Gualtieri conferma il parcheggio interrato accanto a Castel Sant’Angelo
Autore : Redazione
E’ stato pubblicato il nuovo DPCM dell’11 giugno 2024 con l’aggiornamento dell’elenco e delle schede degli interventi indifferibili e essenziali per il Giubileo della Chiesa Cattolica 2025, che recepisce le richieste/proposte inviate al Governo dal Sindaco Gualtieri in qualità di Commissario straordinario per il Giubileo nella primavera scorsa (1).
E abbiamo purtroppo verificato che il parcheggio di Lungotevere Castello, di cui da tempo chiediamo l’espunzione dal Piano Parcheggi e dagli interventi giubilari, è rimasto al suo posto, seppure con qualche modifica. Infatti è passato”nella lista degli interventi essenziali e non [più] essenziali e indifferibili“- con la modifica anche delle caratteristiche della categoria “essenziali” (2) – “per consentire le verifiche e gli approfondimenti tecnici necessari” (3). Tale motivazione è ripresa anche nella scheda dettagliata n.123, che ripropone lo stesso testo del 2023, aggiungendo che “i pareri negativi assunti nel corso della Conferenza di servizi hanno evidenziato la necessità di effettuare ulteriori accertamenti e verifiche sotto il profilo dell’impatto idrogeologico e geostatico dell’opera rispetto al sito e ai delicati edifici circostanti. In ragione di questa ulteriore e prevedibilmente lunga fase di verifica, come stabilito nella riunione della Cabina di coordinamento del 5 dicembre 2023, l’opera non risulta più tra gli interventi inizialmente definiti come essenziali ed indifferibili, ma viene trasferita nell’elenco degli interventi essenziali, con tempi di attuazione più lunghi. ” . Così il cronoprogramma adesso prevede l’inizio dei lavori dopo la fine del Giubileo e il collaudo nel i trimestre 2027 (4). Modificata anche la voce “Fonti di finanziamento“: nel giugno 2023 era “Soggetto privato titolare di convenzione PUP“, nel giugno 2024 è diventato “Fondi concessionario Piano Urbano Parcheggi“, anche se la situazione ci sembra non cambiare, visto che ci risulta che la società che dovrebbe realizzare il parcheggio non sia ancora titolare di alcuna concessione (5), anche perchè, come riportato sia nella scheda del DPCM 2023, sia in quella del DPCM 2024, “la superficie in parte ricade in area demaniale per la quale occorrerà attivare le procedure per l’acquisizione al Patrimonio di Roma Capitale“.
Rimandando ai numerosi articoli nei quali abbiamo approfondito tutte le motivazioni che ci fanno ritenere l’opera contraria all’interesse pubblico e anche dannosa, per la ferita al prezioso Paesaggio(6), facciamo presente le domande senza risposta e anche le contraddizioni della permanenza del parcheggio nel programma giubilare.
Quali norme per l’affidamento dell’intervento a un privato? Non avendo mai raggiunto la convenzione, in base alle Deliberazioni dell’Autorità di Vigilanza sui Contratti Publici , poi divenuta ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione) (7)trattandosi di un’opera pubblica, l’intervento dovrebbe essere a nostro avviso sottoposto a una gara di evidenza pubblica, oppure ricorrere al project financing. Tale orientamento ci sembra anche confermato da un recente pronunciamento del TAR a proposito del Mercato Metronio, in seguito al ricorso della stessa ditta del Pup di Lungotevere Castello, che ha evidenziato che, oltre ad essere facoltà dell’Amministrazione di rivalutare l’ interesse pubblico di un’opera e di revocarne i presupposti, in merito alla richiesta di indennizzo per la mancata realizzazione dell’intervento, di non ritenere sussistente l’obbligo di indennizzo di Roma Capitale, in quanto “soltanto la stipula del contratto di concessione avrebbe potuto conferirle…” “una posizione di interesse qualificato“ (8). Il Sindaco Gualtieri con i poteri speciali per il Giubileo (9) ha la possibilità di derogare anche alle normative del Codice dei Contratti Pubblici (10), tuttavia riteniamo che dovrebbe emettere una specifica ordinanza di deroga, spiegando perchè “è necessaria” “ai fini dell’esercizio di compiti” del Commissario per il Giubileo.
