Ferrovia Roma-Giardinetti: le ragioni degli utenti
Autore : Redazione
Foto dal sito http://tramromagiardinetti.blogspot.it/
“La cura del ferro” , slogan di Walter Tocci quando era Assessore alla Mobilità della Giunta Rutelli, è diventata un’espressione buona per tutte le stagioni (elettorali), come “mobilità sostenibile”, “rigenerazione urbana” e “housing sociale”. Il senso è che si dovrebbe incentivare il trasporto pubblico su rotaia – tram, tratte urbane dei treni, metropolitane leggere – come alternativa al proliferare delle automobili private (e anche al lento trasporto pubblico su gomma). Ma se andiamo a vedere quello che succede nella realtà, scopriamo che la fitta rete di linee tramviarie e ferroviarie che attraversa la Capitale è stata – ed evidentemente continua ad essere – sistematicamente smantellata. Nonostante il sostanziale fallimento della Metro C per i tempi, i costi e l’incertezza sulla sua effettiva utilità, dato che buona parte del percorso centrale non avrà stazioni, si continua a parlare del suo esoso prolungamento a Piazzale Clodio, mentre da tempo si sarebbero potuto rendere efficienti molte tratte tranviarie e ferroviarie cittadine, ammodernando le linee e aumentando le corse. Come la Roma-Lido, che da trent’anni dovrebbe diventare una metropolitana di superficie (anche questo, un tormentone elettorale di tutti gli schieramenti) e che a oggi è un carro bestiame – molte vetture senza aria condizionata – che non dà alcuna certezza ai viaggiatori su orari e frequenza. O come la Roma Giardinetti, che Regione Lazio e Atac intendono quantomeno ridimensionare. Pubblichiamo un approfondimento sulla soppressione di alcune fermate e sulle prospettive della Roma Giardinetti dal punto di vista degli utenti.
(a cura dell’Associazione Utenti del Trasporto Pubblico sezione di Roma)
Dal 3 agosto scorso il tratto Centocelle-Giardinetti della ferrovia Roma-Giardinetti è stato sospeso all’esercizio. E sembra che nelle intenzioni dell’ATAC che gestisce la linea (e nel disinteresse della Regione Lazio, che ne è proprietaria), questo tratto di ferrovia dovrebbe essere definitivamente soppresso e smantellato. L’annuncio era già stato pubblicato mesi fa sui quotidiani (1), con voci più recenti di una “riclassificazione in tranvia con la realizzazione del progetto (già trasmesso agli uffici regionali) che prevede l’attestamento del servizio all’altezza della stazione Parco di Centocelle della metro C“ (2) che tuttavia prevderebbe la soppressione del tratto Centocelle/Giardinetti, “un modo per eliminare l’attuale doppione con la terza linea sotterranea” (2). Ma è proprio il concetto di “doppione” che gli utenti della Roma-Giardinetti contestano: “Secondo l’ATAC va quel tratto ferroviario sarebbe sovrapposto alla metro C, e quindi sarebbe diventato un doppione da eliminare. Secondo l’Associazione Utenti del Trasporto Pubblico sezione di Roma si tratta di “una bufala” colossale, nota come “Bufala del Doppione”, in quanto due linee ferroviarie che si affiancano per un breve tratto e poi si separano verso tracciati e destinazioni diversi, configurano una situazione chiamata tecnicamente “quadruplicamento”, quindi non c’è nessun doppione né sovrapposizione. A Roma esistono già diversi casi. Da oltre 60 anni la metro B e la Roma-Lido sono affiancate tra Piramide e Magliana, anche se è giunta notizia all’Associaizone che l’ATAC abbia intenzione di eliminare anche quel tratto di Roma-Lido con la medesima motivazione, scelta che scatenerebbe una analoga rivolta dei pendolari. Peraltro, l’esistenza della stessa metro B deriva dal fatto che nel 1925 fosse previsto il quadruplicamento della Roma Lido ed il suo prolungamento a Termini: se non fosse stato così oggi non ci sarebbe nessuna metro B . E se tale filosofia applicata dall’Atac alla Roma Giardinetti venisse estesa a casi anloghi anche da Trenitalia, si potrebbe arrivare a situazioni paradossali.
La mappa sul sito dell’ATAC, con le fermate cancellate. Per andare da Giardinetti a Termini bisognerà prendere la metro C fino a Centocelle (con 3 fermate intermedie in meno) e poi uscire e prendere la ferrovia urbana fino a Termini
Infatti sono molti i quadruplicamenti esistenti a Roma per le linee FL3 Roma Viterbo e FL5 Roma Civitavecchia, (a quattro binari) , e per la tratta tra Ostiense e S. Pietro (anche limitare la FL3 a S. Pietro scatenerebbe altre rivolte nei pendolari), e anche per le tratte da Ostiense a Tiburtina e da Tiburtina a Settebagni, sempre a quattro binari. E sarebbe ridimensionato pure il collegamento da Tiburtina a Nuovo Salario, addirittura a sei binari. Mentre tra Roma Casilina e Ciampino da anni si sta tentando di quadruplicare i binari, in quanto i due attuali costituiscono una strozzatura che limita la capacità delle linee dei Castelli FL4.
