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Giubileo: Roma tra il diavolo e l’acqua santa

DIAVOLO e acqua santa Niki de saint phalledi Paolo Gelsomini

Diciamocelo francamente con tutto il rispetto dovuto a Papa Francesco: questo Giubileo non ci voleva!

1500 unità dell’esercito per la sicurezza per una spesa di 22 milioni, l’invasione dei bus turistici che aumenteranno del 160% nell’anno giubilare, l’enorme pressione dei flussi di pellegrini sui servizi di una città allo stremo, un sistema dei trasporti largamente insufficiente, una macchina amministrativa malfunzionante, strade e marciapiedi dissestati, rifiuti e sporcizia dappertutto, abusivismo dilagante, decoro urbano fuori controllo e soprattutto una corruzione aumentata del 400% tra il 2009 e il 2014 secondo il rapporto Eures non certo debellata e forse appena scalfita in superficie.

I nuovi fondi aggiuntivi stanziati dal Governo disponibili dal gennaio prossimo per un ammontare di 500 milioni dovranno prevalentemente servire alla cura e manutenzione di strade a cominciare da quelle giubilari, linee tramviarie e metropolitane, aree verde vicino alle Basiliche, ai Fori, al Circo Massimo e a Castel Sant’Angelo. Però già la prima gara delle opere del Giubileo, relativa ad opere stradali nella zona di Caracalla, è stata bloccata per gravi irregolarità.

Insomma, se Roma sarà bagnata dall’acqua santa, il diavolo è sempre in agguato.

Le cifre che vengono fuori sono impressionanti: secondo l’Autorità Nazionale Anticorruzione all’ATAC negli ultimi 5 anni si sono dati appalti senza bandi di gara e così all’AMA dove l’attuale presidente Daniele Fortini denuncia appalti senza gara per 700 milioni dal 2006 al 2013. Il grosso è avvenuto sotto l’amministrazione Alemanno (ma l’opposizione dove stava?) e l’onesto Marino ha avuto il merito di scoperchiare le pentole ma si è svegliato troppo tardi e non ha avuto il sostegno adeguato né dalla maggioranza politica né dalla dirigenza della complessa e potente macchina amministrativa. Nella sua rubrica su “La Repubblica” del 14 ottobre Corrado Augias cita “due frasi tremende” captate in giro. In una l’assessore dimissionario alla Mobilità Stefano Esposito denunciava in un’intervista che la burocrazia scrive di proposito male le ordinanze in modo che il TAR le annulli più facilmente. Nell’altra l’assessore alla legalità Sabella denunciava che la dirigenza del Comune di Roma è raramente all’altezza dei compiti che dovrebbe svolgere.

Questo è il quadro impietoso della situazione di una città che si accinge ad accogliere circa 30 milioni di pellegrini nell’anno del Giubileo e circa trecentomila pullman turistici triplicati rispetto agli standard abituali già drammatici, con possibilità di entrare nel centro storico a cercare le soste brevi con tariffe rincarate per convincerli a posteggiare in periferia ma non crediamo che questa dissuasione tariffaria abbia successo.

Basterà il nuovo commissario a governare l’evento mondiale? Basteranno la Magistratura, l’Autorità anticorruzione, il Prefetto a garantire la regolarità delle gare e ad allontanare le grinfie delle mafie, del malaffare e della corruzione che si estendono dentro il palazzo della politica, nelle istituzioni, nelle municipalizzate, negli organismi decisionali della spesa pubblica e del pubblico interesse? Il processo per Mafia Capitale inizierà il prossimo 5 novembre con 59 indagati alla sbarra; Roma avrà un Commissario fino alle prossime elezioni amministrative; Papa Francesco inaugurerà solennemente il Giubileo della Misericordia l’8 dicembre.

Ancora una volta nella sua storia Roma sarà un crocevia di popolo laborioso, pellegrini, preti, mercanti, ladri, santi, poeti, ciarlatani e menestrelli dove il diavolo intingerà la sua coda nell’acqua santa.

Paolo Gelsomini

(> leggi l’articolo/dossier)  pubblicato su carteinregola (www.carteinregola.it) e scarica la delibera di giunta con l’elenco delle opere  Delibera Giunta interventi Giubileo 6 ago 2015 n.274

 

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