Un intervento paesaggisticamente impattante in area UNESCO Avevamo già evidenziato quelle che a nostro avviso sono forti controindicazioni paesaggistiche a causa della rampa di accesso al parcheggio a ridosso del fossato intorno a Castel Sant’Angelo, e del profluvio di griglie e ascensori in un’area UNESCO. Aggiungiamo che una recente sentenza del TAR ha ribadito che “il centro storico non solo deve essere soggetto alle stesse tutele di tutti gli altri centri storici [del Lazio], ma che anzi, l’eccezione inserita nelle NTA del PTPR è da intendersi come necessità di aumentare le tutele, proprio in virtù dell’appartenenza a un’area UNESCO” (11).
Un intervento essenziale per il Giubileo il cui cronoprogramma scavalca il Giubileo. Nel cronoprogramma della scheda del 2023 il parcheggio avrebbe dovuto essere collaudato – quindi entrare in esercizio – nel IV trimestre 2025.
Nel cronoprogramma aggiornato del 2024 i lavori dovrebbero iniziare nel I trimestre 2026 e finire nel I trimestre 2027
Evidentemente non si tratta più di un intervento funzionale al Giubileo 2025, ma nemmeno funzionale alla città, visti i tanti parcheggi a uso privato e rotazionale già presenti in zona (12), ed è più che prevedibile che diventi un elemento di ulteriore attrazione di traffico automobilistico. Resta l’interrogativo del perchè siano stati espunti dal DPCM gli altri progetti di parcheggi finanziati da privati inseriti nel 2023, cancellati in quanto “presentano tutti un orizzonte temporale non compatibile con i tempi giubilari”, (13)e Lungotevere Castello sia rimasto.
Per il Giubileo sarà ripristinata dignitosamente la superficie sopra l’attuale scavo? Da più di un anno un’area frequentatissima da romani e turisti è recintata, ed è stata scavata una fossa profonda per le indagini archeologiche preliminari. Ci auguriamo che il Comune accolga le sollecitazione inviate da tempo dal I Municipio e provveda al ripristino dell’area. Siamo al corrente, in quanto tirati in ballo, che è pendente un ricorso al TAR presentato dalla ditta (14), tuttavia non è possibile lasciare un tale angolo di degrado nel cuore del centro storico a pochi passi dalla Basilica di San Pietro e a pochi mesi dall’inizio del Giubileo (15).
Infine, desta particolare stupore che il Sindaco Gualtieri non abbia tenuto nella benchè minima considerazione il parere del I Municipio (16), sostenuto da una Memoria di Giunta prima e da una Risoluzione del Consiglio approvata da maggioranza e opposizioni dopo (17), che esprimeva la contrarietà all’opera (e a un altro intervento, anche quello rimasto nel dpcm 2024, di Largo Porcari). A questo punto il Sindaco ha sentito molte ragioni, a partire dal fatto si tratta di posti auto a esclusivo beneficio di benestanti, dato che in buona parte saranno venduti a prezzo di mercato a privati per 90 anni e nella restante parte saranno destinati alla sosta a pagamento. I dossier, le assemblee, gli appelli (18) che abbiamo inviato in più di un anno, e gli atti dello stesso Municipio, sono stati ignorati: prendiamo atto delle contraddizioni con cui il Sindaco governa la città. Noi continueremo la nostra battaglia per la tutela di un patrimonio collettivo come il Paesaggio e in difesa dell’interesse pubblico.
