di mobilità (entrata in zona, uscita e cambio in transito), sempre più in crescita di fronte alla corrispettiva espansione urbana.

Considerato questo, diviene evidente quanto si possano diluire gli addensamenti dei flussi con la realizzazione di un accesso a questa ferrovia urbana che offrà la possibilità  di raggiungere in pochi minuti  ogni quadrante della città e connettere  gli abitanti alle altre stazioni di questo anello ferroviario, in direzioni  extra-urbane, verso gli scambi con le linee della metropolitana, verso i poli sanitari, verso gli altri settori residenziali.

Le due stazioni più vicine alla fermata in questione, Ostiense e Tuscolana, non possono rispondere all’esigenza di mobilità del quartiere Appio Latino. In primis la stazione Ostiense è raggiungibile solamente per via stradale con il proprio autoveicolo. Su via Cilicia non ci sono marciapiedi diretti per raggiungere la stazione in sicurezza, né tantomeno ci sono collegamenti bus rapidi. Viceversa la stazione Tuscolana, pur servita dalla linea di quartiere 665, risulta difficoltosa da raggiungere a piedi da determinate zone del quartiere.  E il bacino d’utenza della futura fermata ferroviaria ZAMA può contare una densità abitativa sufficientemente elevata per consentire l’investimento. Si parla del bacino territoriale che va dalla Caffarella a Porta Metronia che si potrebbe così liberare dal traffico che ogni mattina si immette su Via Cilicia, di per sé già congestionata come unica strada di collegamento tra la tangenziale est e le principali arterie viarie di Roma Sud (Colombo, Ostiense, etc.).

Rete Ferroviaria Italiana ha già pronto lo studio di fattibilità e, considerando che la fermata di interscambio con la Metro C PIGNETO è in fase di avvio dei lavori, il gruppo FS ha più di un interesse nel trasformare l’anello ferroviario in una metropolitana. Notizia recente, infatti, è che la Regione Lazio ha richiesto l’innalzamento delle frequenze tra Tiburtina e San Pietro per il Giubileo, che dovrebbe comportare entro pochi mesi la frequenza di  un treno ogni 7 minuti. I treni della FL1 sono già stati riconfigurati per una più ampia capienza rispetto ai medesimi convogli del trasporto regionale.

Il Comitato MURA LATINE ha cercato di riavviare l’iter decisionale di un’opera fondamentale per il territorio incontrando l’ex assessore di Roma Capitale ai Trasporti, il delegato alle stazioni ferroviarie di Roma Capitale, il vicepresidente del VII municipio e altri soggetti interessati quali le Agenzie della Mobilità e RFI. Tuttavia ciò non si è dimostrato ancora sufficiente per sbloccare lo stallo di un’infrastruttura attesa da “appena” 50 anni dal territorio e dalla cittadinanza. Per questo, si è partiti con una petizione online con l’obiettivo di far arrivare ai vertici la richiesta per una qualità della vita migliore, priva di traffico e di stress.

Con pochi minuti ci sarebbe possibile scambiare con tutte le tre linee metropolitane di Roma Ostiense (Piramide, linea B), Tuscolana (Ponte Lungo, linea A), Pigneto (metro C), Tiburtina (metro B) Nomentana (metro B1), Valla Aurelia (metro A). Senza contare i collegamenti regionali di Trenitalia e le destinazioni nazionali delle principali stazioni. Una vera e propria “tangenziale” ferroviaria che consente di evitare l’affollamento delle parti più centrali della rete metropolitana.

ROMA MUORE SOTTO IL TRAFFICO, e i dati parlano chiaro: 978 veicoli ogni mille abitanti, percentuale di utilizzo del trasporto pubblico pari solo al 29% sul totale degli spostamenti. Senza ricorrere a paragoni con l’estero, Milano ha solamente 5 veicoli ogni 10 abitanti, con una percentuale di utilizzo del trasporto pubblico più alta del 20%, in linea con la media europea (dati del PGTU Comune di Roma). La velocità commerciale del trasporto ferroviario urbano è ben al di sopra di quella del trasporto su gomma, pertanto ciò garantisce spostamenti più rapidi in minor tempo.

Firma la petizione on line: https://www.change.org/p/al-sindaco-di-roma-ignazio-marino-all-assessore-ai-trasporti-e-mobilita-stefano-esposito-all-aremol-al-direttore-del-dipartimento-mobilit%C3%A0-e-trasporti-comune-di-roma-alla-u-o-monitoraggio-s-fermata-ferroviaria-di-piazza-zama-per-favorire-la-mobilita-

Carteinregola appoggia la Petizione del Comitato Mura Latine.

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