Finalmente un Regolamento del verde anche per la Capitale d’Italia?
Autore : Redazione
Villa Ada Foto AMBM
Un articolo di Repubblica Roma del 20 agosto annuncia che “il Campidoglio sta per varare il Regolamento del Verde urbano” (1). In realtà il percorso è ancora piuttosto lungo, dato che il Regolamento non è ancora neanche stato licenziato dalla Commissione Ambiente: attualmente ci risulta si trovi alla valutazione degli uffici, poi dovrà passare al Segretariato, quindi essere approvato in Giunta e infine andare al voto dell’Assemblea Capitolina. Noi di Carteinregola lo sappiamo bene, dato che da più di tre anni, da quando era ancora Sindaco Alemanno, facciamo parte di un gruppo che lavora alla bozza del Regolamento del Verde Urbano, che la Capitale d’Italia non ha inspiegabilmente mai adottato (neanche quando alla guida della città c’era il centrosinistra), con il risultato che per taglio degli alberi, potature, cura del verde, a Roma a oggi vige il far west. Va riconosciuto l’impegno del consigliere Athos De Luca (PD) che ha portato avanti come Presidente della Commissione Ambiente il lavoro con associazioni e comitati cominciato quando era ancora all’opposizione. E anche quello del Sindaco Marino, che aveva promesso il Regolamento già nel suo programma elettorale (2), anche se arriverà in porto a più di due anni dall’inizio della consiliatura.
E’ sempre più urgente che Roma si doti del Regolamento del Verde Urbano, indispensabile strumento per tutelare l’ambiente e il paesaggio urbano, superando il gravissimo ritardo che la vede fanalino di coda non solo delle capitali europee ma anche di molte città italiane.
E’ necessario che alla base del regolamento del Verde e del Paesaggio urbano siano posti specifici strumenti di pianificazione e gestione e si diffonda una cultura paesaggistica e ambientale a diversi livelli, dal pubblico al privato.
La carenza di tale cultura e la mancanza di visione in ogni settore dell’Amministrazione comunale è stata sinora alla base della casualità degli interventi sul verde che caratterizzano la città di Roma. L’adozione di atti e norme specifiche che consentano di promuovere il coordinamento unitario dell’azione amministrativa nei vari settori della gestione del verde risulta quindi indispensabile e urgente per arginare il degrado del verde urbano e lo spreco delle ridotte risorse esistenti.
Tali provvedimenti dovrebbero configurarsi come iniziative organiche e strumenti con valenza urbanistica assimilabili ad un vero e proprio Piano per il Verde urbano, strumento di pianificazione integrativo al PRG.
Un gruppo di lavoro costituito da associazioni, comitati e ordini professionali (AIAPP, Carteinregola, Respiro Verde legalberi, Forum Salviamo il Paesaggio, Comitato Tor Carbone, Ordine Agrotecnici Roma e provincia, AIVEP, AROVAP) lavora da circa tre anni in collaborazione con l’Assessorato Ambiente per la definizione del Regolamento del Verde Urbano. Il documento è stato consegnato in via definitiva, dopo confronti e verifiche continue con gli uffici dell’Assessorato, a maggio 2015. Ora siamo in attesa che il regolamento venga finalmente approvato e reso applicabile nel più breve tempo possibile.
In analogia a quanto riscontrato a livello nazionale anche nel territorio della città di Roma, la situazione del verde urbano è piuttosto complessa, articolata e caratterizzata:
- dall’assenza di un quadro di informazioni adeguate in merito a quantità e qualità del verde pubblico e privato; dalla presenza di aree naturali in zone limitrofe alle città e necessità di garantire un collegamento tra le aree verdi urbane e quelle extraurbane;
- dalla presenza di zone di espansione edilizia in cui, all’interno dei nuovi quartieri, sono stati inglobati lembi di paesaggio agro-forestale determinando una compenetrazione tra diversi tipi di uso del suolo, urbano e rurale e necessità di guidare un processo di riqualificazione di questi spazi;
- dalla presenza rilevante di elementi di paesaggio storico e relativa necessità di tutela e conservazione;
- dallo sviluppo progressivo di una cultura ambientale nell’utenza, sempre più consapevole dell’importanza del verde urbano per migliorare le condizioni della qualità della vita;
- dalla mancanza di un dialogo efficiente tra pubblica amministrazione ed utenti;
- dalla mancanza di politiche rivolte alla qualificazione degli spazi verdi sia pubblici che privati.
Negli indirizzi generali del Regolamento devono essere perseguiti:
- la conservazione e valorizzazione di vegetazione di pregio, architetture verdi, ecc.;
- l’utilizzo di specie autoctone idonee alle condizioni pedoclimatiche locali;
- la protezione della vegetazione e in particolare degli alberi e dell’apparato radicale;
- la permeabilità del terreno all’acqua e all’ossigeno;
- un sistema di irrigazione idoneo;
- la manutenzione post- impianto;
- la protezione degli alberi presenti in cantiere, computando eventuali oneri per eventuale sostituzione delle piante danneggiate.
Paola Loche Gruppo Verde Urbano Carteinregola
(1) Repubblica 20 agosto 2015 Dal censimento alle sanzioni: patrimonio sotto tutela De Luca: “E’ la fine di tanta incuria, protetti anche i prati privati” di PAOLO BOCCACCI e CECILIA GENTILE
(2) (da Roma è Vita programma elettorale di ignazio marino, pag. 58 ) Cambiamo tutto a partire da:
◊ Un regolamento del Verde Urbano di Roma. Norme e disposizioni per dare certezza alla materia della progettazione, realizzazione e cura del verde pubblico e privato. scarica il programma Programma_MarinoSindaco
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