Anna Maria Bianchi Missaglia
Per osservazioni e precisazioni laboratoriocarteinregola@gmail.com
VISTA la nota n. 1864 del 12 aprile 2024, con la quale il Commissario straordinario, in attuazione dell’articolo 1, comma 422, della citata legge n. 234 del 2021 e della previsione di cui all’articolo 9, comma 3, del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 giugno 2023, ha trasmesso la proposta di rimodulazione del programma dettagliato degli interventi per il Giubileo della Chiesa cattolica dell’anno 2025, finanziati in conto capitale, nonché di integrazione delle azioni in materia di accoglienza, finanziate con le residue risorse di parte corrente, corredata della relativa relazione illustrativa e della relazione tecnica, nonché dei relativi n. 3 Allegati, comprensivi delle schede di dettaglio degli interventi, che costituiscono parte integrante del presente decreto;
VISTA la nota n. 2754 del 24 maggio 2024, con la quale il citato Commissario straordinario, in riscontro alla nota n. 133314 del 15 maggio 2024 del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, ha trasmesso una nuova relazione tecnica, opportunamente integrata con gli Allegati 2 e 3, nonché l’elenco degli interventi del Programma dettagliato di cui all’Allegato 1, al quale sono state apportate parziali modifiche, e le schede descrittive degli interventi n. 18, 31, 39, 61, 114, 130, 142, 144, 158 e 260;
TENUTO CONTO delle modifiche successive al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 giugno 2023 e delle ulteriori esigenze di modifica, integrazione e rimodulazione delle risorse finanziarie di alcuni interventi e delle relative schede descrittive, rappresentate dal Commissario straordinario nella citata relazione tecnica (vedi sotto)
(2) Anche la nozione di “interventi essenziali” è stata modificata: nel DPCM 2023 la definizione era: “Interventi essenziali e indifferibili” “gli interventi inclusi nel programma dettagliato, da consegnare in tempi coerenti ai fini del corretto svolgimento delle celebrazioni del Giubileo 2025, nei modi e nei tempi definiti dal medesimo programma”e gli interventi “essenziali” erano “interventi inclusi nel programma dettagliato che hanno effetto durevole per il territorio e/o che migliorano la qualità della vita al cittadino e ai pellegrini, completati in tempo utile per lo svolgimento delle celebrazioni del Giubileo o, in subordine, tenuto conto dello stato di consistenza dei procedimenti e delle relative coperture finanziarie, dei quali, entro il medesimo termine, è assicurata la fruizione anche per stralci funzionali“. Nella relazione illustrativa dell’11 giugno 2024 cambia la connotazione degli interventi essenziali: ” interventi che hanno effetto durevole per il territorio e migliorano la qualità della vita al cittadino e ai pellegrini” scarica la relazione iullustrativa 2024
(3) “Le fasi operative avviate all’indomani del DPCM 15 dicembre 2022 e i pareri negativi assunti nel corso della Conferenza di servizi hanno evidenziato la necessità di effettuare ulteriori accertamenti e verifiche sotto il profilo dell’impatto idrogeologico e geostatico dell’opera rispetto al sito e ai delicati edifici circostanti. In ragione di questa ulteriore e prevedibilmente lunga fase di verifica, come stabilito nella riunione della Cabina di coordinamento del 5 dicembre 2023, l’opera non risulta più tra gli interventi inizialmente definiti come essenziali ed indifferibili, ma viene trasferita nell’elenco degli interventi essenziali, con tempi di attuazione più lunghi”.
(5) A meno che sia stata stipulata recentemente, ma ci chiediamo come sarebbe possibile, visto che finora non era mai stata stipulata alcuna convenzione dato che “la cui superficie in parte ricade in area demaniale”, motivo per cui l’intervento è stato più volte inserito nella lista delle previste espunzioni dal Piano urbano Parcheggi senza però essere mai cancellato:
(7)Gli interventi del Piano Parcheggi non rispondono alle normative vigenti sulla concorrenza, come evidenziato dalle deliberazioni dell’ AVCP (Autorità di Viginanza sui Contratti Pubblici) oggi ANAC (Autorità Anti Corruzione) nel 2005 – prima dell’introduzione del Piano commissariale emergenza traffico – e nel 2012, dopo al fine dell’emergenza traffico e mobilità, finora con poco seguito in tutte le amnministrazioni che si sono susseguite in questi 12 anni. vedi Piano Urbano Parcheggi: perchè abbiamo scritto all’ANAC5 Agosto 2023
Sulla facoltà dell’Amministrazione di rivalutare l’ interesse pubblico di un’opera e di revocarne i presupposti:
“…All’amministrazione è consentito di esercitare il potere di revoca in presenza di un interesse pubblico individuato in concreto del quale occorre dare atto nella motivazione del provvedimento di autotutela…”
“L’esercizio di tale potere, tenuto conto delle preminenti ragioni di salvaguardia del pubblico interesse che lo giustificano…è rimesso alla valutazione ampiamente discrezionale dell’amministrazione che può, dunque, determinarsi in tal senso nell’esercizio del proprio potere di revocare l’atto per sopravvenuti motivi di interesse pubblico o per mutamento della situazione di fatto non prevedibile al momento dell’adozione del provvedimento o, anche, semplicemente, per una nuova valutazione degli elementi e dei presupposti di fatto preesistenti“
“Si tratta, dunque, dell’espressione di un potere che, a differenza di quello di annullamento d’ufficio (che postula l’illegittimità dell’atto rimosso d’ufficio), esige solo una valutazione di opportunità, seppur ancorata alle condizioni legittimanti ivi dettagliate…
In merito alla richiesta di indennizzo della società per la mancata realizzazione dell’ampliamento del parcheggio, il TAR non ritienesussistente l’obbligo di Roma Capitale a indennizzare la ricorrente, in quanto “soltanto la stipula del contratto di concessione avrebbe potuto conferirle…” “una posizione di interesse qualificato“.