Quanto ai quattro binari tra Piramide e Colosseo, il Sindaco Marino ha dichiarato (3) parecchie volte di volere un tram Termini-Trastevere e di voler rimettere i binari in Via Cavour. E a Milano la nuova Metro 5 e il tram 31 sono sovrapposti per il 90% del percorso, eppure nessuno si sogna di sopprimere il 31.
Ciò premesso, la metro C e la Roma-Giardinetti sono affiancate solo per il breve tratto Togliatti-Giardinetti, poi seguono percorsi e destinazioni
diversi. La metro C passa per l’interno dei quartieri e arriva a S. Giovanni, la ferrovia invece segue l’asse della Casilina, interseca il nodo Porta Maggiore e arriva a Termini. Rompere il “carico” alla fermata Togliatti per mandare far scendere gli utenti sottoterra solo per sole tre fermate (e con saliscendi vari e attraversamento della Casilina) appare privo di senso. E fa sorgere il sospetto che il vero scopo sia l’appalto per l’allargamento della carreggiata al traffico privato, che sarebbe l’automatica conseguenza dell’eliminazione delal corsia dedicata ai binari.
Molte associazioni (UTP, TAMS, Cesmot, Legambiente, ADP, Calma, Cityrailways, Trenino Giallo e altri diversi comitati locali) che si occupano di trasporto a Roma si sono espresse fermamente contro la chiusura di quel tratto di ferrovia, Solo chi non ha capito quel che sta succedendo e crede a quanto racconta l’ATAC ha assunto posizione possibilista. Mentre unici soggetti favorevoli allo smantellamento sono ATAC, il Comune di Roma. E magari le ditte interessate all’appalto per l’allargamento della strada.
L’UTP ha promosso un appello per chiedere che siano riaperte le fermate soppresse
> vai a Roma – Giardinetti, la petizione corre sui binari di Change.org
scarica la mappa atac- linee metro e ferroviarie ago 2015
(1) Il tempo 25 gennaio 2015 Trenino Roma-Giardinetti, la corsa è finita Tra 504 giorni la linea compirà 100 anni, ma non li festeggerà: smantellata entro il 2016:…la Regione Lazio nell’ultimo bilancio ha diviso equamente i fondi per la gestione straordinaria di Roma-Lido e Roma-Viterbo, lasciando a secco proprio gli uffici di Centocelle. In secondo luogo, l’assessorato capitolino alla Mobilità ha dato indicazione ai tecnici di utilizzare circa 140 milioni di euro di fondi dell’Unione Europea per il progetto tramviario voluto dal sindaco Ignazio Marino: proprio quei fondi che, per metà del loro importo, si rendevano necessari per rinnovare la linea.
(2) Repubblica 14 maggio 2015 Trasporti, il piano dell’Atac: “Al Campidoglio la proprietà delle ferrovie urbane”
(3)Roma Today 20 novembre 2013 Tram, Marino: “Entro il 2014 pronta la linea 1 da Termini a Trastevere” Lo ha affermato il sindaco al termine di un incontro con il ministro Lupi alla Camera dei Deputati. Pronti anche 15 mila euro per il restauro di Piazzale dei Cinquecento
Cinquequotidiano 20 novembre 2013 Rinasce la linea tram Trastevere-Termini Il sindaco Ignazio Marino annuncia la ristrutturazione dei vecchi binari
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Ferrovia Roma Giardinetti: le fermate soppresse e l’appello dei pendolari
Per il Comune la riduzione è dovuta a “un’ulteriore fase di razionalizzazione della rete di superficie nelle zone che il 29 giugno sono state interessate dall’attivazione del prolungamento della linea C della metropolitana da Centocelle a Lodi“. Le modifiche riguardano la ferrovia Termini-Giardinetti e le linee 544 e 548 che avranno lo scopo di garantire tutti gli spostamenti tangenziale nella zona est. Cambio di percorso anche per la linea 107 (Pantano-Grotte Celoni) e aumento di orario di servizio per la linea 50 (Termini-stazione Pigneto MC).La ferrovia Termini-Giardinetti sarà in servizio tra Termini (via Giolitti) e Centocelle mentre la tratta Centocelle-Giardinetti sarà disattivata in attesa della realizzazione del nuovo capolinea di Parco di Centocelle (di fronte alla stazione della linea C della metropolitana e all’incrocio tra la via Casilina e viale Palmiro Togliatti). Saranno disattivate, quindi, le fermate ferroviarie di Togliatti, Grano, Alessandrino, Torre Spaccata, Torre Maura, Tobagi.(> leggi tutto)Per gli utenti della ferrovia invece la decisione è decisamente in controtendenza alla famosa “cura del ferro”, da sempre auspicata e sempre disattesa. La preoccupazione è che venga dismessa del tutto una ferrovia da 99 anni a servizio della cittadinanza, che ha il costo minore posto/chilometro di tutta la rete romana e trasporta 30.000 passeggeri al giorno, proprio come la metro C. Per questo i cittadini e i comitati cheideranno al Municipio VI, l’unico ente che si è dimostrato interessato alla questione della soppressione, un tavolo al quale dovranno sedere Comune, Regione e Atac.
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(> leggi l’articolo su http://tramromagiardinetti.blogspot.it/ La corsa non è finita)
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