“…assumendo rilievo dirimente la circostanza che la revoca abbia inciso, rimuovendolo, non già su un rapporto convenzionale-concessorio già in essere tra le parti, bensì su una mera determinazione di valutazione positiva del progetto presentato [dalla società ricorrente] , peraltro resa in seno ad una Conferenza di servizi di tipo istruttorio, e, dunque, su un atto ad efficacia interinale, al quale non ha fatto seguito nessun ulteriore provvedimento di approvazione del progetto e di autorizzazione alla stipula di una relativa convenzione, né tanto meno la stipula di un accordo e, dunque, l’acquisizione di un titolo anche negoziale per il rilascio del permesso di costruire e, dunque, l’avvio delle opere per la realizzazione dell’intervento”.
(9) DECRETO-LEGGE 17 maggio 2022, n. 50 Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttivita’ delle imprese e attrazione degli investimenti, nonche’ in materia di politiche sociali e di crisi ucraina. (22G00059) (GU Serie Generale n.114 del 17-05-2022)
“Ai fini dell’esercizio dei compiti… il Commissario straordinario, ove necessario, può provvedere a mezzo di ordinanza, sentita la regione Lazio, in deroga a ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione di cui al dcreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, delle disposizioni del codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, nonche’ dei vincoli inderogabili derivanti dall’appartenenza all’Unione europea“
(12) Nel quadrante sono già presenti il parcheggio di Piazza Cavour, (715 posti auto, di cui 374 a rotazione) del Gianicolo, ed è già convenzionato e in via di realizzazione un nuovo parcheggio in Lungotevere dei Mellini (273 posti), ed è previsto, come già detto, quello di Largo Porcari
(13) sono stati espunti in quanto “presentano tutti un orizzonte temporale non compatibile con i tempi giubilari”:
INTERVENTO N. 125 Parcheggio interrato Lungotevere Flaminio
INTERVENTO N. 126 Parcheggio interrato via della Renella
INTERVENTO N. 127 Parcheggio interrato Via Guido Reni (project financing)
INTERVENTO N. 129 Parcheggio interrato piazza Prati degli Strozzi (convenzionato)
(15) Nello schema di CONVENZIONE PER LA CONCESSIONE DEL DIRITTO DI SUPERFICIE SU UN’AREA DI PROPRIETA’ COMUNALE (E/O DEL RELATIVO SOTTOSUOLO) PER LA REALIZZAZIONE DI UN PARCHEGGIO dell’OC 129/2008 – tuttora vigente – all’Art.13 “Ritrovamenti archeologici” si legge:… Qualora se ne ravvisasse l’esigenza, il Concessionario potrà chiedere all’Amministrazione Comunale, e questa autorizzare, l’esecuzione di sondaggi ed indagini archeologiche preliminari, anche prima del rilascio del Permesso di Costruire. I sondaggi e le indagini saranno effettuate dal concessionario sotto la sua completa responsabilità ed a propri esclusivi oneri e costi, di concerto con la Soprintendenza competente, obbligandosi ad eseguire quanto necessario secondo le indicazioni e direttive di quest’ultima“
mentre nel capitolo dell’allegato tecnico si legge:
(…)
3. INDAGINI ARCHEOLOGICHE PRELIMINARI
Le eventuali indagini archeologiche preliminari da effettuarsi prima della sottoscrizione della Convenzione, sono autorizzate dall’Ufficio Extradipartimentale Parcheggi e sono eseguite sotto la responsabilità del proponente, cui compete l’onere e la spesa per l’acquisizione di tutte le autorizzazioni necessarie.
(16) Il I Municipio ha espresso la propria contrarietà al progetto con una Memoria di giunta del 18 aprile 2023, evidenziando l’impatto negativo che il parcheggio avrebbe “in un contesto assai delicato dal punto di vista archeologico e paesaggistico” osservando che “nella proposta avanzata dall’impresa realizzatrice si mantiene l’attuale parcheggio di superficie riservato al Tribunale di sorveglianza” e che “l’area verde adiacente, oggi pedonale è in più occasioni utilizzata per iniziative culturali, sarebbe nei fatti inutilizzabile in quanto occupata dalle grate di aerazione del parcheggio medesimo“Memoria di Giunta del I Municipio “Parcheggi interrati a lungotevere Castello, Piazza Capponi, Via della Renella e Piazza Strozzi” (scarica la Memoria di Giunta)